George "Shadow" Morton, produttore e autore per il gruppo femminile della Shangri-Las, è morto a Laguna Beach, in California, all'età di 71 anni: l'artista, come ha confermato al New York Times la sua famiglia, era da tempo malato di cancro. Incapace di suonare qualsiasi strumento o di leggere spartiti musicali, Morton legò il proprio successo alla band formata dalle sorelle Weiss e Ganser, che riuscì a conseguire un ottimo successo a metà degli anni Sessanta grazie a brani come "Remember", primo grande successo dell'ensemble - risalente al '64 - e primo brano mai scritto dall'autore (scritto, secondo quanto riferito dallo stesso Morton, in soli venti minuti) e “Leader of the pack", alla stesura della quale presero parte anche Ellie Greenwich e Jeff Barry.
Tra le altre hit uscite dalla sua penna sono da annoverare “Give him a great big kiss” e “I can never go home anymore": piuttosto noncurante della sua carriera nel mondo musicale, dopo il grande successo riscosso negli anni Sessanta Morton ebbe problemi di alcolismo.
Nato a Richmond, Virginia, nel 1941, "Shadow" - soprannome datogli per la sua presenza sempre evanescente - si trasferì con la famiglia prima a Brooklyn poi, a quattordici anni, a Long Island: alle superiori - che non riuscì a finire - fondò un gruppo doo-wop. Dopo i lavori con le Shangri-Las, Morton lanciò i Pidgeons, che poi divennero i Vanilla Fudge, per i quali curò la produzione dei primi tre album, poi - negli anni Settanta - con gli Iron Butterfly, che gli accreditarono a posteriori la produzione della celeberrima "In-A-Gadda-Da-Vida", e (qualche anno dopo) con i New York Dolls, per i quali produsse il secondo album "Too much too soon". Dopo i problemi di alcol, che lo tormentarono per tutti gli anni Ottanta, il produttore fu inserito nella Long Island Music Hall of Fame nell'ottobre del 2006.
Tra le altre hit uscite dalla sua penna sono da annoverare “Give him a great big kiss” e “I can never go home anymore": piuttosto noncurante della sua carriera nel mondo musicale, dopo il grande successo riscosso negli anni Sessanta Morton ebbe problemi di alcolismo.
Nato a Richmond, Virginia, nel 1941, "Shadow" - soprannome datogli per la sua presenza sempre evanescente - si trasferì con la famiglia prima a Brooklyn poi, a quattordici anni, a Long Island: alle superiori - che non riuscì a finire - fondò un gruppo doo-wop. Dopo i lavori con le Shangri-Las, Morton lanciò i Pidgeons, che poi divennero i Vanilla Fudge, per i quali curò la produzione dei primi tre album, poi - negli anni Settanta - con gli Iron Butterfly, che gli accreditarono a posteriori la produzione della celeberrima "In-A-Gadda-Da-Vida", e (qualche anno dopo) con i New York Dolls, per i quali produsse il secondo album "Too much too soon". Dopo i problemi di alcol, che lo tormentarono per tutti gli anni Ottanta, il produttore fu inserito nella Long Island Music Hall of Fame nell'ottobre del 2006.
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