sabato 1 dicembre 2012

Sesso e droga al quartiere Flaminio


      


Quest’articolo nasce da un’inchiesta condotta da privati cittadini che hanno voluto verificare di persona cosa sta succedendo nel quartiere Flaminio, uno dei più prestigiosi quartieri della città di Roma, noto a tutti perché lì si trovano: il MAXXI, museo ed il famosissimo Parco della Musica.
Questi cittadini sono passati in diverse ore del giorno e della sera , hanno ascoltato quello che dicevano alcuni titolari di negozi ed hanno parlato con gli abitanti del quartiere.
In effetti quello che lamenta il  Comitato di quartiere è vero: il degrado ambientale è evidente. Quel pezzo di territorio che va da Lungotevere Flaminio a Via Guido Reni, passando per Viale Tiziano e Piazza Mancini è in mano agli stranieri
I negozi sono ormai, tutti occupati dai cinesi che hanno una liquidità che agli italiani è negata dalla crisi, ma questi svolgono il loro lavoro tranquillamente e non danno alcun fastidio, come qualsiasi italiano che svolga correttamente il proprio lavoro e le accuse di razzismo quindi sono false e provocatorie per coloro che, come anche chi scrive, sono abituati a dividere gli uomini in buoni e cattivi, onesti e disonesti e non in base al colore della loro pelle.
Quelli che veramente creano tanti problemi sono i nuovi proprietari di Piazza Mancini: stranieri di ogni razza che hanno occupato la Piazza ed i giardini, dove si radunano:  - cucinano, spacciano droga, regolano i loro contenziosi con liti violente e fuori da ogni controllo sottolineando le loro ragioni con grossi coltelli che all’improvviso si materializzano nelle loro mani.
Parliamo ora del degrado morale di questo quartiere dove una volta abitava solamente gente modesta ma che profumava di onestà e dignità.
Perché nessuno parla di tanti italiani, che affittano in nero le loro case a transessuali, prostitute che mettono su internet il luogo dove è possibile incontrarli?
Quando noi, onesti cittadini, andiamo ad affittare una casa, la prima cosa che il proprietario pretende è sapere che lavoro svolgiamo, quanto intendiamo soggiornare e, se tutto va bene, si stende un accordo su carta si firma ed ognuno dei due è in regola con la legge.
Qualche tempo fa ad esempio, i Carabinieri della stazione Flaminia, hanno scoperto un locale, posto  nel complesso immobiliare di Via Calderini 33, dove già da tempo si esercitava la prostituzione.
Dalle indagini  in corso, a quanto è dato sapere, il locale di 18 metri quadrati denunciato al Catasto come deposito non  è di proprietà del condominio.
E’ comunque sicuro che la cifra richiesta era di Euro 1.200 al mese e veniva consegnata in contanti ad una giovane donna di origine italiana.
Al deposito sono stati messi i sigilli : “ SOTTOPOSTO A SEQUESTRO GIUDIZIARIO” circola un nome, che molti di voi già sapranno, ma questo non è interessante, i carabinieri non hanno bisogno di suggerimenti, lasciamoli fare in pace il loro lavoro!

                                                                                               Nicoletta Ramazzotti



















































































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