martedì 4 dicembre 2012

Manifestazioni


 
Fermi tutta la giornata i lavoratori pubblici
Scioperi in Italia contro la guerra
Trasporti fermi dalle 12 alle 12,15. Metalmeccanici due ore dalle 9. Nel pomeriggio manifestazioni in tutte le città
ROMA - Come preannunciato nei giorni scorsi dai sindacati, si svolgeranno (alcuni sono già in corso) scioperi in tutta Italia per protestare contro l'inizio della guerra in Iraq.

SETTORE PUBBLICO FERMO UN GIORNO - Un'intera giornata di sciopero per i lavoratori del settore pubblico. A proclamarlo è la Funzione pubblica-Cgil, che in questo modo intende garantire a tutti gli aderenti la possibilità di partecipare alle varie iniziative di mobilitazione contro la guerra. «Ci siamo battuti per la pace insieme a tante associazioni, ora ci batteremo per fermare la guerra», spiega Laimer Armuzzi, segretario generale Fp-Cgil. «Tutto il mondo del lavoro oggi si fermerà e si mobiliterà contro la guerra in tutti i posti di lavoro».

TRASPORTI - Nei trasporti lo sciopero generale proclamato da Cgil, Cisl e Uil dalle 15 alle 17, si svolgerà con le seguenti modialità: i lavoratori dei settori non compresi nella sfera di applicazione della legge 146 (servizi pubblici essenziali) si asterranno dal lavoro dalle 15 alle 17 (i marittimi ritarderanno la partenza delle navi di due ore); i lavoratori degli uffici e degli impianti fissi, anche se soggetti all'applicazione della legge 146, incroceranno le braccia dalle 15 alle 17. I lavoratori dei trasporti addetti alla circolazione si fermeranno per 15 minuti, dalle 12 alle 12,15.

METALMECCANICI - Sono previsti in mattinata scioperi di 2-4 ore nelle fabbriche metalmeccaniche. Le proteste sono scattate nella maggior parte delle fabbriche a partire dalle ore 9 e sono in gran parte unitarie. A renderlo noto è il segretario della Fiom, Giorgio Cremaschi, che fa un primo quadro delle iniziative già decise dopo l'avvio della guerra. Le grandi fabbriche del Piemonte, tra cui Mirafiori, hanno iniziato l'astensione alle ore 9, così come quelle milanesi dove lo sciopero di Cgil, Cisl e Uil sarà di 4 ore. A Brescia la protesta scatterà alle 11 nelle grandi fabbriche metalmeccaniche. A Vicenza, Trieste e ai cantieri navali di Ancona lo sciopero è iniziato alle 9, così come nell'area di Reggio Emilia, mentre in Toscana la protesta nelle fabbriche, come la Piaggio di Pontedera, è iniziata alle 9,30. Lavoratori fermi dalle 9 anche in Campania alla Fiat di Pomigliano d'Arco, all'Alenia e alla Sagit di Caivano.
Circa duecento lavoratori del porto di Marghera hanno occupato il molo A.

COBAS - I Cobas e il restante sindacalismo di base hanno dichiarato lo sciopero per l'intera giornata di giovedì in tutte le categorie del lavoro dipendente, pubblico e privato, fatto salvo il rispetto dei servizi minimi per ogni singola categoria. Lo afferma il portavoce nazionale Cobas, Piero Bernocchi.

EPIFANI - «Si sta materializzando ciò che sembrava ormai inevitabile da qualche giorno. È un atto di aggressione illegittimo», ha commentato il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. «Nel pomeriggio scatterà lo sciopero unitario proclamato da Cgil, Cisl e Uil. L'importante è mobilitare le persone che sono contro la guerra. E deve accadere in tutte le più importanti città italiane. Se la situazione si protrarrà, si potranno studiare, eventualmente, manifestazioni di carattere nazionale. Ora è bene che dalle persone che hanno a cuore la pace arrivi un segnale forte».
20 marzo 2003

Da Roma a Firenze, passando per la base di Sigonella
Iraq, reazioni all'attacco in tutta Italia
Chiusa via Veneto nella capitale, maniferstazioni di studenti e sindacati a Torino e Napoli. Binari occupati a Padova
Manifestazione davanti all'ambasciata Usa a Roma (Ansa)
ROMA
- Via Veneto, la strada che porta all'ambasciata americana a Roma, è stata chiusa dalle forze dell' ordine e Piazza Barberini è stata invasa pacificamente da circa un migliaio, secondo gli studenti, di giovani manifestanti arrivati da decine e decine di scuole della capitale. Gli studenti hanno deciso di rimanere nella piazza per fare un sit-in cercando di «non creare problemi e di aprire un dialogo con le forze dell'ordine perchè la manifestazione è non violenta e, quindi, sarebbe un controsenso cercare la tensione». Un cartellone quadrato con al centro disegnato un missile nero spezzato in due e con i simboli del dollaro e dell' euro è stato sistemato proprio davanti alle transenne che impediscono l'accesso a Via Veneto.

MILANO - Sono decine di migliaia le persone che hanno manifestato a Milano contro la guerra e che hanno raggiunto piazza del Duomo per il comizio dei tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Gli organizzatori parlano di 100 mila persone, a fronte delle 15 mila secondo gli ultimi dati delle forze dell'ordine. Tra i manifestanti molti i bambini, molte le bandiere di tutte le sigle sindacali, di movimenti e di Emergency, ma su tutti le bandiere con i colori della pace.

TORINO
- È iniziata, come previsto, la mobilitazione degli studenti torinesi, dopo le notizie dell'attacco Usa in Iraq. A gruppi sparsi, ancora, per le vie della città, l'appuntamento centrale per gli studenti sarà in Piazza Albarello, dove già, comunque, si trova un nutrito gruppo di giovani. Traffico privato e trasporto pubblico deviato dai vigili urbani fin dalla prima mattinata nelle vie adiacenti la Piazza dove è atteso il grande raduno che poi darà vita ad un corteo. Attorno alle 15 gli studenti terranno un'assemblea a Palazzo Nuovo, sede della facoltà umanistiche, indetta dagli «Universitari di Torino contro la guerra». Alle 21, poi, una fiaccolata davanti alla sede della Prefettura, in Piazza Castello, dove vi sarà anche un presidio permanente. I negozianti torinesi, come avevano annunciato ieri, a mezzogiorno abbasseranno le serrande dei loro negozi, negli stessi minuti in cui, per volere della Curia, suoneranno le campane delle chiese cittadine.

CATANIA, VIGILANZA A SIGONELLA - Sono stati potenziati nella mattinata i sistemi di vigilanza della base militare statunitense di Sigonella. Oltre l'impiego di polizia e carabinieri, il cui numero di personale è stato aumentato, sulla struttura adesso vola in continuazione anche un elicottero militare che sorveglia la base dall' alto. Le strade di accesso e del perimetro di Sigonella sono continuamente percorse da pattuglie delle forze dell' ordine e della polizia militare. Nello scalo aereo di Sigonella non si registrano per il momento incrementi del numero dei voli: sono complessivamente cinque i decolli avvenuti da quando è scattato l' attacco in Iraq, un dato che è di routine per la struttura. I sistemi di vigilanza e di protezione a Sigonella potrebbero aumentare nelle prossime ore: a Catania è già cominciata una assemblea indetta da sindacati, partiti e movimenti politici e civili per una manifestazione di protesta, in favore della pace, annunciata per domenica prossima davanti la base militare logistica che ospita la Sesta Flotta Usa.

PADOVA, OCCUPATI BINARI - Oltre 300 fra studenti, attivisti dei centri sociali e rappresentanze sindacali hanno occupato i binari della stazione di Padova, mentre a decine continuano ad arrivare i manifestanti. Mobilitazione anche in zona industriale, dove gli operai delle officine meccaniche Stanga, lasciati gli impianti hanno occupato corso Stati Uniti.

NAPOLI - Due cortei sono stati organizzati a Napoli dagli studenti per protestare contro la guerra in Iraq. Al centro della cittá si è formato un corteo degli studenti medi che percorrerá le vie del centro per raggiungere piazza del Plebiscito. Un'altra manifestazione invece si svolge nella zona di Campi Flegrei, vicino alla facoltá di Ingegneria. Qui gli studenti si porteranno presso la sede Rai con cartelli e striscioni inneggianti alla pace. Anche i baby pacifisti a Napoli nell'esercito dei contrari alla guerra. Un centinaio di alunni di una scuola materna ed elementare. Gli alunni, accompagnati da genitori e docenti, hanno urlato slogan, esposto disegni contro la guerra e portato striscioni in varie lingue per la pace nel mondo.

FIRENZE - Anche Firenze si mobilita contro la guerra in Iraq. Questa mattina in cittá, dopo il primo attacco americano su Baghdad, si sono registrate diverse manifestazioni spontanee di studenti e lavoratori, con presidi e cortei. Del resto già ieri sera, circa 7.000 persone aveva 'invasò i più famosi ponti fiorentini per dire no alla guerra. Con bandiere, fiaccole, fischietti e campanacci i pacifisti hanno dato vita a una manifestazione che si è conclusa poco dopo mezzanotte, interessando in modo particolare i ponti San Trinita, alla Carraia e Vespucci. Intanto i sindacati hanno diffuso un volantino che annuncia lo sciopero generale per oggi nelle ultime due ore di ogni turno di lavoro. Alle ore 17 è in programma una manifestazione proclamata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. Il concentramento dei manifestanti avrá luogo davanti alla sede Rai, da cui prenderá avvio un corteo che raggiungerá piazza Santa Croce, dove si concludera la manifestazione con interventi e testimonianze per la pace.


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