Alessandro Benetton sfoglia il suo libro 'AB, a Playlife story' (in uscita a maggio 2013, ed. Electa, 70 euro, il ricavato e' destinato alla Fondazione Unhate)
Alessandro Benetton
La copertina del libro 'AB, a Playlife story' di Alessandro Benetton
Un'immagine tratta dal libro 'AB, a Playlife story' di Alessandro BenettonROMA - "La nostra unica chance per il futuro è la discontinuità, invertire la rotta e cambiare modelli". E se ti chiami Alessandro Benetton, secondogenito del patron Luciano e dal 2012 presidente del gruppo di famiglia, 'discontinuita'' vuol dire anche rompere improvvisamente 49 anni di riservatezza e raccontarsi come mai prima. Il "dottore", come lo chiamano tutti, lo ha fatto a suo modo, ridando luce a un marchio storico di famiglia, Playlife, che oggi conta 130 concept store multibrand in Europa, e con un libro, in uscita a maggio, che rivela la sua 'AB. A Playlife Story' (ed. Electa, 70 euro, il cui ricavato andrà a favore della Fondazione Unhate).
"Le idee si evolvono facendo", racconta Benetton all'ANSA, all'inaugurazione del nuovo, secondo, Playlife store a Roma. "L'importante - dice - non è da dove parti o dove arrivi, ma il percorso che compi nel mezzo. Io venivo dall'esperienza in proprio e il cambiamento tante volte arriva anche da cose piccole". Per Playlife, prima il marchio e poi il libro, "ho aperto la mia casa, sono andato a frugare nei cassetti e negli armadi, tra i vecchi album di famiglia e nei diari di scuola, nel passato e nel presente". Ne è nato "un album di ricordi che è anche uno strumento di lavoro per definire l'azienda, la volontà di un punto di vista 'laterale' sulle cose che di per sé può diventare un messaggio. Ho cercato di non prendermi sul serio e di fare un prodotto, anche grafico, nuovo".
(ANSA)
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