domenica 10 febbraio 2013

San Valentino, i 30 baci più famosi del cinema



Da Rodolfo Valentino a Muccino. Anche il primo bacio del 1896


Rodolfo Valentino 'Il figlio dello sceicco'Rodolfo Valentino 'Il figlio dello sceicco'
The Kiss 1986, il primo bacio filmato
Via col vento
Senso
Spartacus
Moulin Rouge
Notorius
Scaramouche
Lilli e il Vagabondo
Un americano a Parigi
Sapore di mare
Nuovo cinema paradiso
Baciami ancora
'Baciami, stupido!' e' il nome della mostra che si terra' dall'11 al 28 febbraio al Museo del manifesto cinematografico di Milano, presso lo spazio mostre del Cinema Arcadia di Melzo, in occasione di San Valentino: originale viaggio nella Storia del Cinema attraverso un percorso che ha nel bacio, elemento immancabile in ogni pellicola, il suo filo conduttore.
I trenta baci più famosi del cinema raccontati dalla grafica accattivante di manifesti, locandine e fotobuste originali di grandi capolavori testimoniano in quanti modi registi, attori e sceneggiatori hanno raccontato sul grande schermo il bacio dagli anni Trenta ad oggi. 
Appassionato o buffo, impacciato o sensuale, rubato o conquistato, casuale o cercato, il bacio è elemento immancabile in ogni film. Non vi è infatti pellicola in cui non venga dato un bacio, come promessa d’amore o simpatico gesto d’amicizia, stima o pacifica riconciliazione.  Dunque, una singolare esposizione per raccontare il bacio cinematografico attraverso la suggestione sempre magica del manifesto cinematografico.
Ce n’è davvero per tutti i gusti: da quello mitico di Rhett Butler a Rossella O’Hara che anima di passione il bellissimo manifesto di Via col vento (1939) a quello con cui Cary Grant manda in giuggiole Ingrid Bergman in Notorious, l’amante perduta (1946) di Alfred Hitchcock, che la mitologia reclama come il più lungo della storia del cinema in barba alla censura che vietava ai baci di durare più di tre secondi… due minuti e mezzo in cui i due protagonisti si scambiano un’infinita serie di piccoli baci senza mai staccarsi uno dall’altro, inframmezzando battute velocissime e perfino una telefonata!
Dal fotogramma del primissimo, tremolante, bacio della Storia del Cinema, immortalato nel 1896 nientemeno che da Thomas Alva Edison in un corto di pochi secondi intitolato The Kiss, a quello travolgente che fa vibrare d’amore i protagonisti sul manifesto di Moulin Rouge (2001), fino al “bacio” che la cagnolina Lilli finisce per stampare sul naso di Biagio gustando uno spaghetto galeotto in Lilli e il vagabondo (1955).
A proposito di cartoni animati ci sono anche locandine e fotobuste con baci tenerissimi come quello cheBiancaneve stampa sulla testina pelata del nanetto Cucciolo nel capolavoro Disney (1937) o quello salvifico con cui il principe Filippo risveglia Aurora in La bella addormentata nel bosco (1959). Ci sono poi i baci galanti di un bel tempo andato: Stewart Granger, Gregory Peck, Kirk Douglas e Charlton Heston baciano la bella di turno sui manifesti di Scaramouche (1952), Vacanze romane (1953),Spartacus (1960) e Cleopatra (1963).
E ancora: i baci moderni di Baciami ancora (2010), 50 volte il primo bacio (2004) e L’ultimo bacio(2001). Baci a suon di musica: sul manifesto di Un americano a Parigi (1951) Gene Kelly bacia (quasi) Leslie Caron in un elegante passo di danza, mentre sulla fotobusta di Tutti insieme appassionatamente (1965) campeggia lo storico bacino dei due ragazzi adolescenti che ballano nel gazebo bianco. E sempre per restare in ambito musicale, c’è anche il bacio di Giuda in Jesus Christ Superstar (1973), ma anche quello nostrano di Domenico Modugno nel musicarello Nel blu dipinto di blu (1959).
Passionale e peccaminoso quello che Burt Lancaster e Deborah Kerr si scambiano sulla spiaggia in Da qui all’eternità (1953). Non poteva poi mancare il bacio cinematografico per eccellenza: parliamo di quello “dipinto” (ed è proprio il caso di dirlo) da Luchino Visconti in Senso (1954) ispirato alla notissima tela di Hayez. Tanto romanticismo torna sul manifesto di Titanic (1997), dove la prua del gigante dei mari punta verso i visi quasi uniti di Leo Di Caprio e Kate Winslet.
Piccolo omaggio anche a Rodolfo Valentino, il più grande baciatore di tutti i tempi! Il posto d’onore spetta al manifesto della divertente commedia di Billy Wilder Baciami stupido (1964) che dà il titolo alla mostra. Il percorso si conclude con un omaggio dovuto a un grande film italiano che termina proprio con la sequenza che resta forse il più emozionate tributo che il cinema abbia mai dedicato al bacio: Nuovo Cinema Paradiso (1988) di Giuseppe Tornatore
(ANSA)

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