lunedì 18 febbraio 2013

Grillo: no a Sky, rifiuto la tv. Bersani: 'Evita domande'



Leader M5S: 'Politici vanno in tv, io faccio bene a dire no'. E Monti sfida leader Pd e Pdl al duello


 Bersani e Grillo

 Il tweet di Beppe Grillo

 L'appello di Monti a Berlusconi e Bersani

"L'intervista in diretta con Skytg24 prevista per le 20:30 di oggi da Genova, non si farà". Lo scrive Beppe Grillo su Twitter. A breve distanza dall'annuncio della decisione del leader Movimento 5 Stelle di non andare più in tv e non rompere il digiuno televisivo, il sito di Grillo pubblica un post che appare come una spiegazione della dietrofront all'intervista. E' un video, 'La differenza': si spiega che ci sono "due modi per fare campagna elettorale". "Il primo è serviti e riveriti nei salotti tv magari con trasmissioni 'cucite addosso' - si legge - Noi preferiamo il secondo nelle piazze, tra la gente. Perché la politica è della gente".
Poi tardi poi Grillo parla così in piazza a Savona: "I politici vanno in tv, ma che cosa ci vanno a fare? Io ho rifiutato, e credo di aver fatto bene. Questi vanno e poi dicono tutto e il contrario di tutto. Sono dei ridicoli, devono andare a casa". "A noi ci stanno sottovalutando - afferma il comico - ma alla fine anche senza tv i nostri sacrifici saranno premiati. E ai politici facciamo il redditometro, e se c'è qualcosa di non congruo denunciamo tutto". "A Torino - aggiunge - c'era Tgcom, l'abbiamo smascherata. C'erano 70 mila persona, c'era la piazza piena. L'operatore riprendeva solo me, gli ho detto alza la telecamera ed è partita la pubblicità. Incredibile".
"Beppe Grillo si è tirato indietro. Nonostante l'impegno preso e dopo aver annunciato in diverse occasioni, anche via Twitter, il suo ritorno in tv per domenica 17 febbraio su Sky TG24, il leader del Movimento 5 Stelle fa sapere, senza alcun motivo evidente, che questa sera si sottrarrà all'intervista". E' quanto si legge in una nota di SkyTg24. "Il canale all news, diretto da Sarah Varetto - si legge ancora - sarà comunque oggi pomeriggio a Genova con Fabio Vitale, per invitare Beppe Grillo a mantenere il suo impegno e farsi intervistare, come da accordi".
BERSANI, GRILLO NO TV PERCHE' FANNO DOMANDE -"Grillo non va in tv perché là qualche domandina devono fartela": così Pier Luigi Bersani alla manifestazione del centrosinistra a Milano in piazza Duomo.
Bersani aggiunge anche le domande che si potrebbero fare a Grillo: "Tu a Bologna come hai osato fare cenno a Berlinguer e poi a Roma stringere le mani a Casa Pound?", oppure "per noi un figlio di immigrati nati qui è italiano. Tu dici di no, perché? Altro che non ci sono destra e sinistra".
SALSI, HA ANSIA DA PRESTAZIONE E TEME VITTORIA - E' più sorpresa del ripensamento all'ultimo di Beppe Grillo che dell'intervista annunciata a Sky, ma è convinta che il suo forfait sia il segno dell'ansia da prestazione del leader. Insomma, Grillo ha paura del botto di voti che potrebbe fare andando in tv, e si tira indietro. La teoria è di Federica Salsi, la consigliera comunale di Bologna a cui non fu perdonata la partecipazione a Ballarò e perciò 'espulsa' dal Movimento 5 Stelle. Lei, che dissidente non si è mai sentita ("Ma il Movimento mi considera ancora così"), interpreta il dietrofront con due ipotesi: "O Grillo ha paura di prendere troppi voti perché adesso il movimento ha percentuali altissime, oppure ha paura di farsi intervistare da giornalisti che potrebbero fargli domande scomode alle quali non so se sa rispondere". Di certo, la Salsi esclude un'eventuale autocensura innescata dalle polemiche della base, che si sarebbe sentita 'tradita' dalla comparsata in tv del 'capo' censore.
L'APPELLO DI MONTI PER IL CONFRONTO TV - "Mancano pochissimi giorni al voto, davvero volete sottrarre ai cittadini italiani il diritto di formarsi un'idea sulla base di un confronto diretto tra i candidati? Onorevole Berlusconi, Onorevole Bersani, non facciamo questo". E' l'appello al confronto Tv che Mario Monti rivolge ai suoi avversari politici.
"Abbiamo il dovere - prosegue Monti nel suo appello - di non limitarci agli appello singoli, ma abbiamo il dovere di confrontare le nostre idee davanti agli elettori".
"In tutte le democrazie avanzate si fa questo. Perché proprio in Italia non deve avvenire, proprio in un momento in cui l'antipolitica è così diffusa e così furiosa? Vogliamo alimentarla ancora sottraendoci al confronto base di una civiltà democratica?", aggiunge il premier uscente.
"Speriamo che non ci sia questo scenario" di ingovernabilità. "Speriamo che le elezioni diano risultati chiari: ovviamente sarà il capo dello Stato a trarne le conclusioni sulla base delle consultazioni. Anche la situazione creatasi nel novembre 2011 sembrava ingovernabile ed é stata governata". Lo afferma Mario Monti al Tg2. "Non ho esperienza di altre campagne elettorali e non so se è stata peggiore, certamente ho sentito fuochi concentrici su di me. Come è giusto perché, se uno scompagina un po' i giochi degli altri, è giusto che gli altri dicano quello che pensano di lui", dichiara.
"Siamo prontissimi a stare all'opposizione. Non parteciperemo a un governo che non abbia un forte orientamento alle riforme". Intervistato dal Secolo XIX, il Professore sottolinea che risponderebbe a una chiamata alla responsabilità di governo da parte di Pier Luigi Bersani "solo per fare le riforme per rilanciare il Paese", di cui tre sono irrinunciabili: "lavoro più flessibile, ridimensionamento della struttura e della spesa pubblica, meno tasse su lavoro, imprese e famiglie". "In materia di alleanze e coalizioni, la mia formazione politica non ha nessuna conversazione in corso né alcun tipo di accordo o di ipotesi di accordo", ribadisce Monti.
(ANSA)

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