martedì 4 dicembre 2012


"Nel Tempo dell'Inganno Universale, dire la Verità è un atto
Rivoluzionario"
George Orwell

Sono curioso come un gattino che entra in una stanza che non conosce e sono
andato a intervistare
Roberto De Bortoli, giornalista Free Lance, che in passato si è occupato
del caso Uranio Impoverito
ed insieme ad altri lo ha fatto scoppiare sulla cronaca in difesa dei bimbi
che nascono malformati,
per evitare che la situazione che si è creata dopo la prima guerra del
golfo si ripetesse sui Balcani.
Lui è il gestore del sito internet
http://members.fortunecity.it/alleanzacondio e di altri siti in rete come
quello dell'Osservatorio Etico Ambientale http://www.osservatorioea.org , e
a causa di questa sua attività per la difesa della libertà di stampa e
d'informazione gli è stato dato il foglio di via dalla città di Trieste.
Light ONE: Senta ma è vero che le hanno dato il foglio di via dalla città
di Trieste come è stato
pubblicato dalla Testata IL PICCOLO di Trieste è perchè l'hanno fatto solo
perchè lei stava facendo un sito internet?
Roberto De Bortoli: Si è vero, la D.I.G.O.S. mi ha dato il foglio di via da
Trieste perchè stavo documentando e riprendendo degli eventi fuori dalla
questura e in piazza unità d'Italia, ed hanno giustificato il mio
allontanamento dalla città perchè considerato un individuo pericoloso per
l'ordine pubblico, per questo fatto e poi si vede che a qualcuno nelle
alte sfere dava molto fastidio che in città ci fosse un giornalista Libero,
che cerca la verità nelle cose e non si fà intimidire.
Light ONE: Si spieghi meglio intimidazioni di che genere non mi dirà che la
D.I.G.O.S. l'ha intimidita o che hanno paura di un Webmaster-giornalista
come lei che documenta l'apparizione di un anziano fuori della Questura del
comune di piazza Unità d'Italia NO?
Roberto De Bortoli: Io credo che all'interno della Polizia ci sia qualcuno
che ha paura di Molinari, non tanto della persona persona ma di quello che
dice e di quello che fà in difesa della Costituzione Italiana, visto poi
che è stato assolto da tutte le accuse che gli sono state mosse negli anni.
Credo inoltre, che questo insieme di individui non ben precisato dentro
alla Polizia ha paura, che io possa far uscire la verità da Trieste
attraverso la rete, visto che sanno di cosa mi sono occupato in passato da
giornalista libero del caso dell'Uranio Impoverito...e di cosa è accaduto
quando ho difeso insieme ad altri che per motivi confidenziali non nomino
ma hanno dato un contributo determinante in questa opera per la libertà
dell'informazione e la vita di centinaia di ragazzi e dei loro futuri
figli.
Light ONE: Senta ma cosa intende con l'affermazione "...nella polizia ci
sia qualcuno che ha paura che io possa far uscire la verità..." ?
Roberto De Bortoli: Credo che all'interno della polizia ci sia qualcuno che
ha paura di quello che può fare un giornalista, infatti c'è stato un uomo
che disse "non li temete perchè non c'è nulla di nascosto che non possa
essere scoperto e nulla di sconosciuto che non possa essere conosciuto..."
e credo che per rispondere alla sua domanda sia una buona cosa citare
quello che dice "il Profeta della Neurodinamica" come lo chiama il
Gazzettino, il sig.Molinari "sono tutti dei ruffiani perchè hanno
giurato fedeltà alla legge ed alla costituzione, ma poi quando si tratta di
difenderla anche contro i loro superiori che la violano o contro il potere
politico che la calpesta, se ne scordano e fanno i ruffiani con i loro
superiori che delinquono nei confronti della carta costituzionale".
Light ONE: Senta ma per lei cosa significa essere un buon giornalista?
Roberto De Bortoli: Potrei risponderle con una domanda, lei sarebbe felice
di rinunciare alla verità che le può dare la Libertà di Stampa?
Light ONE: NO! PENSO PROPRIO DI NO! Per me la Libertà è come una bellissima
donna che tiene una fiaccola accesa tra le sue mani. Credo proprio che non
potrei mai rinunciarvi.
Roberto De Bortoli: Posso anche sbagliarmi ma quando, si fa una ricerca
della verità su alcuni fatti, ho episodi che accadono ad es. perchè alcuni
fatti che coinvolgono le chiese accadano in contemporanea come, il perchè
sia stata imbrattata le statua della Madonna sia a Trieste mentre in
contemporanea a Catania gli siano state tagliate le mani e c'è qualcuno che
fa di tutto per fare in modo che tu non possa scrivere o riflettere su
quello che accade, che tu eviti di pensare o che tu nella peggiore delle
ipotesi pubblichi. Credo proprio che si sia qualcosa che non va! Qualcosa
che stride come un ingranaggio nell'orologgio delle Garanzie che si sta
rompendo e che limitano la tua Libertà di spostarti liberamente sul
territorio.
E poi credo che per fare del sano giornalismo, ovvero ricercare la verità
nelle cose, bisogna sentire "tutte le campane" invece di avere paura di
dire le cose come stanno, è sottostare alle intimidazioni di gruppi di
pressione più o meno occulti che costringono le persone a scrivere le
cazzate sui giornali per motivi "editoriali" . Io credo che bisognerebbe
riformare o mettere sotto inchiesta l'albo dei giornalisti per scovare dove
si nascondono quelli che gettano spazzatura verso le persone che fanno
questa grande professione. Tutti quei giornalisti che si sentono veramante
liberi e che sono stufi di essere come tante piccole ombre che si agirano
nelle redazioni a fare fotocopie degli articoli degli altri, oppure a fare
il taglia ed incolla, soffocati dall'editore, dagli interessi delle lobby,
conoscendo la loro forza e sapendo che oramai, bisogna finirla di stare a
guardare che il mondo va a rotoli...e vedo anche che in questo modo si
distrugge l'aspetto più creativo di queste persone che le rende veramente
uniche per la loro professione.
Light ONE: Lei si rende conto che nella Repubblica esistono anche i poteri
forti e molti Giornalisti sono stati minacciati anche di morte velatamente
per molto meno...crede che prima o poi qualcuno potrebbe...
Roberto De Bortoli: Uccidermi?
Light ONE: SI!
Roberto De Bortoli: Quello che ti posso dire e che sicuramente prima o poi
potrebbe accadere, ma ne io ne te sappiamo quando succederà, se sarà
naturale o altro ma so anche che oramai anche se lo facessero sarebbe
inutile...il processo innescato grazie a lei Light ONE e gli altri che
hanno collaborato con me è in moto, quindi se lo facessero farebbero solo
un favore alla causa...e trasformerebbero tutto in una situazione a loro
sfavore...comunque nel caso che questo succeda vi invito a riflettere su
quello che mi disse un amico che per motivi confidenziali non cito "per
capire chi è stato...vai a vedere chi depone per primo i fiori sulla tomba
e capirai chi è il mandante..."
...alla prossima Light ONE...
P.S.
allegato il Ricorso alla prefettura di Trieste
in data 21/02/2003
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Alla cortese attenzione della persona del Prefetto di Trieste
Per conoscenza al Questore sign.Arghirò
per conoscenza Polizia D.I.G.O.S. - Trieste
Oggetto: Ricorso vostra emissione foglio di Via da mio luogo d'origine
Io sottoscritto Roberto De Bortoli residente in viale San. Marco n.6
domiciliato in via F.lli Fontanot n.18
e nato (luogo d'origine) in Trieste il 09/07/1968 faccio :
Formale Opposizione e Ricorso
alla vostro provvedimento di allontanamento dal mio luogo d'origine per i
seguenti motivi:
1) Il luogo da cui voi vorreste allontanarmi per 3 anni è il mio luogo
d'origine in cui sono nato, e quindi sarebbe come se si volesse impedire ad
un cittadino di poter ritornare nella sua città natale.
2) I motivi adottati nel vostro provvedimento a mio parere non sono
conformi alla mia presenza nella città di Trieste, per il semplice fatto
che la mia presenza a Trieste era ed è sempre stata legata alla libera
circolazione dell'informazione, per effettuare una libera ricerca della
verità e documentare a scopo giornalistico un fatto di cronaca visto il
momento storico in cui questi fatti accadono.
3) Premesso che io sono un giornalista free-lance e se sua Eccellenza il
Prefetto avrà l'accortezza di informarsi di cosa mi sono occupato in
passato, il fatto che non mi si permetta di documentare fatti che accadono
e sono sotto gli occhi di tutti in piazza Unità d'Italia a TRIESTE, va a
ledere la libertà personale mia e dei possibili fruitori di tale documento
o ricerca, visto poi che il sig. Molinari è un personaggio pubblico e così
facendo si lede la sua Immagine, questa azione e simile a quelle
intrapprese in America nei confronti di moltissimi giornalisti, cronisti, e
testate giornalistiche anche confezionate da freelanceche dopo l'11
settembre, e può essere considerata come una grave intimidazione nei
confronti della Libertà di stampa e di espressione dei cittadini, come
previsto nella costituzione all'art.21, visto poi che la Chiesa di San
giusto a quanto pare è stata lordata e nessuno ha scritto una righa
sull'episodio... la popolazione avrà o no il diritto di sapere la Verità?
4) Nel provvedimento ho visto che è stata scritta una sequela di supposti
reati che io avrei "dovuto" commetere o "commesso". Vorrei visto che siamo
tra persone cortesi e viviamo in un paese "civile" e Libero? che si
eliminasse dai vostri archivi le supposizioni nei miei confronti i
cosidetti reati supposti ovvero "sospetto che lui sia stato" o eventuali
tracce di indagini che hanno dato esito negativo.
5) Se le intuizioni di alcune persone, che svolgono servizio all'interno
della polizia sono sbagliate e i soldi dell'erario vanno a finire in
stipendi, che poi non producono dei risultati validi perchè devo pagare io
questo errore, sarebbe il caso che se lo paghi chi lo commettelo no? O è
forse una cosa giusta che nella mia documentazione personale rimaga questa
traccia infamante come se io avessi realmente commesso questi reati?
In specifico mi riferisco al caso della ricerca delle "cartucce" per
stampanti e alle indagini che sono seguite in tal senso, ero colpevole di
entrare in dei negozzi di computer, come fanno moltissimi altri cittadini
per acquistare cartucce rigenerate per stampanti come fa chiunque abbia un
occhio per l'ambiente, poi cosa be più grave mi si teneva sotto controllo
il telefono senza avvisarmi delle indagini verso la mia persona.
6) Il provvedimento a firma del vostro responsabile Stanislao ha un
"Difetto di Forma" , potete contrallare nella copia che vi allego alla
presente in cui viene citato un decreto inesistente ovvero il D.P.R.
1189/71 (non esiste questo decreto, il decreto giusto è il D.P.R. 1199/71
art.1 comma n.3).
7) Credo che il fatto di trovare queste goffe soluzioni per allontanarmi e
impedirmi di documentare un fatto di cronaca, sia una cosa gravissima
indipendentemente dai fatti dai personaggi o altro e credo anche che questi
fatti siano in palese violazione dell'art.21 della costituzione Italiana, e
visto che sta leggendo questa mia Le dirò, che io non mi meraviglio se
nella statistica stilata dall'agenzia delle Nazioni Unite sulla libertà di
stampa, l'Italia sia al quarantesimo posto.
Nel caso vostra Eccellenza non sapesse chi c'é prima del nostro paese mi
permetto di illuminarLa, prima di noi c'è il GANA!
Nell'attesa di una vostra comunicazione in merito alla presente nei tempi
previsti dalla legge.
Distintamente
Roberto De Bortoli
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