venerdì 22 febbraio 2013

Telecom: stima 5.500 esuberi in due anni



Illustrato ai sindacati il piano di riorganizzazione


 Telecom

MILANO  - Il responsabile delle risorse umane di Telecom, Antonio Migliardi ha incontrato ieri i sindacati e ha illustrato il piano di riorganizzazione che passerà attraverso "internazionalizzazione di attività e recuperi di efficienze nelle varie strutture" come riferiscono in una nota unitaria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Per il biennio 2013-2014 - ha riferito il manager ai sindacati - stima eccedenze per circa 2.750 (persone, ndr) all'anno", in totale 5.500 lavoratori. L'azienda in accordo con il sindacato "vorrebbe gestire le eccedenze attraverso un processo industriale con internalizzazione di attività e con gli strumenti di legge che sono mobilità volontaria per i circa 250 lavoratori che potrebbero avere i requisiti per il raggiungimento della pensione o, volontari che aderiscono anche in assenza degli stessi; accordo per l'uscita obbligatoria degli aventi diritto a pensione; contratti di solidarietà".

SINDACATI, NO A SOCIETARIZZAZIONE CARING - La societarizzazione del Caring è una delle aree di intervento previste da Telecom per recuperare efficienze ma i sindacati si oppongono. Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil hanno dichiarato che sono disponibili a lavorare al piano per gestire i 5.500 esuberi previsti da Telecom "a patto che le attività di Caring Services rimangano nel perimetro di Telecom Italia". Altre aree di intervento previste, riferiscono i sindacati, sono la riorganizzazione di Open Access (Tecnici On Field), dell'IT, dell'1254, di Sparkle e delle aree di staff.

(ANSA)

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