mercoledì 13 febbraio 2013

Via D'Amelio non può diventare 'terreno' di propaganda politica






di Pippo Giordano 
Sono in sintonia col dissenso espresso da Rita e Salvatore Borsellino in ordine alla programmata manifestazione del FLI per domenica prossima in via D'Amelio. L'iniziativa a parer mio viola quelle che sono i sentimenti d'affetto e stima che gli italiani onesti, nutrono per quel luogo: luogo che esprime tutto il fallimento di una classe politica incapace di salvaguardare la vita del magistrato Paolo Borsellino e dei miei colleghi di scorta. L'inettitudine di uno Stato, la cui responsabilità oggettiva appare evidente, ha reso possibile l'immane tragedia che ha colpito il Popolo italiano: una tragedia, la strage di via D'Amelio, che ancora oggi mostra le ferite mai rimarginate proprio dall'inettitudine di una classe politica pavoneggiante ed incapace di togliere i segni del sangue versato. Luogo, via D'Amelio dove il  coacervo d'interessi non solo mafiosi, ha impedito l'accertamento della verità. Ad oltre vent'anni, quel sangue è ancora li a testimoniare una tragedia che si è consumata per la latitanza dello Stato e dei politici nel loro insieme. 
Ora, una forza politica, inopinatamente vorrebbe “profanare” quel luogo per meri calcoli elettorali. Sembra sia prevista la presenza dell'On. Gianfranco Fini. Giova dire che lo scorso 19 luglio, proprio l'On. Fini in via D'Amelio, ha subito da parte dei ragazzi delle Agende Rosse, un “mormorio” di dissenso e mostrando le spalle, per la sua presenza. E quindi, se il FLI e l'On Fini vogliono commemorare il magistrato Paolo Borsellino, che lo facessero recandosi nella cappella sita nel cimitero di Santa Maria di Gesù. E, per facilitare loro il compito giova indicare esattamente il percorso da seguire per giungere da Paolo Borsellino. Lor signori, appena varcato il cancello d'ingresso del cimitero di Santa Maria di Gesù, e percorrendo pochi metri, si troveranno sulla loro destra una tomba di nuova costruzione. Ecco quella è dove riposa, non in pace perchè non ha ancora ottenuto giustizia, il magistrato Paolo Borsellino. Potete farlo senza fare “scruscio e batteria”, ovvero nell'assoluto silenzio. Eppoi, visto che ci siete, sempre in religioso silenzio, recatevi al cimitero di Sant'Orsola e percorrendo il viale che porta alla camera mortuaria, sulla vostra sinistra, proprio di fronte a vialetto San Giuseppe, troverete un'antica tomba di famiglia. Chi c'è sepolto? Scopritelo da soli! Ma per favore non strumentalizzate via D'Amelio.

Pippo Giordano

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