sabato 23 febbraio 2013

SI UCCIDE MAGNATE TEDESCO MERCKLE

di Laura Cafaro

ROMA - Travolto dai debiti accumulati sull'onda della crisi finanziaria, si è ucciso il miliardario tedesco Adolf Merckle. Alla guida di un impero che gli ha fruttato un patrimonio di oltre 9 miliardi di dollari, il magnate 74enne è stato investito da un treno ieri nei pressi della sua città natale di Blaubeuren. E la famiglia, annuncia, con una nota che si è trattato di suicidio. Merckle era balzato di recente al centro delle cronache per l'investimento in Volkswagen: aveva scommesso sul ribasso in Borsa dei titoli della casa automobilistica, ma a sorpresa le azioni sono invece volate al rialzo facendo accumulare al miliardario pesanti perdite per centinaia di milioni di euro.

 Anche altre speculazioni finanziarie andate male avevano costretto Merckle a chiedere aiuto alle banche per ottenere finanziamenti con cui poter salvare possedimenti della famiglia, che vanno da società cementifere a industrie di macchinari e aziende farmaceutiche. Quasi sconosciuto fuori dai confini della Germania, il miliardario era, secondo Forbes, la 94esima "fortuna mondiale" con un patrimonio stimato a marzo scorso di 9,2 miliardi di dollari. In una corsa contro il tempo, negli ultimi due mesi l'uomo d'affari aveva cercato di rastrellare prestiti di emergenza da una cordata di oltre trenta banche guidate da Commerzbank, Deutsche Bank , Royal Bank of Scotland.

La sua famiglia ha confermato in una nota ufficiale la notizia del suicidio, spiegando che l'uomo d'affari è stato "travolto dall'impossibilità di gestire la situazione e ha messo fine alla sua stessa vita". "La situazione disperata delle sue società causata dalla crisi finanziaria - si legge ancora nella nota - le incertezze delle ultime settimane e la sua impotenza nell'agire, hanno spezzato l'appassionato imprenditore e si è tolto la vita".

Proprietario della Ratiopharm e azionista della HeidelbergerCement, Merckle aveva costruito il suo impero grazie a una considerevole eredità: nel 1881 il nonno aveva fondato la società Drogen und Chemikalien e ai primi del '900 il padre aveva intrapreso una strategia di espansione acquisendo due aziende farmaceutiche. Il gruppo fu anche confiscato dal regime nazista. Nel 1967 Adolf Merckle conquisto' la guida del gruppo che ai tempi contava 80 dipendenti e vendite per quattro milioni di marchi tedeschi, e riuscì a trasformare l'azienda di famiglia nel settore chimico nel più grande grossista farmaceutico tedesco Phoenix Pharmahandel.

(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento