giovedì 21 febbraio 2013

Ucciso a botte dal branco dopo lite calcetto, sette arresti



Carabinieri fanno luce su morte di due anni fa nel Napoletano


Era sembrata una tragedia dovuta a un malore: invece Raffaele De Rosa, 36 anni, di Casoria (Napoli), morì il 27 aprile 2011 per le lesioni causate dal pestaggio subito pochi giorni prima da un branco di aggressori, i quali volevano vendicarsi per una lite durante una partita di calcetto che aveva visto protagonista il fratello di De Rosa. I carabinieri di Casoria hanno fatto luce sulla vicenda, arrestando oggi sette persone con l'accusa di omicidio preterintenzionale.
Sei delle persone arrestate sono finite in carcere, la settima ai domiciliari. De Rosa morì l'8 maggio 2011, e non il 27 aprile come detto in precedenza: in quella data l'uomo si presentò nell'ospedale di Frattamaggiore, dichiarando di essere rimasto vittima di un incidente stradale, rifiutando il ricovero - contro il parere dei medici - e rientrando a casa. L'8 maggio, per l'aggravarsi delle sue condizioni, De Rosa venne ricoverato e operato nell'ospedale di Frattamaggiore; morì in serata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Giugliano, dove i medici l'avevano trasferito. La morte fu quindi ufficialmente attribuita alle conseguenze dell'incidente, che secondo la versione di De Rosa era stato provocato da sconosciuti fuggiti dopo averlo investito. In realtà i carabinieri di Casoria raccolsero elementi sulla violenta aggressione subita da De Rosa in seguito alla lite su un campo di calcetto: malgrado al pestaggio avessero assistito diversi testimoni, tra cui anche alcuni parenti della vittima, le indagini si scontrarono con un muro di silenzi e reticenze. Malgrado l'assenza di denunce, fu esumato il cadavere e l'autopsia rivelò che il decesso era stato causato dalla rottura della milza provocata dalle percosse.
 sette devono rispondere a vario titolo di omicidio preterintenzionale e di detenzione e porto illegali d'arma e di oggetti atti a offendere. Il pestaggio era stato organizzato come ritorsione contro il fratello della vittima, che aveva litigato con coetanei durante una partita di calcio amatoriale.

(ANSA)

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