Web e formazione politica
e sociale – Beppe Grillo e Roberto Casaleggio – Netizen: i cittadini della rete
- Capitalismo e Finanza - L’Ue è peggio della Thatcher –
Berlusconi è stato prescritto sul caso Mills – Ladri di giustizia, ladri di
verità – Paolo Farinella e il Pd
IL WEB
FORMATIVO
Viviana
Vivarelli
J. Beillerot
“Si passa più tempo a formare e ad essere
formati che a dormire”
Sappiamo che il video
televisivo incrementa la passività dello spettatore, e che addirittura le righe
del tubo catodico inducono in lui sonnolenza o addirittura uno stato ipnotico,
favorendo l’assorbimento di messaggi subliminari. La domanda è se l’utente del
web si adegua ad una analoga passività, o se il pc stimola in lui un maggiore
spirito critico, dal momento che presenta settori, come i blog, dove
l’interrelazione e ci chiediamo se l’intervento informativo o creativo possono
rompere il cerchio dell’incantamento. Cioè abbiamo qui ancora una situazione di
adeguamento inerte e assorbente o è nato qualcosa di attivo che può avere
ripercussioni sulla capacità auto formativa e di crescita dell’utente? E, ancora
di più, il web permette all’internauta di interagire su altri utenti e di
modificarli o di modificare se stesso in una azione interrelata? E’ possibile,
all’estremo, pensare ad un pensiero di gruppo che si forma in enclave dove si
dibattano temi comuni? E può darsi che il piacere che si prova a partecipare ad
un pensiero condiviso, che cresce insieme e si rafforza insieme, sia tale da
superare quello della lettura passiva di un giornale o dell’assorbimento di una
informazione televisiva?
Il meglio di ogni conoscenza
è una conoscenza aperta, non sedimentata, non elitaria, in grado di autoprodursi
e non solo di conservarsi, un work in progress, e il meglio che la democrazia
può produrre per essere partecipata è un pensiero che cresce collettivamente dal
basso e non è coartato uniformemente dall’alto.
Da secoli, la conoscenza è
il retaggio delle classi più elevate e per tutto il millennio del medioevo
cristiano non ha fatto che clonare se stessa, guardando con molto sospetto ad
ogni innovazione ed arrivando a bocciarla come eresia. Non solo era vietato
fornire conoscenza alle classi popolari, e la scuola era riservata ai figli
delle classi che avevano il potere ed era comminata secondo le esigenze della
Chiesa, ma la conoscenza stessa era costruita in funzione di un potere che si
perpetuava proprio fidando sulla sua immobilità e autoconservazione, per cui i
paradigmi stessi del conoscere erano i paradigmi di chi divideva la società in
dominanti e dominati.
Oggi la conoscenza è uscita
dall’ambito scolastico e si fa sempre più indiretta e ricca, non può più seguire
solo i moduli imposti conservativi e classisti della scuola e dei media, e si
allarga alle molteplici forme dell’educazione ambientale, indiretta, mondo molto
più ampio di input eterogenei e contrastanti tra cui l’utente deve scegliere e
in cui può crescere, anzi concrescere, perché, nello scambio informativo,
diventa egli stesso fattore attivo di informazione e di formazione.
Nella storia dell’occidente
cristiano, ciò che sblocca il fiume dell’apprendimento chiuso di enclave e lo
allarga alla comunità umana non è la rinascita artistica e individuale del
Rinascimento, ancora elitaria e circoscritta, ma piuttosto l’enciclopedismo
illuministico, con la sua pretesa di divulgare lo scibile umano ai non indotti.
L’enciclopedismo è una caratteristica della nostra civiltà. A questo slancio
democratico verso la divulgazione del sapere che da patrimonio di pochi diventa
possibilità di tutti, il web regala la facilità e la rapidità del sapere
facilmente rintracciabile, che non si paga e non si compra, ma semplicemente è
lì per chiunque voglia accedervi, un sapere diventato finalmente famigliare e
domestico, accessibile, facilmente consultabile, rapidissimo e
puntuale.
Un accesso così immediato e
gratuito ha effetti sconvolgenti sulle conoscenze personali, e ancor più spezza
quell’atteggiamento di sudditanza e minorità che esisteva quando il sapere
compariva solo nella forma cartacea del libro costoso e pregiato e perciò di
difficile accesso, per cui la stampa di Gutember p rima e il pc dopo hanno avuto
l’altissimo merito di divulgare la cultura, alzando il livello del sapere
diffuso.
Lo scibile a portata di
tutti ha migliorato il gap tra chi ha potuto studiare e chi non ha potuto ma ha
abbastanza capacità di sapersi cercare le informazioni. La conoscenza, oggi, non
è più qualcosa di raro e lontano, ma ognuno, con un minimo di basi e un po’ di
buona volontà sul web può trovare di tutto.
Il fiorire di siti aperti e
rinnovabili come wikipedia o youtube a forte funzione informativa e i blog con
l’elemento della socialità hanno creato nuovi tipi di rapporti umani di grande
interesse, soprattutto per portare avanti un discorso politico, ricreando le
basi dell'agorà antica, quel dibattito nella comunità umana, che è, solo,
produttivo di democrazia.
Ciò è importante dunque per
un discorso politico, creando la piazza virtuale, una novità di grande interesse
nel solipsismo di vite che non trovano più spazi comuni per una condivisione di
intenti, mentre il consumismo e il liberismo tendono ad appiattirle in una massa
senza nome.
Il web, dunque, è un
progresso nell’informazione e nell’apprendimento ma anche nella
democrazia.
A differenza delle
enciclopedie illuministiche che avrebbero dovuto divulgare la conoscenza come
strumento politico di parificazione sociale, i blog adempiono a un altro scopo:
permettono al pensiero di articolarsi in modo dialettico, compito non facile per
chi non è abituato a sintetizzarlo in modo efficace e non sa dibattere con un
avversario ideologico, ma compito utilissimo che con un esercizio
quotidiano finisce col migliorare l’espressione, l’uso delle
parole e quindi del pensiero, la forza incisiva, il desiderio di farsi capire,
l’amor proprio, il pensiero che si fa volontà.
Come in uno specchio, il
blog rimanda l’immagine sempre più chiara di se stessa, precisa l’identità di
ognuno e la mette alla prova nel confronto con gli altri, confronto che può
essere molto duro ma in cui uno può crescere e imparare anche da un punto di
vista di carattere. Per cui oltre che informativo il web può essere formativo,
una scuola di vita come un’altra. E proprio per questo la frequentazione di un
blog può attirare molto come una palestra dove ci si cimenta ma anche si creano
squadre, in una trasformazione e auto trasformazione continua che
è essa stessa scuola di democrazia.
Si pensi inoltre a quanta
gratuità c’è nell’attività sul web, non solo migliaia di persone che, in maniera
del tutto spontanea mettono a disposizione la loro competenza informatica, ma
anche quanti mettono sul web ogni sorta di informazione, di nozione, di
patrimonio culturale, secondo quell’economia del ‘dono’ che Latouche ritiene
fondamentale per una società futura.
Non capisco perché proprio
coloro, che per estrema sx maggiormente dovrebbero plaudire a uno strumento di
così vasta risonanza, ne abbiano invece timore,e continuino a insistere sul suo
lato commerciale, descrivendo il web come il campo dove il capitalismo può
trarre solo degli utili e valutando ogni apporto di maggiore
democrazia diretta solo dal punto di vista di un attaccamento al capitalismo
talmente radicato da non poterne prescindere, come in una sindrome di
Stoccolma.
Visto che il pericolo di
idee innovative o rivoluzionarie o di maggiore democrazia è temuto proprio da
chi il capitalismo dovrebbe combatterlo, dovrebbe spiegarci perché in caso di
rivolte popolari la prima cosa che i regimi tentano di bloccare sia proprio
internet, e perché, dagli Stati uniti come dalla Cina, si tentino sempre nuove
censure.
Contro tutti i detrattori
che non riescono a vedere le enormi potenzialità 'politiche' del web, e contro
chi invece lo vuole censurare perché le vede benissimo, si deve dire che esso è
rimasto sinora straordinariamente libero.
In quanti ai risvolti di
mercato,occupano solo una parte piccola del fenomeno. E’ vero che ci sono motori
di ricerca quotati in Borsa,ma non appartengono a nessuna multinazionale. Anche
se i server maggiori stanno assorbendo quelli più piccoli, gli spazi di libertà
sono ancora infiniti. E quando il processo di assorbimento sarà andato
abbastanza avanti,la tecnologia avrà trovato il modo di beffarli.
Io credo che lo strumento
crei il messaggio e che Internet possa creare un nuovo tipo di
pensiero.
Il mondo è mosso dalle IDEE,
e, se riusciremo ad attivare un numero abbastanza ampio di menti pensanti, anche
una maggiore democrazia sarà più vicina perché una mente che pensa soggiace
peggio a ogni dittatura.
Non c’è solo la rivoluzione
armata, come credeva Marx: la rivoluzione maggiore che le masse possano fare è
quella del pensiero. Un uomo che pensa e riesce ad usare bene il
suo pensiero ha già fatto forti passi sul cammino della libertà.
La rete ha fatto parlare i
contadini oppressi della rivolta del Chiapas, ha sostenuto la causa degli
studenti di piazza Tienanmen, ha mettere Sarajevo in collegamento col mondo
durante la guerra in Bosnia, ha permesso la cattura degli assassini del leader
ecologista brasiliano Chico Mendes, ha aiutato le rivoluzioni dell’Egitto, della
Libia, del Barhrein, diffonde il dolore dei rivoltosi della Siria.
La rete è la voce del
villaggio globale e mai come sulla rete gli oppressi si sono sentiti uniti in
una battaglia comune.
Domani, se questa battaglia
andrà avanti, la rete sarà la voce di una nuova democrazia, non elitaria ed
esclusiva nelle mani di una casta di potere, ma finalmente
partecipata e nella disponibilità di tutti.
..
IL BLOG DI BEPPE GRILLO E
ROBERTO CASALEGGIO
Il blog di Beppe Grillo è
nato nel 2007, ha solo 5 anni
"Gianroberto Casaleggio è quello che si definisce un «Guru del web». Dopo un passato da dirigente in prestigiose società tecnologiche di alto livello come la Olivetti, nel 2004 fondò la Casaleggio Associati, di cui è presidente. Nello stesso anno ricevette la telefonata che gli cambiò la vita. All'altro capo del telefono c'era Beppe Grillo, interessato al suo libro 'Il web è morto, viva il web'.
Casaleggio spiegò a Grillo cos'era la Rete e convinse l'uomo che fino a poco prima sfasciava i computer sul palco ad aprire un blog. Sotto la supervisione di Casaleggio, Beppegrillo.it entrò nella top ten mondiale dei blog più visitati (28° della top ten mondiale e unico italiano tra i primi 100). Tre anni dopo Casaleggio ideò il Vaffanculo Day: 2 milioni di persone nelle piazze, 350 mila firme per la proposta di legge «Parlamento Pulito» e uno scossone alla politica italiana"
Dalla prefazione del suo
libro:
"Internet è una rivoluzione. Non un semplice prodotto che può aiutarci a vivere meglio la vita di sempre o a lavorare meglio nello stile di sempre. Internet deve, necessariamente, portare ad una vera e propria trasformazione radicale delle aziende, dei prodotti, delle relazioni umane e aziendali. E' questa l'idea forte di Casaleggio, che ispira le sue riflessioni, le sue denunce, la sua prefigurazione di possibili scenari futuri..a cambiare non sarà solo la superficie, ma la sostanza delle cose".
"Internet è una rivoluzione. Non un semplice prodotto che può aiutarci a vivere meglio la vita di sempre o a lavorare meglio nello stile di sempre. Internet deve, necessariamente, portare ad una vera e propria trasformazione radicale delle aziende, dei prodotti, delle relazioni umane e aziendali. E' questa l'idea forte di Casaleggio, che ispira le sue riflessioni, le sue denunce, la sua prefigurazione di possibili scenari futuri..a cambiare non sarà solo la superficie, ma la sostanza delle cose".
Un altro libro della
coppia è "Siamo in guerra"
"È in corso una guerra
tra due mondi, tra due diverse concezioni della realtà. Può apparire lenta,
quasi impercettibile, invece è feroce e sempre più rapida, con avanzamenti
improvvisi. È nascosta dai media, temuta dai politici, contrastata dalle
organizzazioni internazionali, avversata dalle multinazionali.
Questa guerra totale, che coinvolge ogni aspetto della nostra vita e mette in discussione strutture economiche e sociali date per scontate da secoli, è dovuta alla diffusione della Rete.
Il mondo sta cambiando. I movimenti spontanei stanno emergendo ovunque sostituendosi ai partiti, dall'Islanda alla Svezia, dal Partito dei Pirati tedesco agli Indignados spagnoli, fino al MoVimento 5 Stelle italiano nato in Rete.
I giornali stanno scomparendo, poi verrà il turno delle televisioni, seguite dai libri. Entro 10 o 20 anni saranno considerati alla stregua di specie estinte.
La Rete è un'opportunità unica per creare "un'intelligenza collettiva" che possa affrontare i problemi della società permettendo a ciascuno di partecipare alle scelte che lo riguardano.
"Siamo in guerra" per una nuova politica".
Questa guerra totale, che coinvolge ogni aspetto della nostra vita e mette in discussione strutture economiche e sociali date per scontate da secoli, è dovuta alla diffusione della Rete.
Il mondo sta cambiando. I movimenti spontanei stanno emergendo ovunque sostituendosi ai partiti, dall'Islanda alla Svezia, dal Partito dei Pirati tedesco agli Indignados spagnoli, fino al MoVimento 5 Stelle italiano nato in Rete.
I giornali stanno scomparendo, poi verrà il turno delle televisioni, seguite dai libri. Entro 10 o 20 anni saranno considerati alla stregua di specie estinte.
La Rete è un'opportunità unica per creare "un'intelligenza collettiva" che possa affrontare i problemi della società permettendo a ciascuno di partecipare alle scelte che lo riguardano.
"Siamo in guerra" per una nuova politica".
Esigenti, gli internauti.
Ancora pochi (in Italia), ma in crescita. A breve saranno tanti. E a quel
punto «la Rete condizionerà il potere e cambierà le forme di rappresentanza
democratica. Passando dalla delega alla partecipazione diretta». Siamo solo
all'inizio «Gli Usa sono davanti anni luce e noi siamo il fanalino di coda
dell'Europa» Per questo Casaleggio nutre qualche riserva sul fatto che in
Italia la campagna elettorale via Internet paghi«anche se con il Movimento 5
stelle ha funzionato»
Casaleggio: "Il mondo
dell'informazione sta cambiando molto rapidamente. In realtà i giornali non solo
non hanno futuro ma, spesso non hanno neanche un passato. Molti giornali,
soprattutto negli Stati Uniti dove la rete è maggiormente diffusa,hanno già
chiuso per la versione on line e per la versione off line.
Il trend è quello di spostare sempre più l'informazione verso i contenuti e non verso la struttura. Se noi pensiamo al giornale, questo è un palinsesto: ha un comitato di redazione, ha degli azionisti. È un'azienda ed e un'azienda anche molto complessa. Se viceversa pensiamo all'informazione on line, immediatamente ragioniamo in termini di contenuto, non di testata..Se si valuta il futuro, secondo me è corretto valutarlo in termini di maggiore qualità. Spesso un giornalista dentro un giornale ha dei vincoli:il giornale ha degli azionisti che possono non volere certi contenuti. Sul web la libertà del giornalista è maggiore e anche la sua popolarità, e può diventare un opinion leader.
Alcuni blog sono ormai punti di informazione stimati esattamente come il New York Times o il Financial Times. E la cosa interessante dell'informazione su blog è che i blogger stessi ne fanno parte e possono dare informazioni o opinioni o idee anche migliori di quelle del blog stesso. E' una tendenza irreversibile che in futuro ci sia sempre più spazio per inchieste nate on line e per opinion leader che potranno essere indipendenti attraverso la rete.
Molte volte alcuni commenti vengono valutati da Grillo come importanti e attraverso questi commenti partono delle inchieste. Questo è avvenuto anche per la situazione del precariato e quindi attraverso filmati, testi, documenti, così si fa un'inchiesta che non è l'inchiesta tradizionale. È una lettura diversa, molto più fluida rispetto al passato
I punti di forza del blog di Grillo sono la partecipazione intensa del lettore e il fatto di trattare argomenti magari scomodi o comunque non trattati altrove. Per la legge di mercato, quando non viene trattato un argomento, si va dove questo argomento viene trattato. Poi è stato importante dar voce a molte persone o situazioni della società che non avevano voce altrove.
La buona comunicazione strategica sul web è stata importante per il decollo del M5S. Senza organizzazione e senza comunicazione ci sono solo situazioni temporanee. Seguire l'interesse dei lettori è fondamentale. In genere i giornali dispongono le notizie secondo una priorità analoga, ma in un test si è visto che esse corrispondevano solo per il 15% al vero interesse dei lettori, che avrebbero scelto altre notizie. Il web dà voce a queste richieste, mettendo in seconda linea i giornali. Quindi può essere che un blogger dia notizie più interessanti dei media.e sopravviverà al format dei giornali”
Il trend è quello di spostare sempre più l'informazione verso i contenuti e non verso la struttura. Se noi pensiamo al giornale, questo è un palinsesto: ha un comitato di redazione, ha degli azionisti. È un'azienda ed e un'azienda anche molto complessa. Se viceversa pensiamo all'informazione on line, immediatamente ragioniamo in termini di contenuto, non di testata..Se si valuta il futuro, secondo me è corretto valutarlo in termini di maggiore qualità. Spesso un giornalista dentro un giornale ha dei vincoli:il giornale ha degli azionisti che possono non volere certi contenuti. Sul web la libertà del giornalista è maggiore e anche la sua popolarità, e può diventare un opinion leader.
Alcuni blog sono ormai punti di informazione stimati esattamente come il New York Times o il Financial Times. E la cosa interessante dell'informazione su blog è che i blogger stessi ne fanno parte e possono dare informazioni o opinioni o idee anche migliori di quelle del blog stesso. E' una tendenza irreversibile che in futuro ci sia sempre più spazio per inchieste nate on line e per opinion leader che potranno essere indipendenti attraverso la rete.
Molte volte alcuni commenti vengono valutati da Grillo come importanti e attraverso questi commenti partono delle inchieste. Questo è avvenuto anche per la situazione del precariato e quindi attraverso filmati, testi, documenti, così si fa un'inchiesta che non è l'inchiesta tradizionale. È una lettura diversa, molto più fluida rispetto al passato
I punti di forza del blog di Grillo sono la partecipazione intensa del lettore e il fatto di trattare argomenti magari scomodi o comunque non trattati altrove. Per la legge di mercato, quando non viene trattato un argomento, si va dove questo argomento viene trattato. Poi è stato importante dar voce a molte persone o situazioni della società che non avevano voce altrove.
La buona comunicazione strategica sul web è stata importante per il decollo del M5S. Senza organizzazione e senza comunicazione ci sono solo situazioni temporanee. Seguire l'interesse dei lettori è fondamentale. In genere i giornali dispongono le notizie secondo una priorità analoga, ma in un test si è visto che esse corrispondevano solo per il 15% al vero interesse dei lettori, che avrebbero scelto altre notizie. Il web dà voce a queste richieste, mettendo in seconda linea i giornali. Quindi può essere che un blogger dia notizie più interessanti dei media.e sopravviverà al format dei giornali”
Tutto questo è stato ripreso
da
Direi che è molto in gamba
questo Gianroberto Casaleggio.
..
NETIZEN: I CITTADINI
ATTIVI DI INTERNET
Carlo
Infante
O il web o è uno spazio
pubblico oppure sono guai. Rischiamo di vivere in un futuro digitale
eterodiretto, gestito da altri. Di altri continenti addirittura.
Vi immaginate uno spazio di
comunicazione, come internet, trincerato in logiche chiuse come le frequenze
radiotelevisive e aziende broadcast, come la RAI o Mediaset? Sarebbe anche
peggio, perché le major nel web sono talmente globali e opache da confondere
qualsiasi reazione di contrasto. Pensate solo al sistema google o a quello
facebook.
Le “sette sorelle” del
petrolio, come si diceva una volta per definire la cupola delle multinazionali,
tra qualche anno saranno assai poco al confronto di quella ragnatela intricata
che va ben oltre gli assetti proprietari del mondo d’impresa.
Che fare? E’ talmente uno
scenario talmente incerto che non esistono ricette. Ma un’indicazione è precisa:
iniziare a concepire il web come uno spazio pubblico, dove agire, progettare,
costruire ambiti di socialità e di comunicazione connessa alle comunità e ai
territori. Ciò è non solo possibile ma opportuno e si sta rivelando come
un’opportunità da non perdere per le piccole imprese di creatività digitale, più
artigiane che industriali. Il dato peculiare di questa nuova condizione del
comunicare è che sul web chiunque può pubblicare e non servono più né competenze
altamente tecnologiche né grandi risorse economiche da investire per strutture
da azienda audiovisiva. Serve creatività, una buona padronanza dei linguaggi
multimediali e disponibilità incondizionata a tessere relazioni nel territorio,
dal rapporto con le pubbliche amministrazioni alle realtà sociali, passando per
le imprese che ancora non sanno come interpretare le buone chance
dell’innovazione.
Dappertutto, sull’onda blog
della fine anni 90, s’è così diffuso il fenomeno dei netizen (net e citizen: i cittadini della
rete) che tendono a produrre informazione in prima persona, basandosi su
esperienze dirette e soggettive, come sta dimostrando la molteplicità di web tv.
E’ proprio con questo nome, ‘netizen’, che è stata presentata qualche giorno fa
, la ricerca annuale di Altratv.tv sullo stato di salute delle web tv in Italia.
Ne sono state censite 590, un piccolo mondo di videomaker che ha creato web tv
in tutto il territorio nazionale, con una densità maggiore nel Lazio (102), in
Lombardia (85), in Puglia (63) e in Emilia-Romagna (53).
Il dato interessante è che
queste web tv, spesso nate per caso o per passione si stanno trasformando in
vere e proprie realtà imprenditoriali, come sostiene Giampaolo Colletti di
Altratv.tv, nato come osservatorio interuniversitario a Bologna nel 2004 e
diventato oggi un vero e proprio network delle web tv italiane.
I netizen si caratterizzano
come unità mobili, indipendenti, agili e pertinenti nel dare senso alla Società
dell’Informazione, dove l’informazione si produce e non solo si consuma,
attuando quel mix emblematico tra impegno sociale e impresa.
.
CAPITALISMO E
FINANZA
Viviana
Vivarelli
I concetti fondamentali sono
questi:
-l'era capitalista basata
sul neoliberismo, sul predominio di un libero mercato de-regolato, dove
spadroneggiano le multinazionali, i gruppi finanziari mandanti dei Governi e i
grandi organismi economici internazionali che sono al servizio dei principali
gruppi di potere economico, è fallita
-anche se al momento i suoi
emissari stanno ancora saccheggiando gli Stati, portandoli alla rovina e
dominando le economie con gli strumenti speculativi incontrollati
liberati dalle amministrazioni statunitensi, da Reagan in poi e
specialmente dal 2008, con le armi dei titoli tossici, del rating, dello spread,
delle ricette assassine del Fondo Monetario, dei tagli al welfare e della
distruzione dei diritti dei lavoratori e dei cittadini... malgrado tutto questo,
il mondo si rende sempre più conto che questo gioco al massacro, per l'avidità
senza fine di un pugno di azionisti, è fallimentare e porta alla miseria e alla
disperazione un numero crescente di popoli
-l'arma distruttiva delle
guerre militari impugnata per secoli dai potentati per rafforzare la propria
ricchezza e stroncare le popolazioni, si è trasformato nell'arma letale del
sistema bancario e borsistico che affama le Nazioni, abusando di strumenti
finanziari e di false rappresentazioni del debito nella distruzione delle
democrazie del 1900 e della loro immagine
-sia le ultime guerre
militari che le nuove guerre finanziarie hanno sostituito ormai qualunque
pianificazione economica e hanno distrutto qualunque autonomia e indipendenza
sovrana delle Nazioni per un calderone intollerabile dove solo alcune migliaia
di speculatori contano contro tutto il mondo
-ciò che ha dominato
l'ultimo secolo è stato prevalentemente il petrolio. La rapina degli Stati è
avvenuta per il petrolio, le guerre sono state combattute per il petrolio, una
civiltà intera si è modellata sull'uso e abuso del petrolio. Ora il petrolio ha
passato il suo picco e sarà sempre meno e la sua estrazione sempre più
costosa
-Fukushima ha messo grossi
dubbi in chi voleva la via del nucleare, per l'opposizione
crescente delle popolazioni dopo gli immani disastri che hanno mostrato che
questa via non era percorribile. Per cui abbiamo di colpo un tipo di società
interamente basata su un tipo di risorse e sull'ideologia collegata ad essa che
deve accettare il fatto che tra poco quel tipo di risorse non esisterà più,
trascinando con sé tutta l'ideologia sociale e politica che le era collegata. E
questo è così sconvolgente che i più non riescono neanche a capirlo e restano
collegati a sterili diatribe sulle differenza ideologiche, quando
necessariamente anche le ideologie dovranno cambiare col cambiamento
dell’ambiente. Accade così che i nuovi movimenti ecologici siano anche movimenti
politici, ma che i vecchi movimenti ideologici non riescano spesso a capire
l’importanza dell’ecologia, e anche questo è uno dei motivi che li rende
obsoleti
-Occorre accettare come
inevitabile il passaggio a un'era diversa, che "non sarà più l'era del petrolio"
e "non dovrebbe essere più l'era dell'iper-liberismo"
Petrolio e liberismo
camminavano insieme e insieme sono falliti, sono finiti.
Occorre ideare un mondo
diverso che ha necessità di una visione diversa.
Il cambio di paradigmi è
enorme e occorre una forte immaginazione per arrivarci. Non sarà solo un enorme
cambiamento dovuto al mutare delle risorse energetiche, dovrà essere un cambio
di mentalità, che avrà ripercussioni enormi sul quadro generale della nostra
vita, sulla nostra filosofia generale, sulle nostre abitudini.
Parlare di PERMACULTURA o di
COMUNITA’ DI TRANSIZIONE è all'interno di questo discorso. Al
momento questa rivoluzione è tanto grande che solo pochi riescono a concepirla.
Tutti gli altri, alla proposta di un nuovo mondo sostenibile,non più basato sul
petrolio e non più dominato dal capitalismo secondo l'ideologia neoliberista,
faticano a liberarsi dalle vecchie condizioni e continuano a chiedere se la
nuova era garantirà tutto quello che sta sparendo. Continuano a parlare in
termini di mercato, di Pil, di consumismo, di lucro, di vecchie contrapposizioni
politiche ogni evidenza dovrebbe dare per morte... Non riescono proprio a capire
che il cambiamento cambierà tutto. Tanti sembrano pensare che potranno
conservare quello che già oggi 'solo alcuni'hanno, senza cambiare niente del
quadro generale di riferimenti.
La rivoluzione maggiore,
ancora una volta, sarà quella mentale. Sradicarsi dal vecchio per inventare il
nuovo. E non è facile.
Continuiamo a parlare di
cose che vogliamo conservare quando l'evidenza dei fatti dovrebbe farci vedere
chiaramente che quelle cose le abbiamo già perdute.
A questo punto la massa è
divisa tra:
-chi intende dolosamente
ripetere una via già fallita, perpetuando il liberismo morente e accettando le
ultime razzie, che dai paesi colonizzati si stanno abbattendo ora su di lui,
accettando che siano mandati emissari di grandi gruppi finanziari come alla
guida dei paesi UE (non solo Papademos in Grecia,Draghi alla Bce o Monti in
Italia..si pensi che Strauss Kahn stava per sostituire Sarcozy in
Francia ed era capo del Fondo Monetario, e che persino le elezioni tedesche
hanno rischi pesanti ai danni della Germania stessa, che almeno la Merkel finora
ha tutelato, mantenendo forte la sua economia e senza distruggere i diritti del
lavoro o delocalizzare).
I tentativi da parte di
gruppi finanziari di capeggiare i paesi europei per le ultime rapine ci stanno
davanti agli occhi eppure continuiamo a non capire e non vedere, e leggiamo con
vera pietà quanti inneggiavano a Monti per gli applausi in USA, perché dopo le
baldraccate di B, "portava in alto il nome dell'Italia!".Ma quale portare in
alto? Era stato mandato dagli USA per rovinare l'Europa, tornava dai mandanti a
missione compiuta e veniva elogiato per questo come un sicario che ha portato a
termine una missione! Tutto ai danni nostri! C'è ben poco di cui essere
fieri!
-poi c'è l'enorme gruppo di
persone che non si rende minimamente conto di ciò che accade perché è digiuna di
economia e di politica
-infine ci sono i
rivoluzionari di sx da tastiera, attaccati a vecchie ideologie ormai sepolte che
non capiscono che sostituire l'attuale piramide durissima di potere verticistico
con una piramide di potere ugualmente verticistico non risolve il problema, e
che è mera illusione pensare a una rivoluzione proletaria che aggiungerebbe solo
altre dittature a quelle della finanza, come ogni rivoluzione proletaria ha
sempre fatto. La cosa più grave di costoro è che non riescono nemmeno a capire
il mutamento epocale in atto, la fine di un'era e la necessità di doverne
costruire un'altra e addirittura cercano di salvare gli stessi paradigmi del
capitalismo (la partitocrazia, la nomenclatura al potere, il verticismo..) come
se la loro mente fosse talmente radicata in essi da non poterli
lasciare
-Ci sono infine gli
innovatori, esistono in tutto il mondo, e il Movimento 5 Stelle potrebbe farne
parte, sono quelli che stanno lasciando molti dei vecchi schemi di pensiero e
stanno abbandonando molti dei vecchi paradigmi mentali che hanno colonizzato la
nostra mente. Per questo si parla della necessità di 'una DECOLONIZZAZIONE
CULTURALE'
E IL WEB SERVE ANCHE A
QUESTO, a lasciare i vecchi indicatori economici (Pil, Libero Mercato,
Globalizzazione, multinazionali, lucro ecc.) per creare LA TRANSIZIONE a una
Nuova Era, a un nuovo mondo senza petrolio né nucleare, senza liberismo o
consumismo, improntato a sobrietà, senza poteri accentrati ma mirante a una
democrazia partecipata, senza questo tipo di mercato, di Borsa, di sistema
bancario, senza una globalizzazione economica che distrugge le speranze e i
diritti, senza il dominio delle multinazionali o governi al loro
servizio, senza distruzione ambientale e moderando gli effetti del
cambio climatico, contro l’attacco indiscriminato alle fondamentali libertà e ai
principali diritti di tutela per la dignità di un essere umano, contro i modi
con cui le potenze mondiali tentano di asservire l'umanità per portarla a uno
stato bestiale e servile.
Il vecchio mondo, avido e
nefasto, è fallimentare, sta morendo, non è in grado di operare il passaggio al
futuro. E' il mondo di poche migliaia di persone che vogliono costruire una
oligarchia perversa su molti miliardi di persone.
Quando parliamo di
differenziata, di energie pulite, di democrazia partecipata, di riciclaggio dei
rifiuti, di controlli dal basso, di lotta alla casta politica o finanziaria, di
transition town o di permacultura, di diritti del web.. noi non facciamo che
costruire un tassello per un'epoca futura perché questa è finita ed è da folli
sperare di perpetuare la sua agonia, peggiorando anche le cose nella speranza
stolta di passare a un'era nuova conservando tutte le caratteristiche micidiali
di quella vecchia.
Che l’era capitalista muoia
per implosione interna o per reazione dei popoli o per attacco informatico, essa
comunque finirà, il sistema è agonizzante e, come tutti i mostri, lancia nella
sua agonia i suoi strali peggiori.
E la sua fine non sarà certo
affrettata da coloro che si attaccano al vecchio e che, in nome di una idolatria
del vecchio, rifiutano di accettare il nuovo e lo combattono come il suo
principale nemico, dimostrando tutta la propria incapacità ad innovare a stesso
e tutta la propria inutilità sul piano della storia.
Il mondo sarà di chi guarda
avanti!
..
Dal film L’Odio di M. Kassovitz
Dal film L’Odio di M. Kassovitz
“Fin qui tutto bene…Fin
qui tutto bene…Fino qui tutto bene… Il problema non è la caduta ma
l’atterraggio”
..
GRECIA
NIGEL FARAGE è intervenuto
al parlamento europeo sulla questione Greca. E ha detto: "La Grecia non è una
filiale in fallimento per la quale la casa madre deve intervenire a prendere il
controllo. La Grecia è una nazione che ha un'anima, una fierezza una storia!
Sono i primi ad aver inventato la democrazia. Voi state causando miseria in
questo paese, e parlate di stupidaggini come la creazione di posti di lavoro e
la crescita economica. Niente di tutto questo si avvererà realmente".
Poi ha aggiunto: "Le persone
disperate fanno cose disperate".
..
Sunto da Lucio
Galluzzi
Ci sono notizie che quando
le leggi ti fanno capire subito il livello di disperazione disseminato a pioggia
dai governi della disumanità, su tutti e tutto.
Ci sono titoli nella cronaca
nazionale ed estera che ti tagliano ogni voglia di sorridere, ti prendono lo
stomaco e te lo rivoltano, come un guanto, neppure la voglia di vomitare ti
serve.
Ieri sera eccola lì la
notizia, in mezzo a un Celentano che chi se ne frega, la predica solita di
Napolitano, l’incenso sacro per Mario Monti e l’idiota sempre più idiota che non
ha ancora smesso di usare i media per parlarci del suo uccello
morto...
A 80 anni, una donna,
ricoverata in geriatria al Gemelli di Roma, si è buttata dal quarto piano e si è
suicidata. Una nonna, forse una bisnonna, una piccola esistenza fragile, perché
a quell’età tornano bimbi, una bimba di 80 anni si è scaraventata giù di sotto e
si è fracassata, finita, non c’è più.
Subito dopo eccone un’altra
di donna, più giovane, ospite con sua figlia piccina in una comunità protetta
per persone con difficoltà economiche e psicologiche, da mesi chiedeva aiuto e
ascolto ai Servizi, da mesi urlava, tutti però erano sordi, nessuna risposta,
abbandonata al suo dolore, si è lanciata nel vuoto con la figlia di tre anni in
braccio, morte sul colpo.
Tragedia annunciata dicono
ora. Intanto quella piccola anima di tre anni s’è spappolata sull’asfalto e non
ne vuole sapere nulla di assistenti sociali assenti, opere pie disattente, tagli
mortali alle strutture d’accoglienza e al Welfare. Non vuole neppure più avere a
che fare con noi tutti. Se ne è andata. Aveva solo tre anni e il benedetto
diritto di vivere.
Taglio dopo taglio, speranza
assassinata sempre di più, diritti vitali negati, sacrifici e sangue ancora da
versare, Napolitano che sprona ad essere coesi ed affrontare la crisi con
l’unità delle forze politiche e sociali, sindacati che si accordano più o meno
segretamente per far licenziare di più, anche senza giusta causa. Vite svendute,
in saldo, date in pasto al miglior offerente: le banche d’Europa e del
Mondo.
Futuri neri, senza via
d’uscita, ghigliottinati dalla Merkel.
La Grecia non si salverà. Lo
sappiamo tutti.
La Cancelliera che tutto
vuole e niente offre, l’ha già deciso, insieme all’Europa Cannibale, più di un
anno e mezzo fa. Atene non ce la potrà fare, gli strozzini di Strasburgo hanno
fatto in modo che sia così. Basta guardare i dati sugli interessi chiesti al
Governo greco e cosa dovrà ancora affrontare quella gente, ancora!, nei prossimi
mesi: sarà l’inferno di fame, miseria, altri morti, suicidi,
incendi...
Lo sappiamo tutti. Poi sarà
il turno della Spagna o dell’Italia.
Questo dipende da come Monti
sarà bravo a vendere alla sua amica Angela consigli criminali su chi e come
vampirizzare prima.
Questa non è Europa. Non è
unione. Questo è nazismo puro.
Non so quanto ci sia ancora
altro da dire se non che per ogni vita che si scaraventa da una finestra, un
balcone, un tetto, una torre, per ogni colpo di pistola ad una tempia, una dose
letale di veleno per topi, un impiccato in carcere, se ne va parte della nostra
stessa esistenza. Dopo averci tolto la tranquillità economica ci stanno
spogliando dell’umanità.
Noi, cimitero immenso, si
sta a guardare.
Stiamo perdendo.
..
L’UE E’ PEGGIO DELLA
THATCHER
Peter
Oborne
La situazione in Grecia sta
degenerando in una vera emergenza umanitaria. Di fronte a tutto ciò le elite di
Bruxelles, con in testa il commissario all'economia Olli Rehn, mostrano solo
indifferenza e ostinazione.
Da quando ho memoria, il
Regno Unito ha sempre considerato l'Unione europea una forza del bene in un
mondo in difficoltà, per quanto vagamente incompetente e corrotta. Un giudizio
che sta diventando sempre più difficile da sostenere. L'Europa unita si sta
progressivamente trasformando in un brutale oppressore, indifferente alla
democrazia, all'identità nazionale e alle necessità della gente comune.
I burocrati hanno minacciato
di far fallire un intero paese a meno che i partiti di opposizione non si
impegnino a sostenere il piano di austerity voluto dall'Ue.
La Grande depressione
britannica degli anni 30 è entrata a far parte della mitologia nazionale. Erano
gli anni dei pasti gratuiti per centinaia di persone sul lastrico e della
disoccupazione di massa. Eppure durante la depressione il Pil britannico non è
mai calato di più del 10%. In Grecia, al contrario, è già crollato del 13% dal
2008, e secondo gli esperti dovrebbe perdere un ulteriore 7% a breve. Entra
Natale la depressione avrà raggiunto livelli doppi rispetto alla terribile
catastrofe economica che ha colpito il Regno Unito 80 anni fa.
Nonostante ciò, l'élite
europea continua a comportarsi come se la tragedia dei greci non avesse alcuna
importanza. Questa settimana Olli Rehn, l'economista di riferimento dell'Ue, ha
parlato di "devastanti conseguenze" in caso di default di Atene. Si capisce che
è preoccupato delle ripercussioni per gli altri paesi europei, non del futuro
della Grecia. La vita in Grecia, la culla della civiltà europea, è diventata un
incubo, ma l'elite europea sembra del tutto indifferente.
Centomila attività
commerciali sono state costrette a chiudere battenti, e molte altre sono
sull'orlo del fallimento. Il numero dei suicidi cresce esponenzialmente, gli
omicidi sono raddoppiati e per le strade vagano decine di migliaia di
senzatetto. La vita nelle campagne, dove la gente è tornata al baratto, è ancora
accettabile. Nei paesi e nelle città le condizioni sono invece insostenibili.
Per le minoranze – soprattutto gli albanesi, che non hanno diritti e da tempo
accettano i lavori che i greci considerano troppo degradanti – sopravvivere è
un'impresa disperata.
Non sono soltanto le
famiglie a vivere un incubo. Anche le istituzioni sono al collasso. Diversamente
da quanto accaduto nel Regno Unito durante gli anni 30, la Grecia non ha alle
spalle una luna storia di democrazia parlamentare stabile. È passata appena una
generazione dalla dittatura dei colonnelli, e oggi, mentre alcune aree del paese
sono già sprofondate nell'anarchia, stanno emergendo forze
inquietanti.
Appena qualche mese fa i
partiti estremisti raccoglievano il favore del 30% della popolazione. Oggi, la
sx e la dx radicali sono arrivate al 50%, e la loro avanzata non si ferma. Tra
le ragioni del distacco dei greci dalla democrazia c'è sicuramente l'ingerenza
dell'Ue, e l'imposizione da parte di Bruxelles del premier-fantoccio Papademos,
"l'idiota di Bruxelles", un portavoce al soldo di Olli Rehn,
Commissario agli affari economici e monetari.
L'Idiozia è chiaramente una
delle cause dei problemi di Bruxelles, e può spiegare molte degli errori
strategici degli ultimi anni. Ma ciò che colpisce di più è l'atteggiamento
insensibile e disumano dei commissari Ue, che stanno facendo a pezzi un paese
che un tempo era fiero, famoso e abbastanza ben gestito.
Sono abbastanza vecchio da
ricordare la loro retorica quando Margaret Thatcher portava avanti le sue
politiche monetariste per reagire alla recessione dei primi anni 80. Eppure tra
il 1979 e il 1982 il pil era calato di appena il 6 %, meno di un terzo rispetto
alla Grecia travolta dalla crisi. Persino la Tatcher fu molto più pragmatica e
compassionevole di Olli Rehn. La lady di ferro non avrebbe mai distrutto un
intera nazione in nome di un dogma economico.
Per il Regno Unito sarebbe
altamente immorale continuare a sostenere la moneta unica europea, un
esperimento catastrofico che ha già provocato devastazioni inumane su larga
scala.
.
Lalla segnala:
STIGLIZ: "I primi a
lasciare l'euro ne usciranno meglio"
L'Observatoire de l'Europe
pubblica un'intervista a Stiglitz, in cui il Premio Nobel per
l'economia, noto per le sue posizioni keynesiane, paragona la pratica attuale
dell'austerità ai "salassi della medicina medievale." Egli ritiene che solo gli
investimenti pubblici possono interrompere questa spirale verso il
basso.
Durante il Forum finanziario Asiatico di Hong Kong, tenutosi a fine gennaio, il famoso economista ha avuto parole di un pessimismo raro a proposito dell’Europa. Per lui, i funzionari Europei, sotto la pressione di un dubbio consenso finanziario, stanno portando i loro paesi nel caos, e la moneta unica verso una sparizione quasi inevitabile.
..
Durante il Forum finanziario Asiatico di Hong Kong, tenutosi a fine gennaio, il famoso economista ha avuto parole di un pessimismo raro a proposito dell’Europa. Per lui, i funzionari Europei, sotto la pressione di un dubbio consenso finanziario, stanno portando i loro paesi nel caos, e la moneta unica verso una sparizione quasi inevitabile.
..
BERLUSCONI E’ STATO
PRESCRITTO SUL CASO MILLS
by Roberto
Mangosi
Da sempre i farabutti
cercano di sfuggire alla legge.
E nei paesi incivili, più
si è farabutti, più ci si riesce.
..
VOX
Dopo le arringhe, il
risultato :
è reato prescritto, non assolto !
Il Cavaliere, però, ha brindato:
questa sentenza la temeva molto.
è reato prescritto, non assolto !
Il Cavaliere, però, ha brindato:
questa sentenza la temeva molto.
I Giudici non l’hanno
condannato,
ma dall’accusa non
l’hanno prosciolto.
Una sentenza degna di Pilato,
ne può gioire solo uno stolto !
Una sentenza degna di Pilato,
ne può gioire solo uno stolto !
Per una legge fatta su
misura,
tipica d’un regime
feudale,
si è costretta la Magistratura
si è costretta la Magistratura
a questo tragicomico
finale:
benché ci sia stata
corruzione,
non ci sarà la giusta punizione !
non ci sarà la giusta punizione !
.
LADRI DI GIUSTIZIA. LADRI
DI VERITA'
E dunque rispondete a questa
domanda:
Pesa più un chilo di
merda
o un chilo di
prescrizione?
E chi è il più merdoso
personaggio politico italiano?
PILLININI
Uno su Mills ce la
fa
V
L'unico proscioglimento che
vorremmo per Berlusconi
è nell'acido
Purtroppo non ci sono più
quei bei proscioglimenti di una volta!
Una sentenza di 1° grado
condanna Mills per aver ricevuto 600.000 dollari per scagionare Berlusconi,
accusato di aver versato delle mazzette alla GdF per dare conti falsi al
fisco.
Una sentenza di 2° grado
conferma che Mills ha ricevuto 600.000 dollari da Berlusconi per corrompere
la GdF ed evadere il fisco, cioè per rubare una montagna di soldi
A NOI !
Ma la Cassazione, che deve
solo verificare l'aspetto 'formale' del processo, non riesce a farlo nei tempi
dovuti e lo fa andare in prescrizione
.Malgrado 2 sentenze, di 1°
e 2° grado, abbiano accertato senz'ombra di dubbio che Mills ha ricevuto da
Berlusconi 600.000 dollari per corrompere la Guardia di Finanza e fregare una
montagna di soldi al Fisco, e per quanto, anche a logica, cambiando i fattori il
risultato non cambia, e per la proprietà transitiva, se Mills ha ricevuto
600.000 dollari da Berlusconi, vuol dire che Berlusconi glieli ha
dati, 5 anni di processo non sono bastati per provare questa lapalissiano
evidenza, e il tempo è scaduto prima che il processo finisse, per cui Berlusconi
se la cava 'con la prescrizione' grazie alla legge fatta da se stesso per se
stesso.
Cicchitto urla: "Berlusconi
assolto!"
FALSO!
Berlusconi non è stato assolto, il ladro "si è prescritto il processo",
il che è diverso!
E noi non possiamo prendere
lui e Cicchitto a appiccicarli al muro! Però io posso sputare in faccia a
qualunque berlusconiano si permetta di dire che Berlusconi è stato
assolto, come a qualunque leghista si permetta di venirmi a parlar male di
qualcuno, dopo che ha votato quell'obbrobrio di leggi processuali e penali pro
Berlusconi, contro noi tutti!
Chi sono i ladri
allora?
..
NONCICLOPEDIA-
SATIRA
La prescrizione è la massima
pena tuttora applicata per il riciclaggio di denaro, il falso in bilancio e
tutti gli altri crimini commessi da B (non mi metto qui a elencarli, altrimenti
divento più vecchio di quanto già sono) e la gente della sua risma (banchieri,
dirigenti d'azienda, ecc)
Mentre i delinquenti comuni
sono esonerati da una pena così gravosa e inumana, la prescrizione (parola che
fa paura già solo a pensarla) è adottata esclusivamente nei casi di pezzi grossi
della politica o della mafia, che poi sono cose piuttosto vicine tra
loro.
Qualunque politico
attualmente in carica ha una paura fottuta della prescrizione e i pochi che sono
sopravvissuti a tale pena, come Andreotti, hanno subito uno shock emotivo
devastante (ma va?).
Questo perché il principio
di prescrizione implica che, dopo lungo ed estenuante processo, l'imputato
riconosciuto colpevole venga liberato senza neanche un giorno di
galera.
Ora, mettetevi nei panni di
uno come B: immaginate di sapervi colpevole e non poter in alcun modo scontare
la giusta pena in prigione! Pensate quanto può essere dilaniante
psicologicamente per un uomo una simile affronto! Non poter pagare i propri
debiti con la giustizia a vita!
Molti uomini politici e non
si sono scagliati contro la prescrizione, ritenendola un abominio. Lo stesso
Berlusconi, usufruendo della sua carica di Presdelcons, ha più volte proposto
leggi ad personam in cui chiedeva l'abolizione della prescrizione per poter
finalmente saldare i conti, sbagliando però a piazzare qualche lettera (è un
noto analfabeta) e facendola diventare ancora più severa e facile da infliggere
per le dannate toghe rosse.
Purtroppo nessuno fino a
oggi è riuscito a far ragionare i subdoli e sadici magistrati che continuano
imperterriti a utilizzare questo sistema che definire tortura è riduttivo.
Grazie al cielo, il 99% della popolazione non ricade tra quelli a cui viene
imposta questa pena e quindi se domani verrete beccati a rubare delle caramelle,
be',cazzi vostri!
.
hahahahahah
…e chi lo spiega agli
stranieri il significato della prescrizione? In molti paesi non esiste per loro
è incomprensibile. Solamente nel paese di Pulcinella esiste un assurdo del
genere.
..
I PREDATORI DELLA
LIBERTA'
Un paese fatiscente dove
l'analfabetismo di ritorno non permette all'80% della popolazione di capire il
senso di un articolo
La classe politica più
corrotta d'Europa
Un milione e 200.000 ladri
di Stato che difendono coi denti il loro bottino e la loro sfacciata
impunità
Una delle più grosse
associazioni criminali del globo
Un fisco iniquo,duro coi
piccoli e cieco coi grandi
Un'evasione alle stelle con
grandi evasori che patteggiano o sono prescritti e piccoli evasori assassinati
da Equitalia
120 miliardi di capitali in
nero incettati impunemente in un solo mese in Svizzera
Il più grande evasore
d'Italia prescritto mentre i piccoli sono assassinati
Lo Stato stesso inadempiente
verso chi gli ha fatto dei lavori per 70 miliardi
I politici peggiori e più
pagati d'Europa
Una opposizione collusa o
inesistente che è arrivata a voler governare con la dx
Una libertà di stampa scesa
così in basso da stare al 75° posto con la Nabibia e dove i giornalisti sono
strozzati con le querele milionarie o sono uccisi
L'unico paese UE
commissariato e per di più dagli emissari di una banca americana
Il 2° debito pubblico più
alto del mondo e un governo che ordina 'ancora' grandi e inutili opere
pubbliche, con la forza dell'esercito
Una legge elettorale che ha
ammazzato la sovranità popolare
Un paese in tracollo
finanziario che si permette il lusso di essere tra i primi per spese militari
per 46 miliardi di euro in armi, mutando le missioni di pace in decise azioni di
guerra
Un governo della bancarotta
che calpesta i diritti civili e del lavoro dei suoi cittadini, insultando la
Costituzione
Una disinformazione
premeditata che inganna 60 milioni di persone
Una magistratura costretta a
fare da serva a una classe di ladri,applicando leggi processuali e penali che
farebbero vergogna a qualunque paese civile
Ladri di stato e di bordello
che si prescrivono i processi da soli e si depenalizzano le pene
Un 30% di elettori
scellerati che ancora li votano
L'agonia del nostro
Paese...
..
Amarissimo Ascanio
Celestini
Cazzi vostri!
..
“Lo scoccare della
prescrizione è determinato da una legge ad personam, la ‘ex Cirielli’ approvata
nel 2005 dalla maggioranza berlusconiana (dunque con Bossi). Il reato di
corruzione in atti giudiziari si prescriveva in 15 anni, scesi a 10 dopo
l’approvazione di quella norma”
«La prescrizione è sempre
espressamente rinunciabile dall’imputato»
L’art. 157 del codice penale
non lascia dubbi: alla prescrizione si può rinunciare se davvero ci si vuol far
processare alla ricerca di una assoluzione piena.
Quindi quando non si
rinuncia, c’è più di una presunzione di colpevolezza.
La prescrizione è la
scappatoia di chi sa di essere colpevole.
Chi invece sa di essere
innocente la rifiuta e va avanti in tutti i successivi gradi di
giudizio.
Questa è la sesta
prescrizione di cui si è avvalso Berlusconi.
Quante volte ci ha
rinunciato? MAI
.
Ma a quanta galera sarebbe
stato condannato se le prescrizione non esistesse?
.
MARCO
TRAVAGLIO
Solo un delinquente incallito, i
suoi avvocati e i suoi complici potrebbero festeggiare una sentenza come quella
emessa ieri dal Tribunale di Milano. Una sentenza che, tradotta in italiano,
dice così: la prescrizione è scattata 10 giorni fa, grazie all’ultima disperata
mossa perditempo degli on. avv. Ghedini e Longo (la ricusazione dei giudici),
dunque non possiamo condannare B.; ma lo sappiamo tutti, visto che
l’ha
già stabilito la Cassazione, che nel 1999 l’avv. Mills fu corrotto dalla Fininvest con 600 mila dollari nell’interesse di Berluscono, in cambio delle due false testimonianze con cui – come aveva lui stesso confidato al suo commercialista – l’aveva “salvato da un mare di guai”. Cioè gli aveva risparmiato la condanna per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza. Condanna che avrebbe fatto di B. un pregiudicato già nel 2001, con devastanti effetti a catena: niente più attenuanti generiche negli altri processi, dunque niente prescrizione dimezzata, ergo una raffica di condanne che oggi farebbero di lui non un candidato al Quirinale, ma un detenuto o un latitante. E se, al netto della falsa testimonianza prezzolata di Mills sulle tangenti alla Gdf, B. sarebbe stato condannato in quel processo, al netto della legge ex Cirielli sarebbe stato condannato anche ieri per avere corrotto Mills. Così come Mills sarebbe stato condannato 2 anni fa per essere stato corrotto da B. (invece si salvò anche lui grazie alla prescrizione, scattata due mesi prima). Quando infatti fu commesso il reato, nel 1999, la prescrizione per la corruzione giudiziaria scattava dopo 15 anni: dunque il reato si estingueva nel 2014. Ma nel 2005, appena scoprì che la Procura di Milano l’aveva beccato, B. impose la legge ex Cirielli, che tagliava la prescrizione da 15 a 10 anni. Così il reato si estingueva nel 2009. Per questo la Cassazione, nel febbraio 2010, ha dovuto dichiarare prescritto il reato a carico del corrotto Mills (pur condannandolo a risarcire lo Stato italiano). E per questo ieri il Tribunale ha dovuto fare altrettanto col corruttore B. Fra il calcolo della prescrizione proposto dal pm Fabio de Pasquale e quello suggerito da Ghedini e Longo, il Tribunale ha scelto quello degli avvocati: la miglior prova, l’ennesima, che il Tribunale di Milano non è infestato di assatanate toghe rosse. Anzi, visti i precedenti, se i giudici hanno un pregiudizio, è a favore di B. Il quale, per la sesta volta, incassa una prescrizione a Milano: le altre 5 accertarono che comprò Craxi con 23 miliardi di lire, comprò un giudice per fregarsi la Mondadori e taroccò 3 volte i bilanci del gruppo per nascondere giganteschi fondi neri usati per comprare tutto e tutti. Ora capita di ascoltare Angelino Jolie, avvocato ripetente, che delira di “folle corsa del pm” (dopo 8 anni di processo!); l’incappucciato Cicchitto che vaneggia di “assoluzione”; e l’imputato impunito che si rammarica (“preferivo l’assoluzione”), ma s’è ben guardato dal rinunciare alla prescrizione per farsi giudicare nel merito. Gasparri, poveretto, vorrebbe cacciare De Pasquale perché ha cercato di non far scattare la prescrizione. Ecco: per lui il compito dei magistrati è assicurare la prescrizione a tutti. Se l’ignoranza si vendesse a chili, sarebbe miliardario.
già stabilito la Cassazione, che nel 1999 l’avv. Mills fu corrotto dalla Fininvest con 600 mila dollari nell’interesse di Berluscono, in cambio delle due false testimonianze con cui – come aveva lui stesso confidato al suo commercialista – l’aveva “salvato da un mare di guai”. Cioè gli aveva risparmiato la condanna per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza. Condanna che avrebbe fatto di B. un pregiudicato già nel 2001, con devastanti effetti a catena: niente più attenuanti generiche negli altri processi, dunque niente prescrizione dimezzata, ergo una raffica di condanne che oggi farebbero di lui non un candidato al Quirinale, ma un detenuto o un latitante. E se, al netto della falsa testimonianza prezzolata di Mills sulle tangenti alla Gdf, B. sarebbe stato condannato in quel processo, al netto della legge ex Cirielli sarebbe stato condannato anche ieri per avere corrotto Mills. Così come Mills sarebbe stato condannato 2 anni fa per essere stato corrotto da B. (invece si salvò anche lui grazie alla prescrizione, scattata due mesi prima). Quando infatti fu commesso il reato, nel 1999, la prescrizione per la corruzione giudiziaria scattava dopo 15 anni: dunque il reato si estingueva nel 2014. Ma nel 2005, appena scoprì che la Procura di Milano l’aveva beccato, B. impose la legge ex Cirielli, che tagliava la prescrizione da 15 a 10 anni. Così il reato si estingueva nel 2009. Per questo la Cassazione, nel febbraio 2010, ha dovuto dichiarare prescritto il reato a carico del corrotto Mills (pur condannandolo a risarcire lo Stato italiano). E per questo ieri il Tribunale ha dovuto fare altrettanto col corruttore B. Fra il calcolo della prescrizione proposto dal pm Fabio de Pasquale e quello suggerito da Ghedini e Longo, il Tribunale ha scelto quello degli avvocati: la miglior prova, l’ennesima, che il Tribunale di Milano non è infestato di assatanate toghe rosse. Anzi, visti i precedenti, se i giudici hanno un pregiudizio, è a favore di B. Il quale, per la sesta volta, incassa una prescrizione a Milano: le altre 5 accertarono che comprò Craxi con 23 miliardi di lire, comprò un giudice per fregarsi la Mondadori e taroccò 3 volte i bilanci del gruppo per nascondere giganteschi fondi neri usati per comprare tutto e tutti. Ora capita di ascoltare Angelino Jolie, avvocato ripetente, che delira di “folle corsa del pm” (dopo 8 anni di processo!); l’incappucciato Cicchitto che vaneggia di “assoluzione”; e l’imputato impunito che si rammarica (“preferivo l’assoluzione”), ma s’è ben guardato dal rinunciare alla prescrizione per farsi giudicare nel merito. Gasparri, poveretto, vorrebbe cacciare De Pasquale perché ha cercato di non far scattare la prescrizione. Ecco: per lui il compito dei magistrati è assicurare la prescrizione a tutti. Se l’ignoranza si vendesse a chili, sarebbe miliardario.
.
da
Non si farebbe prima ad
aggiungere un articoletto alla Costituzione che dica più o meno che “chi è ricco
perché ha rubato, perché suo padre, che faceva l’usciere in una banca [la banca
Rasini], riciclava i soldi della mafia e forse è per questo che da usciere è
diventato direttore, chi più di 30 anni fa spendeva 500 milioni AL GIORNO [una
montagna di soldi dei quali non ha mai saputo spiegare la provenienza:
"Cavaliere: dove ha preso i soldi?"] per costruire graziose palazzine, chi ha
assunto un ergastolano pluriassassino spacciato per stalliere per portargli i
figli a scuola [e stare attento che non facessero brutti incontri: testuali
parole del padre dei figli], e che da un mafioso condannato a 9 anni [Marcello
Dell'Utri] si è fatto fare un partito politico [Forza Italia] , grazie al quale
con la collaborazione degli amici, degli amici degli amici ma SOPRATTUTTO di chi
doveva essergli nemico [specificamente D'Alema e la sua fottuta bicamerale] è
potuto assurgere al ruolo di capo del governo e restarci per 17 anni… può
commettere tutti i reati che vuole, mafiare quanto vuole, corrompere chi vuole
senza rischiarlo nemmeno, un processo?”
Giusto per una questione di praticità: almeno si evitano figuracce planetarie a getto continuo. Le nostre, mica quelle di Berlusconi.
Ezio Mauro, direttore di
Repubblica, intervistato telefonicamente poco fa dal tg di Sky ci fa sapere che
“comunque, le sentenze si rispettano”: e allora, da oggi, sarebbe meglio che
ognuno imparasse ad esprimersi per sé, perché io questa sentenza, come tutte le
altre che hanno riguardato b e che sono finite ai classici tarallucci e vino,
non ho la benché minima intenzione di rispettarle, per il semplice motivo che
quelle sentenze non hanno rispettato me.
E ricomincerò a rispettare
questo stato quando questo stato dimostrerà di essere più forte di un
delinquente impunito e – a quanto pare –
impunibile.
Gomez e
Mascali
“Non luogo a procedere per
intervenuta prescrizione” Già gli italiani non sanno nemmeno la differenza che
c’è fra assolto e prescritto, figuriamoci come ne esce ancora una volta il
perseguitato delinquente. Qualcuno avverta Bruno Vespa che “non luogo a
procedere per intervenuta prescrizione” non significa assolto e nemmeno
innocente. E che casomai gli venisse in mente di fare una puntata tipo quella
che fece per Andreotti (sempre prescritto e non assolto, per mafia) mi auguro
che il palazzo della Rai venga invaso e lui buttato fuori a calci nel culo.
Prescrizione non significa
innocenza né assoluzione, significa che ci sono le prove del reato ma che,
grazie ai tempi biblici della nostra (in)giustizia e alle numerose leggi e
leggine che B ha potuto farsi confezionare in tutti questi anni per dilatare
oltremodo i procedimenti contro di lui – questo, mentre si occupava del nostro
bene cioè del suo - non si è fatto in tempo a condannare chi lo ha commesso,
cioè B medesimo.
Ricordiamocele queste cose,
specialmente quando qualcuno chiederà la certezza della pena per il ladruncolo,
per chi commette reati infinitamente meno gravi della corruzione, perché la
corruzione è uno dei reati più odiosi che esista, è come il monossido di
carbonio, non odora ma uccide, ecco perché molta gente non capisce quanto sia
grave un reato che – a valanga – si ripercuote su tutti, molti non lo
ritengono tale, non ne hanno percezione perché non c’è il ladro che
materialmente porta via l’oggetto o il proprio denaro.
E la maggioranza degli italiani,
da brava egoista individualista preoccupata solo di difendersi la “robba”,
starnazza solo quando lo zingarello ruba il portafoglio sull’autobus e il ladro
svaligia l’appartamento.
.
Questa sentenza ha detto che c’è
il corrotto ma non il corruttore: ennesimo caso di qualcosa che succede
all’insaputa di chi l’ha fatta. Cioè di B
Un innocente non accetterebbe
mai una prescrizione: l’innocente vuole essere assolto, non prescritto. In caso
di prescrizione il reato c’è eccome, e B ne ha già incassate 6 o 7, per
altrettanti reati commessi.
Se poi era sempre innocente, perché non ha mai rinunciato alla prescrizione? si può fare, volendo.
Se poi era sempre innocente, perché non ha mai rinunciato alla prescrizione? si può fare, volendo.
Nei paesi civili, normalmente e
non eccezionalmente civili la prescrizione viene bloccata nel momento in cui
un’ azione giudiziaria INIZIA.
Solo qui viene usata per FERMARE processi in corso.
Balbettando un po’, però si fa, specie se l’imputato si chiama Silvio Berlusconi.
Solo qui viene usata per FERMARE processi in corso.
Balbettando un po’, però si fa, specie se l’imputato si chiama Silvio Berlusconi.
-
Nota a margine: Proprio oggi il
genero di re Juan Carlos di Spagna è andato a processo per il reato di
malversazione, che tradotto in parolaccia è rubare soldi pubblici per farci
altro, praticamente quello che i nostri politici fanno con una certa frequenza
senza nemmeno andarci a finire in un tribunale, e suo suocero, il re, mica un
berlusconi qualunque, ha detto che qualsiasi sarà la decisione del tribunale
verrà accettata. In Inghilterra la prescrizione non c’è: non è prevista
dall’ordinamento giuridico. Tutti gli imputati di qualsiasi reato di ogni
ordine, grado, ceto e censo vanno in tribunale, si fanno giudicare e se gli
tocca la galera vanno in galera anche se fanno i politici e i ministri.
E per molto meno di un reato come la corruzione.
E per molto meno di un reato come la corruzione.
..
IL CORO DELLE
VERGINI
Rita
Pani
Mi piace questo mondo di
vergini, quelle che in coro fanno “Ohhhhhhhh” la prima volta che approcciano un
pene. Son così i Bersani, i Di Pietro, i Vendola, e tutti quelli che a poche ore
dall’ennesima reiterata vergogna italiana, elargiscono saggi e dotti pareri
sulla prescrizione, del criminale più prescritto d’Italia.
Faranno “Ohhhhhhh” ancora e ancora, e grideranno allo scandalo anche quando si prescriveranno gli altri reati, anche quello che vede il satiro impotente accusato di sfruttamento di prostituzione minorile. Oddio! Che ho scritto? Utilizzazione finale di bambine che somigliano a donne; suona meglio in italiese.
Forse allora è il caso di ricordare alle vergini, che la legge ex Cirielli, studiata in prima istanza per salvare il culo dell’ex ministro malavitoso previti, è una legge del 2005. E dovremmo ricordare tutte le leggi ad personam nate dalla mente criminale di un malavitoso.
È il caso di ricordare l’anomalia tutta italiana di avere avuto (e lo riavremo pure) un malavitoso a capo del governo, che ha cambiato la legge elettorale per far sì che potessero essere eletti, come deputati e senatori, non solo gli affiliati alla sua cosca, ma anche – e soprattutto – i suoi avvocati. Solo in Italia, infatti, gli avvocati del malavitoso potevano riscrivere le leggi da citare a memoria nelle aule di tribunale, mentre erano intenti a difendere il loro cliente/padrone.
Facciano due conti, queste verginelle, e spieghino poi, perché quando avrebbero potuto metterci una pezza, nominarono ministro della giustizia Clemente Mastella – di cui evito di riscrivere le gesta – che si preoccupò in prima istanza di proporre un indulto per vuotare le carceri, e dopo di non finirci lui stesso con tutta la sua famiglia.
Sono arrabbiata? Sì certo, e non per il facciadiculismo spinto di gasparri o cicchitto, più zoccole e meglio pagate di una vecchia puttana di porto, ma sono incazzata per la verginità improbabile di altre vecchie baldracche, che no, non mi rappresentano e non mi rappresenteranno mai.
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Faranno “Ohhhhhhh” ancora e ancora, e grideranno allo scandalo anche quando si prescriveranno gli altri reati, anche quello che vede il satiro impotente accusato di sfruttamento di prostituzione minorile. Oddio! Che ho scritto? Utilizzazione finale di bambine che somigliano a donne; suona meglio in italiese.
Forse allora è il caso di ricordare alle vergini, che la legge ex Cirielli, studiata in prima istanza per salvare il culo dell’ex ministro malavitoso previti, è una legge del 2005. E dovremmo ricordare tutte le leggi ad personam nate dalla mente criminale di un malavitoso.
È il caso di ricordare l’anomalia tutta italiana di avere avuto (e lo riavremo pure) un malavitoso a capo del governo, che ha cambiato la legge elettorale per far sì che potessero essere eletti, come deputati e senatori, non solo gli affiliati alla sua cosca, ma anche – e soprattutto – i suoi avvocati. Solo in Italia, infatti, gli avvocati del malavitoso potevano riscrivere le leggi da citare a memoria nelle aule di tribunale, mentre erano intenti a difendere il loro cliente/padrone.
Facciano due conti, queste verginelle, e spieghino poi, perché quando avrebbero potuto metterci una pezza, nominarono ministro della giustizia Clemente Mastella – di cui evito di riscrivere le gesta – che si preoccupò in prima istanza di proporre un indulto per vuotare le carceri, e dopo di non finirci lui stesso con tutta la sua famiglia.
Sono arrabbiata? Sì certo, e non per il facciadiculismo spinto di gasparri o cicchitto, più zoccole e meglio pagate di una vecchia puttana di porto, ma sono incazzata per la verginità improbabile di altre vecchie baldracche, che no, non mi rappresentano e non mi rappresenteranno mai.
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Se in questo paese avessimo
avuto un’informazione vera, di quella che fa saltare teste ‘eccellenti’ quando
serve, come succede in tutti i paesi normali dove non si permette ad un
conflitto di interessi che cammina di salire ai piani alti del potere pro domo
sua con la complicità di chi glielo avrebbe dovuto impedire, e dove le inchieste
di un giornalista non vengono malconsiderate dagli arriccianasi che pensano che
un giornalista debba prendere le parti di qualcuno invece di limitarsi a
raccontare i fatti di chiunque, molto di quello che è accaduto e che noi popolo
da spettatori e vittime inerti abbiamo dovuto e potuto solo subire, non sarebbe
mai potuto accadere.
.
Giulietto
Chiesa
L’Italia sta male, e domani
starà malissimo? Niente paura: il presidente americano applaude.
Obama, premio Nobel per la pace reduce della guerra in Libia e
attualmente impegnato a preparare in Siria la prossima grande guerra, quella
contro l’Iran, plaude allo stratega Mario Monti. E’ il suo uomo, ha le carte in
regola: Goldman Sachs, Trilaterale, Bilderberg, Commissione Europea. Il popolo
italiano è in buone mani: nessun pericolo che possa far pesare la propria
volontà democratica. Nel giugno 2011, coi referendum, avevamo votato per i beni
comuni? Perfetto: con Mario Monti, si privatizzerà tutto. Gli italiani volevano
la testa di Berlusconi? Be’, l’hanno avuta. E adesso, per favore, subiscano in
silenzio il nuovo programma terminale: la fine della sovranità democratica,
motivata ovviamente dall’emergenza del debito.
.
PAROLE
DESTRUTTURATE
vv
LIBERTA’
Una parola troppo seria,
della quale si abusa e che racchiude concetti troppo importanti per essere
destinata ad un certo genere umano al quale piace, invece, farsi sottomettere
spesso in virtù di faccende piuttosto ridicole.(DAL WEB)
Io
Ma perché la maggior parte
della gente svende le proprie libertà troppo spesso per un piatto di lenticchie
o, a volte, nemmeno per quello, esaltandosi per il piatto di caviale mangiato da
altri?
EQUITA'
Parola schermo che in genere
sottende a faccende molto poco eque.
EQUITALIA
vedi sopra.
CONFLITTO DI
INTERESSI
Monti ha millantato che il
suo governo non ha conflitti di interessi.
Si immagina allo stesso modo
che nemmeno Berlusconi abbia mai avuto conflitti di interessi (e quando mai la
casta è in conflitto di interessi con se stessa?) ed è per questo che né D'Alema
né Prodi si sono mai preoccupati di regolare questo conflitto,
mentre Violante si è vantato addirittura di favorirlo.
Se ne deduce che l'unico e
vistoso conflitto di interessi esistente sia quello che tra la casta dei
dominanti e la plebe dei dominati. Come diceva sempre Pompeo Biondi: “Ci sono
solo due classi, chi c’ha il potere, e chi non ce l’ha”.
Ogni altra definizione è da
duplicare in conformità di questo binomio irriducibile.
Equitalia è per noi. La
prescrizione è per loro.
Ogni valutazione in tal
senso è da deviare in un sano e conveniente razzismo, ove per il povero leghista
cretino esso sia l'odio per lo straniero e per Fassino o D'Alema anche per
quello sfigato dell'operaio.
..
PAOLO FARINELLA E IL
PD
Il Pd è proprio asino e non
vuole imparare la lezione. Prima Milano, poi Cagliari, poi Napoli e ora
finalmente Genova. Niente da fare! Testa dura, non vuol capire. Perse le
primarie, Bersani risponde con una battuta: ora pensiamo a vincere le
«secondarie»! Roba da matti! Hanno voluto le primarie per fregare la Vincenzi
che non capisce, accecata come è di personalismo e amor proprio. Avrebbe dovuto
dimettersi e ritirarsi in buon ordine, specialmente dopo il fallimento della
gestione alluvione. Invece insiste, va in giro a vantarsi. In Centro storico di
Genova nessuno, nemmeno morto, l’avrebbe votata, ma lei pensa ancora di essere
la prima donna. La gente ha visto solo arroganza e protervia di
potere.
La senatrice Pinotti,
s’intrufola nella mischia per dimostrare di essere migliore della sua maestra
sindaco di cui è stata assessore e pupilla. Ha fatto 2 mesi di campagna
elettorale disertando il senato, cioè il suo dovere da cui trae il lauto
stipendio che noi paghiamo. Avrebbe dovuto dimettersi da senatrice e correre il
rischio delle primarie e poi, sconfitta, ritirarsi a vita privata. Invece no.
Il Pd perde le sue stesse
elezioni e riesce a fare disamorare almeno 10 mila persone che non sono andate a
votare. In un tempo in cui dovrebbe vincere a man bassa o a piene mani, senza
nemmeno faticare tanto, riesce a far perdere i suoi candidati: uno, due, tre, e
quattro … Cosa deve succedere perché capisca di cambiare registro e strategia?
Non si rende conto che il vecchio è finito e che il popolo frustrato e bastonato
dalle manovre e dai governi tecnici sostenuto anche dal Pd ha voglia di pulito,
di onesto, di giusto? E’ finito il tempo delle rendite e degli intrallazzi, dei
comitati di affari e dei compagnucci di merendine e bassissima politichetta ad
uso casalingo. Di questo passo il Pd scomparirà dalla faccia della terra e
nessuno lo piangerà. Vittima di B, è diventato complice di Monti e ora sta
facendo di tutto per riportare in auge il delinquente B, discutendo con lui di
riforme della Costituzione. Pdellini, poveri illusi, il caimano vi distruggerà
per l’ennesima volta e non avrete più né presente né passato e tanto meno
futuro. Dovevate essere il futuro, l’alternativa, siete diventati
commensali.
.
VORREMMO SAPERE
…
se corrisponde a verità che
il 3 gennaio 2011 il governo Monti abbia già liquidato alla Morgan Stanley la
modica cifra di 2 miliardi e 567 milioni di euro, un decimo della manovra «Salva
Italia» per estinguere una operazione di derivati finanziari che sono stati alla
radice della crisi che ha sconvolto il mondo e milioni di innocenti cittadini?
Vorremmo sapere perché deve pagare il governo per conto di chi o se il
precedente governo abbia comprato derivati spazzatura che ha accollato ai
cittadini. Vorremmo sapere perché tutto è avvenuto alla chetichella, i giornali
non ne hanno parlato, il governo non abbiamo comunicato nulla e tutto è avvenuto
in gran segreto. Che gatta ci monti sopra? Chi volesse saperne di più, consulti
il sito:
..
Ileana
segnala
"Dovrei portare sempre il
lutto. Vestita di nero e velata perché è morta la cultura di classe, la mia. E'
morta la coscienza di classe, la lotta di classe proletaria, morta l'idea di
uguaglianza, è morto mio padre, mia madre, i miei zii e anche io non mi sento
tanto bene. In lutto dovrei andare alle riunioni di quartiere del movimento 5
stelle. E il mio unico pensiero positivo sarebbe: se mio zio non si sacrificava
nel lager, io come Donna non potevo votare. Solo dopo il 1946 noi
Donne abbiamo ottenuto il riconoscimento della nostra dignità umana. Per donarmi
questo diritto, ultimo rimasto, si è fatto uccidere di lavoro forzato. Dovrei
portare il lutto per i sacrifici fatti dalla mia gente per creare i sindacati, i
partiti, la democrazia. Dovrei portare il lutto, invece posso partecipare
concretamente oltre che votare, ringrazio il movimento cinque stelle che mi da
una ultima possibilità."
di Dolores I.
..
Maria Pia
Caporuscio
MANO NE’ LA
MANO
Quello che io noto ne’ la
ggente,
nun zo’ le frasi belle,
oppuro dure,
né er soriso dorce o
‘mpertinente,
ma so’…le
sfumature!
‘na cosa c’ammé pare ‘n
incanto…
è ‘na mano che strigne
‘na manina.
Nun c’è poesia, né
musica, né canto,
che uguaj ‘na mamma cor
bambino.
E’ tutta qui l’essenza de
‘stà vita…
amore, sicurezza,
dedizzione,
sinno’ prima de nasce…è
già finita!
‘sté mani, libbere e
‘nzieme fuse,
come nelle favole, se
parleno…
drento ‘sté mani …er
monno cianno chiuso!
..
RIDIAMARO : -
)
Paola Bassi
La legge in Italia:
Schettino resterà libero e
daranno l'ergastolo allo scoglio
"Motivazione
Schettino resterà libero e
daranno l'ergastolo allo scoglio
"Motivazione
La nave andava pe' caxxi sua
e lo scojo nun je doveva rompe i cojoni.
..
Corrado
Guzzanti
La nuova
destra
Non ce l’abbiamo con i
neri e gli africani
solo non vogliamo che ci
rubino il lavoro.
Non ce l’abbiamo con gli
omosessuali
solo non vogliamo che ci
contaminino col loro morbo.
Questa è una destra nuova
che vuole battersi per il
rispetto della civiltà e
della democrazia.
Non ce l’abbiamo con gli
zingari,
solo non vogliamo che
mettano in pericolo
la nostra
comunità.
Non ce l’abbiamo cogli
extracomunitari,
solo non vogliamo che
occupino le nostre case.
Questa è una destra nuova
che vuole mettersi
dalla parte del cittadino
e del lavoratore.
La pelle, la lingua, la
razza non c’entra.
E se non capite questo
siete degli ebrei!
.
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