martedì 9 aprile 2013

Allarme Putin, 'Guerra peggio di Chernobyl'

Un conflitto nucleare, con le minacce della Corea del Nord, farebbe apparire il disastro di Cernobyl come una favola per bambini: nella crisi all'altezza del 38/mo parallelo irrompe il presidente russo, Vladimir Putin, evocando lo spettro del gravissimo disastro atomico del 1986. Proprio nel giorno in cui i rapporti intercoreani registrano nuove scintille, con il Nord che ritira i suoi 53.000 lavoratori dalla zona industriale a sviluppo congiunto di Kaesong e decreta la chiusura sia pure "temporanea", e il Sud che ipotizza il lancio di un missile 'targato' Pyongyang intorno al 10 aprile e i preparativi del quarto test nucleare, però "non imminente". Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, in visita a L'Aia, ha invitato, per l'ennesima volta, "la Corea del Nord ad astenersi da eventuali e ulteriori misure provocatorie". "Se, e Dio non voglia, succedesse qualcosa lì - ha detto il leader del Cremlino ad Hannover, al suo secondo giorno di visita nell'Ue, in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Angela Merkel - Cernobyl, che noi conosciamo così bene, apparirebbe al confronto come una favola per bambini". 

Putin ha ammesso che "sì, esiste naturalmente un rischio" e, "preoccupato per l' escalation", ha richiamato gli effetti di Cernobyl che "conosciamo bene, perché li abbiamo vissuti da bambini. C'é oggi un rischio del genere? Certo che c'é - ha continuato -. La tensione non dovrebbe aumentare e io rivolgo un appello generale alla calma", invitando a "trattare e risolvere i problemi" e ringraziando gli Usa per lo stop "al test missilistico". Da parte sua, Frau Merkel ha detto che Berlino e Mosca sono "molto unite" sulla crisi coreana, rimarcando la strada del "dialogo" e "determinazione" della comunità internazionale. La chiusura di Kaesong, zona industriale con 123 aziende del Sud in enclave nordcoreano, sarà esaminata per vedere "se consentirne o meno l'esistenza", ha minacciato l'agenzia Kcna citando Kim Yang-gon, un segretario del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori e capo dell'area da parte di Pyongyang: "dipenderà interamente dall'atteggiamento delle autorità" di Seul, che ha espresso "profondo rammarico" sulla vicenda. Oltre alle ipotesi dei lanci di missile sempre intorno al 10 aprile, Seul ha in giornata ventilato lo scenario di un quarto test nucleare. Con "attività" al sito di Punggye-ri, lo stesso delle tre prove finora fatte, il ministero della Difesa sudcoreano ha escluso la detonazione di un ordigno atomico in qualsiasi momento, in mancanza di elementi "dell'imminenza". 

(ANSA)

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