mercoledì 13 febbraio 2013

Appello di Letta agli ‘Arancioni’ per il voto utile al Senato: il Pd punta a fare breccia tra i sostenitori delusi di De Magistris



avatarScritto da 
NAPOLI - Il Pd torna alla carica per cercare di convincere gli elettori di ‘Rivoluzione civile’ di Antonio Ingroia a non compromettere la vittoria al Senato del centrosinistra in Campania optando per il voto utile. Lo fa Enrico Letta, capolista a Campania 2, attraverso una dichiarazione resa all’agenzia Adnkronos in cui, più che con l’ex magistrato antimafia di Palermo, se la prende con il leader degli Arancioni, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che è il vero detentore della massa critica dei consensi attribuiti al movimento, in grado di pregiudicare l’affermazione dello schieramento riformista nel capoluogo e nel resto della regione. “Ingroia cerca di tenere insieme questa strana articolazione con scarso successo – afferma il vice di Bersani – ma chi ha i voti è De Magistris e soprattutto a Napoli è punto di riferimento per un pezzo di elettorato. Ecco a questi elettori dico che Rivoluzione Civile aiuta oggettivamente il Pdl, aiuta il ritorno dei Cesaro, dei Cosentino, dei Nitto Palma.  Pertanto – sottolinea Letta – invito al voto disgiunto in Campania, perchè lì si gioca una partita sul filo di lana. Rivoluzione Civile sta sul 6,7 per cento. Una cifra inutile per prendere qualche seggio al Senato ma che rischia di consegnare la Campania al centrodestra”.
Enrico-Letta
Un appello destinato a rimanere disatteso, almeno per quel che riguarda le intenzioni del primo cittadino partenopeo il quale, nei giorni scorsi, ha ribadito il suo ‘niet’ a qualsiasi forma di collaborazione con Pd e Sel dicendosi fermamente convinto di poter centrare il quorum per strappare almeno uno scranno a Palazzo Madama. “Oggi le condizioni per un’alleanza non le vedo – ha argomentato  De Magistris – perché  Bersani e Vendola hanno già scelto Monti. Vendola si è reso conto di perdere punti e in questa campagna elettorale sta dicendo che non andrà mai con Monti, ma neanche con Ingroia”. Pd e Sel sono “partiti in pompa magna pensando di raggiungere il 51%”, e da loro “non arriva nessun segnale di cambiamento”, visto che Bersani “ha detto che, anche se si dovesse raggiungere il 51%, lo considererebbe come il 49% pur di allearsi con Monti”. L’unica concessione,  il sindaco l’ha fatta, nell’ammettere che Rivoluzione civile, essendo una lista nata da poco, “non può pensare di raggiungere la maggioranza”, ma ciò non lo fa recedere dalla convinzione, appunto, di considerare  un fatto positivo se dovesse “avere una bella testimonianza in Parlamento, con persone che non sanno solo strepitare o manifestare derive demagogiche e populiste, ma fare proposte serie”. Insomma, l’unica speranza, per Bersani, Vendola e compagnia, è quella di fare breccia nella coscienza critica dei sostenitori  dell’inquilino di Palazzo San Giacomo e scommettere sulla delusione di molti di loro per la performance, finora deludente, mostrata dall’amministrazione da lui guidata.

Nessun commento:

Posta un commento