La tempesta perfetta di Moodys –
L’evento di Carrington – “Useremo l’esercito”!? – Il tafazzismo del Pd – Le
accuse di Bechis – Equitalia pignora stipendi e pensioni – La metafora della
montagna – Un paese al cemento – Basta pasturare i partiti! – Il modello
democratico di Grillo terrorizza le caste – Andare o no in televisione – Web e
pensiero collettivo – Il M5S e le società
“Se il cuore ha intelligenza, non si arrenderà
mai”
Fabio Carrari
.
Ippolita cita:
Non dite che siamo pochi
E che l’impegno è troppo grande per noi.
Dite forse che due o tre ciuffi di nubi
Sono pochi in un angolo di cielo d’estate?
In un momento si stendono ovunque…
Guizzano i lampi, scoppiano i tuoni
E piove su tutto.
Non dite che siamo pochi
Dite solamente che siamo.
E che l’impegno è troppo grande per noi.
Dite forse che due o tre ciuffi di nubi
Sono pochi in un angolo di cielo d’estate?
In un momento si stendono ovunque…
Guizzano i lampi, scoppiano i tuoni
E piove su tutto.
Non dite che siamo pochi
Dite solamente che siamo.
Lee Kwang Su
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Parafrasando una poesia di
Dietrich Bonhoeffer:
«L'obbedienza sa cosa è il bene, e lo compie.
La libertà osa agire, e rimette al popolo il giudizio
su ciò che è bene e male.
L'obbedienza segue ciecamente;,
la libertà ha gli occhi ben aperti.
L'obbedienza agisce senza domandare;
la libertà vuole sapere il perché.
L'obbedienza ha le mani legate; la libertà è creativa.
Nell'obbedienza l'uomo segue gli ordini del potere,
nella libertà l'uomo crea leggi nuove.
Nella responsabilità si realizzano entrambe, dove l'obbedienza sia libertà».
La libertà osa agire, e rimette al popolo il giudizio
su ciò che è bene e male.
L'obbedienza segue ciecamente;,
la libertà ha gli occhi ben aperti.
L'obbedienza agisce senza domandare;
la libertà vuole sapere il perché.
L'obbedienza ha le mani legate; la libertà è creativa.
Nell'obbedienza l'uomo segue gli ordini del potere,
nella libertà l'uomo crea leggi nuove.
Nella responsabilità si realizzano entrambe, dove l'obbedienza sia libertà».
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Siamo il paese, come ha scritto il lettore
Matteo, dove "un comico prende una valanga di voti perché fa meno ridere
dei pagliacci che sono al potere"
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Stefano
Ricordo un libro che lessi un paio di mesi fa: ‘Il
monte analogo’ di Rene Daumal. Il romanzo racconta una storia di avventura
metafisica in cui i vari protagonisti intraprendono un viaggio che li porterà ad
un monte nascosto nell' oceano e apparentemente invisibile all' occhio
umano.
Uno degli aspetti che più mi hanno colpito del libro è, oltre alla metafora "babeliana" dell'arrampicata, la ricerca di un qualcosa che non si vede e che non si è certi possa effettivamente esistere. Il fatto di credere che ci possa essere qualcosa di inesplorato e nuovo un'ondata di freschezza, una brezza di vento nuovo. I personaggi sono dotati di forza d'animo e di volontà e anche quando sembra che questo monte non possa esserci non demordono e riescono a penetrare all'interno di una barriera invisibile alle iridi dell'uomo se non in un tempo, spazio, e luogo preciso; con la barca così riescono a penetrare di semisfera posizionata nell'oceano e vengono a conoscenza di un luogo diverso e quasi del tutto inesplorato.
Uno degli aspetti che più mi hanno colpito del libro è, oltre alla metafora "babeliana" dell'arrampicata, la ricerca di un qualcosa che non si vede e che non si è certi possa effettivamente esistere. Il fatto di credere che ci possa essere qualcosa di inesplorato e nuovo un'ondata di freschezza, una brezza di vento nuovo. I personaggi sono dotati di forza d'animo e di volontà e anche quando sembra che questo monte non possa esserci non demordono e riescono a penetrare all'interno di una barriera invisibile alle iridi dell'uomo se non in un tempo, spazio, e luogo preciso; con la barca così riescono a penetrare di semisfera posizionata nell'oceano e vengono a conoscenza di un luogo diverso e quasi del tutto inesplorato.
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Dario del Sogno
Napolitano non sente il BOOM, però in compenso
i nostri vaffanculo appena sussurrati li sente
benissimo !
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Bernardo Provenzano tenta il suicidio in
carcere.
Comunicato immediato di Equitalia: "Provenzano, al
momento, non ha alcun contenzioso in atto con il Fisco".
(Massimo Minimo)
(Massimo Minimo)
..
Giovanni Pino
Al punto in cui siamo non si può che andare avanti.
Ieri "la casta" ha votato pressoché all'unanimità la legge "Mancia" su 309
presenti in parlamento hanno votato favorevoli 308 ed 1 astenuto (nemmeno la
consolazione di uno contrario). La nuova legge truffa ai danni degli italiani
prevede di portare da 50 milioni di euro a 150 in benefit per cosa? Per
"adornare i collegi elettorali" ?... Basta con questo schifo!
..
Lunedì 14 maggio, alla Camera si discute sul
dimezzamento dei rimborsi ai partiti: presenti 20
deputati, assenti 610. Davanti agli occhi sbigottiti di scolaresche pugliesi in
visita
..
Martello
In questo paese non c'è giustizia, 20 anni fa Bossi e
Berlusconi tra secessione, P2 e mafia insultavano tutti gli italiani e la legge,
nel silenzio assordante dei media e delle istituzioni, oggi nasce un movimento
pulito, tanto pulito da sfiorare l'ingenuità e subito lo stato si muove per
perseguitarlo come antagonista del vivere civile, l'Italia è diventata come il
Cile dei colonnelli.
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Ciccirinella
Grasso vuol dare un premio antimafia a Berlusconi, Ex
aequo, alla memoria dell'eroe
Mangano.
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Viviana
Osservo i becchini che imperversano nel sostenere gli
zombi ... contro Grillo che sembra l'eroe buono di un fumetto horror. Mi chiedo
se mai costoro riuscissero a liberarsi dal loro ruolo di guardiani del cimitero,
cosa resterebbe della loro umanità originaria. Forse un pugno di cenere.
Come gli imitatori di identità altrui, che, spogliati da queste rivelano un vuoto desolante, la fine dei partiti-feticcio riporterà costoro ad una umanità desolata.
Come gli imitatori di identità altrui, che, spogliati da queste rivelano un vuoto desolante, la fine dei partiti-feticcio riporterà costoro ad una umanità desolata.
..
LIQUEFANDO
Una pagina intera di Libero per esecrare Grillo
asserendo che non sa nemmeno l’italiano perché dice “liquefando”. Peccato che
invece questa forma verbale sia perfetto italiano, e allora dove ha studiato
quel giornalista? In Albania? Con questo tipo di accuse, il Pdl mostra non solo
come si stia liquefando, separandosi dagli Italiani, ma come lo faccia
separandosi anche dall’italiano.
Su liquefando http://www.locuta.com/farecom.html
http://www.repubblica.it/static/servizi/2010/pubblico/ellekappa/images/vignetta/prima/t_15052012.jpg
La crisi. S&P teme la
tempesta perfetta.
Giuliano Balestrieri
Servono 46 trilioni in 4 anni”.
Alle società serviranno 30 trilioni di dollari per rifinanziare i bond in
scadenza e i prestiti erogati nel periodo pre-crisi, cui si aggiungeranno altri
13-16 trilioni di nuovi capitali che serviranno a finanziare la crescita: quasi
10 trilioni per la Cina.
Il peggio della crisi finanziaria deve ancora
arrivare. Secondo l’agenzia di rating S&P nei prossimi 4 anni ci potrebbe
essere una potenziale “tempesta perfetta” sui mercati finanziari, risultato di
una combinazione di ingente bisogno di capitali delle società, deleveraging
delle banche e difficoltà economiche di Stati Uniti e Eurozona.
Secondo S&P le società avranno bisogno di 30
trilioni di dollari per rifinanziare i bond in scadenza e i prestiti erogati nel
periodo pre crisi (le società europee contano per il 30%), cui si aggiungeranno
altri 13-16 trilioni di nuovi capitali che serviranno a finanziare la crescita.
Un conto da 46 trilioni di dollari che rischia di sbilanciare ulteriormente gli
equilibri economici mondiali.
Agli Stati Uniti, infatti, serviranno 8,6 trilioni di
rifinanziamenti, mentre sulla crescita verranno investiti poco meno di tre
trilioni, così come in Europa dove per la crescita verranno spesi meno di 2,3
trilioni. Ancora peggio il Giappone: 5,5 trilioni per i debiti in scadenza e
neppure uno per l’economia.
Uno scenario drammatico per i paesi industrializzati
che, invece, viene completamente ribaltato dalle prospettive della Cina. Il
debito in scadenza è fermo a 7,5 trilioni, ma il bisogno per la crescita è
enorme: serviranno tra i 7,7 e i 9,7 trilioni per soddisfare i bisogno di
Pechino. Con il rischio che un rallentamento della Tigre cinese minaccerebbe
l’intera economia globale.
Secondo l’analisi di S&P
banche e mercati dei capitali dovrebbero essere in grado di rifinanziare il
debito in scadenza, ma il razionamento del credito potrebbe limitare i nuovi
finanziamenti per supportare la crescita. Con la conseguenza che governi e le
banche centrali avrebbero meno opportunità di prevenire le future crisi di
liquidità.
http://www.repubblica.it/static/servizi/2010/pubblico/ellekappa/images/vignetta/prima/t_12052012.jpg
L’EVENTO DI CARRINGTON
L'Evento di Carrington fu la più grande tempesta
geomagnetica o solare mai registrata. Fu visualizzata il primo settembre 1859 e
deve il suo nome a Richard Carrington, un astronomo inglese che, grazie al suo
studio delle macchie solari, fu precursore anche della Legge di
Spörer.
L'evento produsse i suoi effetti su tutta la Terra
dal 28 agosto al 2 settembre.
La tempesta provocò notevoli disturbi all'allora
recente tecnologia del telegrafo, causando l'interruzione delle linee
telegrafiche per 14 ore e produsse un'aurora boreale visibile anche a latitudini
inusuali come Roma.
Alcuni dicono che l'evento si ripeterà quest'anno ma
con conseguenze catastrofiche Esperti della NASA, della NOAA (National
Oceanographic and Atmospheric Administration), della Smithsonian Institution,
dell'United States Air Force (l'aeronautica militare statunitense), di un certo
numero di prestigiose università e di aziende tecnologiche avanzate hanno
fornito prove del fatto che al giorno d'oggi un evento della scala di quello di
Carrington comporterebbe profondi ed estesi sconvolgimenti sociali. Alla base di
tale convinzione ci sono gli enormi mutamenti subiti dall'infrastruttura degli
Stati Uniti nel corso dell'ultimo secolo e mezzo. La società moderna è
totalmente dipendente dall'elettricità. La rete elettrica è la struttura
fondamentale da cui dipendono tutte le altre. Ed è vulnerabile a eventi di
maltempo spaziale di rilevanza storica."I servizi d'emergenza sarebbero
sottoposti a un grande sforzo, e la struttura di comando e controllo potrebbe
essere compromessa". Le tempeste solari più violente si verificano di solito al
culmine del ciclo solare di undici anni che, a parere universalmente condiviso
dagli scienziati, è atteso per il 2012.
..
Qualcuno mi spieghi come mai la televisione dia
l’ostracismo all’ottantenne Bigazzi, reo di aver detto che la carne di gatto è
buona, però faccia parlare Borghezio, che ha elogiato le idee razziste di
Breivik, l’assassino efferato della strage norvegese. Dice che c’è una legge che
protegge i gatti, ma gli umani no?
FORTUNA
I grandi evasori fiscali sono così fortunati che
manco si devono suicidare.
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USEREMO L’ESERCITOViviana Vivarelli
Dopo l’attentato Adinolfi, il Ministro dell’Interno
Cancellieri ha detto: “La rivendicazione è attendibile, nuovi attacchi sono
possibili e quindi dobbiamo alzare la guardia. USEREMO L’ESERCITO!”. La frase è
di una tale enormità che subito si è alzata dal paese una reazione sdegnata,
ricordando che intenzioni simili non si sono palesate nemmeno dopo la strage di
Falcone o dei Georgofili o dopo l’attentato della stazione di Bologna. Subito la
frase è stata corretta e il Ministro ha dichiarato che la sua intenzione era di
proteggere le opere pubblica in progetto e che “non sarebbe stato usato un
militare in più”. Ma la farsa continua.
Sul secolo XIX d’Italia, l’ex Ministro Fioroni cita
chi sul blog di grillo ha criticato la battuta del Governo sull’uso
dell’esercito ricordando che non siamo nuovi a minacce di governi alla Nazione
in stile fascista, e, guarda caso, subito dopo che si hanno cali di consenso
seguiti da ambigui attentati di cui nessuno può dire se siano veri
o programmati.
Il fatto è che Fioroni non è nuovo a queste minacce.
Nel 2006, come Ministro della Pubblica Istruzione, disse alla Stampa che voleva
tutelare i minori dall’accesso a tutto ciò che poteva danneggiare la loro
formazione e il loro sviluppo, “censurando internet”. Gli fu obiettato che
nemmeno gli Usa hanno una norma simile. Ma Fioroni precisò che intendeva
rispettare il principio costituzionale di libertà senza danneggiare la libertà
altrui. Insomma avrebbe messo una censura ‘per rispettare la libertà di
espressione’!! Nemmeno Orwell avrebbe fatto una contorsione simile! :-D
Ogni giorno che passa questo Governo è meno
rispettabile. Non che quelli precedenti fossero meglio. Ha subito messo nel
cesso la parola EQUITA’, ora ci possiamo mettere anche la parola
CREDIBILITA’.
Uno viene ferito a un tallone e il Governo parla di
esercito?? La reazione è talmente sproporzionata all'offesa che,a buon diritto,
troppi pensano che tutto sia stato preordinato per montare una campagna
reazionaria governativa per limitare alcune libertà civili e creare un forte
diversivo nell'opinione pubblica demonizzando inesistenti nemici di Stato,in
perfetto stile Kossiga o Bush
'Crea un nemico per incaprettare lo Stato!' Si pensi
al Patrioct Act,mai corretto e che, con l'alibi di Al Qaeda, ha limitato i
diritti civili degli Americani!
L'attuale richiamo della Cancellieri all'esercito fa
pensare, oggi, a un atto programmato che sfrutta per una operazione di
disinformazione di massa per far passare delle manovre repressive che potrebbero
avere come obiettivo anche censure sui blog, da aspettarsi prima o poi, visto
che la televisione è sotto controllo del regime, è la corte del
potere, ma il web no, e ciò in pieno stile reazionario e
antidemocratico.
Questa manovra infame l'abbiamo visto altre volte in
questa sciagurata repubblica e sempre quando il Governo traballava o veniva
indicato dalla gente come il maggiore nemico di questo paese.
Se pensiamo poi che in una noticina del Trattato di
Lisbona c'è la possibilità di ripristinare la pena di morte in caso di rivolte
popolari, il quadro è completo.
Il prof. Albrecht Schachtschneider, uno dei 4
giuristi che stilarono uno storico esposto contro il Trattato di Maastricht, ha
spiegato come la pena di morte venga reintrodotta alla chetichella. Non è citata
nel testo del trattato, ma in un rimando a una nota.
E chi accetta il Trattato di Lisbona accetta con ciò
anche la Carta dell’Unione Europea, la quale proclama: "la pena di morte è
abolita", ma poi rimanda ad una nota a piè pagina, in cui si legge: «Eccetto che
in caso di guerra, di disordini, di insurrezione» (war, riots, upheaval). La
cosa è di estrema gravità giuridica. E' una minaccia per tutti di finire come la
Siria.
..
IL TAFAZZISMO DEL PDvv
Non era passato un giorno dalla schiacciante vittoria
popolare dei referendum, e già Bersani, che era stato contrario,
presentava una proposta per infilare le società nella gestione dell’acqua e non
apre bocca sul fatto che è passato un anno ma l’acqua non è tornata ad essere
pubblica.
Come non bastasse, non si è ancora placata l’eco
assordante del quasi fallimento del Pd alle amministrative, che ha perso voti e
non ha raccattato quelli lasciati dal crollo tremendo di Pdl e Lega, ed ecco che
Bersani ricomincia a cercare una alleanza con Casini e non attacca Monti nemmeno
su Equitalia!
C’è qualcosa di molto serio che non va in quest’uomo.
E’ malato gravemente di un tafazzismo suicida. Cosa aspetta il Pd a cambiare
segretario? Di essere arrivata a livello zero?
.
LE ACCUSE DI BECHIS
E' Franco Bechis su Libero a lanciare l'ultima accusa
a Grillo e il M5S su LIBERO, il giornale più diffamatorio e
menzognero d'Italia, affermando che ci vantiamo di dare ai consiglieri solo 2700
€ ma non è vero. Bechis dice che quelle del M5S sono emerite balle e che i soldi
che i consiglieri prendono di stipendio se li tengono, eccome! Altri quotidiani
come Repubblica sono andati a spulciare tutti i conti del M5S, euro per euro,
per concludere che tutto sta come Grillo ha dichiarato, dunque quella di Bechis
è una sporca diffamazione e la dovrebbe ritirare.
In futuro avremo più consiglieri e il M5S darà
puntualmente chiarezza di ogni più piccolo conto così che tutto
sia in chiaro per chiunque, ma non credo che queste diffamazioni finiranno. Sono
20 anni che questa gente va avanti con bugie e boffizzazioni per coprire
interessi illeciti e inquietanti.
Fa veramente schifo pensare che queste bande di
’amiconi’ passano la giornata a buttar fango sul M5S e sono proprio quelli che
sostengono un Pd che ha facilitato l'ascesa a B, quelli dei
'capitani coraggiosi' e delle scalate bancarie, quelli che in politica ci
mettono la famiglia, quelli di Penati che i conti li riempiva a suon di
mazzette, o quel Rutelli che non sapeva quanti milioni venivano rubati dal suo
tesoriere, quella Lega di Belsito che solo al Trota per i suoi vizi ha regalato
600.000 euro di soldi pubblici per non parlare di tutti gli altri e che si
faceva i tesoretti in Tanzania e obbligava chiunque volesse
candidarsi a una mazzetta fissa per 60 mesi, ma soprattutto quel Berlusconi che
si è arricchito riciclando soldi del narcotraffico e ha derubato gli Italiani
con ogni sua legge favorendo se stesso o i corrotti o i mafiosi!
.
Tanto per ricordare cosa sono i giornali di
B
Belpietro fu condannato per diffamazione nel caso
Welby,avendo paragonato il medico Mario Riccio ai «boia aguzzini che eseguono le
sentenze capitali negli USA».
Nel 2009 fu indagato dalla Procura di Roma per
vilipendio al Capo dello Stato.
Nel 2010 fu condannato in via definitiva dalla
Cassazione per diffamazione ai magistrati Caselli e Lo Forte.
Nel 2011 la Procura di Milano lo iscrisse nel
registro degli indagati per vilipendio al Capo dello Stato.
Belpietro è quello che per 2 volte ha finto un
attentato alla sua persona poi risultato una bufala.
Sallusti fu accusato di violenza privata tramite
Porro sulla Marcegaglia.
Fu sospeso per 2 mesi dall'Ordine dei giornalisti per
avere fatto scrivere sul Giornale l'ex giornalista e deputato Renato
Farina,radiato dall'Ordine per attività illecite di spionaggio su 30.000 persone
messo in atto a fini ricattatori.
I due sono gli autori della persecuzione a Boffo e
dell’attacco privo di riscontri legali a Fini.
Feltri ingiuriò la Sicilia inventandosi una epidemia
di colera.
Pubblicò su Libero delle foto di minori
sodomizzati.
Pubblicò un falso dossier di Renato Farina, preparato
dal Sismi, secondo cui Prodi avrebbe autorizzato, come Presidente della
Commissione Europea, consegne extralegali di persone alla CIA, come nel caso Abu
Omar. Per questo Farina fu condannato a 6 mesi di reclusione per favoreggiamento
e radiato dall'Ordine dei giornalisti.
Libero con Feltri raccolse 400.000 € a favore di
Placanica, il poliziotto accusato della morte di Giuliani, per quanto questi
avesse il processo pagato dall’arma.
Il Giornale raccolse 85.000 firme aizzando i lettori
con paginate di ingiurie contro Saviano, reo di aver parlato delle infiltrazioni
della ‘ndrangheta a nord (e infatti ora a Torino si celebra un maxiprocesso
contro 127 di loro!), proprio dopo che la Dia aveva lanciato
l’allarme sulle collusioni fra imprenditori e ‘ndrangheta in Lombardia e
l'arresto di Antonio Iovine, superboss dei Casalesi latitante da 14
anni.
E ora dobbiamo vedere l'attacco a Grillo e al M5S? Ma
andiamo!
..
MA CHE BELLA GIORNATA!!
Gianni
Notizie di stamattina: La Borsa è in picchiata, lo Spread a 430, Il debito Pubblico è aumentato a Marzo a 1.946 Miliardi (a Febbraio era 1.928), la Benzina non ci costava così cara dal 1983 (+20,9). Il Governo Monti ha aggravato i costi del carrozzone pubblico di 2 miliardi. Ogni mese spariscono 500.000 euro.
L'inflazione ci dicono è al 3,3 % ma i beni di acquisto con maggior frequenza (quelli per non morire di fame) sono aumentati del 4,7% (più dell'inflazione), su tutto questo incombono due provvedimenti presi dal Rigor Mortis che appunto procureranno il De Profundis finale: l'I.M.U (detta anche Io Mi Uccido se devo pagarla) e l'aumento di 2 punti percentuali di I.V.A. (detta anche Io Vi Ammazzo).
Diciamo che è un bollettino che prefigura una Guerra Civile? Chissà, ne riparliamo dopo gli Europei di calcio. Così va l'Italia.
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I RITUALI DELL’ANIMALE UMANO
Gennaro Esposito
Monti è così scaltro, che s’è scelto la Fornero come
parafulmini. La quale da brava bambina, vuol ricevere le lodi del presidente, e
alza sempre la mano in… conferenza stampa. Diventa, inevitabilmente, la meta
delle maledizioni, a partire dalle ovvie degli esodati. La mandano avanti, come
assorbi-maledizioni, acchiappa-influssi, schermo protettivo del governo… in
ombra. Perché le maledizioni sono il malumore collettivo, e infine colpiscono,
in tanti impercettibili modalità.
Le élite, non a caso, s’inventano rituali totalmente
irrazionali per avere, di converso, un senso di normalità, mentre compiono i
loro orrori. Si pensi all’occultismo del nazismo, al cerchio magico leghista, al
burlesque di Berlusconi, ai riti di iniziazione massonici e della mafia, che
farebbero forse sorridere persino i bambini, non ancora condizionati
socialmente. A quanto pare, servono questi rituali a bilanciare la
razionalità impiegata, in grado massimo, nell’essere disumani. Per non veder più
l’umanità dell’altro. L’animale si prende la rivincita, che la chiesa chiama
peccato, o demonio, e che s’annida anche al suo interno, con lo scandalo della
pedofilia. Non si prescinde dall’animale, lo si “zavorra” con rituali
assurdi!
La Fornero non s’avvede, d’usare delle parole che
negano l’evidenza del male per i ceti sociali più colpiti, e abbrutiti dalla
crisi. Così diventa odiosa, stupidamente. Come diventa odioso chiunque neghi
l’evidenza. Lo scaltro B sorrideva, mentre lo faceva, e si riparava con le
barzellette, così parava le maledizioni! Il dono di B sa il prezzo degli altri a
vista.
Il sobrio presidente si para con la Fornero, con
frasi lente, articolate, dà il ritmo, ed è ancor più pacato, e distante. Getta
le manovre recessive in faccia ai poveri italiani (letteralmente immiseriti!), e
poi si nasconde dietro i pianterelli, e alle finte auto-critiche della Fornero.
Al confronto della Fornero, bisogna dire però, che sacconi sembrasse un
velleitario neonazista, che pur fortissimamente volendo, non è riuscito a far i
danni ai poveri cristi, com’è riuscito a lei, per esempio con la riforma delle
pensioni!
Gli altri del governo Monti, si
tengono in penombra, attenti a non pronunciarsi, a non bruciarsi, si preparano
allo sbarco elettorale del 2013.
EQUITALIA a CATANZARO PIGNORA STIPENDI E
PENSIONI
Vince
A Catanzaro, alcuni cittadini si sono ritrovati di
colpo con i propri depositi bancari congelati. Lo ha denunciato l’associazione
dei consumatori Codici, che ha deciso di aprire uno sportello ad hoc per
tutelare i diritti delle persone che si sono viste recapitare i
provvedimenti.
La vicenda è cominciata dopo che molti contribuenti
morosi, per cui lo stipendio e la pensione rappresentano l’unico mezzo di
sostentamento, hanno ricevuto atti di pignoramento dei crediti verso terzi (ai
sensi dell’art. 72 bis del D.P.R .n 602/73) attraverso la procedura di
espropriazione delle somme depositate in banca.«Equitalia, informata dagli
interessati che sui loro conti correnti confluivano soltanto le pensioni, a
seguito della legge che ne ha reso l’obbligatorietà», ha spiegato l’associazione
Codici, «ha disatteso le richieste degli interessati i quali, tra l’altro, hanno
evidenziato l’assoluta impignorabilità delle stesse».
Secondo quanto riferito dall’Associazione, i
pensionati avrebbero avvertito Equitalia che le pensioni erogate erano l’unico
mezzo di sostentamento delle rispettive famiglie, ma inutilmente.«La
particolarità della vicenda», ha detto ancora Codici, «sta nel fatto che né
l’Agente della riscossione né le banche hanno inteso disporre lo svincolo delle
somme canalizzate a titolo di pensione (spesso sociale) malgrado la disperata e
reiterata richiesta degli interessati».SENZA SOLDI PER FARE CAUSA. Contribuenti
che, di fatto, non possono nemmeno invocare l’intervento della giustizia. Il
pignoramento di stipendi e pensioni, infatti, ha impedito loro di fare fronte
alle spese legali, «non ricorrendo le condizioni per l’assistenza con il
gratuito patrocinio a causa del reddito da pensione percepito l’anno
precedente».«DUBBIA COSTITUZIONALITÀ». L’associazione, che ha messo a
disposizione le proprie strutture, è pronta a dare battaglia e parla di «dubbia
costituzionalità delle norme utilizzate». (stralciato da Lettera43)
BENE, anzi MALISSIMO…. Adesso è chiaro perché uno dei
primi atti del Governo Monti è stato quello di imporre la riscossione di
pensioni e stipendi tramite CC bancario o postale. Praticamente hanno istituito
un self service per un rapido prelievo fiscale: semplice, funzionale e
produttivo. Che poi il titolare della pensione bloccata resti privo di
sostentamento alimentare, è un insignificante effetto collaterale. Possiamo
affermare senza timore di essere smentiti che abbiamo uno STROZZINO al
GOVERNO.
Equitalia pignora i conti correnti dei pensionati e
dei lavoratori debitori, che diventano un bancomat per la spa esattore delle
tasse. Cosa resa ulteriormente più facile, con le regole imposte da monti, sul
contante.
Un gabelliere che evidentemente agisce in nome e per
conto di questo stato di caste, cricche e nominati!
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Angelo
Palmieri
La iattanza del contabile Monti nell’avere firmato il
fiscal compact dove oltre alla boiata del pareggio di bilancio, è previsto
l’obbligo di fare tagli, alla spesa pubblica per 45 miliardi all’anno per 20
anni, è semplicemente da folli, incoscienti e bigotti; è necessario che il
parlamento non ratifichi il patto, per potere scongiurare questa ennesima
iattura che vedrebbe, certamente, il Paese avvitarsi su se stesso, con la
conseguenza di gettare le famiglie nella disperazione e in mezzo alla strada:
Grecia docet. Non è questo il momento di parlarsi addosso, di rinfacciarsi le
responsabilità degli errori,delle colpe,etc.; il contabile monti si è assunto il
compito, lo porti a termine con onore ed equità (parola spesso usata ma non
praticata, checché lui e la signorina Fornero ne dicano) o ne tragga le
conseguenze.
LA METAFORA DELLA MONTAGNA
Viviana Vivarelli
Vorrei prendere anch'io una metafora sulla montagna
che cito da Carl Gustav Jung, un autore che insegno e che mi è molto
caro.
"Quando sei in montagna e capiti in mezzo a un temporale, può darsi che la furia degli elementi ti spaventi e ti faccia pensare di essere in grave pericolo di vita, ma se riesci a salire a un livello più alto, potrai vedere la tempesta sotto di te, mettendoti in salvo."
Analogamente, quando si è senza potere e la furia di un mercato dissennato ci colpisce gravemente, possiamo pensare di non riuscire a cavarne le gambe. La disperazione può essere allora il nemico dell'uomo che si sente perduto. Ma se si sale a un piano superiore in cui abbiamo un progetto collettivo e lottiamo per qualcosa che superi la nostra stessa vita, possiamo salvarci e mettere in moto energie che unite ad altre energie potrebbero rovesciare la situazione ed aprire nuove vie di salvezza.
Jung non parlava solo come uno psicoanalista che si rivolgeva ad anime depresse, la sua lunga vita lo portò a vedere due guerre mondiali e sapeva che una sola cosa può distruggere la morte, ed è la speranza.
Questi partiti, questi media, questo Governo hanno tentato di distruggere la speranza, nell'Italia migliore, nel futuro, nelle nostre stesse forze. Persone come Grillo, come i promotori dei referendum, come i cittadini sardi che hanno tagliato da soli alcuni specchio della casta e di cui nessuno parla, stanno rinnovando la speranza.
"Quando sei in montagna e capiti in mezzo a un temporale, può darsi che la furia degli elementi ti spaventi e ti faccia pensare di essere in grave pericolo di vita, ma se riesci a salire a un livello più alto, potrai vedere la tempesta sotto di te, mettendoti in salvo."
Analogamente, quando si è senza potere e la furia di un mercato dissennato ci colpisce gravemente, possiamo pensare di non riuscire a cavarne le gambe. La disperazione può essere allora il nemico dell'uomo che si sente perduto. Ma se si sale a un piano superiore in cui abbiamo un progetto collettivo e lottiamo per qualcosa che superi la nostra stessa vita, possiamo salvarci e mettere in moto energie che unite ad altre energie potrebbero rovesciare la situazione ed aprire nuove vie di salvezza.
Jung non parlava solo come uno psicoanalista che si rivolgeva ad anime depresse, la sua lunga vita lo portò a vedere due guerre mondiali e sapeva che una sola cosa può distruggere la morte, ed è la speranza.
Questi partiti, questi media, questo Governo hanno tentato di distruggere la speranza, nell'Italia migliore, nel futuro, nelle nostre stesse forze. Persone come Grillo, come i promotori dei referendum, come i cittadini sardi che hanno tagliato da soli alcuni specchio della casta e di cui nessuno parla, stanno rinnovando la speranza.
.
Marco di Mico
“Che cosa rimarrà del nostro sistema produttivo?
Forse niente di niente. Fra le aziende che chiudono, quelle che delocalizzano e
quelle che sono vendute ai grandi gruppi stranieri, stiamo diventando un deserto
industriale. La situazione, nonostante la sua drammaticità, sembra non
preoccupare i partiti. Il nostro tessuto produttivo si affievolisce sempre di
più e noi perdiamo posti di lavoro, conoscenze, ricchezza. In Italia non esiste
più la grande industria chimica (nonostante che nel 1963 Giulio Natta vinse il
premio Nobel per la chimica), né quella siderurgica, né quella informatica
(Olivetti è ormai scomparsa), né quella degli elettrodomestici (Indesit e
Merloni non ci sono più). Molte aziende pur esistendo hanno
delocalizzato:
Fiat ha stabilimenti in Polonia, Serbia, Russia,
Brasile, Argentina.
Geox ha delocalizzato in Brasile, Cina e Vietnam; su circa 30.000 lavoratori solo 2000 sono Italiani.
Dainese ha stabilimenti in Turchia.
Bialetti produce in Cina.
Rossignol ha portato la produzione in Romania.
Omsa produce in Serbia.
Benetton ha stabilimenti in Croazia.
Calzedonia ha delocalizzato in Bulgaria.
Stefanel ha preferito la Croazia.
Geox ha delocalizzato in Brasile, Cina e Vietnam; su circa 30.000 lavoratori solo 2000 sono Italiani.
Dainese ha stabilimenti in Turchia.
Bialetti produce in Cina.
Rossignol ha portato la produzione in Romania.
Omsa produce in Serbia.
Benetton ha stabilimenti in Croazia.
Calzedonia ha delocalizzato in Bulgaria.
Stefanel ha preferito la Croazia.
Poi ci sono le aziende che non sono più
italiane.
Bulgari appartiene al colosso francese Louis Vuitton Moet Hennesy (Lvmh).
Emilio Pucci, nel 2000 anche questo marchio è passato sotto il controllo di Lvmh.
Ferré, a inizio febbraio 2011 è stato ceduto al Paris group di Dubai.
Fendi, nel 1999 il marchio fondato dalle cinque sorelle romane viene venduto a Lvmh di Bernard Arnault.
Gucci e Bottega Veneta, appartengono al gruppo francese Ppr (Pinault -Printemps -Redout).
Valentino è passato qualche anno fa dal gruppo Marzotto al fondo di private equity Permira Holdings Limited (Phl), con base a Guernsey, nelle isole del canale britannico.
Prada, a gennaio 2011 si è quotata alla Borsa di Hong Kong.
Ducati è stata acquistata da Audi.
Bnl è stata acquistata da BNP Paribas.
Cariparma è diventata Crédit Agricole.
Bulgari appartiene al colosso francese Louis Vuitton Moet Hennesy (Lvmh).
Emilio Pucci, nel 2000 anche questo marchio è passato sotto il controllo di Lvmh.
Ferré, a inizio febbraio 2011 è stato ceduto al Paris group di Dubai.
Fendi, nel 1999 il marchio fondato dalle cinque sorelle romane viene venduto a Lvmh di Bernard Arnault.
Gucci e Bottega Veneta, appartengono al gruppo francese Ppr (Pinault -Printemps -Redout).
Valentino è passato qualche anno fa dal gruppo Marzotto al fondo di private equity Permira Holdings Limited (Phl), con base a Guernsey, nelle isole del canale britannico.
Prada, a gennaio 2011 si è quotata alla Borsa di Hong Kong.
Ducati è stata acquistata da Audi.
Bnl è stata acquistata da BNP Paribas.
Cariparma è diventata Crédit Agricole.
Naturalmente questi appena citati sono solo degli
esempi. Nella realtà la situazione è ancora più grave.
Il nostro capitale umano è sempre meno qualificato,
inoltre, senza la grande impresa è difficile che si riesca a fare ricerca,
innovazione, sviluppo e ad investire in formazione. Se poi consideriamo che il
nostro Paese ha pochi laureati e diplomati, e che è altissimo l’abbandono
scolastico, la situazione appare ancora più drammatica. Il nostro spread con la
Germania non è preoccupante solo per quanto riguarda i titoli di stato.
Nell’istruzione la situazione è ancora più inquietante. In Italia (dati 2009)
solo il 15% delle persone tra i 25 e i 64 anni è laureata, contro il 26% della
Germania. Mentre i diplomati sono poco meno del 40% contro il 59%. Le persone
che hanno completato solo la scuola dell’obbligo sono quasi il 46 per cento in
Italia contro il 15% della Germania. Anche a prescindere dalla recessione
attuale, dalle misure prese dal governo Monti, dalla rigidità della Merkel,
dallo spread, dalla crisi dell’euro e dei debiti sovrani, da ogni altro fattore
che si è sviluppato dal 2008 ad oggi, la realtà è che l’Italia sta diventando un
Paese periferico, marginale, subalterno. Bisogna uscire dalla crisi, ma è
indispensabile ricostruire una politica industriale ed educativa che ci riporti
verso un nuovo Rinascimento. In fin dei conti siamo sempre “Un popolo di poeti
di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di
trasmigratori”. Speriamo che basti.”
.
Mario Valente
Il governo dei bocconiani, Prof. Monti & Fornero
in testa, con supporto del gran cassiere Passera, si rivela sempre più quale
espressione non solo della volontà dei tecnocrati neo-liberisti di Bruxelles,
quanto meglio (o peggio, per essere chiari) di quella Trilateral Commission che
fin dal 1973 a New York (ricordate gli articoli di Lucio Manisco allora
corrispondente de “Il Messaggero” a New York?) dichiarava e programmava
l’alleanza tra i grandi banchieri/industriali del pianeta allo scopo di
contenere e abbattere il deficit nei profitti delle multinazionali provocato
dall’ “affluent society” e dall’allargamento fuori misura della “middle class”
con l’incremento di ogni forma e tipo di wellfare diffusosi ormai fino al punto
di includere (parzialmente) addirittura la “working class”. Quasi superfluo
ricordare che alla fine degli anni Settanta e nel decennio successivo del secolo
passato, provvedevano ad assecondare i moniti della “Trilateral” prima la Sig.ra
Tatscher in U.K., poi Mr. Reagan in USA con la più decisa e selvaggia
“deregulation” dello Stato sociale, ereditato dal New Deal roosveltiano.
La UE configuratasi a Maastricht come antemurale dell’indebitamento pubblico, e di sane politiche “spendi quanto guadagni e produci”, dopo aver concesso agli ex-paesi del Terzo Mondo l’ingresso nel mercato mondiale delle merci (WTA) per accrescere l’utilità di un esercito industriale/manifatturiero di riserva, pressochè illimitato, in realtà fino ad oggi persegue gli scopi di preservare i profitti dei grandi complessi bancari e dell’upper class in generale, mediante il decremento irreversibile di salari, stipendi e pensioni, e la pianificata depressione di ogni spesa sociale prodotta nel tempo dal Wellfare State.
I nostri attuali governanti appaiono come i tristi attardati epigoni della lotta intrapresa dalla Trilateral Commission agli inizi degli anni Settanta del XX secolo in tutto il mondo industrializzato. Ma quanto più la realtà drammatica della vita sociale prodotta dai loro interventi si erge contro le loro sprovvedute decisioni, tanto più essi tendono ad accentuare ed aumentare il carico dei sacrifici sulle spalle dei loro sfortunati amministrati, come se il progetto di austerità che li perseguita dovesse premiare il titanismo della concentrazione di ricchezza in poche esclusive mani.
La UE configuratasi a Maastricht come antemurale dell’indebitamento pubblico, e di sane politiche “spendi quanto guadagni e produci”, dopo aver concesso agli ex-paesi del Terzo Mondo l’ingresso nel mercato mondiale delle merci (WTA) per accrescere l’utilità di un esercito industriale/manifatturiero di riserva, pressochè illimitato, in realtà fino ad oggi persegue gli scopi di preservare i profitti dei grandi complessi bancari e dell’upper class in generale, mediante il decremento irreversibile di salari, stipendi e pensioni, e la pianificata depressione di ogni spesa sociale prodotta nel tempo dal Wellfare State.
I nostri attuali governanti appaiono come i tristi attardati epigoni della lotta intrapresa dalla Trilateral Commission agli inizi degli anni Settanta del XX secolo in tutto il mondo industrializzato. Ma quanto più la realtà drammatica della vita sociale prodotta dai loro interventi si erge contro le loro sprovvedute decisioni, tanto più essi tendono ad accentuare ed aumentare il carico dei sacrifici sulle spalle dei loro sfortunati amministrati, come se il progetto di austerità che li perseguita dovesse premiare il titanismo della concentrazione di ricchezza in poche esclusive mani.
.
da Eddyburg.it
Il censimento: cemento, i poveri e la miseria
intellettuale
Prime immagini dell’Italia come ce
la presenta il censimento, articoli di Paolo Berdini dal Manifesto e Michele
Serra dalla Repubblica
Un paese al cemento
Paolo Berdini
Nimby forum è un sito molto istruttivo. Combatte come un sol uomo contro la cultura dell’egoismo di un paese che vuole ostacolare lo sviluppo, la crescita e il progresso. Chissà se troveranno il coraggio per commentare i primi dati provvisori del censimento Istat 2011 da cui emerge che nel decennio 2001-2011 l’Italia è stata invece riempita di cemento e asfalto, altro che nimbi.
Afferma l’Istituto di statistica che a fronte di un incremento della popolazione di circa 2,5 milioni di persone nel decennio 2001-2011 – all’incirca 1 milione di famiglie, visto che l’indice medio è di 2,4 persone per ogni famiglia- le abitazioni costruite sono state un milione e 571 mila. Sono stati dunque realizzati circa 400 milioni di metri cubi di alloggi. L’Istat non ci dice a quanto ammonta il segmento non residenziale, ma girando l’Italia, tutti noi possiamo però misurare a colpo d’occhio l’impressionante numero di outlet, ipermercati e centri commerciali. Ad essere prudenti si tratta in totale di un miliardo di metri cubi di cemento in dieci anni!
Nimby forum disegna un’Italia che esiste soltanto nella loro monocultura malata. Ciò che si evidenzia è invece un paese in preda ad una febbre speculativa senza precedenti. Esistono quasi 29 milioni di abitazioni: 24 milioni quelle occupate e 4 milioni e novecento mila quelle “vuote”. Le famiglie italiane sono complessivamente 24 milioni e 512 mila: un numero pressoché uguale a quello delle abitazioni occupate. Ma se consideriamo che una buona percentuale degli stranieri abita spesso senza contratto per volontà di proprietari senza scrupoli, il numero degli alloggi occupati aumenterebbe ancora, superando di molto il numero della famiglie residenti. E’ evidente che non c’è più nessun motivo per costruire nuove abitazioni e che è sempre più indispensabile avviare politiche di ristrutturazione urbana senza espandere più le nostre ipertrofiche città. Basta con la crescita urbana, congeniale soltanto agli appetiti dei fondi finanziari di investimento.
C’è poi un altro dato sconvolgente su cui è opportuno riflettere. Si tratta dell’aumento delle famiglie che vivono in baracche, roulotte o in alloggi di fortuna: erano poco più di 23 mila nel 2001; oggi sono più che triplicate raggiungendo la cifra di 70 mila. In questo decennio ci hanno raccontato la storiella che bisognava cancellare il governo pubblico delle città e del territorio perché era un arnese inservibile e fallimentare. Sarebbe stato il “mercato” a risolvere tutto.
Ecco i risultati. La precarietà estrema riguarda oltre 200 mila cittadini italiani e se ad essi aggiungiamo le vittime del gigantesco fenomeno di espulsione urbana che ha riguardato milioni di cittadini costretti a trasferirsi verso periferie metropolitane sempre più lontane e invivibili, il quadro è completo. Il trionfo del liberismo selvaggio ha prodotto fenomeni di precarietà senza precedenti. Processi analoghi ai fenomeni che hanno distrutto la tutela del lavoro: le città, gli storici luoghi della convivenza sociale sono state cancellate dal fondamentalismo liberista.
E non è finita. Il peggio deve ancora arrivare. Il Politecnico di Milano ha svolto per conto della Cisl lombarda una ricerca sullo stock di abitazioni nuove invendute esistenti in alcuni capoluoghi e quelle prevedibili sulla base degli sciagurati progetti di cementificazione già decisi. A Brescia (191.000 abitanti) ci sono oggi 56 mila abitazioni invendute. Ce ne saranno 107 mila nel 2018. Un’altra città fantasma costruita intorno a quella esistente! A Bergamo (115 mila abitanti) ci sono oggi 58 mila abitazioni vuote e al 2018 saranno 135 mila: oltre il doppio della città esistente.
Questi dati non li troverete sul sito Nimby forum, troppo impegnato a propugnare la cancellazione di ogni ulteriore regola del vivere civile. Dimenticavamo. Tra i sostenitori del sito c’è –e chi poteva dubitarne- il Consorzio Venezia Nuova, inflessibile realizzatore del Mose di Venezia. In questo caso, purtroppo, nonostante sacrosante e motivate proteste non è scattata la fatwa del nimby e l’opera inizia purtroppo ad apparire in tutto il suo tragico orrore. Stanno distruggendo per sempre la laguna veneziana. E’ ora di fermarli.
..
La Repubblica
Tra baracche e cemento l'autoritratto della nuova Italia
Michele Serra
Provando a immaginare il quindicesimo censimento degli italiani come una gigantesca fotografia aerea, forse il primo colpo d'occhio, il più evidente, è che rispetto al 2002 c'è un aumento molto consistente degli edifici censiti: oggi sono 14 milioni e rotti, l'11% in più in soli dieci anni. Nello stesso periodo la popolazione è cresciuta solo del 2,5 %: siamo 59 milioni e mezzo. Dunque c’è stata una cementificazione indiscriminata e immotivata (o motivata solo dalla speculazione) del nostro territorio. Gli edifici sono aumentati di una percentuale 4 volte più grande rispetto all'aumento degli umani. E nel paese dei mille borghi abbandonati, dei centri storici svuotati, della superfetazione delle villette a schiera che vanno a smarginare e confondere il confine tra città e campagna, i dati del nuovo censimento aiutano a capire che la gestione del territorio è una delle questioni più gravi e irrisolte.
Il secondo colpo d'occhio vede triplicati, in 10 anni, i residenti stranieri. Sono 3 milioni e 769 mila, ed è il loro arrivo (e la loro forte natalità) ad avere compensato la pigrizia demografica di noi italiani indigeni. Sono, gli immigrati, il solo vero elemento di percepibile dinamismo e di mutamento sociale e culturale di un paese altrimenti "fermo"
LA FAMIGLIA
Rosaria Di Guglielmo e i suoi tre bambini sono stati accolti nel campo rom di via Bonfadini, nella periferia Sud di Milano vicino all'Ortomercato Gli edifici sono aumentati in modo impressionante e così le case Sono state create aree di nuova urbanizzazione con quartieri fantasma senza servizi STA alla lettura e all'ideologia di ognuno, naturalmente, decidere se questa "contaminazione" dall'esterno sia minacciosa o promettente. Certo è un fenomeno oramai strutturale (gli stranieri erano il 2,4 per cento della popolazione totale nel 2002, oggi sono il 6,34), e così "italiano" che risulta difficile, per chi ha meno di quarant'anni, immaginare o ricordare un'Italia senza stranieri, senza asiatici, africani, slavi, arabi.
Il censimento, per altro, conferma in modo inoppugnabile che l'immigrazione è anche un termometro implacabile del benessere economico di un territorio: due stranieri su tre vivono nel Nord Italia, nelle regioni dal reddito più alto e dal tessuto economico più sviluppato. L'assenza di immigrazione è segno chiarissimo di gracilità economica. Anche questo dovrebbe insegnarci ad accogliere gli stranieri, quando bussano alla nostra porta, come una buona notizia.
Terzo colpo d'occhio: il cambiamento delle famiglie. Il loro numero è aumentato (i nuclei familiari censiti sono circa 2 milioni e mezzo in più rispetto al 2002), ma le dimensioni sono più ridotte: 2,4 il numero medio dei componenti (era 2,6 dieci anni fa). Influisce fortemente sul dato la frammentazione del concetto stesso di famiglia: le famiglie allargate sono illeggibili dalle statistiche, ma si moltiplicano con il forte aumento di separazioni e divorzi. Così che il concetto stesso di "nucleo familiare" perde progressivamente senso, e i 2,4 componenti di ogni nucleo non riflettono la densità e la varietà dei rapporti, anche coabitativi, tra persone non più facilmente definibili come membri di questo o quel nucleo. Si pensi, per esempio, ai tanti figli di separati che sono censiti in una sola casa, ma vivono abitualmente in due case. Quarto e ultimo colpo d'occhio: sono aumentati in modo esponenziale, rispetto al censimento di dieci anni fa, i residenti in Italia che dichiarano di abitare in baracche, roulotte o tende. Da 23 mila a 71 mila. È uno dei contraccolpi più vistosi, anche se quantitativamente meno rilevanti, dell'immigrazione, dell'aumentato ingresso di nomadi e dunque di poveri, che ci rimettono di fronte a immagini anche estreme di indigenza e di disagio sociale.
Un piccolo grande cortocircuito storico, che rende a noi coeve situazioni da dopoguerra, rifugi di fortuna e villaggi di lamiera che sorgono nel fango e tra le erbacce delle periferie urbane, questua diffusa, grande difficoltà di integrazione e di scolarizzazione. L'Italia è stata, per moltissimi arrivati da lontano, un approdo dignitoso e un progetto di vita. Per pochi è un parcheggio precario, una parentesi di stenti. È importante, ed è anche civile, che il quindicesimo censimento nazionale sia una fotografia così grande, e così minuziosa, da essere riuscita a inquadrare anche le baracche, i camper arrugginiti, i tetti di lamiera, le vie di terra battuta dove i bambini giocano con niente, come è pratica diffusa nelle infinite lande povere del pianeta.
Un paese al cemento
Paolo Berdini
Nimby forum è un sito molto istruttivo. Combatte come un sol uomo contro la cultura dell’egoismo di un paese che vuole ostacolare lo sviluppo, la crescita e il progresso. Chissà se troveranno il coraggio per commentare i primi dati provvisori del censimento Istat 2011 da cui emerge che nel decennio 2001-2011 l’Italia è stata invece riempita di cemento e asfalto, altro che nimbi.
Afferma l’Istituto di statistica che a fronte di un incremento della popolazione di circa 2,5 milioni di persone nel decennio 2001-2011 – all’incirca 1 milione di famiglie, visto che l’indice medio è di 2,4 persone per ogni famiglia- le abitazioni costruite sono state un milione e 571 mila. Sono stati dunque realizzati circa 400 milioni di metri cubi di alloggi. L’Istat non ci dice a quanto ammonta il segmento non residenziale, ma girando l’Italia, tutti noi possiamo però misurare a colpo d’occhio l’impressionante numero di outlet, ipermercati e centri commerciali. Ad essere prudenti si tratta in totale di un miliardo di metri cubi di cemento in dieci anni!
Nimby forum disegna un’Italia che esiste soltanto nella loro monocultura malata. Ciò che si evidenzia è invece un paese in preda ad una febbre speculativa senza precedenti. Esistono quasi 29 milioni di abitazioni: 24 milioni quelle occupate e 4 milioni e novecento mila quelle “vuote”. Le famiglie italiane sono complessivamente 24 milioni e 512 mila: un numero pressoché uguale a quello delle abitazioni occupate. Ma se consideriamo che una buona percentuale degli stranieri abita spesso senza contratto per volontà di proprietari senza scrupoli, il numero degli alloggi occupati aumenterebbe ancora, superando di molto il numero della famiglie residenti. E’ evidente che non c’è più nessun motivo per costruire nuove abitazioni e che è sempre più indispensabile avviare politiche di ristrutturazione urbana senza espandere più le nostre ipertrofiche città. Basta con la crescita urbana, congeniale soltanto agli appetiti dei fondi finanziari di investimento.
C’è poi un altro dato sconvolgente su cui è opportuno riflettere. Si tratta dell’aumento delle famiglie che vivono in baracche, roulotte o in alloggi di fortuna: erano poco più di 23 mila nel 2001; oggi sono più che triplicate raggiungendo la cifra di 70 mila. In questo decennio ci hanno raccontato la storiella che bisognava cancellare il governo pubblico delle città e del territorio perché era un arnese inservibile e fallimentare. Sarebbe stato il “mercato” a risolvere tutto.
Ecco i risultati. La precarietà estrema riguarda oltre 200 mila cittadini italiani e se ad essi aggiungiamo le vittime del gigantesco fenomeno di espulsione urbana che ha riguardato milioni di cittadini costretti a trasferirsi verso periferie metropolitane sempre più lontane e invivibili, il quadro è completo. Il trionfo del liberismo selvaggio ha prodotto fenomeni di precarietà senza precedenti. Processi analoghi ai fenomeni che hanno distrutto la tutela del lavoro: le città, gli storici luoghi della convivenza sociale sono state cancellate dal fondamentalismo liberista.
E non è finita. Il peggio deve ancora arrivare. Il Politecnico di Milano ha svolto per conto della Cisl lombarda una ricerca sullo stock di abitazioni nuove invendute esistenti in alcuni capoluoghi e quelle prevedibili sulla base degli sciagurati progetti di cementificazione già decisi. A Brescia (191.000 abitanti) ci sono oggi 56 mila abitazioni invendute. Ce ne saranno 107 mila nel 2018. Un’altra città fantasma costruita intorno a quella esistente! A Bergamo (115 mila abitanti) ci sono oggi 58 mila abitazioni vuote e al 2018 saranno 135 mila: oltre il doppio della città esistente.
Questi dati non li troverete sul sito Nimby forum, troppo impegnato a propugnare la cancellazione di ogni ulteriore regola del vivere civile. Dimenticavamo. Tra i sostenitori del sito c’è –e chi poteva dubitarne- il Consorzio Venezia Nuova, inflessibile realizzatore del Mose di Venezia. In questo caso, purtroppo, nonostante sacrosante e motivate proteste non è scattata la fatwa del nimby e l’opera inizia purtroppo ad apparire in tutto il suo tragico orrore. Stanno distruggendo per sempre la laguna veneziana. E’ ora di fermarli.
..
La Repubblica
Tra baracche e cemento l'autoritratto della nuova Italia
Michele Serra
Provando a immaginare il quindicesimo censimento degli italiani come una gigantesca fotografia aerea, forse il primo colpo d'occhio, il più evidente, è che rispetto al 2002 c'è un aumento molto consistente degli edifici censiti: oggi sono 14 milioni e rotti, l'11% in più in soli dieci anni. Nello stesso periodo la popolazione è cresciuta solo del 2,5 %: siamo 59 milioni e mezzo. Dunque c’è stata una cementificazione indiscriminata e immotivata (o motivata solo dalla speculazione) del nostro territorio. Gli edifici sono aumentati di una percentuale 4 volte più grande rispetto all'aumento degli umani. E nel paese dei mille borghi abbandonati, dei centri storici svuotati, della superfetazione delle villette a schiera che vanno a smarginare e confondere il confine tra città e campagna, i dati del nuovo censimento aiutano a capire che la gestione del territorio è una delle questioni più gravi e irrisolte.
Il secondo colpo d'occhio vede triplicati, in 10 anni, i residenti stranieri. Sono 3 milioni e 769 mila, ed è il loro arrivo (e la loro forte natalità) ad avere compensato la pigrizia demografica di noi italiani indigeni. Sono, gli immigrati, il solo vero elemento di percepibile dinamismo e di mutamento sociale e culturale di un paese altrimenti "fermo"
LA FAMIGLIA
Rosaria Di Guglielmo e i suoi tre bambini sono stati accolti nel campo rom di via Bonfadini, nella periferia Sud di Milano vicino all'Ortomercato Gli edifici sono aumentati in modo impressionante e così le case Sono state create aree di nuova urbanizzazione con quartieri fantasma senza servizi STA alla lettura e all'ideologia di ognuno, naturalmente, decidere se questa "contaminazione" dall'esterno sia minacciosa o promettente. Certo è un fenomeno oramai strutturale (gli stranieri erano il 2,4 per cento della popolazione totale nel 2002, oggi sono il 6,34), e così "italiano" che risulta difficile, per chi ha meno di quarant'anni, immaginare o ricordare un'Italia senza stranieri, senza asiatici, africani, slavi, arabi.
Il censimento, per altro, conferma in modo inoppugnabile che l'immigrazione è anche un termometro implacabile del benessere economico di un territorio: due stranieri su tre vivono nel Nord Italia, nelle regioni dal reddito più alto e dal tessuto economico più sviluppato. L'assenza di immigrazione è segno chiarissimo di gracilità economica. Anche questo dovrebbe insegnarci ad accogliere gli stranieri, quando bussano alla nostra porta, come una buona notizia.
Terzo colpo d'occhio: il cambiamento delle famiglie. Il loro numero è aumentato (i nuclei familiari censiti sono circa 2 milioni e mezzo in più rispetto al 2002), ma le dimensioni sono più ridotte: 2,4 il numero medio dei componenti (era 2,6 dieci anni fa). Influisce fortemente sul dato la frammentazione del concetto stesso di famiglia: le famiglie allargate sono illeggibili dalle statistiche, ma si moltiplicano con il forte aumento di separazioni e divorzi. Così che il concetto stesso di "nucleo familiare" perde progressivamente senso, e i 2,4 componenti di ogni nucleo non riflettono la densità e la varietà dei rapporti, anche coabitativi, tra persone non più facilmente definibili come membri di questo o quel nucleo. Si pensi, per esempio, ai tanti figli di separati che sono censiti in una sola casa, ma vivono abitualmente in due case. Quarto e ultimo colpo d'occhio: sono aumentati in modo esponenziale, rispetto al censimento di dieci anni fa, i residenti in Italia che dichiarano di abitare in baracche, roulotte o tende. Da 23 mila a 71 mila. È uno dei contraccolpi più vistosi, anche se quantitativamente meno rilevanti, dell'immigrazione, dell'aumentato ingresso di nomadi e dunque di poveri, che ci rimettono di fronte a immagini anche estreme di indigenza e di disagio sociale.
Un piccolo grande cortocircuito storico, che rende a noi coeve situazioni da dopoguerra, rifugi di fortuna e villaggi di lamiera che sorgono nel fango e tra le erbacce delle periferie urbane, questua diffusa, grande difficoltà di integrazione e di scolarizzazione. L'Italia è stata, per moltissimi arrivati da lontano, un approdo dignitoso e un progetto di vita. Per pochi è un parcheggio precario, una parentesi di stenti. È importante, ed è anche civile, che il quindicesimo censimento nazionale sia una fotografia così grande, e così minuziosa, da essere riuscita a inquadrare anche le baracche, i camper arrugginiti, i tetti di lamiera, le vie di terra battuta dove i bambini giocano con niente, come è pratica diffusa nelle infinite lande povere del pianeta.
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Basta pasturare i
partiti!
VV
Il giro di soldi legato alla
corruzione politica in Italia è di 60 miliardi. Non solo questa è la classe
politica più costosa e folta d'Europa (un milione e 300.000 persone) ma anche la
più corrotta, sporca e inetta. Mani pulite è scoppiata solo in Italia.
Chi doveva pagare è rimasto al suo posto e la corruzione è continuata
peggio di prima. Lo provano Lusi, Penati, Belsito, Fiorani, le scalate bancarie,
le mazzette, gli appalti, le cricche, i rapporti con la mafia, l'economia
incaprettata, le compravendite in parlamento, l'enorme carrozzone
politico...
A questo punto possiamo solo
applicare TOLLERANZA ZERO !
E' inaccettabile che questa
marmaglia pretenda, dopo il danno fatto, di continuare indisturbata nei suoi
abusi, privilegi e ruberie. Per cui è assolutamente necessario stroncare ogni
elargizione pubblica, dal momento che non lo meritano. Si rimbocchino davvero le
maniche come ha fatto il M5S e ripartano da zero.
Dunque niente finanziamenti a
giornali e partiti, com'è nel programma del M5S! Non c'è altra
soluzione!
Temo che finanziamenti da stati
stranieri, multinazionali, magnati, mafia, compravendite di voti o mazzette ce
ne saranno sempre. Più che non ce ne sono stati finora! Provveda la legge penale
col carcere! Hanno ricevuto soldi dalla Russia, dall'America, dalla mafia, dalle
multinazionali e da corrotti di ogni tipo.
Buona l'idea di spazi gratuiti in
tv per un tot di partiti, ovviamente non tutti gli 84 che ci sono, ma solo
quelli che per forza propria sono riusciti ad avere certi risultati elettorali,
spazi di confronto e interviste nelle ore serali e spazi maggiori nel mese prima
le elezioni. Eliminare le affissioni stradali di qualsiasi tipo, con spazi
gratuiti per manifesti con relativi programmi solo nelle sedi comunali.
Mantenere i banchetti e i volantini a mano, con divieto di volantini mandati o
portati tramite posta o buttati per strada. Per il resto c'è internet. Ogni
partito si faccia lì un suo spazio, con obbligo di pubblicazione di programma
e candidati, foto e curriculum
.
Il modello democratico di Grillo
terrorizza le caste
Controcorrente
Mi sono chiesto, cosa davvero
spaventi tutti gli anti-Grillo. Vedo 2 tipologie:
-quelli che monopolizzano oggi il
potere, strutturati in caste, cittadini, giornalisti ecc.,tifosi
di una linea o di un partito in buona o cattiva fede. Un dato li
accomuna: la grande paura del cambiamento, patologia più radicata ed evidente
nelle persone anziane per cui la conservazione dell’esistente, pur quasi sempre
mal tollerato, è sempre più gradita e meno angosciante di un cambiamento
radicale .E’chiaro che è proprio il metodo ed il modello
“rivoluzionario” di democrazia dal basso e di riappropriazione da
parte dei cittadini della politica che spaventa.
Soprattutto le caste e i
partitoni, che siedono da una vita sugli scranni, occupando ogni settore del
potere, sono comprensibilmente terrorizzati dall’idea che semplici cittadini li
detronizzino o li controllino costantemente nel loro agire e nelle loro scelte
più importanti. La loro brama di onnipotenza, dunque di eternità, i loro fragili
equilibri e schemi rassicuranti costruiti nel tempo, denaro, posizione di
prestigio, privilegi o anche sicurezze mentali verrebbero spazzati
via ed essi dovrebbero rimettersi in discussione, magari al servizio degli
altri, dovrebbero cambiare
La stampa
internazionale sta seguendo con grande attenzione la crescita del
Movimento 5 Stelle
Di seguito parte dell'articolo apparso sul TIME:
"La dice lunga per la politica italiana che la figura
politica più potente dopo l'ex Primo Ministro Silvio Berlusconi, travolto dagli
scandali, sia un comico brizzolato ed esplosivo di nome Beppe Grillo, noto
per aver organizzato i V-Day, giornate di protesta nazionale contro la
corruzione del governo. Un desiderio di cambiamento attraversa l'elettorato
europeo, gli Italiani vogliono avere una possibilità di scelta e, con
l'eccezione di Beppe Grillo, l'Italia non ha un solo leader nazionale che non
fosse già in politica nel 1994, l'anno in cui Berlusconi prese il potere.
Le elezioni municipali di maggio sono l'ultimo concreto test politico prima delle consultazioni nazionali del prossimo anno. Se i sondaggi sono corretti, i politici italiani prenderanno la stessa lezione dei tiranni della Primavera Araba: la repressione del cambiamento si traduce in un sollevamento popolare. La fiducia nella classe politica è a una sola cifra. Gli scandali e la corruzione si contendono lo spazio nei giornali con una frequenza che sconvolge anche il pur assuefatto elettorato italiano. È opinione condivisa che il governo di tecnici non eletti di Mario Monti - la sua stessa esistenza è la prova dell'incapacità della democrazia italiana di produrre un'alternativa migliore - sia stato incaricato di ripulire il disastro che i politici sono stati incapaci di risolvere.
La politica italiana è diventata burocrazia. I protagonisti storici cercano di respingere gli sfidanti non con piattaforme di idee, l'oratoria o la politica, ma con la macchina radicata dei loro partiti. Se aprite un paio di giornali degli ultimi 18 anni, troverete gli stessi nomi. Prendete Pier Ferdinando Casini. Ha iniziato la sua carriera politica nella Democrazia Cristiana, ha poi rotto e da allora ha guidato altri due raggruppamenti nati da scissioni e fusioni. "Nel resto del mondo, i partiti rimangono gli stessi, ma cambiano i leader", dice Matteo Renzi, il sindaco di Firenze e uomo politico che ha lottato per sfondare nel panorama nazionale. "Per noi, è il contrario." Secondo la legge elettorale - introdotta nel 2005 - gli elettori non votano i singoli candidati, ma liste di partito stilate dai leader politici che, come prevedibile, selezionano in base alla lealtà. Berlusconi è stato cacciato in novembre e il suo alleato di lunga data Umberto Bossi, capo della xenofobica Lega Nord, si è dimesso in aprile tra le accuse di spesa di fondi del partito per conto della sua famiglia. Ma entrambi sono stati rimpiazzati da sottotenenti scelti con cura. Nel frattempo, i loro avversari a sinistra continuano a scandagliare le profondità delle loro gerarchie di partito per una serie di burocrati poco stimolanti.
Con i leader del Paese concentrati sul loro gioco di poltrone, i problemi della terza economia più grande d'Europa sono rimasti in larga parte trascurati. L'attuale generazione di politici ha governato come se fosse determinata a prosciugare il Paese prima di morire. Dal 1994 in Italia i partiti hanno ricevuto 3,3 miliardi di dollari di finanziamento pubblico delle campagne elettorali, ma solo 800 milioni sono stati contabilizzati come spesa elettorale; il resto è scomparso nelle casse dei partiti. Nel frattempo l'economia è in stallo. Nel mese di aprile, l'Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che l'11,6% della forza lavoro aveva rinunciato a cercare lavoro - da sommarsi al tasso ufficiale di disoccupazione del 9,8%.
Finora, la reazione del Parlamento è stata un altro "gioco delle sedie musicali". Il 19 aprile, Casini ha presentato il Partito della Nazione, che spera comprenda membri del governo tecnico del Primo Ministro Monti. Per non essere da meno, il successore di Berlusconi, Angelino Alfano, ha dichiarato che lui e l'ex Primo Ministro faranno presto un annuncio "che cambierà il corso della politica italiana nei prossimi anni." Anche i politici di sinistra parlano di rimpasto.
Per coloro che vogliono che i loro partiti sopravvivano, il messaggio non dovrebbe essere "abbottonarsi", ma "aprirsi". In caso contrario, non dovrebbero sorprendersi se gli elettori prenderanno in prestito una citazione di Beppe Grillo per dire loro cosa fare di se stessi."
Le elezioni municipali di maggio sono l'ultimo concreto test politico prima delle consultazioni nazionali del prossimo anno. Se i sondaggi sono corretti, i politici italiani prenderanno la stessa lezione dei tiranni della Primavera Araba: la repressione del cambiamento si traduce in un sollevamento popolare. La fiducia nella classe politica è a una sola cifra. Gli scandali e la corruzione si contendono lo spazio nei giornali con una frequenza che sconvolge anche il pur assuefatto elettorato italiano. È opinione condivisa che il governo di tecnici non eletti di Mario Monti - la sua stessa esistenza è la prova dell'incapacità della democrazia italiana di produrre un'alternativa migliore - sia stato incaricato di ripulire il disastro che i politici sono stati incapaci di risolvere.
La politica italiana è diventata burocrazia. I protagonisti storici cercano di respingere gli sfidanti non con piattaforme di idee, l'oratoria o la politica, ma con la macchina radicata dei loro partiti. Se aprite un paio di giornali degli ultimi 18 anni, troverete gli stessi nomi. Prendete Pier Ferdinando Casini. Ha iniziato la sua carriera politica nella Democrazia Cristiana, ha poi rotto e da allora ha guidato altri due raggruppamenti nati da scissioni e fusioni. "Nel resto del mondo, i partiti rimangono gli stessi, ma cambiano i leader", dice Matteo Renzi, il sindaco di Firenze e uomo politico che ha lottato per sfondare nel panorama nazionale. "Per noi, è il contrario." Secondo la legge elettorale - introdotta nel 2005 - gli elettori non votano i singoli candidati, ma liste di partito stilate dai leader politici che, come prevedibile, selezionano in base alla lealtà. Berlusconi è stato cacciato in novembre e il suo alleato di lunga data Umberto Bossi, capo della xenofobica Lega Nord, si è dimesso in aprile tra le accuse di spesa di fondi del partito per conto della sua famiglia. Ma entrambi sono stati rimpiazzati da sottotenenti scelti con cura. Nel frattempo, i loro avversari a sinistra continuano a scandagliare le profondità delle loro gerarchie di partito per una serie di burocrati poco stimolanti.
Con i leader del Paese concentrati sul loro gioco di poltrone, i problemi della terza economia più grande d'Europa sono rimasti in larga parte trascurati. L'attuale generazione di politici ha governato come se fosse determinata a prosciugare il Paese prima di morire. Dal 1994 in Italia i partiti hanno ricevuto 3,3 miliardi di dollari di finanziamento pubblico delle campagne elettorali, ma solo 800 milioni sono stati contabilizzati come spesa elettorale; il resto è scomparso nelle casse dei partiti. Nel frattempo l'economia è in stallo. Nel mese di aprile, l'Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che l'11,6% della forza lavoro aveva rinunciato a cercare lavoro - da sommarsi al tasso ufficiale di disoccupazione del 9,8%.
Finora, la reazione del Parlamento è stata un altro "gioco delle sedie musicali". Il 19 aprile, Casini ha presentato il Partito della Nazione, che spera comprenda membri del governo tecnico del Primo Ministro Monti. Per non essere da meno, il successore di Berlusconi, Angelino Alfano, ha dichiarato che lui e l'ex Primo Ministro faranno presto un annuncio "che cambierà il corso della politica italiana nei prossimi anni." Anche i politici di sinistra parlano di rimpasto.
Per coloro che vogliono che i loro partiti sopravvivano, il messaggio non dovrebbe essere "abbottonarsi", ma "aprirsi". In caso contrario, non dovrebbero sorprendersi se gli elettori prenderanno in prestito una citazione di Beppe Grillo per dire loro cosa fare di se stessi."
..
"Laurea non c’è": il pezzo cult sul Trota e la
Lega
..
Danilo
Dovevamo aspettare un giornalista inglese per leggere
qualche articolo sensato sulla politica italiana.
Davanti al bollettino di guerra dei suicidi in tutta
Italia, i politicanti - presenti in tv 24 ore su 24 - vanno cianciando di
antipolitica, populismo, destra, sinistra, grande centro, voto moderato. Vivono
in un mondo tutto loro, molti sono pure irreversibilmente
rincoglioniti.
..
Florindo
Se il boom l'hanno sentito fino a Londra è segno che
Morfeo è proprio sordo.
In realtà lui (e glielo scrivo in napoletano perché
lo capisce) "Fa o fess pe nun ghi a guerr".
..
Molti semplici cittadini invece
non hanno ancora del tutto realizzato che i Grillini siamo noi. Chiunque, pur in
un quadro di idee base condiviso, può proporsi all’interno del Movimento, con le
sue competenze per costruire insieme una politica e società diversa, attiva e
partecipata. Questa mi pare la grande innovazione per certi versi
"rivoluzionaria" del M5S, che apre ai cittadini la possibilità di partecipare e
decidere alla vita politica del nostro paese attraverso il proprio impegno
diretto. E' la democrazia dal basso, il controllo dal basso utilizzando la rete.
E magari la sx lo facesse!
.
Un editoriale di una pagina di Travaglio che racconta
il processo di diffamazione contro Grillo negli anni, la feccia che risale il
pozzo
.
Guardatevi la deliziosa signora
Concetta, la saggia e sana sorella settantenne di Di Pietro. Quanta Italia bella
c’è dietro una persona così!
Don Paolo
Farinella
Il 28 aprile 2012, anniversario della morte di
Mussolini, sono state celebrate delle Messe «in suo onore».
A Catania Don Antonio Lo Curto, rettore della chiesa
di San Gaetano alle Grotte, durante la celebrazione si è lanciato in una
entusiasmante predica fino a commuovere: «Benito ha solo commesso alcuni errori,
come le leggi razziali e la guerra. Ma sono errori che tutti possiamo fare».
Certo, caro prete, tutti possiamo portare la nazione in guerra e tutti ogni
giorno rischiamo di portare gli Ebrei nei forni crematori prima di pranzo o
immediatamente dopo la pennichella perché magari ci siamo svegliati di
traverso.
Subito dopo di lui, ha preso la parola il segretario
regionale della “fiamma tricolore” il quale ha concluso il suo discorso in pieno
stile squadrista al grido «Benito Mussolini!» a cui i circa 40 presenti hanno
risposto a squarciagola: «Presente!», scattando sull’attenti col saluto romano,
mano tesa e pancia in fuori.
A Giulino di Mezzegra, in provincia di Como dove nel
1945 vennero fucilati Mussolini e la Petacci, da oltre 30 anni don Luigi
Birindelli celebra la Messa per i due. Quest’anno si è limitato a benedire la
targa ricordo dei due amanti, benedetti dal Signore in vita, in fascismo e in
morte.
A Predappio, paese natale di Mussolini,è stato un
prete nigeriano, don Martin Umelo, a
commemorare il duce truce. Il corteo verso il cimitero era guidato dal prete
lefebvriano Giulio
Maria Tam, che ha detto: «Mussolini fece la religione cristiana di
Stato per salvare la nostra civiltà, Dio, patria e famiglia. Siamo orgogliosi
delle crociate, perciò marceremo con la croce, simbolo di civiltà».
A Cremona, al cimitero per commemorare Roberto
Farinacci, don Oreste
Mori
ha
detto: «Io sono un prete, e come tale sono al di sopra
di tutto. Penso che sia giusto ricordare tutte le vittime. Del resto, parlare di
Mussolini è parlare di patria. La bandiera italiana, in fondo, è quella per cui
hanno combattuto i morti di entrambe le parti».
Eh, no, caro lei, perché in codesto modo si
giustifica tutto! Anche Hitler allora, anche Stalin, e anche Mao allora possono
essere giustificati e tutti i morti ammazzati da costoro chi li ha ammazzati?
Secondo questa logica, sono stati un piccolo errore di calcolo, un disguido da
distrazione! Quando si perde la memoria della storia si mette tutto nel
calderone si fa un bel minestrone. Noi non possiamo. Noi non dobbiamo. Chi
stava dalla parte di Mussolini e di Salò stava dalla parte degli orrori e del
torto. Chi stava dall’altra parte stava sulla via della verità e della ragione.
La morte non uguaglia alcuno, ma incide ciascuno alle proprie
responsabilità.
Oggi c’è il tentativo di dire che non esiste più
destra e sinistra perché bisogna guardare ai fatti; ebbene, io non ci sto. Se
essere concreti significa dimenticare ciò che è accaduto e riconoscere ai
repubblichini di Salò lo stesso onore dei martiri della libertà, allora voglio
essere astratto, tanto astratto da diventare un fantasma invisibile. Questo
atteggiamento è il padre del neonazismo risorgente, del fascismo che non è mai
morto e dei rigurgiti xenofobi che stanno avvelenando l’Europa. La Lega e il Pdl
sono i figli naturali di questo obbrobrio.
Voglio stare dalla parte dei giusti, anche se da devo
starci da solo.
..
Il M5S discute se andare o no in
televisione..
Qualcuno non sa o dimentica che
quando, nell'antica Atene classica, nacque la democrazia, sorsero subito scuole
di sofisti che insegnavano ai futuri carrieristi della politica a infinocchiare
la gente, con belle argomentazioni convincenti, e tali sofisti venivano
indottrinati per poter far sembrare vero un certo discorso, ma poi per far
sembrare verso anche il suo opposto, perché la politica da subito si trasformò
da cura del bene pubblico in artifizio che nascondeva l'interesse privato, così
che l'apparenza doveva prevalere sulla sostanza.
La televisione è essenzialmente
inganno e finzione.
Vorrei ricordare che nella prima
guerra del Golfo, il primo sbarco fu coreografato e filmato da terra, e fu
ripetuto più volte finché non si ottenne l'effetto 'spontaneo' desiderato. E'
come la famosa foto della battaglia di Ivo Jima con i combattenti che riescono a
drizzare la bandiera e che fu fatta con molte pose solo a guerra finita. Vorrei
ricordare anche che persone come Berlusconi viaggiano con una équipe di una
dozzina di truccatori personali, che le domande che ricevono sono concordate,
che i giornalisti sono scelti con cura estrema, che si allontana
chiunque sgarri a regole precise, e che loro come qualsiasi altra persona della
tv, dalla Gruber a Costanzo a Mentana, non parlano mai a ruota libera ma leggono
da grandi cartelloni le cose che devono dire e hanno costantemente un auricolare
nell'orecchio che non si vede, da cui arrivano loro le risposte. E' tutto falso
e falsificato. I nostri arriverebbero in questo mondo artificiale come pecore al
macello.
..
WEB E PENSIERO
COLLETTIVOViviana
Vivarelli
Oggi l'Italia è il paese più
squalificato d'Europa, uno su cui, grazie a Berlusconi, si permettono di ridere
tutti i paesi del mondo e anche parecchi paesi del terzo mondo.
Credo che, se questa idea della
democrazia orizzontale e non più verticale, diretta e partecipata e non più
succube e falsificata, si farà strada, potremo costruire il nostro Rinascimento
e tornare ad essere la culla del pensiero e della civiltà europea.
Ma, mentre la rinascita
rinascimentale fu prodotta dall'emergere di geniali personalità nella finanza,
nell'architettura e nell'arte, oggi la nuova rinascita italiana può essere
innescata da un Movimento di popolo, che produce pensiero sincronico e risale
grazie a una creatività collettiva, un brain storming in tempo reale quale solo
la Rete può permettere.
Le nostre istituzioni, le nostre
strutture, persino le nostre scuole sono conformate secondo modelli verticali,
per cui pochi parlano e comandano, tutti gli altri tacciono e ubbidiscono e
avanzano non per l’originalità e a creatività, ma per l’ubbidienza e
l’omologazione. Tutto sembra costruito per isolare l’individuo nel proprio
solipsismo e questo isolamento non solo mortifica l’essere umano ma può portarlo
alla disperazione.
Io sono partita dai licei,
cercando di stimolare i ragazzi a un lavoro comune di confronto e
partecipazione. Ho riportato poi il sistema a gruppi di adulti in cui era
stimolata la partecipazione libera (brain storming) nella crescita dei rapporti
di gruppo con attività multiple, per scoprire che in un gruppo che comincia a
funzionare sincronicamente si sprigiona un livello superiore di intelligenza e
di immaginazione, che non è la sommatoria delle singole menti ma in qualche modo
le travalica prendendo direzioni incredibili, proprio in virtù della sintonia,
come se si sprigionasse una mente superiore, un po’ come avviene quando si
sintonizzano delle onde elettromagnetiche e abbiamo dei picchi più alti della
somma dei precedenti. Questo fenomeno dell’amplificazione della mente
all’interno di un lavoro collettivo ho poi cominciato a osservarlo sul web, con
enorme interesse, perché la formazione di un pensiero collettivo è un fenomeno
nuovo estremamente produttivo e dagli esiti rivoluzionari. Penso che i sociologi
se ne dovrebbero occupare, perché è la grande novità del nostro tempo e credo
che Roberto Casaleggio sia stato un grande che ha scoperto questo fenomeno
comprendendone tutte le strabilianti implicazioni. Anche se è un tecnico ha
avuto una grandissima intuizione,su cui riposano, del resto, tutte le grandi
rivoluzioni del nostro tempo,dalla Spagna al Magreb alla Svezia. La rete è un
grande pensiero e noi ci siamo dentro,non più succubi ma creatori come le parti
in un organismo. Questo è il futuro. E questo viene demonizzato e temuto dal
potere verticale.
Commento di Roberto
Luxemburg
Il potere verticale ti ha dato la rete, e sempre il
potere verticale gestisce la rete e i contenuti che vi girano!
il brain storming funziona fino a un massimo di 20
persone
"Il pensiero collettivo" sarà il totalitarismo del
conformismo a mezzo web e porterà dove Asch ha già dimostrato col suo
esperimento: conformismo di massa!
Stai a lavorare per il potere verticale, per le
grandi corporation e nemmeno te ne accorgi!
.
No. Non è stato è il potere
verticale a darmi la Rete, è stata una tecnologia delle comunicazioni nata da
giovani che dentro il potere ancora non c'erano, è un tipo di progresso che è
sorto dalla creatività di ragazzi che non facevano parte della politica e hanno
avuto intuizioni geniali.
Il fatto poi che da queste
intuizioni siano nati degli imperi è un altro discorso. E ' un po' come
paragonare la scoperta della penicillina ai successivi imperi farmaceutici o
l'invenzione di Gutenberg agli imperi editoriali o, peggio ancora, alla
manipolazione indotta dalla cattiva stampa. C'è chi inventa a chi sfrutta. Sono
due discorsi diversi.
E non regge nemmeno l’obiezione
delle 20 persone. E' ancora retaggio delle vecchie teorie dei gruppi (io i
risultati migliori li ho ottenuto con gruppi 9+1) di cui si sono avvalse anche
le teorie aziendali, riferendosi a gruppi piccoli. Ritengo che il fenomeno in
corso sia molto diverso proprio perché più ampio. Non ho mai capito la
demonizzazione di Roberto Casaleggio che ho sentito confusamente ripetere anche
da De Magistris. Dagli scritti suoi che compaiono sul web, mi sembra che abbia
avuto una intuizione che ho avuto anch'io e che riguarda quello che chiamo
'pensiero collettivo'. Molti procedono ancora per stereotipi per quanto è stato
studiato, ma io sento che siamo di fronte a qualcosa di nuovo che ho cercato in
vario modo di spiegare nel mio Masada sulla 'Democrazia
orizzontale'.
Non essendo una sociologa, non ho
abbastanza strumenti tecnici per analizzarlo, ma è la cosa che più mi
incuriosisce e mi attacca al blog: la crescita di un pensiero collettivo che si
autoalimenta grazie al tempo reale del web, creando da tante menti un organismo
nuovo superiore.
Io sono una junghiana e,
sperimentando forti situazioni di gruppo persistenti per molti anni, ho
assistito a qualcosa che Jung avrebbe apprezzato: il sorgere di un inconscio
intermedio tra quello individuale e quello collettivo.
Freud ci parla dell'inconscio
individuale, Jung di quello collettivo. Ma io avrei bisogno di qualcuno che
studiasse l'inconscio intermedio di gruppi abbastanza grandi in
Rete.
In un gruppo che persiste in un
lavoro comune mirando agli stessi obiettivi 'per molto tempo' si forma un legame
che travalica i singoli e alla fine ne fa le parti di un 'organismo'. Il
lavoro che ho fatto su gruppi di durata anche di 8 anni mi ha
fatto fare scoperte incredibili.
La differenza tra un organismo e
una moltitudine sommata è che tutte le energie dell'organismo si armonizzano in
un lavoro comune, come se esse entrassero in una 'sincronia armonizzata', nel
senso che l'opera di ognuna diventa funzionale al tutto.
Mentre nel gruppo di brain
storming aziendale o didattico, che deve essere per forza sotto le 20 persone,
perché di più in carne ed ossa insieme non possiamo farne lavorare, quello che
avviene in Rete è la possibilità di coordinare un numero maggiore di persone,
creando un organismo mentale multiplo, a patto però che si riesca a dar loro
anche un collante viscerale, emozionale, che sta sia nei rapporti di amicizia e
fiducia che uno ha con l'altro, sia nei rapporti di affetto verso il
coordinatore che diventa il catalizzatore superiore delle loro finalità ed
espressioni.
Il temperamento di Grillo è il
catalizzatore affettivo indispensabile in questa alchimia delle relazioni, senza
il quale questo miracolo non avrebbe potuto succedere. Ci tengo molto a credere
che l'organismo risultante abbia bisogno non solo di tanti apporti mentali che
vanno nella stessa direzione, ma anche di un lato emozionale che crea un senso
di appartenenza soddisfacendo anche le esigenze affettive della
persona.
Il senso di una 'casa comune' è
alla fine qualcosa che travalica il soggetto coordinatore creando forti legami
tra i membri del gruppo e realizzando il piacere di ogni individuo, come
l'appartenenza partitica, ma in senso molto più attivo e partecipativo, proprio
perché ha creato un organismo nuovo che è autonomo e si auotorigenera nello
sviluppo e nella soddisfazione del 'progredire insieme'.
Al di là del ritrovarsi in Rete e
del costituire un gruppo comune per interessi e scopi ‘insieme’, l’elemento
determinante, il catalizzatore appunto dell'organismo M5S, è proprio la
passionalità di Grillo, il suo urlare, il suo carattere eccessivo, il suo
strasbordare, quello che per taluni è un difetto insopportabile di buona
educazione, l’elemento che scardina le barriere mentali e che porta la mente al
di là di quanto, a causa di quelle stesse barriere che chiudono e costringono,
non potrebbe mai fare.
La stilizzazione del
comportamento produce stilizzazione delle idee. Alla fine il conformismo
comportamentale diventa conformismo concettuale, autocostrizione della
mente.
Quando tenevo laboratori
espressivi junghiani e volevo che persone, anche anziane, che non avevano mai
prodotto arte facessero capolavori, mettevo su una musica assordante e correvo
attorno a loro come una matta urlando ordini che impedissero alla mente di
pensare. Lo shock emotivo era tale che cadevano le barriere comportamentali e
l’inconscio liberato si esprimeva utilizzando il materiale artistico in forme
fortissime e catartiche. Grillo è lo sciamano che urla
scompostamente attorno al cerchio dei dormienti e li scuote dal loro sonno
risvegliandoli a una vita più vera.
..
BEPPE GRILLO E LE
SOCIETA’
Uno dei punti del M5S è entrato
nel governo Monti: il divieto della cariche multiple nei consigli di
amministrazione nelle società finanziarie che ha comportato la scomparsa di 1500
nei vari consigli di società quotate
e non.
Il Programma del
MoVimento 5 Stelle ha altri punti che riguardano le società quotate,
ne riporto alcuni:
- Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
- Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società
quotate
- Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate
- Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario. sistema industriale e dell'informazione
- Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite
- Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)
- Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa
- Abolizione delle stock option
- Abolizione dei monopoli privati di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato
- Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa...
- Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
- Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società
quotate
- Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate
- Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario. sistema industriale e dell'informazione
- Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite
- Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)
- Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa
- Abolizione delle stock option
- Abolizione dei monopoli privati di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato
- Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa...
.
RIDIAMARO : -
)
Ormai l’unica carica a cui
Berlusconi può aspirare è tenutario di un bordello. Lo danno 100 a
zero.
.
Dopo la tassa sulla casa ai
vecchietti negli ospizi, Monti sta studiando un’IMU sui CPT. Borghezio si è
offerto di stanare anche quelli che dormono sotto i ponti.
.
Casini ha chiuso il Terzo Polo
perché non rappresenta più una novità. La mafia ha fatto il suo tempo. Oggi è
meglio puntare tutto su Monti e la ‘ndrangheta.
.
Avete notato che in tv
Monti e Equitalia hanno sostituito gli stupri alle ragazze e
i furti in villa? Anche degli sbarchi non parla più nessuno. In quanto
agli Italiani, ormai sono terrorizzati da Equitalia e dall’aumento di consulenti
del Governo. Ubi peior, minor cessat.
La microsatira di
Alberto
In Tv una deputata del PD dice che Bersani è pieno di
slanci. Sarà l'Alzheimer.
.
I bookmaker puntano sul PD per il prossimo premier.
Gli elettori: «Meglio scommettere sul boom economico della Grecia».
.
Hollande taglia del 30% lo stipendio del presidente
Repubblica. Napolitano: «Per fortuna la sinistra non vincerà mai in
Italia».
.
Berlusconi: «Sono tornato dalla Russia rinfrancato,
ho respirato una ventata di libertà». Lì le ragazze girano senza
slip.
.
Casini: «Io e Fini siamo impegnati da mesi a
costruire qualcosa di nuovo». Stanno rinnovando il bagno dell’appartamento a
Montecarlo?
.
Monti: «Non li chiamerei suicidi, ma conseguenze
umane della crisi». Non lo chiamerei premier, ma conseguenza disumana di Goldman
Sachs.
.
Bersani: «Il PD è il perno della riscossa
dell’Italia». Più che il perno la pernacchia.
.
Napolitano: «Non vedo il boom di Beppe Grillo». La
miopia iniziò con i carri armati russi a Praga.
.
In 7 giorni 95.000 email di segnalazioni di sprechi
inviate al sito del governo. E contrassegnate da Monti come spam.
.
Bergamo: liberato l’uomo in ostaggio di
Equitalia.
.
Lucifero colto da malore, credeva fosse giunta l'ora
di dover accogliere Andreotti all'inferno.
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Il Papa: «La scienza abbia il senso del limite». La
religione del ridicolo.
.
Matteo Renzi: «Dante era di sinistra». Lasciate ogni
speranza voi che votate PD.
.
Monti ha nominato Delio Rossi commissario per i
Rapporti col Parlamento.
.
Sylvester Stallone a 65 anni farà Rambo 5. Libererà
migliaia di pensionati in ostaggio di Equitalia?
.
Con il sito del Governo i cittadini potranno
segnalare gli sprechi. Inserito il testo cliccare il pulsante “Invia
affanculo”
.
4 giovani su 10 sentono le voci:” Lavoro... Futuro...
Meritocrazia...”
.
Bersani: «Il PD è un usato sicuro». Come una
prostituta con la sifilide.
.
Monti: «Sacrifici fino al 2013». Martirio dal
2014.
.
Passera: «In futuro possibile riduzione delle
accise”. Giusto quando ci si stava affezionando a quella sulla guerra in
Abissinia.
.
D'Alema: «Beppe Grillo è un mix di Bossi e Gabibbo».
D’Alema di Uni e Pol.
.
PD-PDL-UDC contro l'abolizione del finanziamento ai
partiti. Come se Dracula volesse abolire i canini.
.
Maroni: «Dopo Bossi mai più un leader carismatico
nella Lega». Bersani si candida.
.
Fornero: «E' possibile cambiare qualcosa della
riforma del lavoro». Sì, il ministro.
.
L’Imu si pagherà in tre rate. L’ultima il 2
novembre.
…
Partiti: rimborsi elettorali ottenuti (2008-2012)
rispetto alle spese sostenute. http://pic.twitter.com/Zdl4bcGM
.
Renzo Bossi si è dimesso da consigliere regionale.
Torna a dedicarsi allo studio.
(Ha detto che dopo la laurea si prende la
specializzazione)
.
Al Trota 40.000 € per aver perso il lavoro.
L’indennità di 40.000 operai licenziati insieme.
.
Riassunto della carriera politica di Renzo Bossi:
guadagnava 12.000 € al mese per guardare le tette di gomma della
Minetti.
.
La Lega, un partito da una scopata e via.
..
La ‘Ndrangheta risponde con orrore alle accuse di
collusione con la Lega
.
Bossi: «ll cerchio magico non esiste». Si attende
l’outing del Papa su vita eterna e paradiso.
.
Monti: «Le leggi razziali furono atroci». Come
diranno tra 20 anni sulla sua riforma del lavoro.
.
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