venerdì 7 dicembre 2012

POPOLO NON RISPETTATO


Faccio appello a tutti coloro che vogliono meditare per far si che gli si guasti il tutto, è assurdo tutto questo, scordavo di dirvi, la Francia ormai è ad un terzo dei lavori stà costruendo la prima centrale a fusione fredda,  e questi politichesi ci vogliono dare l’energia sporca con tanti cervelli che ci sono in ITALIA, vi cito uno di questi, ed vi invito ad andare a vedere su quello che stà studiando e lavorando, Dott. Antonio Iadicicco di Napoli, Sig. Libero Borra di Anzio Nettuno, ma ve ne sono tanti altri, sotto troverete un’informativa su quelle brave persone che promettono tanto, e tanti cetrioli zucchine e melanzane e bananone che ci fanno trovare nel percorso della nostra vita lavorativa mi raccomando èèèèèèèèèèèèèèè la prossima volta che andate a votare non vi sbagliate teneteli ancora a bivaccare su quelle poltrone


Leggiti questa agenzia appena uscita ... speriamo che gli si guasti ...

antonio

Nucleare, riaccesi reattori sperimentali al Centro di Ricerche Enea Casaccia ad Anguillara (Roma)
Protesta dei Verdi davanti a cancelli: ''Oggi una farsa"
20 ottobre

Riaccesi reattori nucleari a Casaccia 

http://www.ansa.it/webimages/large/2010/10/20/b5e901ab3f16caf1eac0fb9ffcb744ed.jpg

ANGUILLARA (ROMA) - Sono stati riaccesi i due reattori sperimentali presso il Centro di Ricerche Enea Casaccia, che rappresentano il simbolo del ritorno del nucleare in Italia.
I due reattori, chiamati Triga e Tapiro, hanno appena raggiunto la criticità, ossia il massimo della temperatura per la quale sono stati progettati. La ripresa del funzionamento avviene in occasione dei 50 anni del centro della Casaccia, dove é in corso un convegno che ripercorre la storia del nucleare in Italia, aperto con un ricordo di Enrico Fermi e filmati storici.

LELLI, RIPRESA E' GRANDE OCCASIONE PER IL PAESE - La ripresa del nucleare in Italia "é una grande occasione per il Paese, sia per l'industria che per la ricerca applicata": lo ha detto oggi a Roma il commissario dell'Enea, Giovanni Lelli, a margine dell'incontro per i 50 anni del Centro ricerche Enea Casaccia, ad Anguillara (Roma), nato nel 1960 come cuore della ricerca italiana sul nucleare. Oggi, ha osservato Lelli, si celebra "la festa per i 50 anni del nucleare italiano". Un avvenimento che ha il suo simbolo nell' "accensione" dei due reattori sperimentali della Casaccia, Triga e Tapiro, fermi da due anni per la manutenzione necessaria ad affrontare la nuova fase della loro attività: in realtà non si sono mai fermati, ma solo da oggi saranno nuovamente utilizzati per ricerche finalizzate all'energia nucleare. Finora sono stati utilizzati per analisi molto diverse nei campi della medicina, dei beni culturali, dell'analisi dei materiali e anche in perizie a fini giudiziari. Con i due reattori, ha detto ancora Lelli, "oggi si riaccende simbolicamente il nucleare italiano". Da oggi i due rettori saranno utilizzati anche per analisi dei materiali volte a garantire la sicurezza delle nuove centrali di terza generazione che saranno costruite in ItaliaTapiro, un reattore unico in Europa, potrà contribuire alla ricerca sulle future centrali di quarta generazione.

VERDI PROTESTANO FUORI CASACCIA, OGGI UNA 'FARSA' - Una "farsa": così definiscono la giornata di oggi sui 50 anni del Centro di Ricerche Enea Casaccia, i Verdi che stanno protestano all'esterno del centro dove oggi sono stati riaccesi i due reattori sperimentali Triga e Tapiro. Una quindicina in tutto, con le tute bianche, i Verdi hanno cartelli con le scritte "Sì al solare, no al nucleare" e "Solare, sì grazie". C'é anche un cartella con un foto del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, colorato di verde e la scritta "Berlusconi radioattivo". "Il governo si appresta ad avviare il nucleare, vedremo quando e dove, come un'economia di Stato finanziata con tasse che gli italiani pagheranno", ha detto il segretario dei Verdi, Angelo Bonelli. "E' incredibile - ha aggiunto - che si faccia questo all'Enea, l'ente che doveva condurre la ricerca sulle energie alternative. Si riattivano vecchi reattori, ma l'Enea non dice che 63 chilogrammi di plutonio e 6.300 chilogrammi di scorie radioattive si trovano nei capannoni della Casaccia senza alcuna precauzione".


Ricevo e diffondo non so se sia vero ma se così fosse è veramente vergognoso.
Saluti

Ciò che non ci dicono...
Vi saluto ...un po' mi rode.... Lucia

Oggetto: Ciò che non ci dicono...

Diffondo volentieri...mai sottovalutare il potere della rete...

Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia
Dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Indovinate un po' come è andata a finire ! :

Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).


Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :
Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre – e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la > nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.

Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.

Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
Per maggiori informazioni ecco il link al sito di Borghesi con il discorso:
Non ne hanno dato notizia ne radio, ne giornali, ne Tv OVVIAMENTE.
Facciamola girare noi !!!
  
Franco

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