venerdì 7 dicembre 2012

MASADA n° 1379 15/4/2012 CASINI VERDI D’ITALIA



Le espulsioni della Lega – Rosy Mauro e il sindacato padano – Bagarre sui finanziamenti pubblici ai partiti – Chi pagherà i debiti del Giornale della Lega e di Telepadania? – I sondaggi danno il M5S al 7% , è il terzo partito nazionale – Perché banche e fondazioni non pagheranno l’IMU ? – La protervia dei media che ignorano il M5S o lo diffamano – Ma quante case si è comprata la famiglia Bossi? – La Lega metterà la quarta rata di rimborsi in beneficenza – Lega, patacche e facce di bronzo – La credibilità di Maroni - Il neo-feudalesimo della finanza – Aumenti indebiti delle tariffe elettriche col falso alibi dell’aumento del costo del petrolio- Esodati- I suicidi per la crisi
Lavoro. Costituzione. Welfare. Territorio. Pensioni. Partiti. Magna magna. Cambiano le maitresse. Ma restano i casini. E aumentano le marchette.
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Le riforme di Monti
(venividiwc)
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Fabrizio De André!
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.
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Le tre battute più cretine d’Italia:
-bisogna votare Berlusconi perché essendo già ricco non avrà necessità di rubare (lo ripetono ancora i seguaci del Pdl)
-bisogna finanziare i partiti per evitare che rubino o che la politica dipenda dai più ricchi (lo ripete la Bindi dopo che il Pd perfettamente rifocillato dal denaro pubblico ha regalato l’Italia prima a Berlusconi e poi agli esecutori del grande capitale internazionale come Monti)
-bisogna fare il federalismo per spezzare il centralismo romano, contrastare la corruzione dei politici e restituire il potere al popolo (lo dicono ancora quei leghisti che continuano a inneggiare a Bossi e a Maroni)
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Giovanni
Espulsi Rosy Mauro e Belsito. Salvato Renzo Bossi per riconosciuta l’incapacità di intendere e volere.
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Volevano espellere anche lui, poi la comunità ittica ha protestato.
Un tempo si salvavano le foche monache.
Oggi le Trote Family.
Bossi avrebbe voluto affidare la macchina del partito al figlio Riccardo, poi ha pensato che lasciargliela sfasciare contro un muro per ripartire senza una ruota non era proprio il massimo.
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Certo che se al convegno di Bergamo invece delle scope portavano i gavettoni di candeggina, allora sì che sarebbe stata una bella pulizia!
TheQ
Grossi cambiamenti nella Lega riguardo ai diritti umani: ora esiste la giornata dell’orgoglio Padano in cui ogni leghista può abbracciare amorevolmente un suo simile che piange lacrime di coccodrillo. Consigliata la partecipazione con vestiti verde pisello, maschere e corna in testa. Momento clou della serata: il bacio di Giuda.
Shiritis
Bossi: "Vi chiedo scusa per i miei figli. Sono nati a mia insaputa.”
IL SINDACATO PADANO
Viviana
Rosi Mauro ha ribadito di non aver mai preso soldi dal partito, ma solo donazioni per il sindacato. Ma cos’è questo sindacato padano? Dice di avere 350.000 iscritti ma nessuno l’ha mai visto in azione e nessun lavoratore confessa di essersi iscritto. Sembra una cosa fantomatica come la Padania o il federalismo. Del resto in un mondo dove si crede agli asini che volano, si fa la caccia alle streghe, si è governati da fattucchiere e per 20 anni si incanta la gente con cose invisibili, tutto torna
Però il sindacato fantasma in 13 anni ha fruttato bene alla Mauro che ci ha messo 3 dipendenti tra cui sua nipote. Di questo Sin-pa nessuno ha visto i conti o i bilanci. Nelle intercettazioni Belsito diceva ridendo che se i leghisti avessero visto i famosi conti del Sin-pa sarebbe venuto loro un infarto, per cui, anche se formalmente la Mauro non è indagata, sembra di capire che detto sindacato fosse una scatola nera con fondi a suo uso e consumo, col beneplacito di Bossi che di lei si fidava ciecamente tenendola sempre accanto.
Nell’inchiesta si parla di un bonifico a suo favore di 29.150 franchi svizzeri.
Si sa della sua love storie col suo body guard Pier Mosca, è lei che da semplice poliziotto lo fa assumere dal Senato in qualità di consulente, (ma consulente di che?), gli paga diploma e università in Svizzera con 130.000 € presi dalle casse della Lega, lo aiuta la diffusione del suo cd mettendolo in vendita alle feste della Lega e garantendolo come ospite a Radio Padania e gli fa pure avere un mutuo agevolato.
Lei dice: «La Lega non mi ha mai dato un €.” Non è proprio vero. Nel 2009: 60.000 euro, nel 2010: 101.000 euro. 120.000 euro per una laurea all’estero per sé (oggi se non hai una laurea presa all’estero non sei nessuno), 130.000 euro per diploma e laurea per il suo amante, ma lei nega. Giura anche che il Pier Mosca non è il suo amante e che non lo ha assunto in Senato. Ma Palazzo Madama smentisce: “Lei in persona nella sua qualifica di vicepresidente del Senato ha fatto assumere il suo bodyguard come assistente capo assegnato all'Ispettorato di Ps del Senato».
Ma lei dura, aggrappata al suo banco senatoriale, come Fede alla scrivania di Mediaset. Tanto attaccamento al posto di lavoro commuove. Come diceva Monti: “Come è monotono questo posto fisso! Non preferireste muovervi, cambiare, fare nuove esperienze?”
La difesa che i leghisti fanno dei loro bastardi è che la Lega ha rubato meno degli altri. Ditemi voi se questa è una difesa che può reggere!?
La difesa di chi vota Pd o Pdl la devo ancora capire.
Cos'è? una confessione pubblica di correità?
Quanto gli ci vuole agli elettori a capire che se continuano a votare degli incapaci o dei delinquenti andremo tutti a stare sempre peggio?
Però devo anche capire la difesa di quel presunto 47,5% di italiani che continuano a dare consenso a Monti (ha perso 10 punti in una settimana ma a fronte delle porcherie che ha fatto ci sembra proprio una miseria!)
Giovanni Bravin
Monti ha presentato la sua squadra di 37 sedicenti TECNICI. Ben 5 di loro hanno dovuto dare le proprie dimissioni da ditte esterne per palese conflitto d'interessi. 5 persone su 37, sono il 13%! Passera ha impiegato DUE mesi per vendere sue azioni dell'Intesa Sanpaolo! Li chiamano TECNICI..... IN CHE COSA???
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Giuseppe Calestani
Mi ritorna in mente il voto sulla s-fiducia al governo B, quando con i voti (ed esattamente solo quelli) di Razzi e Scilipoti il governo fu salvato, e conseguentemente la situazione economica e la reputazione dell'Italia in campo europeo andò ad aggravarsi in maniera disastrosa e irreversibile.... Cosa sarebbe successo e come avrebbe risposto quel dannato spread se il governo fosse caduto veramente (come sarebbe stato giusto, guardando le alleanze del momento) e l'Italia fosse andata a nuove elezioni, giuste, democratiche, e nello sviluppo naturale del momento politico. Facile pensare che la situazione avrebbe potuto essere molto migliore di come siamo ridotti adesso, con questo "simil-governo" commissionato dalla famosa "lettera dall'Europa"... Ci rendiamo conto... si renderanno mai conto... questi due loschi figuri...di quale danno hanno realmente provocato al loro Paese? Pagheranno mai per ciò che hanno causato?
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Viviana
(Già, ma furono appunto l’inetto Napolitano e il rinnegato Bersani a rifiutare quelle elezioni in cui il csx sarebbe stato sicuro vincitore ma avrebbe dovuto anche assumersi la responsabilità di gestire la crisi. E come possono oggi gli elettori del Pd, di fronte a una così plateale rinuncia di responsabilità da parte di Bersani decidere di rivotarlo ancora? A che scopo dovrebbero farlo? Perché rivenda il paese agli speculatori, ai grandi magnati, a un liberismo ancora più bieco e meschino? Ma vi pare che il Pd, prima col suo servilismo a Berlusconi, poi col rinnegamento delle sue responsabilità politiche ed economiche, sempre col tradimento dei valori della sx, non si sia sputtanato abbastanza e non abbia dimostrato fin troppo di essere solo un parassita di regime?)
DI PIETRO
Ogni giorno questa maggioranza anomala si sta dimostrando un’associazione per fregare gli italiani, a cominciare dalla legge sul finanziamento pubblico ai partiti che andava abrogata per mandare un messaggio chiaro agli italiani. E non, come è stato proposto, rinviare l’incasso dell’ultima rata dei rimborsi per le politiche 2008 a una data successiva. Quei soldi possono andare al ministro Fornero che ne ha bisogno per darli alle fasce sociali più deboli. Che cosa vuol dire, inoltre, pubblicare i bilanci su internet? Non c’è bisogno di una legge per poterlo fare. Già adesso, infatti, i bilanci devono essere pubblicati in rete. L’accordo prevede anche di affidare il controllo dei bilanci a società terze. Mi chiedo chi ha il compito di nominarle. I partiti? Piuttosto, affidiamo il controllo alla Corte dei Conti. Infine, non capisco perché non sia stata prevista una riduzione a regime del finanziamento. La verità è che questa pseudo-maggioranza vuole illudere i cittadini facendo credere loro che cambierà le cose, ma non sarà così. Per questo motivo l’IdV ha proposto una legge d’iniziativa popolare e ha depositato i quesiti in Cassazione per un referendum che abolisca i rimborsi elettorali e si sta già attivando per la raccolta delle firme.
Bersani ha dichiarato: «Senza controlli sui bilanci dei partiti, codici etici e regole sulle candidature l’Italia non è una democrazia moderna». Vero. Come mai allora questi bei propositi scompaiono quando si passa ai fatti e tutti i partiti, compreso il Pd, non mollano un euro sui loro malloppi, non accettano il controllo di una Corte dei Conti rinforzata, come avviene negli altri paesi, mentre B addirittura l’ha svuotata di compiti nel suo piano massonico di indebolimento graduale di tutte le istituzioni, massimamente quelle di controllo, ben appoggiato costantemente dalla Lega, e come mai, persino nella crisi presente con un paese in ginocchio, questi stronzi di partiti non mollano un euro del loro bottino e non accettano di essere almeno rimborsati per le note spese e non per somme stratosferiche e fasulle che non fanno che accrescere la loro corruzione? Ma quanto vogliono essere odiati dal popolo italiano come devastatori e razziatori?
Marco
L'ABC è divenuta piano piano un sorta di massoneria partitocratica che vuole sopravvivere a se stessa e far sì che sostanzialmente il sistema non cambi!
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Alessandra Amato
BASTA con il culto del capo BASTA con i PREMIER, i Bossi, i Berlusconi e quant'altri si pongono come 'il fu' Mussolini, a capo di una combriccola di fanatici che potrebbero diventare pericolosi per la nostra democrazia!
BASTA con i nomi sui simboli, con i BOSSI, i BERLUSCONI, i CASINI, i DI PIETRO, i VENDOLA etc. Un partito non ha bisogno di un CAPO con il suo nome scritto su di un simbolo, il popolo non è deficiente sa per chi votare non c'è bisogno del nome ... Ci è bastata una terribile guerra che ha avuto per protagonisti due orrendi capi Hitler e Mussolini che sono stati la rovina del mondo e il popolo li acclamava senza cognizione di causa, senza ragionare, con i paraocchi come i padani di BOSSI che continuano a fare il tifo per il CAPO nonostante tutto quel marciume che è venuto fuori ... Un VERO partito deve essere composto da un insieme di persone CAPACI, possibilmente ONESTE, possibilmente ben ISTRUITE che non siano cultori del fanatismo e adoperino slogan offensivi per i più. La LEGA è stata l'infamia più grande del dopoguerra e della cultura italiana che VERGOGNA!!
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Mario Valente
Tutto, purtroppo, si tiene: il prof. Monti persevera diabolicamente nel suo progetto di fare dell'Italia un paese a sovranità limitata della "mano invisibile" del "libero" mercato UE e del capitale finanziario globale; i partiti dei privilegi- leggi ABC- perseverano nel conservare ed accrescere ogni incostituzionale emolumento pubblico, a danno e con beffa della stragrande maggioranza dei lavoratori, pensionati, pubblici e privati dipendenti, come se contribuire a ridurre sul lastrico i loro concittadini fosse una benemerenza e una "necessità" dell'attività politica, e non la forma più subdola e illegale di disprezzo di ogni diritto civile e politico.
TELEPADANIA FALLISCE, GLI ITALIANI PAGHERANNO I SUOI DEBITI
Oltre 700.000 euro di debiti tributari e finanziari ed un patrimonio netto negativo che supera i 435.000 euro. Questi i numeri deprimenti di Telepadania, la televisione di propaganda leghista con una programmazione talmente noiosa e pateticamente faziosa da essere snobbata persino dagli stessi “padani”.
Telepadania fallisce con 700.000 euro di debiti
Il quotidiano La Padania è in rosso in procinto di chiudere
Ma non sarebbero dovuti andare lì i soldi della cassa del partito, invece di cercare di rimpiattarsi in improbabili paradisi fiscali con la consulenza della mafia e di soddisfare le voglie del cerchio magico, figli e amanti compresi?
E hanno pure la faccia di parlare di complotto!
Ah, il complotto lo vediamo benissimo, ma ordito da Bossi ai danni di noi tutti!
COMPLIMENTI ALLA LEGAViviana
Per la prima volta mi devo complimentare con la Lega che ha deciso di rinunciare alla quarta tranche dei rimborsi elettorali, e se lo facessero anche gli altri partiti, 100 milioni che potrebbero essere dati alle OGN che aiutano i più deboli.
Però i guai della Lega sono tutt’altro che chiusi, come dice Maroni:
“Ora che pulizia è fatta, possiamo ricominciare a fare politica”, per cui Lilli Gruber ha chiesto a Cota: “Governatore, e allora erano Belsito e la Rosy Mauro che prima vi impedivano di fare politica?”
Rosy Mauro resiste alle spinte a lasciare il suo ambitissimo posto di vicepresidente del Senato e, visto che è totalmente incapace persino di registrare una votazione e ha contro tutta la base infuriata, il suo futuro non pare molto solido. Il fatto orrido è che la base la odia furiosamente non perché manipolava Bossi ma ”perché è una terrona”, e ciò la dice lunga su queste crape, che dopo 20 anni di lavaggio del cervello possiamo considerare ormai perse a ogni civiltà.
Intanto i guai giudiziari non sono finiti. Calderoli è sotto inchiesta e hanno arrestato Davide Allegri, ex assessore provinciale di Piacenza, per corruzione e
concussione, mentre avanza l’inchiesta sull’uomo forte della Lega in Emilia, Angelo Alessandro, indagato per finanziamenti illeciti. Insomma la cosiddetta Padania è in tutto e per tutto uguale a Roma ladrona.
Di Pietro vuole che il falso in bilancio torni ad essere reato e l’ANM fa il braccio di ferro sulla responsabilità civile dei giudici e non accetterà che questi ladroni aboliscano anche le intercettazioni. Malgrado gli scandali, le mazzette continuano persino dentro le istituzioni, e persino nel nuovo Ministero dello Sviluppo di Passera ci sono funzionari che intascano mazzette. Ma aumentano le vittime munite di telecamera e d’accordo con la GdF. B sfila alcune frequenze in regalo, e Monti vuol far salire ancora il prezzo della benzina. Mentre questi obbrobri avvengono, la Santanchè offende la memoria di Nilde Iotti affiancandola ai bunga bunga del suo padrone. Il paese muore ma vacche e porci non finiscono mai.
Furti, truffe, mazzette e tangenti continuano che è una bellezza, anche dentro le massime istituzioni. Gli Italiani ormai sono stufi di queste ruberie e invocano pene corporali. Io mi contenterei di molto meno, ogni volta che qualcuno che occupa un posto pubblico, ruba, truffa o prende tangenti o mazzette, sospensione immediata dal posto di lavoro e dallo stipendio fino a sentenza definitiva, dopodiché espulsione immediata dal posto pubblico con pesante sanzione pecuniaria e restituzione o pignoramento del doppio di quanto risulta rubato col divieto assoluto di ricoprire in seguito qualsiasi posto pubblico e sanzioni penali a partire dai due anni in su con galera obbligatoria.
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ULTIMO SONDAGGIO
Continua rovinosamente il calo della Lega Nord, al minimo della credibilità,ora è al 7,1% ma alcuni la danno addirittura al 6,5.
Si prevede che il calo non farà che aumentare mettendo a rischio le prossime amministrative per cui sarà obbligata a riappiccicarsi a B per il rischio di perdere anche il Nord est. Purtroppo spuntano ogni giorno nuove inchieste su amministratori della Lega corrotti e le epurazioni interne del Nord Ladrone sono tutt'altro che finite mettendo a rischio anche la sopravvivenza del nuovo triumvirato,vedi le inchiesta sulle mazzette di Calderoli.
Calo anche del Pd al 25,2%. Le scelte di Bersani e i suoi accordi con Casini e Alfano per mantenere i privilegi della Casta e contro lavoratori, pensionati e famiglie disgustano gli elettori, non solo quelli transitori ma anche lo zoccolo duro, che comincia a non poterne più della partitocrazia e dei suoi reiterati abusi, ma alcuni danno il Pd addirittura al 24%, così sembra aver perso i 9 punti che aveva acquistato sul Pdl e si avvicina pericolosamente a B,che è al 24,9 e può ormai superarlo praticamente senza far niente.
Il Movimento Cinque Stelle supera la Lega Nord con un ottimo 7,2% ma alcuni lo danno addirittura al 7,5; diventa così il 3° partito nazionale, con rabbia dei media tradizionali (vd anche Il Punto di Pagliaro)che odiano il M5S perché toglierebbe loro le grasse mangiatoie garantite dai partiti e non perdono occasione per sputtanarlo e infamarlo.
Il M5S supera ormai il partito di Fini che è al 5%; Vendola che è al 6,8% e rischia di perdere anche quello grazie ai continui scandali; Di Pietro è immeritatamente al 6,5% e paga le sue cattive scelte passate; nessuno ha digerito De Gregorio, Razzi, Scilipoti e gli aiutini al figlio; la federazione delle sx ha un miserevole 2,4; i radicali un 1,7% fisso.
Il 50% degli aventi diritto non voterebbe o si dichiara indeciso, il dato è purtroppo cresciuto di un paio di punti. E anche questi sono elettori che il M5S può attrarre a sé.
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IMU E FONDAZIONIViviana Vivarelli
Sembra che l’IMU sarà talmente alta che ci distruggerà completamente e Monti è molto irritato dal fatto che il Parlamento ha strappato la concessione di poterla pagare in tre rate, perché avrebbe preferito un bel colpo basso e mortale. Anche qui i suo operato è stato contrassegnato dall’iniquità più spietata e da un grandissimo occhio di riguardo verso quel sistema bancario dei cui interessi è il chiaro esecutore. Ma dietro questa legge iniqua spunta di nuovo la lunga mano furbesca dei partiti.
Negli ultimi anni è stato tutti un fiorire di fondazioni, persino il furbo D’Alema ha la sua fondazione e, se pure il popolo arrabbiato riuscisse a spingerli a riformare i loro contributi pubblici, resterebbe loro la scappatoia delle fondazioni con tutte le loro belle esenzioni e mancanza di controlli.
Ora accade che le fondazioni dominino le banche e che alle banche è stato fatto il bellissimo regalo di non pagare l’IMU, come fossero istituti di beneficenza. Ma se le fondazioni sono in mano ai politici e dominano le banche, ciò vuol dire che i politici hanno il loro bel controllo sulle banche e dunque sul fatto che esse aprano o chiudano il credito agli investimenti. Tutto torna. Ma le fondazioni sono per legge no-profit, e quindi non pagheranno l’Imu. Controllano direttamente o indirettamente un bel po’ di soldi ma sono no profit ! Capite l’imbroglio? Non c’è solo il Vaticano a giocare furbescamente sulle sofferenze della gente ma anche le fondazioni e i partiti che le gestiscono e che hanno palazzi come il palazzo d’Eril a Milano della Fondazione Cariplo, seconda socia di maggioranza del Gruppo Intesa-San Paolo. In Italia le fondazioni bancarie sono 89, hanno una capitalizzazione finanziaria di circa 150 miliardi di euro e dispongono di un patrimonio di oltre 50 miliardi. Sono enti pubblici ma sono esenti dall’Imu proprio perché si sono fatti questa nella leggina per cui sono no-profit. Vi sembrano enti di beneficenza?
«La quota impegnata nelle partecipazioni bancarie si attesa intorno al 40%, il resto è investito in titoli di Stato ed in società private scelte esclusivamente secondo il criterio della redditività» Più della metà degli importi è erogata a soggetti privati, l’80% nelle aree del centro e del nord, territori in cui le fondazioni sono presenti. La beneficenza non si vede, le tasse non le pagano, gli utili fioccano. Un’altra truffa inventata dal Nord ladrone. Ed esistono solo in Italia!
Quando nascerà un partito che denuncerà questo furto immane?
Nate nel 92, sono una furbata tutta nostra, enti pubblici in grado di detenere il controllo della banca ma che non pagano tasse e non possono essere controllate, perché in linea di principio si può controllare una banca, acquistando una quota di maggioranza, ma di fatto le fondazioni sono dotate di pacchetti azionari tali da impedirlo. L’Europa le vieta e ci ha fatto vari richiami in questo senso, come mai Monti finge di ignorarlo? Eppure Monti criticava questo sistema di controllo occulto e incrociato delle banche quando era commissario europeo! Insomma i partiti possono con questa furbata controllare le banche senza che ciò appaia. La famosa scalata che Fassino tanto desiderava si sta avverando. Ma non dovrebbe essere illegale? Di fatto in questo modo i politici possono controllare le banche senza apparire.
Copio dal web:
“Il patrimonio indivisibile, l’approvazione dello statuto e ogni scelta strategica delle fondazioni bancarie è di fatto esercitato da un organo i cui componenti sono nominati per la maggior parte da comuni, province, camere di commercio e altri organismi pubblici. Due dei 21 consiglieri della Compagnia San Paolo, ad esempio, sono nominati dal comune di Torino, uno dalla regione Piemonte e poi uno dalla provincia di Torino e ancora un altro dal comune di Genova. E poi altri 2 dalla Camera di commercio di Torino, quindi uno da quella di Genova e ancora un altro da quella di Milano e da quella di Roma. Una storia che si ripete in ogni fondazione. In Cariplo il Consiglio di amministrazione è nominato da una Commissione centrale di beneficenza, con 20 membri espressione degli enti locali, dalle provincie di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, alla regione Lombardia, al comune di Milano e alle camere di commercio, mentre altri 20 sono nominati dagli enti più vari, tra cui la diocesi di Milano e i rettori delle università lombarde. Si calcola che le sole Province controllino circa 50 poltrone nei consigli di amministrazione delle fondazioni bancarie, risultano di fatto determinanti per la definizione degli assetti negli istituti di credito. Una ragnatela di poteri tra politica e banche, in cui e fondazioni continuano a mantenere il loro status quo di enti benefici e privi di utili. Enti che di certo non possono pagare l’Imu.
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LA PROTERVIA DEI MEDIA DI FRONTE AL M5S
Viviana Vivarelli
Ricordo l'imbarazzo della tv prima della guerra all'Irak, davanti al fenomeno di massa della bandiere di pace che riempì di arcobaleni Nord e Centro, entrando anche nelle scuole, e che, diffuso in vari modi nel mondo, portò alla marcia di 110 milioni di persone per scongiurare quell'attacco USA al Medio Oriente che oggi non è ancora chiuso malgrado il totale fallimento.
I vertici RAI e Mediaset dettero l'ordine di non mostrare mai una bandiera della pace, convinti che ciò di cui non si parla nemmeno esista.
La stessa strategia è stata sempre applicata contro il movimento no global, bellamente ignorato da stampa e tv, come dal Vaticano e dall'estrema sx, per quanto fosse una reazione mondiale all'iperliberismo che sta distruggendo il mondo.
Oggi nei confronti del M5S si ripete la stessa tecnica: ignorare per sopprimere, oppure diffamare quando il fenomeno diventa troppo visibile per essere ignorato, e dx o sx estrema si sono comportate nello stesso modo fuorviante e diffamante come il Pd, il Pdl o il Centro, maestri di negazione e disinformazione.
Se finora i media hanno reagito all'anomalia del M5S con evidente imbarazzo e nella convinzione che il modo migliore per trattarlo fosse fingere la sua inesistenza, oggi, di fronte a un movimento popolare che si sta sempre di più affermando e ha superato il 7%, diventando il 3° partito nazionale, la sporca strategia dello struzzo non è più sostenibile e i media devono, obtorto collo, darne qualche informazione e allora dicono menzogne in un'azione concentrica e collusa che mostra tutta la paura che il M5S soppianti i partiti tradizionali, ormai marci e putrefatti.
E' talmente evidente che devono mentire perché gli elettori sono così incazzati che, se solo sanno cosa è il M5S è cosa vuole fare, corrono a votarlo in massa, essendo l'unico che vuole distruggere la partitocrazia e non si propone la solita depredazione lucrosa con le solite promesse ingannevoli. E allora bisogna mentire e diffamare. Oggi l'ultima moda è dire che il M5S è identico alla Lega, populista, razzista, senza programma, vuoto e di pura protesta.
Non manca a questa strategia il punto di Pagliaro. Consideravi Pagliaro uno dei giornalisti migliori e più moderati. Mi sono dovuta ricredere.
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Questo è l’articolo diffamatorio dell’Unità:
LE CASE DEI BOSSI
Harry Haller
"I dubbi sono sempre di più, e il lavoro dei pubblici ministeri continua ad aumentare. Ad accrescere i sospetti c'è anche una telefonata intercettata tra la Dagrada e Belsito, in cui sono menzionati «500 mila euro da giustificare solo per il 2011... nel gioco tra le due signore (Manuela Marrone e Rosi Mauro)». Agli acquisti poi si aggiungono gli affitti: quello dell'attico romano di Umberto Bossi, e quelli dei due appartamenti milanesi di Renzo. Secondo alcune voci uno dei due sarebbe stato offerto addirittura da Silvio Berlusconi".
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Sembra che per la famiglia Bossi ci siano ben 18 case acquistate e registrate dal 1994, anno del primo ingresso della Lega al governo, una all'anno, spuntano anche 14 terreni, gioielli e macchine.
La domanda che si pongono i magistrati è: «Da dove venivano i soldi utilizzati per gli acquisti?»
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Il suk della democrazia
Furio Colombo
La cascata di soldi pubblici che invade ogni parte e settore della politica, compresi i partiti o gruppi che non esistono più, produce corruzione prima ancora che si metta in azione il corrotto. Come dimostrano in modo esemplare le clamorose vicende ex Margherita e Lega Nord, o si affronta la questione in modo radicale o il lavoro per i giudici continuerà, insieme con tradimenti, voltafaccia, profittatori. Se le cose restano così, il futuro è di Lusi e Belsito. Il mitico tesoriere, infatti, è qualcuno. O è l’uomo di fiducia di qualcuno.
La distribuzione del danaro pubblico ai vari personaggi o settori di un partito, avviene un po’ come nelle inondazioni: l’acqua invade certi spazi e ne abbandona altri, ridisegnando la mappa. Spero sia chiaro che stiamo parlando della patologia del sistema, di tesorieri senza tentazioni penali, di galantuomini che danno ordini senza infrangere alcuna legge. Ciò può alterare gravemente la libera decisione di maggioranze e minoranze, di designazioni, di nomine, di votazioni parlamentari, di scontri e alleanze, di strategia d’aula, persino il posizionarsi di un intero partito in questioni chiave che coinvolgono il Paese. Siamo al di là di Mani Pulite. E’ proprio l’inondazione di danaro pubblico a creare la privatizzazione dei partiti. Una cosa è evidente: urge la trasparenza, la prova, il rendiconto, il controllo. Urge una riduzione drastica delle somme, non per punizione, ma per stabilire un nuovo contatto con la realtà. Urge il farsi avanti di persone credibili che vogliano e possano garantire.
Ancora un minuto, e sarà troppo tardi.
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STRANA BENEFICENZA
La Lega dice che non userà la quarta rata dei rimborsi pubblici; non dice che vi rinuncia, ma che li prenderà per metterli in beneficenza.
Beneficenza della Lega?
Sarà come quella che Berlusconi fa alle sue escort e agli amici spacciatori di coca e di minorenni?
Sbaglio sempre dicendo che alla scuola bosina della moglie di Bossi sono stati regalati 90.000 euro. E invece se ne sono regalati, sua sponte, un milione e 700.000.
Come farà il povero leghista a conteggiare un milione di furto totale, quando solo le guardie di scorta della Trota costavano 350.000 euro?
Quando la sola Rosy Mauro solo per i suoi presunti 'studi' ha sottratto 250.000 euro senza contare tutto il resto!
Quando solo i soldi che Bossi tentò di nascondere in Tanzania superavano i 6 milioni di euro!
E chissà quanti ne ha 'distratti' ancora in 20 anni di rapine !
E il povero elettore leghista 'pagava e pagava', becco e bastonato!
Povero elettore leghista! Non conosce la logica. Ma nemmeno l'aritmetica.
Questi hanno votato per Berlusconi
Hanno votato per Schifani
Hanno votato per Romano
Hanno votato per Cosentino
Hanno votato per Boni
Hanno votato per Belsito
Hanno votato per Razzi, Scilipoti e De Gregorio
Hanno votato per la nipote di Mubarak
Hanno votato per Rosy Mauro
Hanno votato per ognuno dei loro amministratori corrotti
Hanno votato per il Borghezio sostenitore di Breivik
Hanno votato per uno insulso come il Cota
Per un rimbambito come Salvini
Hanno votato persino per Calderoli
Hanno votato addirittura in massa per il Trota
E vorrebbero che qualcuno voti ancora per loro?
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IL FUTURO DELLA LEGAViviana Vivarelli
Dimessi a forza Rosy Mauro e Belsito, è ora chiaro che il Bossi, che non è affatto stupido, aveva capito benissimo che l'unico modo per salvare il figlio era forzarlo alle dimissioni o sarebbe stato cacciato a forza dagli elettori.
Altro che bel gesto onorevole, come vogliono far credere certuni!
Indipendentemente dalle cifre maggiori o minori sottratte dai lestofanti del “Cerchio magico’, che si scoprano o no tutti i capitali sottratti al partito e diretti a paradisi fiscali per arricchimenti privati, l'immagine della Lega è a pezzi e, se ci aggiungiamo che in 20 anni Bossi ha realizzato l'esatto contrario del programma iniziale, stiamo assistendo a un totale fallimento, sia morale che materiale, di un partito che ha toppato tutti i suoi obiettivi ingannando i suoi elettori.
Tra i leghisti c’è chi è troppo stupido per capire e chi invece è troppo arrabbiato perché capisce benissimo. I fatti dimostrano che nella Lega c'è anche chi ai valori sbandierati per 20 anni ci aveva creduto e ora è arrabbiato nero.
E alla loro furia non basteranno le dimissioni di Renzo, di Bossi, di Belsito e di Rosy Mauro.
Ormai le inchieste rivelano che anche Calderoli ha preso parte alle spartizioni di cassa, del resto già ai tempi del crack della banca di Lodi si diceva che Fiorani gli aveva dato delle belle mazzette.
Agli elettori, non si sa perché, Tosi non piace, forse perché non è razzista e xenofobo ed è il più civile di tutti.
Bruciato anche Calderoli e fatti fuori Regazzoni e Bricolo, con Cota sempre più insulso, resta solo Maroni, ma Bossi farà di tutto per impedirgli di diventare segretario al posto suo. Così tutto peggiorerà con lotte intestine e sembra molto difficile che la Lega non ne esca completamente a pezzi.
LA LEGA SI LIQUEFA’
Bruno Pirozzi
E' la fase finale del fatidico movimento.
La lega ha espulso Rosi Mauro, e allora?
Si dimetterà dalla vicepresidenza del senato? Manco per sogno.
La Rosi ora se ne andrà nel gruppo misto detto anche il gruppo degli esodati politici solo che per loro non cambia niente: sono stipendiati, sono figli di nn , non sono né di dx, né di sx, né di centro, sono per i caxxi loro, ma godono dei privilegi di cui godono tutti quanti.
Altro che movimento! La Lega è un vero e proprio partito di fanculisti che si contendono la leadership tra scope e magliette, spendono i soldi della comunità come i 'veri' partiti, si riciclano come i 'veri' politici e si raccomandano corporativamente.
Terminata anche la fase di opposizione della Lega a Monti, non resta che convincere l'IdV a far parte del polpettone.
Tutti insieme a governare un paese democraticamente incivile ed iniquo.
.
Luca Popper
Tutti assolti i fascisti autori della strage di Piazza della Loggia.
La sentenza non lascia sgomenti: ormai ci siamo abituati. I parenti delle vittime si pagheranno pure le spese processuali.
Da oggi quindi, si può eseguire tranquillamente una strage di civili, seppure con compartecipazione dello Stato, senza commettere il minimo reato. Organizzatevi, prima che salga troppo il costo del tritolo!
Ma la domanda fondamentale è: dove sono tutte 'ste toghe rosse?
(Deve essere lo stesso della Fornero.
Un tempo eravamo governati da cantanti da navi
e mitomani diplomati per corrispondenza.
Oggi siamo passati ad attori laureati. Un bel
progresso!)
LEGA, LA PATACCA E LA FACCIA DI BRONZO
Don Paolo Farinella
L’hanno chiamato il giorno dell’orgoglio padano, cioè il giorno del nulla, perché la Padania non esiste nemmeno geograficamente e dell’orgoglio non si è visto manco il francobollo. Si è visto una sceneggiata da dopo cena con pasta e fagioli per digerire le cotiche dal pelo alto con cui hanno condito i fagioli. L’orgoglio patacca è durato meno di un’ora, il tempo dell’alka seltzer perché il rutto bergamasco fosse elaborato come un lutto in famiglia per prendere tutti coscienza che il più pulito di loro aveva non solo la rogna, ma anche il portafogli pieno di soldi rubati. Non c’è che dire: questa gente è rimasta democristiana nella struttura di stomaco, fegato, milza e frattaglie. Si sono ubriacati e convinti che al loro ignoranza fosse superiorità razziale e ora hanno imparato a loro spese che anche gli ignoranti per natura e per castigo di dio hanno urgente bisogno di denaro fresco, tanto denaro anche per comprarsi le lauree e i diplomi, all’estero per apparire più celtici, cioè più imbecilli. Bastava guardarli la sera di martedì, data storica per gli annali della decenza pubblica e privata, per capire che l’Italia non sarà mai una nazione libera e un popolo decente. Maroni, condannato in 3° grado per aggressione a pubblico ufficiale, che grida «chi sbaglia deve pagare – pulizia, qualunque nome porti». Bossi che per la prima volta sopra la canottiera porta un completo stirato, compresa la cravatta, che parla di «complotto» e di «Lega unita» e di «Roma Ladrona». Facce di bronzo, se avessero potuto si sarebbero scannati lì davanti a tutti, ma il popolo beone e beota aveva bisogno della recita e loro gliel’ha danno data. Meno di un’ora in tutto e a spese dei venuti. Le clacque organizzate per Maroni e Bossi per fare apparire che almeno esternamente uno scampolo di unità non si nega a nessuno. Da tutto questo abbiamo imparato che il Trota «è un esempio» da imitare. Esempio di che? Il Trota è un imbecille, figlio d’arte che ha frequentato la scuola della Madre e si vede. Se lui è un esempio, è meglio che l’Italia sprofondi nell’abisso dell’inferno perché vuol dire che anche la speranza è defunta per sempre. Da 20 anni costoro rubano più di tutti, fregano più degli altri, si sono alleati con B, maestro di furto pubblico e privato, corrotto e corruttore all’ennesima potenza; fino a qualche giorno fa erano insieme al governo che hanno distrutto; le tasse di oggi sono frutto in gran parte delle leggi che hanno fatto loro; durante il loro governo le tasse sono aumentate, la disoccupazione cresciuta, il precariato si è diffuso e ora hanno la faccia di tolla di venire a gridare che loro sono diversi: sì, è vero, sono diversi perché sono famelici e familisti come nessun altro nella storia. Ora sembra che vogliono mettere la regola che i parenti fino alla 2° generazione non possono avere incarichi nella Lega: hanno foraggiato figli, mogli, amanti, amanti degli amanti, prostitute, mafiosi, corrotti, Formigoni e ladri e vogliono fare i puliti …Ma mi facciano il piacere! Poveri leghisti di strada che si sono lasciati abbindolare dai loro capi E’ colpa di chi li ha votati, gonzi sulla cui gonzangine che si nutre di qualche parola magica come «straniero e moschea». Nemmeno l’evidenza li fa ragionare. I leghisti sono perduti per sempre e sono destinati a morire nei loro stessi escrementi. I Romani rubano alla luce del sole e lo dicono e se ne fottono; i leghisti rubano dicendo però di essere «diversi». Chi è più perverso?
Persino quelli gli africani della Tanzania, odorando fumo di truffa e di soldi di mafia, hanno rifiutato i 4 milioni e mezzo della Lega per non sporcarsi le mani. Essi sì che sono il segno di una grande civiltà. Speriamo che c’invadano presto! Noi siamo pronti ad essere invasi perché invasati lo siamo già.
..
LA CREDIBILITA’ DI MARONI
Viviana Vivarelli
Ma Maroni che credibilità crede di avere quando richiama la Lega alla pulizia dopo che lui come Ministro degli Interni non ha dato la caccia ai superlatitanti? Dopo che si è divertito a offendere Saviano? Dopo che ha contribuito a raccogliere firme su Il Giornale contro di lui per aver detto che la ‘ndrangheta in Lombardia ‘interloquiva’ con la Lega e oggi si scopre che era vero? Saviano aveva ragione! Eppure i leghisti si sono divertiti a insultarlo e a dirgli ogni sorta di infamità! E ora si scopre che il tesoriere della Lega faceva riciclaggio di denaro sporco e triangolazioni per nascondere soldi in nero proprio con due mafiosi!
Maroni deve chiedere scusa a tutti gli italiani che della mafia sono stati vittime e che la mafia la combattono realmente, non come è avvenuto finora, con un Ministro leghista che ha appoggiato la nomina in Cassazione di quel Carnevale che i mafiosi li manda liberi a 500 per volta! Non con quelle leggi che B ha voluto per aiutare la mafia smantellando i processi e accorciando le prescrizioni, non con quei tagli alle forze di polizia e che la Lega ha puntualmente votato.
E come mai la Lega ha votato anche per lo smantellamento graduale della DIA, il dipartimento speciale voluto da Falcone contro la mafia?
Maroni non potrà essere credibile nel suo appello alla pulizia se prima non avrà chiesto scusa a Saviano, agli Italiani e a tutti coloro che,"dalle scelte criminose della Lega che ha governato per quasi 10 anni, si sono sentiti umiliati, offesi, maltrattati e respinti."
Ma guarda che strano: 28 superBoss messi dentro: ne mancano solo 2! E sono proprio quelli che frequentava il tesoriere Belsito!
Come dice Maria Rosa:"Che TONFO e che TANFO! Complimenti Bobo, avevi in casa tua i mafiosi, e il tuo capo si è comportato esattamente come il peggiore capo di mafia, di quel “familismo amorale” che segna la fine della Lega Ladrona a casa propria! Barbaro sognante, svegliati!! Come sapeva “prendere bene” dalle casse del partito l’onesto Trota!"
E che credibilità europea può avere un Maroni, che da Ministro degli Interni ha guadagnato all’Italia una accusa della Corte Europea per i respingimenti verso la Libia, violando l'articolo 3 della Convenzione sui diritti umani, quello sui trattamenti degradanti e la tortura?
IL NEO-FEUDALESIMO DELLA FINANZA
Gennaro Esposito
Quando la distribuzione della ricchezza si sbilancia verso la rendita, allora si torna al feudalesimo, cioè a qualcuno che si siede, e chiede la gabella. Oggi il neo-feudalesimo è la finanza con la banca centrale.
L’economia funziona in senso classico, quando la ricchezza gira da un settore all’altro dell’economia, cosiddetta reale (per distinguerla da quella a strozzo, basata sull’interesse e l’indebitamento).
Se la ricchezza, si siede sulla rendita, allora si blocca l’economia reale.
Non c’è produzione adeguata; scade il consumo; scende l’occupazione.
Oggi accade esattamente che la rendita, stia fagocitando la produzione, il consumo e l’occupazione.
Aspettando che le banche si rimettano a far intermediazione e credito, invece che speculazione, “godiamoci” la prossima guerra globale (!).
Certo sarebbe più bello cambiare le regole del gioco, della finanza, circoscrivere l’indipendenza dei capitali privati rispetto al debito pubblico, riconvertire l’economia del debito in economia dello scambio… Ma vi pare che il genere umano, non preferisca invece una “bella” guerra autodistruttiva, crudele, sanguinaria?
P.S.
Sto assistendo alla odierna manifestazione dei leghisti, e mi sembra si susseguano slogan per ritardati, che applaudono. Che dire? Dicono i loro leader che la lega è diversa. Che dire? “Sgomento”? Starei sul chi vive con questa gente “ottusa” nei paraggi. Sono fanaticamente pericolosi, somigliano ai burattini in piazza, durante le dittature! Si perde fiducia nel genere umano.
CHE PADRI !
Bruno Pirozzi
Qualcuno lo definì delfino ma il padre lo chiamò trota per sottolineare le distanze nei confronti del figlio. Insomma dichiarò al mondo intero che suo figlio era un idiota e per diventare un volpone come lui ne avrebbe dovuta fare di strada.
In famiglia c'è sempre stata quell'arietta di furbizia: il padre d’altronde aveva intascato una tangente di 200 milioni dalla Enimont nel lontano 1995 e la madre pensionata a 40 anni si è ritrovata, chissà come, 11 appartamenti.
Ne ha fatta di strada The Family! E il plurimaturando per dimostrare di essere all'altezza ha voluto dimostrare di potercela fare, di diventare come i suoi genitori: furbo. Così ha indossato l'elmetto lumbard e per cancellare la frustrazione di trota che il padre gli aveva affibbiato ha cominciato a far carriera. Ha tentato in tutti modi sempre nella scia del re che riscuoteva successi con un semplice vaffanculo e con un dito medio alzato. E' stato tradito per 30 danari, il padre ha pianto per salvarsi e gettando il figlio nella chiavica. Cosa poteva aspettarsi di più dalla vita?
Cesare Beccaria
Radio Capital alle ore 13 riferisce che Draghi, il famoso governatore della banca d'Italia, ora Capo illustre delle finanze europee, ha dichiarato che in Italia bisogna tagliare del 30% gli stipendi degli italiani per non fare la fine della Grecia.
La catastrofe sta arrivando, la guerra civile, suicidi, fallimenti, disoccupazioni, piazza e bombe di destra.
La nostra odiata sinistra non intende retrocedere dai soldi.
Grilli abbi coraggio, da buon milionario fortunato, gemello di Monti, banchiere raccomandato, attacca i soldi della politica e fa dichiarazioni in quel senso.
Monti, Draghi, come Berlusconi, ed altri sono vigliacchi, e ipocriti . Ricche sanguisughe!
FRIZZI E LAZZI SULLA CADUTA DEL PARTITO PIU’ ODIATO D’ITALIA
Viviana Vivarelli
La caduta vergognosa della Lega ha prodotto nel paese un urto di vomito enorme e migliaia e migliaia di persone hanno dimostrato con frizzi e lazzi in ogni modo possibile in quale baratro di ridicolezza e di ignominia era caduto questo partito. Per quanto sembri impossibile, la reazione di rigetto è stata persino superiore a quella per la caduta di Berlusconi. E se pure tutte le prove giudiziali non avessero portato a galla il grottesco e ripugnante carico di prove della delinquenza rozza e caprigna di costoro, questo urto di vomito sarebbe stato ugualmente immane per indicare il rifiuto nazionale verso il peggior movimento politico mai nato in Italia dopo lo squallido fascio di Mussolini, la più becera, inetta, vergognosa, rozza e indecente accozzaglia di marmaglia mai vista in questo paese.
E mentre questa gentaglia con assoluta impudicizia e arroganza continua a mentire, a rubare e a imbrogliare, mentre un governo indecente spalleggiata da un parlamento di criminali affossa il paese, continuano i fallimenti delle imprese, aumentano i disoccupati, le famiglie che restano senza un reddito, i disperati che si uccidono….
Sauro segnala
L'esodata scrive al ministro: i testi integrali
Mail inviata da Anna Ghigi al Ministro Elsa Fornero - 2 aprile 2012

Chi scrive è un'esodata di poste che non vive più con serenità l'ultimo periodo della sua vita: quello della pensione. Non si possono non rispettare accordi sottoscritti prima del Salvaitalia, non si possono penalizzare in questo modo chi ha sempre fatto onestamente il proprio lavoro per 37 anni e 3 mesi.
Finito l'incentivo poste, avrei dovuto prendere il primo rateo pensione nel settembre 2014, non saprò più come vivere non voglio SUSSIDI pretendo la PENSIONE che mi sono pagata e che mi spettava.
Troppo facile sanare i conti pubblici tagliando le pensioni. La pensione è un diritto che non può essere calpestato e tra l'altro non ho chiesto io di andare via da poste, è poste che mi ha convocata facendomi la proposta di esodo, essendo vicina al requisito. Già' ero stata penalizzata dal precedente governo che con la finestra mobile e l'aspettativa di vita mi aveva allungato di 15 mesi la percezione del trattamento. Non si può' non tener conto che rimarrò lunghi anni senza reddito, la finestra mobile non faceva parte dei requisiti e la firma che ho apposto è ampiamente antecedente al vostro arrivo.
Non intendo sottostare neppure al RICATTO di opzione al sistema contributivo perché la mia pensione, abbattuta di oltre il 40%, sarebbe di poco superiore alla sociale. Sarebbe stato inutile lavorare 37 anni e 3 mesi, sacrificando me stessa e la mia famiglia. Confido sopratutto nel vostro buon senso e nella tanto inflazionata EQUITA' che ad oggi non mi è facile individuare.
Cordialmente

Risposta del Ministro Elsa Fornero - 2 aprile 2012
Gentile signora,
capisco la sua amarezza, e forse anche la sua rabbia. Il problema generale, tuttavia, è molto più complesso, perché i lavoratori coinvolti in questi esodi sono molti e hanno posizioni anche molto differenziate. Bisogna trovare le risorse e agire secondo principi di equità. In ogni caso, voglio ricordarle che se lei è disposta, come afferma, ad andare in pensione con la "pensione che si è pagata", (ossia con pensione interamente contributiva), lo può fare, a partire da 57 anni di età.
Cordiali saluti,
Elsa Fornero

Mail inviata da Anna Ghigi al Ministro Elsa Fornero - 2 aprile 2012
Come le ho già ribadito nella mia precedente non intendo rinunciare e non potrei per motivi ovviamente economici a più di metà della mia pensione, sopratutto in nome di giustizia ed equità che lei ed i suoi colleghi spesso nominate senza conoscerne il vero significato. Io, come altre migliaia di lavoratori di poste ed altre aziende che hanno praticato gli esodi incentivati, abbiamo firmato in azienda e ratificato al ministero del lavoro prima del 4/12/2011. Se avessi soltanto immaginato come mi sarei venuta a trovare, non avrei certo apposto la mia firma neanche sotto tortura. Lei ha la facoltà e la responsabilità di rivedere il decreto alla luce di queste situazioni, a dir poco drammatiche, che molti italiani e le loro famiglie stanno vivendo sulla loro pelle. Per fare cassa ci sono altre decine di soluzioni che se sono note a noi, poveri disgraziati, dovrebbero esserlo anche a voi (tetti alle pensioni d'oro, agli stipendi e liquidazioni degli amministratori pubblici e privati, riduzione dei costi della politica, eliminazione dei rimborsi elettorali o dei finanziamenti ai giornali, soppressione delle province e di molti comuni rendendo flessibile i lavoratori che ci lavorano, ect ect). Non potete in nome dell'Italia distruggerne completamente la popolazione, caricando tutto il peso del debito sulle nostre già esili spalle. Confido in lei e nel suo operato nel voler rivedere la nostra posizione e riconoscerci i diritti che avevamo al momento dei nostri accordi (non sussidi che ci spingerebbero a rivolgerci alla Caritas).
Cordialmente
Anna Ghigi esodata poste classe 53
Al momento, il ministro Fornero non ha risposto alla seconda mail.
AUMENTI INDEBITI DELLE TARIFFE ELETTRICHE CON IL FALSO ALIBI DELL’AUMENTO DEL COSTO DEL PETROLIO
Roberto Meregalli
Dal 1° aprile l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (AEEG), ha davvero aumentato la tariffa elettrica del 5,8% e quella del gas dell’1,8%. Motivo? L’aumento dell’elettricità, scrive l’AEEG “deriva sostanzialmente dagli incrementi del petrolio”. Eppure il giorno dopo la stampa è stata invasa da annunci di taglio degli incentivi alle rinnovabili. Nessun ministro pare abbia pronunciato parole dirette a come eliminare l’effetto petrolio, pare che nell’immaginario collettivo non ci sia soluzione, il che significa che le bollette continueranno a crescere comunque, pure se si azzerasse il conto energia perché di calo del prezzo del petrolio non se ne vede l’ombra. Tanto per capirci non è che col petrolio si faccia molta corrente, anzi non se ne fa proprio (a parte l’eccezionale gelo di inizio febbraio che ha causato un calo di import di gas e fatto riaccendere qualche centrale a olio combustibile). E’ il gas il re della generazione elettrica in Italia (un re minacciato), solo che costa il 30% in più che oltre confine ed il suo prezzo nei contratti di lunga scadenza è ancorato a quello del greggio.
Ma nessuno in questi giorni ha parlato di come ridurre il gap: dopo gli annunci dello scorporo di Snam da Eni, nulla di nuovo anche perché il progetto durerà un paio d’anni. Si parla solo di come ridurre il danno tagliando la voce rinnovabili che casualmente ha ridotto i consumi di gas di 2 miliardi di metri cubi nel 2011. Che tristezza! Sì perché meno consumi di gas significano meno centrali termoelettriche che funzionano e il nostro obiettivo è più centrali fossili al lavoro. No non è una battuta, il mercato elettrico sta vivendo un dramma: “il mercato” ha fatto costruire cicli combinati a go go, le rinnovabili irrise fino a un paio d’anni fa sono cresciute come l’albero di fagioli della favola e ora va fermato perché ha ridotto l’uso delle centrali convenzionali, modificato i prezzi orari in borsa, annullato progetti per nuove centrali. Le grosse imprese fremono: il loro mondo vacilla: il solare non si controlla in maniera accentrata.
Ma per cosa si costruiscono impianti a fonti rinnovabili? Per ridurre l’uso di quelle fossili visto che emettono CO2 e molte altre schifezze di cui non si parla mai e perché in l’Italia non è l’Arabia Saudita e, anche scavando ovunque, molto difficilmente diverrà autosufficiente. Perché ora scandalizzarsi se questo sta accadendo? Cosa serve a questo nostro martoriato Paese? Mentre si discute di articolo 18 ci si rende conto che col tasso di crescita medio del periodo pre crisi 2000-2007 torneremo all’intensità occupazionale del 2007 solo nel 2020? E se il tasso sarà più basso ci arriveremo solo nel 2030 !
Vogliamo per una volta provare a giocare in attacco anziché in difesa per dare un futuro ai nostri figli?
Il costo dei fossili ci sta uccidendo non quello delle rinnovabili. Se analizziamo le importazioni energetiche per valori medi unitari e volumi scopriamo che a gennaio 2012 la crescita tendenziale di energia della nostra economia è completamente determinata dall’incremento dei prezzi internazionali dei prodotti energetici: negli ultimi 12 mesi i valori medi unitari dell’import di energia sono saliti del 22,7% mentre i volumi sono scesi dell’8,8% ! (dati Confartigianato)
Questo è il problema. E chi inneggia alla crescita sappia che se non ci togliamo questo cappio non ci sarà mai.
Uscire dal tunnel delle fonti fossili è l’unica strada da praticare con decisione e la strategia deve essere fatta di rinnovabili ed efficienza.
Certo, dal 1° maggio l’elettricità crescerà ancora e questa volta sarà tutta colpa degli incentivi al fotovoltaico. Nessuno nega che siano stati fatti errori negli ultimi anni, anzi è difficile trovare chi sostenga il contrario anche se nessun parlamentare che ha votato il decreto Alcoa mi pare abbia fatto ammenda. Il danno è stato fatto, fa sorridere chi oggi scrive di voler evitare speculazioni; non se ne fanno più, la stagione è finita, possiamo chiudere il recinto ma i maiali sono scappati.
Oggi va utilizzata l’intelligenza in primis per utilizzare al meglio l’energia che le rinnovabili già producono, quindi via libera senza esitazioni a batterie e sistemi di accumulo anche se non piacciono ai produttori. Via libera a misure che continuino a sostenere gli impianti sui tetti e gli impianti innovativi (basta soldi a pannelli di scarso rendimento). Sostegno alla ricerca e alla valorizzazione della ricchezza che abbiamo creato perché come giustamente sottolineava Starace (a.d. di Enel Green Power) in un convegno a febbraio in Senato, 400 mila impianti FV “sono un patrimonio di conoscenze enormi”, “quello che è successo in Italia succederà altrove”, dobbiamo fare in modo di sfruttare tutta questa conoscenza.
E via libera finalmente al sostegno delle rinnovabili termiche, cenerentole del sistema.
Ma rimane la domanda: come ridurre subito, non fra 2 anni, il peso delle bollette elettriche sulle famiglie italiane che non arrivano più a fine mese? Beh, il signor Ortis, precedente presidente dell’AEEG, scriveva la governo nel 2009 con diverse proposte per ridurre gli oneri di sistema spostandoli “in tutto o in parte dalla bolletta energetica alla fiscalità generale”.
Iniziando con l’eliminare oneri che non c’entrano nulla con l’energia, come i 135 milioni di euro annui che le finanziarie Tremonti hanno inventato introducendo sulle bollette elettriche un prelievo di tipo fiscale: le bollette non devono essere delle tasse. Lo scriveva anche questo Ortis con belle parole: “depurare la bolletta elettrica pagata da famiglie e imprese italiane, da oneri di tipo improprio”.
E ancora, smettendo di far pagare l’IVA sugli oneri di sistema: “eliminare la singolarità dell’attuale fiscalità energetica per cui oneri di sistema, che sono un prelievo obbligatorio sostanzialmente riconducibile a una tassa, contribuiscono a loro volta alla base imponibile per il calcolo dell’IVA”.
Infine Ortis ammoniva a controllare la spesa del conto energia e ad eliminare quella relativa ai famosi Cip6 (inceneritori e assimilabili).
Dal 2009 tutto questo è rimasto lettera morta, viene da chiedersi chi si prende la briga di leggere le relazioni dell’AEEG, ben pochi uomini di governo visto che oggi sulla stampa compare l’invito ministeriale a “creare un tavolo tecnico per capire come sono costituite le tariffe dell’energia”.
Ottimo, è davvero ora che il governo approfondisca l’argomento su cui deve operare: professori al lavoro!
Strategia energetica cercasi.
I SUICIDI DELLA CRISI
Sauro
Credo che di fronte alla morte, qualunque tipo di morte, l'essere umano dovrebbe fermarsi.
Almeno un momento.
Credo che di fronte alla morte, di chiunque, l'essere umano dovrebbe almeno avere un gesto di pietà.
I casi di quanti in Italia si suicidano per colpa della crisi stanno aumentando. Siamo molto preoccupati. Dovremmo fermarci a riflettere, sul senso di quanto accade,
Vi chiedo scusa ma non ce la faccio a comprendere, con tutta la mia buona volontà, portate pazienza.
Quando la morte, quando il tentativo di suicidio non suscita più nemmeno la pietà, ma tutto viene visto come strumentalizzazione, quando tutto viene "politicizzato", allora davvero ciò che abbiamo ce lo siamo meritato. E siccome al peggio non c'è mai fine, mi preparo a tutto perché lì fuori di violenza e di cinismo ce ne saranno sempre di più. In una barbarie senza fine. Dove non capiremo più chi è la vittima e chi il carnefice.
Saluti assolutamente attoniti.
Sauro
E UNA STORIELLA PER FINIRE
Al reparto alimentari di un supermercato milanese si presenta un omino di Cinisello con faccia da piantagrane e chiede al commesso mezzo cocomero.
"Un momento solo signore, devo chiedere una cosa al responsabile."
Il commesso si avvia verso gli uffici direzionale senza accorgersi che il cliente lo segue. Entra nell'ufficio del responsabile e prorompe:
"Direttore, c'e' un cretino di là che mi ha chiesto mezzo cocomero."
Cenni disperati del responsabile, che ha visto il cretino in questione. Il commesso si gira e, senza fare una piega, dice: "E poi ci sarebbe questo gentleman che sarebbe interessato a prendere l'altra metà."
Risolta la situazione, il responsabile e il commesso si ritrovano da soli nell'ufficio;
"Giovanotto, dice il direttore, stava per combinare un bel disastro, ma non ho potuto fare ameno di ammirare il sangue freddo con cui ne è uscito fuori. Vorrei sapere qualcosa di più sul suo conto. Come si chiama?"
"Mi chiamo Ciro Quagliarulo, signore, e vengo da Napoli, città di grandi calciatori e grandi mignotte."
Il direttore: "Mia moglie e' di Napoli..."
"Ah, sì? E in che ruolo gioca?"

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