mercoledì 17 aprile 2013

Boston, è una ragazza cinese la terza vittima



Tre morti e 183 feriti, metà dei quali dimessi. Bombe da 100 dollari, difficile risalire alla matrice


 Una veglia per le vittime di Boston

 Sangue a Boston

 La paura dei sopravvissuti

 Boston: Boylston Street, luogo dell'attentato alla maratona

 Terrore alla maratona di Boston

 Dramma maratona in home page di The Boston Globe

 Boston sulle prime pagine internazionali

 Terrore a Boston su home page siti in tutto il mondo

 Un ferito alla maratona di Boston

 Terrore alla maratona di Boston

 Terrore a Boston

 Il terrore dopo le esplosioni a Boston

 Esplosione a maratona Boston (da Twitter)

E' cinese la studentessa della Boston University rimasta vittima delle bombe alla maratona. Secondo l'agenzia Nuova Cina, la famiglia aveva chiesto che il suo nome non fosse diffuso, ma Phoenix Television, un gruppo di media basato a Hong Kong, non ha rispettato la richiesta. Anche altri media avrebbero rivelato l'identità della terza vittima di Boston, e della sua amica - anche lei cinese - rimasta ferita e operata che secondo Nuova Cina si chiama Zhou Danling. Foto della vittima sono inoltre apparse su internet.
E’ stata identificata la seconda vittima delle bombe di Boston: si tratta di una ragazza di 29 anni diplomata alla Medford High School nel 2001, ha reso noto il sindaco di Medford.Martin Richard, il bimbo di otto anni rimasto ucciso, si trovava in prima fila per vedere il padre William tagliare il traguardo della maratona. Con lui si trovava la sorellina di sei anni che ha perso una gamba nell'esplosione mentre la madre Denise è rimasta ferita alla testa e lotta in ospedale tra la vita e la morte.
Tragedia nella tragedia per i genitori di Krystle Campbell, la giovane 29enne uccisa dalle bombe al traguardo della maratona di Boston. In un primo momento, erano stati avvisati dai medici che la lora figlia era viva, ma che era purtroppo morta la sua amica Karen Rand. Una volta arrivati all'ospedale, la scioccante scoperta dello scambio di persona. Sono entrati nella stanza di quella che pensavano fosse la figlia e invece hanno trovato l'amica. La loro figlia giaceva senza vita in una stanza accanto.
BOMBE DA 100 DLR, DIFFICILE RISALIRE A MATRICE - Gli ordigni usati a Boston erano costituiti da pentole a pressione piene di schegge metalliche, chiodi e cuscinetti a sfera, collegate a detonatori. Le pentole erano in buste di nylon nera o zaini e sono state trovate anche tracce di circuiti elettronici che farebbero pensare all'uso di timer. Erano rudimentali e potevano essere realizzate con una spesa di cento dollari in grandi magazzini come Walmart o Kmart. E' questo il parere degli investigatori raccolto dal Washington Post. Gli ingredienti del 'cocktail' esplosivo erano così comuni che per l'inchiesta il compito di ricostruirne la matrice e risalire al colpevole è tutta in salita, scrive il giornale: una semplice pentola a pressione del tipo che si trova nei negozi che vendono a prezzo di sconto, imbottita di esplosivo e armata con un semplice detonatore; dentro, una manciata di cuscinetti a sfera, schegge e chiodi, per assicurare il massimo del danno. Il tipo di ordigno è stato riconosciuto dagli investigatori come quello propagandato da al Qaida, ma la sua semplicità e gli ingredienti 'da supermercato' rendono difficile determinare se il suo realizzatore sia stato un terrorista internazionale, un estremista interno o un semplice cittadino con risentimento verso le autorità. "Ci vorrà molto tempo", ha detto un agente federale al quotidiano della capitale. 
 META' FERITI DIMESSI DA OSPEDALI - Metà circa dei feriti dell'attentato di Boston sarebbero stati dimessi dagli ospedali. Lo riporta la Cnn. Sarebbero tornati a casa 89 feriti su 183, secondo il conto riportato dalla rete di Atlanta.
"Atto atroce e codardo contro civili". Lo ha detto Barack Obama parlando della strage di Boston. I motivi e le persone dietro all'attentato di Boston sono ancora sconosciuti, ha aggiunto ribadendo come sono in campo "tutte le misure per rispondere a questo attacco". "Dico a tutti che se avete qualche sospetto, parlatene agli inquirenti", ha spiegato Obama in diretta tv.
 (ANSA)


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