sabato 1 dicembre 2012

Un altro tibetano si immola, solo a novembre sono stati 28

 Proteste e preghiere dei tibetani


SHANGHAI (CINA) - E' salito a 90 il bilancio delle auto-immolazioni per il Tibet. Ieri a darsi fuoco a Ngaba (Aba per i cinesi), nella provincia del Sichuan, per protestare contro il dominio cinese sul Tibet, e' stato un giovane di 29 anni, padre di due figli, Kunchok Kyab, da Akyi, nella regione di Zoegey. Secondo le informazioni che arrivano dalla diaspora tibetana in esilio in India, l'incidente e' avvenuto ieri mattina intorno alle 9 locali.
Il giovane si e' immolato nei pressi di una stazione di benzina, urlando slogan per la liberazione del Tibet dal controllo cinese e per il ritorno del Dalai Lama. Di Kyab non si hanno notizie: poco dopo che le fiamme avevano avvolto il suo corpo, dei poliziotti sono giunti sul posto e, dopo aver spento le fiamme, hanno portato il giovane in luogo sconosciuto. Non si conoscono neanche le sue condizioni di salute. L'auto sulla quale e' stato portato via il giovane e' stata seguita da tibetani che protestavano, ma sono stati dispersi. Kunchok Kyab e' il 28/mo ad immolarsi nel mese di novembre finito ieri, l'undicesimo dal 22 novembre, compresi tre adolescenti.

(ANSA)

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