Una
delle nostre migliori invenzioni, riguardante la fusione fredda, verrà costruito
negli Stati Uniti!
Andrea Rossi si conferma un grande amante dell’America e, soprattutto, del sogno americano. In una lunghissima intervista rilasciata l’altro ieri a PESN, in occasione dell’anniversario della prima uscita pubblica con la quale l’ingegnere annunciò al mondo di essere riuscito a creare la fusione fredda, Rossi conferma che l’E-Cat sarà prodotto in America:
Io amo gli Stati Uniti e ho voluto, per molte ragioni che non posso
spiegare, sviluppare negli Stati Uniti questa tecnologia. E voglio che questa
tecnologia sia americana.
I motivi che Rossi non può spiegare li possiamo intuire facilmente: era
stato lo stesso Rossi, infatti, ad ammettere nel novembre scorso di voler
sviluppare l’E-Cat nel Massachusetts per questioni
burocratiche. Rossi aveva detto:
Il Massachusetts ha la densità di tecnologia e di clienti di cui abbiamo
bisogno. E poi non ha la burocrazia che abbiamo in Italia.
Ma la sorpresa è un’altra: la fabbrica degli E-Cat sarà in
Florida, mentre nel Massachusetts ci sarà (forse) un secondo impianto
produttivo. Lo rivela l’ingegnere a PESN:
D: Ci può dire in quale stato si farà la produzione?
R: In Florida. E a questo punto è molto importante per noi tenere il prezzo
dell’E-Cat molto, molto basso. Perché questa tecnologia deve essere per tutti. E
voglio che l’E-Cat da 10 kW costi circa 500 dollari. Per farlo dobbiamo
assolutamente robotizzare e ingegnerizzare molto bene le catene di montaggio,
perché sapete, per competere…
E, a proposito di competizione, Rossi si dichiara preoccupato della
concorrenza cinese:
Non possiamo competere contro quel tipo di sistema sociale che rende i
costi di produzione insostenibili per noi. Così dobbiamo combatterli con una
migliore ingegnerizzazione delle linee produttive
Ma durante l’intervista a PESN Rossi ha anche fornito un paio di novità
tecniche molto interessanti. La prima riguarda la famosa cartuccia del
combustibile che, come sappiamo, potrà essere sostituita
dal cliente stesso o da un normale impiantista. Questa cartuccia, dice
Rossi, è piccolissima: più o meno quanto un pacchetto di sigarette. Il costo
sarà altrettanto piccolo: 10 dollari per 180 giorni di
funzionamento.
Ma non solo: sarà a prova di fusione. Sono in molti,
infatti, a temere la possibilità di una “fusione del nucleo” dell’E-Cat con
conseguente fuoriuscita di radiazioni. Ma Rossi specifica che l’E-Cat funziona
solo con il nichel in polvere e quindi, se il nucleo si fonde in un unico
blocco, la reazione si ferma automaticamente e il dispositivo si spegne.
Altra novità interessante è il fatto che, a differenza di quanto si era
intuito, l’E-Cat non sostituirà le normali caldaie e scaldabagni elettrici ma li
integrerà. Questo perché, per avviarsi e andare a regime, il catalizzatore di
energia ha bisogno di quasi un’ora e altrettanto tempo è necessario per farlo
spegnere.
Troppo, se vogliamo solo lavarci le mani o farci una doccia. L’E-Cat,
insomma, non ha l’elasticità necessaria a sostituire i classici dispositivi di
riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Ecco perché dovrà essere installato in
parallelo alle normali caldaie che forniranno acqua calda in pochi secondi
mentre l’E-Cat sarà utilizzato per riscaldare l’acqua dei termosifoni o per produrre e
accumulare gradualmente acqua calda.
Infine Rossi ci offre l’ultimo particolare tecnico interessante: per far
avviare l’E-Cat da 10 kW servono 2,7-2,9 kWh di energia elettrica. Cioè, in
pratica, quanto un paio di condizionatori accesi per
un’ora. Ma dopo, quando il dispositivo è arrivato a temperatura, va avanti da
solo con la reazione LENR.
Fonte > Green Style
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