lunedì 4 febbraio 2013

Vittorio De Sica,in mostra le mille vite




>>>ANSA/ VITTORIO DE SICA, UNA MOSTRA CELEBRA LE SUE MILLE VITE

 Vittorio De Sica sul set del film 'Un amore a Roma'

 Vittorio De Sica, una mostra celebra le sue mille vite

 Vittorio De Sica, una mostra celebra le sue mille vite


 Maria Mercader (S) con il marito Vittorio De Sica in un'immagine d'archivio dell'8 novembre 1961 a Los Angeles

 Vittorio De Sica (S) e il figlio Christian in due immagini d'archivio

 Manuel De Sica, figlio di Vittorio, nel teatro Trianon di Napoli

 Vittorio De Sica, una mostra celebra le sue mille vite

 Vittorio De Sica e Sophia Loren

 Da sinistra: Vittorio De Sica, Sophia Loren, Liz Taylor e Richard Burton, alla consegna dei david di Donatello, il 14 settembre 1972 a Roma

 Una foto del 1954 con da sinistra Liana Orfei, Vittorio De Sica, Moira orfei e Nando Orfei

 La copertina del dvd 'Miracolo a Milano', il film diretto da Vittorio De Sica negli anni 50

 Enzo Staiola in una scena del film di Vittorio De Sica 'Ladri di biciclette'

 Un momento delle riprese del film Giudizio universale con De Sica e Gassman, in una immagine di repertorio

 La vignetta del francobollo da 0,41 euro appartenente alla serie tematica 'Il cinema italiano' dedicato a Vittorio De Sica

di Nicoletta Tamberlich 
Il maestro del neorealismo e della commedia, l'attore, l'uomo, il padre, l'italiano venerato nel mondo intero ma non solo. Vittorio De Sica come non lo avete mai visto. Protagonista di una grande mostra in programma all'Ara Pacis dall'8 febbraio al 28 aprile. Immagini, foto uniche dentro e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali: i ricordi dei figli Emi, Manuel e Christian per rileggere la vita e l'arte di un grande innovatore. Promossa da Roma Capitale, prodotta dalla Fondazione Cineteca di Bologna con la collaborazione appunto dei figli di un padre della patria. E proprio Christian, 62 anni, reduce dal successo del film Colpi di fulmine con i capelli imbiancati, somiglia sempre piu' a suo padre Vittorio.
L'attore e' in procinto di tornare in sala il 14 febbraio con l'attesa commedia ''Il principe Abusivo' esordio alla regia di Alessandro Siani e domani ne parlera' ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Tutti De Sica s'intitola la mostra che apre un baule di ricordi dal quale, come una continua sorpresa, esce senza sosta quella moltitudine di personaggi dal volto di Vittorio De Sica, in un gioco a cavallo tra realta' e finzione. Una mostra multimediale, che in un percorso tra manifesti (piu' di venti originali) e fotografie (oltre duecento pezzi unici, sul set e fuori dal set, o in famiglia) e immagini in movimento, oggetti di culto (dalla carrellata di costumi originali, strumento chiave per saltare da un personaggio all'altro, alla bicicletta piu' famosa del cinema, agli Oscar che hanno suggellato i suoi film), ma anche il baule che conteneva il suo guardaroba d'attore, la valigetta in stile James Bond che gli regalo' il produttore dei film di 007.
Un itinerario costellato di documenti personali, che come occhi di bue illuminano il Vittorio De Sica regista e attore, certamente, ma anche cantante e uomo di spettacolo a tutto tondo, cosi' come il De Sica privato, con le due mogli, Giuditta Rissone e Maria Mercader, e i tre figli. La mostra vuole superare la lettura riduttiva sul De Sica neorealista per raccontare la figura di un grande e costante innovatore, nel cinema, cosi' come nella vita, un uomo che non a caso e' nell'occhio del ciclone tanto sul piano personale - non dimentichiamo la scomunica della Chiesa - quanto su quello professionale, con le continue vessazioni subite da una censura che non mandava giu' le sue idee e le sue rappresentazioni di alcuni questioni chiave della cultura italiana. La rassegna ruotera' anche attorno al sodalizio artistico tra i piu' felici della storia del cinema: quello con Cesare Zavattini, conosciuto nel 1939, dalla cui penna sono nati Sciuscia', Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, fino a quell'Umberto D. che nel 1952 segnera' un anno di svolta per De Sica, con la reazione all'insuccesso (e alle aspre polemiche scaturite dal film) e la fuga, in un certo senso, del De Sica attore dai film da lui diretti per trovare altrove e con altri autori la sua migliore espressione (e da esempio per tutti valgano i ruoli in I gioielli di Madame De di Max Ophuels e in Il generale della Rovere di Roberto Rossellini
(ANSA)

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