lunedì 15 aprile 2013

C) COMPAGNIE PETROLIFERE: ESPORTAZIONI VIA OLEODOTTI IN EUROPA ANCORA OPACHE; COMMERCIO VIA MARE PIU’ TRASPARENTE



Postato da  il 15-02-2011 alle ore 13:55:11


REF: A. MOSCA 2880 B. MOSCA 2632
Classificato come: Econ MC Eric T. Schultz for reasons 1.4 (b/d)
——-
SOMMARIO
——-
¶1. (C) Il commercio del petrolio in Russia è sempre stato un affare nebuloso, di cui beneficiano compagnie politicamente connesse come la Gunvor.
Alcuni contatti ci hanno riferito che l’attività petrolifera è recentemente diventata più trasparente perché il commercio via mare ora è regolato da gare di appalto e norme. Sono stati cauti comunque affermando che le esportazioni da oleodotto in Europa restano problematiche.
XXXXXXXXXXX, ad esempio, ci ha detto che pensa dietro alle recenti riduzioni di fornitura della repubblica Ceca (ref A)ci sia un coordinamento politico. Quindi visto che si va sempre più verso una maggiore trasparenza, questo è un altro esempio che dimostra come il commercio internazionale e la finanza possono costringere le imprese russe a tenere una certa condotta commerciale.
Fine sommario.
————————–
IL NEBULOSO ED OPACO COMMERCIO PETROLIFERO RUSSO
————————–
¶2. (SBU) Operatori nel campo petrolifero ci hanno spiegato recentemente il mercato dell’esportazione fisica del petrolio è molto sviluppato a livello globale e diviso in 2 segmenti. Uno comprende le principali compagnie petrolifere internazionali che commerciano in petrolio principalmente per ottimizzare il proprio sviluppo a livello mondiale – assicurare che il giusto quantitativo di petrolio si trasferito agli impianti giusti al prezzo più basso. L’altro comprende compagnie come la Glencore, Vitol ed altri che fungono da intermediari semplicemente guadagnando dalla compravendita di petrolio usando solo i loro strumenti di marketing, logistici o di calcolo del rischio.
¶3. (C)Secondo questi esperti, il commercio di petrolio in Russia si è fatto una reputazione a causa di offerte segrete da parte di società di intermediazione che non si sa a chi fanno capo o chi ne siano i beneficiari. Le esportazioni di petrolio delle compagnie statali direttamente gestite o controllate dallo stato pare siano state instradate verso società commerciali petrolifere favorite, con un potenziale profitto di miliardi di dollari per queste imprese. Una delle compagnie di spicco del commercio petrolifero russo è la società svizzera Gunvor. La società si dice sia una delle fonti di fondi privati di Putin, ed è di proprietà di Gennady Timchenko, che si dice sia un ex collega del Kgb Putin.
¶4. (C) secondo una stima di XXXXXXXXXXX, Gunvor può controllare fino al 50% del totale delle esportazioni di petrolio russo. Insieme al suo avvocato ci ha detto recentemente che comunque, non è possibile conoscere il livello di penetrazione di Gunvor di mercato perché le società coinvolte si rifiutano di divulgare queste informazioni. (Nota: Gunvor afferma in una brochure ridondante ma poco informativa che “gestisce un terzo delle esportazioni russe di petrolio via mare” fine nota) Come ha scoperto XXXXXXXXXXX, è molto difficile verificare le informazioni relative ai volumi ed i termini commercio petrolifero.
—————————-
MA DIVENTA PIU’ COMMERCIALE
—————————-
¶5. (C) I Managers di due compagnie petrolifere occidentali, invece, ci hanno spiegato recentemente che il commercio di petrolio in Russia va finalmente verso una maggiore trasparenza grazie alle gare pubbliche di appalto per le esportazioni via mare.
XXXXXXXXXXX ci ha detto in un recente incontro che il commercio di petrolio attraverso i porti russi di oggi è, a suo avviso, “del tutto commerciale”.
XXXXXXXXXXX ha spiegato che durante l’ultimo anno e soprattutto dopo l’inaugurazione Medvedev, c’è stata una deliberata e vincente spinta da parte dello Stato per garantire la trasparenza e chiarezza dei termini commerciali per la maggior parte del petrolio esportato dalla Russia via mare.
¶6. (C) XXXXXXXXXXX ha detto che la sua visione non è solo una congettura ma si basa su fatti ed evidenze, come la partecipazione a gare di appalto di compagnie come la Rosneft, Lukoil ed alter principali società petrolifere russe. Ha detto che mentre la Gunvor poggia le sue basi su “supporti amministrativi” del governo russo, lo stato ha finalmente capito che non può più favorire la Gunvor a spese di aziende statali come Rosneft e Gazpromneft.
XXXXXXXXXXX è convinto che la tendenza verso una maggiore trasparenza nelle esportazioni via mare continuerà XXXXXXXXXXX.
¶7. (C) XXXXXXXXXXX ha dipinto un quadro analogo per il commercio del petrolio in Russia, definendo il commercio marittimo “aperto e trasparente.” Ha aggiunto che la negoziazione interna, anche se dipendente da intermediari, è ora anche in gran parte commerciale. XXXXXXXXXXX ci ha detto il mercato russo del petrolio è tra i più difficili al mondo, ma che offre anche buone opportunità e che XXXXXXXXXXX ha costruito un “business sano”. Ha detto che ha visto grandi cambiamenti nell’anno e mezzo in cui ha ricoperto la sua attuale posizione ed ha suggerito che gran parte del cambiamento è dovuto alla spinta del governo per una maggiore trasparenza per l’economia nel suo complesso. Egli ha aggiunto che egli crede che questa spinta è stata in gran parte guidata dalle esigenze finanziarie delle imprese di proprietà statale.
¶8. (C) XXXXXXXXXXX invece è stato meno colpito dal grado di trasparenza nel settore, anche per le esportazioni di petrolio via mare. Ci ha detto di recente che mentre ci sono offerte più aperto e più partecipanti per le esportazioni via mare, “le stesse imprese sembrano vincere spesso le gare di appalto.” Egli ha suggerito che le imprese favorite possono ottenere informazioni privilegiate e hanno una “seconda possibilità” per fare un’offerta di gara. XXXXXXXXXXX ammette comunque che c’è una maggiore trasparenza, ma avverte che il commercio via mare è lontano dal poter essere definito “commercialmente aperto”.
Egli ha parlato della Rosneft come di una società che si è evoluta verso una maggiore trasparenza, e Surgutneftegaz (una società che pare essere un’altra fonte di ricchezza illecita di Putin), come una società che invece non è per niente trasparente.
——————————————
ESPORTAZIONI EUROPEE VIA OLEODOTTI- ANCORA UN PROBLEMA
——————————————
¶9. (C) Tutti i tre rappresentanti delle società hanno notato, tuttavia, che gli sforzi verso una maggiore trasparenza si limitano al commercio via mare. Hanno tutti concordato che le esportazioni di petrolio russo verso l’Europa attraverso oleodotti, in particolare attraverso l’oleodotto meridionale Druzhba, è ancora un business molto opaco.
XXXXXXXXXXX ha detto che le esportazioni via oleodotti sono più politicizzate delle esportazioni via mare e che quello che si esporta attraverso l’oleodotto meridionale Druzhba è “talmente nebuloso che nessuno sa chi prende cosa”. XXXXXXXXXXX ha anche detto che molti addetti ai lavori “si chiedono cosa succeda tra venditori ed acquirenti” lungo quella tratta.
¶10. (C) Come esempio, XXXXXXXXXXX ha specificamente citato la recente riduzione delle forniture di petrolio dalla Russia alla Repubblica Ceca (Rif. A). Egli ha detto di non credere alle dichiarazioni ufficiali che affermavano che il problema era dovuto a non meglio specificati “intermediari” . Ha detto che i produttori in genere, offrono il loro petrolio utilizzando formule che includono dei premi aggiuntivi sul prezzo base, a seconda del tipo di esportazione prevista. Ha spiegato che poco prima della riduzione dell’offerta per la Repubblica Ceca (dove la Shell ha una partecipazione in una raffineria), tutti i produttori hanno richiesto esattamente lo stesso premio, 1,25 dollari al barile, che era 4 o 5 volte la cifra precedentemente richiesta per quell’esportazione. Ritiene quindi che un tale aumento di prezzo, che ha portato alla re-instradamento delle esportazioni di petrolio dalla Repubblica ceca fosse stato concordato precedentemente.
¶11. (C) XXXXXXXXXXX ha detto che nel caso della Repubblica Ceca, le raffinerie coinvolte hanno avuto accesso ad altre forniture, ma comunque con un costo aggiuntivo. Ha detto che richieste simili con premi così alti erano state fatte precedentemente per una raffineria in Germania in cui Shell aveva una partecipazione, ma che la raffineria in questione aveva meno possibilità di alternative. In quel caso, i Manager della raffineria avevano dovuto scegliere tra il far funzionare l’impianto a regime ridotto o pagare il prezzo più alto richiesto.
¶12. (C) XXXXXXXXXXX ha anche osservato che le esportazioni di petrolio in Ungheria, per ordine di Transneft, devono passare attraverso “un certo intermediario” (Gunvor), che aggiunge un dollaro per ogni barile. Ha detto che in un mercato competitivo, per contro, un commerciante di petrolio potrebbe aggiungere ovunque “un massimo” da 5 a 20 centesimi al prezzo di un barile di petrolio
——-
COMMENTO
MOSCA 00003380 003 OF 003
——-
¶13. (C) I commercianti di petrolio svolgono un ruolo importante nel mercato, trovano i contanti ed ottimizzano le operazioni di produzione e raffinazione del petrolio. Comunque sembra che il Governo Russo abbia capito che più le operazioni commerciali sono chiare e trasparenti maggiore è il vantaggio per il settore petrolifero russo ma non si decida ad applicare questa politica uniformemente. L’avidità, la corruzione e problemi geopolitici sono ancora a scapito dell’efficienza, specie quando riguardano alcune tratte di esportazione in Europa e certe compagnie petrolifere come la Gunvor. Fine commento. BEYRLE
SECTION 01 OF 03 MOSCOW 003380

Nessun commento:

Posta un commento