giovedì 21 febbraio 2013

A rischio le gite scolastiche allarme degli operatori del settore



Touring Club a governo, misure concrete per arginare il crollo


 Una protesta di studenti contro il blocco delle gite scolastiche (foto d'archivio)

ROMA - Allarme del Touring Club Italiano per il crollo delle gite scolastiche. Da qui la richiesta al governo di misure concrete che possano essere d'aiuto agli istituti e alle famiglie.
"Il Touring Club Italiano, che esattamente 100 anni fa ha inventato l'idea e la pratica della gita scolastica, riconosce nel viaggio d'istruzione - afferma Fabrizio Galeotti, Direttore Generale del Tci - un ruolo fondamentale e insostituibile nel percorso educativo di uno studente. Non solo perché completa la preparazione in classe, dando la possibilità di vedere da vicino quanto appreso sui libri, ma soprattutto perché costituisce un'occasione irripetibile per comprendere il significato più vero del viaggio, a prescindere dalla meta scelta e dagli specifici contenuti didattici proposti. Chiediamo al Governo misure concrete - continua Galeotti - che possano essere d'aiuto a scuole e famiglie per tutelare e valorizzare il viaggio di istruzione che sta affrontando una crisi profonda a causa, principalmente, dei forti tagli operati alla scuola, non certo per mancanza o calo di volontà di partecipazione".
Secondo Galeotti "bisogna agevolare, anziché ostacolare, come accade oggi, le gite scolastiche motivando e incentivando i docenti, con la reintroduzione dell'indennità di missione e con lo sgravio di responsabilità". "Invitiamo, infine - conclude - a conoscere prima di tutto l'Italia, per scoprire e conoscere il nostro patrimonio più prezioso". Secondo l'Osservatorio del Touring, i dati del settore hanno registrato nel 2011-2012, prima del calo di quest'anno, una tenuta del viaggio di istruzione con 930 mila (il 24% in più rispetto all'anno precedente) studenti delle scuole superiori di secondo grado che hanno preso parte a una gita scolastica (equivalente a quasi il 50% delle classi totali) su una domanda potenziale di 2,7 mln di studenti, con un incremento del fatturato del settore di 270 mln di euro rispetto ai 215 mln dell'anno scolastico precedente (+25%).
Le destinazioni preferite dalle scuole superiori di secondo grado per le gite all'estero sono Praga, Barcellona e Berlino, seguite a pari merito da Londra e Parigi. Le classi che invece hanno scelto di rimanere in Italia hanno mostrato di prediligere Roma, Firenze e Venezia, che torna al terzo posto dopo l'exploit di Torino nell'anno scolastico 2010/2011, salita ai vertici della classifica sulla spinta dell'Anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia.
(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento