venerdì 19 aprile 2013

Bersani lancia Prodi, Rodotà non si ritira. Monti vota Cancellieri, Pdl valuta



Ministro candidato Scelta Civica 'alla 4/a votazione, poi valuteremo'. Marini rinuncia. Crimi: Pd spieghi perchè non si può convergere su ex presidente dell'Authority


 Stefano Rodota'

 Il voto di Bersani

 Anna Maria Cancellieri

 Laura Boldrini e PietroGrasso

 Anna Maria Cancellieri

 Pierluigi Bersani e Romano Prodi

 




 Quirinale: Bersani, idea Prodi

 Pierluigi Bersani dopo il voto

Al via, nell'Aula della Camera, la terza votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Affinché il nuovo Capo dello Stato sia eletto servono ancora i due terzi dei Grandi elettori.
Stamani il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha proposto all'assemblea dei grandi elettori del Pd il nome di Romano Prodi per la presidenza della Repubblica. La proposta è stata approvata all'unanimità dall'assemblea dei grandi elettori del centrosinistra ed è stata accolta da un applauso e da una standing ovation dei presenti.
"Prodi qualifica la nostra coalizione e parla al nostro paese" ha detto Bersani, secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti. Poi Pier Luigi Bersani ha chiamato Romano Prodi - che si trova in questi giorni in Mali come inviato Onu- per informarlo l'ex premier sull'esito dell'assemblea dei grandi elettori democrat che lo hanno acclamato come candidato alla presidenza della Repubblica.
Scelta Civica conferma Cancellieri:  "Alla terza scheda bianca, alla quarta Anna Maria Cancellieri e alla quinta si vedrà" spiega Mario Monti, durissimo con il PD: 'Sembra aver dato priorità in questo momento al disperato tentativo di salvaguardare l'unità del partito pensando più a quello che all'unità del Paese'.
Silvio Berlusconi ha convocato per l'ora di pranzo a Palazzo Grazioli un vertice con i big del Pdl. All'ordine del giorno l'atteggiamento da tenere in aula in vista della quarta votazione, quando il quorum per eleggere il presidente della Repubblica si abbassa. Diverse al momento le ipotesi in campo, tra cui la possibilità di procedere con un candidato alternativo, ma anche l'ipotesi di uscire dall'aula nel corso della quarta votazione. "Ieri c'é stato un incontro tra Scelta civica e Pdl e ci è stato proposto di convergere sulla Cancellieri ed è una valutazione che faremo più tardi - ha detto Maurizio Gasparri del Pdl aggiungendo che l'ipotesi Cancelleri - ci interessa anche per il futuro, per aprire un dialogo con un'area alternativa alla sinistra".
Franco Marini ha ritirato la propria candidatura: "E' saltata la strategia di un dialogo con il centrodestra finalizzata all'obiettivo di dare all'Italia un Governo, dinanzi alla durissima situazione del Paese. Strategia da me pienamente condivisa. Anche perché ritengo una follia il ritorno immediato alle urne con questa legge elettorale. Ovviamente con il cambio di strategia viene meno anche la mia candidatura".
Rodotà non rinuncia alla candidatura. Lo hanno reso noto i capigruppo 5 stelle Vito Crimi e Roberta Lombardi, che lo hanno incontrato, spiegando che il Pd dovrebbe chiarire perché non si può convergere sul nome dell'ex presidente dell'authority.

Per la Lega, "Prodi non è votabile: ha svenduto l'Italia quando ha presieduto l'Iri". Lo spiega Massimo Bitonci. I parlamentari del Carroccio non voteranno nel corso della terza votazione e si riuniranno alle 14:30 per decidere cosa fare alla quarta.
Il M5S conferma il voto per Rodotà: "Non basterà la conversione sulla via di Capranica a farci cambiare idea" spiega Alessandro Di Battista, che chiarisce: "Se Bersani riconoscesse che Rodotà è buon candidato ma spacca i cattolici del Pd e se riconoscesse che non va bene solo perché lo abbiamo proposto noi sarebbe un passo avanti. Noi stiamo scardinando un comportamento collusivo ventennale".
CRITICO IL PDL, PRODI E' CONTRARIO DI CIO' CHE SERVE- "Quella di Prodi è una scelta che divide. Il contrario di quello che serve all'Italia" dichiara il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, del Pdl. "Il Pd prima ha realizzato con noi una intesa su Marini che non ha potuto o voluto onorare. E' evidente che la scelta su Prodi è di rottura" dice Fabrizio Cicchitto. "Ne abbiamo viste di tutte, vedremo anche questa. Il Pd in 24 ore ha fatto tutto e il contrario di tutto. Ha l'elettrocardiogramma impazzito" spiega Gaetano Quagliariello. Per Renato Brunetta,  "la scelta del Pd è chiaramente una scelta contro il Pdl: Romano Prodi è un uomo di parte, un uomo che divide. Ancora una volta la sinistra e Bersani confermano la loro irresponsabilità. La storiella della scelta condivisa è stata solo un bluff. Sono sempre i soliti, i soliti comunisti".
(ANSA)


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