giovedì 14 febbraio 2013

È morto il fotografo Gabriele Basilico


IL CORDOGLIO


Il ricordo di Boeri: «Un protagonista assoluto
della storia della cultura visiva internazionale»


Gabriele BasilicoGabriele Basilico
È morto a Milano Gabriele Basilico, – uno dei più grandi fotografi documentaristi contemporanei, noto per le sue ricerche sul paesaggio urbano. Nell'ultimo anno e mezzo aveva combattuto contro una grave malattia, e le sue condizioni erano peggiorate nelle ultime settimane, tanto che era stato ricoverato in ospedale. Tra i primi a dare la notizia della scomparsa l'amico Stefano Boeri, che su Facebook ha scritto: «La morte di Gabriele Basilico ci priva di un protagonista assoluto della storia della cultura visiva internazionale. I suoi occhi di fotografo sono divenuti col tempogli occhi di tutti noi, davanti alla complessità infinita dei fenomeni urbani. Occhi che hanno incorniciato, registrato e documentato centinaia di spazi urbani e città del mondo, riuscendo trasmettere la loro sensualità, a decifrare le contrapposizioni più stridenti e a dare dignità anche ai luoghi più derelitti»
A MILANO - «Come ha più volte ammesso - prosegue Boeri -, quello sguardo preciso e appassionato Gabriele Basilico lo aveva nel tempo costruito osservando e fotografando Milano: i muri delle fabbriche, le facciate vibranti dei palazzi borghesi ma anche i visi, le feste, i segni lasciati nelle strade dalla vita quotidiana. Milano, le sue proporzioni, sono state la matrice di ogni scatto, di ogni scoperta, di ogni fotografia di Gabriele Basilico. Anche per questo Milano oggi non perde solo un osservatore appassionato e un testimone nel mondo; perde un pezzo di sé stessa. Per la cultura, l'arte, la fotografia - anche per me, che a Gabriele devo moltissimo - è un momento di grande tristezza».

LA VITA - Gabriele Basilico era nato a Milano nel 1944. Dopo gli studi in architettura aveva iniziato la professione di fotografo dedicandosi alla fotografia di paesaggio e più in particolare alla fotografia di architettura. A dargli notorietà internazionale, nel 1982, un reportage sulle aree industriali milanesi (Ritratti di Fabbriche, Sugarco). A metà degli anni '80 è invitato dal governo francese a far parte del gruppo di fotografi impegnati a documentare le trasformazione del paesaggio transalpino. E il suo contributo a questa missione viene esposto poi a Tokyo in una grande collettiva del 1985. Seguono anni di intenso lavoro in cui si alternano commissioni pubbliche e ricerche sul territorio che sono state raccolte in libri come Italia &France (Jaca Book), Bord de Mer (AR/GE Kunst), Porti di Mare (Art&), Paesaggi di Viaggi (AGF), Scambi (Peliti),L'esperienza dei luoghi (Art&) fino all'esperienza sconvolgente della serie realizzata nella martoriata Beirut (Basilico Beyrouth 1994). Sue le fotografie che, in occasione dell'inaugurazione della nuova piazza Gae Aulenti a Milano, hanno rivestito a dicembre scorso le vetrine affacciate sulla rampa di corso Como: scatti fotografici che ritraggono il progetto Porta Nuova dalla sua nascita ad oggi.
BARATTA - «Gabriele Basilico ha dedicato alla Biennale la sua ultima opera, una splendida collezione fotografica di tutti i Padiglioni dei Giardini della Biennale di Venezia, con la quale ha dato il suo assai significativo contributo al tema Common Ground dell'ultima Mostra Internazionale di Architettura», ha scritto in un messaggio Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia. «Il suo contributo - conclude Baratta - è stato ancora una volta all'altezza di quella sua straordinaria capacità di interprete della realtà formale, architettonica, psicologica, storica e artistica dello spazio urbano e dello spazio in genere nel quale viviamo».
MAERNA - «La Provincia di Milano partecipa al cordoglio per la morte del Maestro Gabriele Basilico, uno dei più grandi fotografi milanesi ed italiani, artista appassionato di cui la Provincia ha ospitato importanti mostre allo Spazio Oberdan», scrive il vicepresidente e assessore alla Cultura, Novo Umberto Maerna. «Il nome di Gabriele Basilico - conclude- è legato a diverse pubblicazioni relative a luoghi, monumenti e paesaggi dell’area metropolitana milanese: un amore per questa terra descritto dal suo grande occhio di fotografo».
MELANDRI - «Ricordiamo con immensa stima il maestro Gabriele Basilico». Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI, manifesta così, in una nota, il dolore di tutto il museo per la scomparsa di Basilico, «tra i più noti fotografi italiani al mondo, conosciuto internazionalmente per la sua ricerca sul paesaggio e l'architettura. E sentiamo la responsabilità e l'onore di avere nella collezione tante sue fotografie», aggiunge Melandri.

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