mercoledì 12 dicembre 2012

Tiepolo a Villa Manin, Marini a Nuoro



Le mostre del weekend: a Firenze la passione dei Medici per l'alchimia



di Nicoletta Castagni
A Passariano (Udine) i sontuosi capolavori di Giambattista Tiepolo, dai rari disegni di Pulcinella alle monumentali Pale d'altare ai dipinti profani, a Nuoro invece un maestro del '900, il grande Marino Marini alle prese con la sua serie piu' famosa, i cavalli e i cavalieri, sono le mostre di maggior richiamo che si aprono nel week end. A Firenze, invece, dalla collezioni degli Uffizi, 60 opere raccontano la passione dei sovrani medicei per l'alchimia.
PASSARIANO (UDINE) - Grandiose pale d'altare, dipinti devozionali o ispirati a temi profani, persino l'unica tela sopravvissuta di quelle dedicate a Pulcinella, disegni e bozzetti straordinari a testimoniare i meravigliosi e inamovibili cicli di affreschi: è la grande mostra su Giambattista Tiepolo che si apre il 15 dicembre a Villa Manin. Esposte in tutto 142 opere provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali, da Palazzo Ducale di Venezia al Metropolitan Museum di New York all'Ermitage di San Pietroburgo. Ma l'importante iniziativa si ispira soprattutto ai tesori d'arte lasciati dall'ultimo grande maestro veneziano nei palazzi, nelle chiese, nei musei del Friuli Venezia Giulia. In primo luogo gli affreschi delle sale del Palazzo patriarcale di Udine (ora Museo Diocesano) e quindi gli strepitosi disegni custoditi al Civico Museo Sartorio, numerosi però anche in mostra. Tra le opere allestite, il dipinto giovanile 'Apelle che dipinge Campaspe', i grandiosi 'pennacchi' ideati per le nicchie della chiesa dell'Ospedaletto, le opere di ispirazione storica e le pale d'altare, con i relativi bozzetti, come 'Santa Tecla libera Este dalla peste' o 'San Giacomo maggiore sottomette un moro'.
NUORO - Cavalli e cavalieri di Marino Marini, tra i protagonisti del '900 italiano, sono in mostra dal 15 dicembre negli spazi del Man. Esposte 15 sculture tra le piu' importanti del percorso dell'artista toscano, affiancate da oltre cento tra disegni e opere grafiche, eseguiti tra il 1937 e il 1979 (l'anno prima della morte), mentre una rassegna parallela presenta le opere di artisti contemporanei di rilievo internazionale sviluppate sullo stesso tema. Il progetto espositivo si avvale della collaborazione della Fondazione Marino Marini di Pistoia e del Museo Marino Marini di Firenze e scaturisce dal un diffuso ritorno di interesse per l'opera dell'artista e da una riflessione condivisa sull'importanza del motivo del cavallo con cavaliere nella sua vicenda creativa. D'altro lato, anche se Marini non ha mai operato in Sardegna, la sua esperienza artistica costituisce ancora uno dei maggiori riferimenti. FIRENZE - Dipinti, sculture, incisioni, codici manoscritti, antichi rimedi farmaceutici e testi a stampa illustrati raccontano dal 15 dicembre alla Galleria degli Uffizi la passione dei sovrani medicei per l'alchimia tra il XVI e XVII secolo. Intitolata 'L'Alchimia e le Arti. La Fonderia degli Uffizi da laboratorio a stanza delle meraviglié, l'importante rassegna propone oltre 60 opere (appartenenti alle collezioni medicee) che documentano la storia e l'operato della Fonderia, all'incrocio fra arte e scienza, magia e tecnologia. Dalla sua fondazione a Palazzo Vecchio fino alla sede degli Uffizi nelle sale che oggi ospitano i capolavori di Michelangelo, Tiziano, Veronese, i lombardi del '500, la passione dei sovrani medicei per l'alchimia rivive nei manoscritti alchemici, nei dipinti, nelle rare ceramiche riprodotte proprio nei laboratori. Fino agli animali tassidermizzati, i sarcofagi delle mummie, e altro ancora che ricostruiscono la camera delle meraviglie realizzata nella Fonderia in pieno '600.
(ANSA)

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