sabato 9 febbraio 2013

SUICIDIO DI SCIPIONE DI MATTEO

NAPOLI - Ancora una vittima della crisi. Aveva problemi economici, così ha scritto in un biglietto e si è ucciso, durante la pausa pranzo, mentre i colleghi erano fuori. Lo ha fatto sparandosi un colpo di pistola alla testa, a Napoli, negli uffici delle Generali dove lavorava, come agente assicurativo. È morto così Scipione di Matteo, 45 anni e residente a Giugliano (Napoli). I motivi del suicidio li ha scritti in un biglietto: aveva preso impegni economici superiori alle sue possibilità.
Era sposato, Di Matteo, e aveva due figlie. La pistola con la quale si è ucciso era regolarmente detenuta. Da novembre scorso aveva rilevato agenzia. I colleghi si sono accorti di quanto accaduto al loro rientro in ufficio.

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