venerdì 19 aprile 2013

ARRESTATO IN PAKISTAN IL NUMERO TRE DI AL QAIDA

Il numero tre di Al QaidaISLAMABAD - Le autorita' di Islamabad hanno annunciato oggi di ''aver decapitato al Qaida in Pakistan'' con la cattura del Numero 3 della rete terroristica, un libico che aveva progettato i due attentati falliti nel 2003 contro il presidente Pervez Musharraf, alleato degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo internazionale.

Abu Faraj Farj al Libbi e' stato catturato nell'area tribale della regione del Sud Waziristan, una zona di montagne difficilmente accessibile alla frontiera con l'Afghanistan. Fra la popolazione di etnia pashtun si nascondono i terroristi di al Qaida e i fuggiaschi del regime afghano dei Taleban, crollato sotto le bombe americane nel dicembre 2001. La cattura di Faraj, con altri cinque complici, ''e' un grande successo'', ha detto il ministro dell'informazione di Islamabad Sheikh Rashid Ahmed. E' ''una vittoria cruciale nella guerra contro il terrorismo'', ha detto a Washington il presidente americano George W. Bush.

Faraj era succeduto alla guida di al Qaida in Pakistan a Khaled Sheikh Mohammed, arrestato nel marzo 2003 a Rawalpindi, la vecchia capitale vicino ad Islamabad. ''Si trova al terzo posto nella gerarchia di al Qaida, subito dopo Osama bin Laden e l'egiziano Ayaman al Zawahiri'', ha riferito il ministro.

Gli Usa avevano messo una taglia di 5 milioni di dollari su Faraj e il Pakistan ha aggiunto 20 milioni di rupie (circa 340.000 dollari). ''Ci sono stati altri arresti oltre a quello di Abu Faraj'' sempre nella stessa zona del Sud Waziristan, ha detto un funzionario governativo, richiedendo l'anonimato.

Secondo un altro agente dei servizi pakistani, Faraj e' stato preso alla periferia di Mardan, una delle principali citta' della Provincia della Frontiera Nord Occidentale, anch'essa un'area tribale al confine con l'Afghanistan.

Il ministro dell'Interno Aftab Sherpao ha riferito che l'arresto e' avvenuto alcuni giorni fa. ''E' stato lui ad organizzare il tentativo di assassinio di Musharraf del 25 dicembre 2003 - ha detto il ministro - abbiamo saputo dove si trovava, lo abbiamo circondato e arrestato''.

Musharraf sfuggi' per poco all'attentato a Rawalpindi, quando due autobomba si lanciarono contro il suo convoglio. Quindici persone rimasero uccise e altre 45 furono ferite nell'attacco, il secondo contro Musharraf in due settimane. L'inchiesta ha portato a diversi arresti fra cui alcuni ufficiali subalterni.

Sherpao ha detto che Faraj era legato ad Amjad Farooqi, un militante pakistano ucciso dalle forze di sicurezza in una sparatoria nel Pakistan meridionale lo scorso settembre. Farooqi era coinvolto nel sequestro e nell'omicidio del giornalista americano Daniel Pearl, ucciso a Karachi, la citta' portuale del sud, nel 2002, ed era in contatto con numerosi gruppi militanti islamici pakistani con gli stessi obiettivi di bin Laden.

Faraj era riuscito sempre a sfuggire alla cattura malgrado la caccia all'uomo scatenata dal governo di Musharraf. ''Lo stiamo interrogando per cercare di avere informazioni su altri contatti'', ha detto la fonte. Ci sono sospetti che Faraj sia anche collegato con le ''cellule dormienti'' di al Qaida in Europa e negli Usa. Musharraf ha detto che il Pakistan ha distrutto le basi del terrorismo, uccidendo ed arrestando centinaia di militanti.

La gran parte dei circa 700 catturati sono stati silenziosamente consegnati ai servizi americani.

La decisione del presidente di schierarsi con gli Usa nella lotta al terrorismo dopo gli attentati in Usa dell'11 settembre 2001 ha infuriato i fondamentalisti pakistani che gli hanno dichiarato guerra, con attentati contro diversi obiettivi politici e religiosi. Il numero degli attacchi e' diminuito negli ultimi mesi. 

(ANSA)

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