lunedì 3 dicembre 2012

In Ricordo di Gloria Campos Venuti (1928-2012)



Gloria Campos Venuti
Il 5 giugno 2012, dopo lunghe sofferenze seguite a un tragico investimento, è mancata Gloria Campos Venuti. Brillante fisico nucleare, vivo è il ricordo della forte personalità di Gloria messa in luce, oltre che negli interventi a Congressi, Conferenze, Tavole Rotonde, in ogni altra occasione: rigore e senso del dovere erano sue caratteristiche peculiari che si accompagnavano sempre a una profonda umanità.
Gloria era nata a Roma il 25 dicembre 1928 da famiglia della buona borghesia romana. Dopo gli studi classici a Roma si iscrisse alla Facoltà di Architettura, ma presto si rese conto che la sua strada era quella della fisica. Così dopo un breve periodo a Milano, arrivata a Torino – dove il marito si era trasferito per lavoro – si iscrisse al Corso di Laurea in Fisica.
Tornata a Roma, vi proseguì gli studi laureandosi il 26 febbraio 1960 con una tesi sperimentale su “Fluttuazioni statistiche nei fotomoltiplicatori”, svolta presso i Laboratori di Fisica dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), relatore il prof. Mario Ageno.
Borsista all’ISS, a seguito di concorso nazionale nel 1962 fu assunta in questo Istituto come ricercatore. Libero Docente di fisica nucleare dal 1968, presso l’ISS percorse tutta la carriera fino a divenire dirigente di ricerca al livello equiparato all’ex coefficiente 825 dell’Università. Direttore del Laboratorio delle Radiazioni dal 1977 al 1980, si dimise da tale incarico ritenendo che, con l’emanazione della Legge 833/1978 (Istituzione del SSN), venissero lese le competenze dell’ISS, in particolare del Laboratorio delle Radiazioni, nell’ambito dei controlli sanitari sulla produzione dell’energia nucleare.
Direttore del Reparto di Radioattività dell’ISS, Gloria aveva dedicato dopo la laurea gran parte della sua attività istituzionale alla radioprotezione e in questo campo continuò a lavorare – anche dopo essere andata in quiescenza nel 1995 – fino alla sua scomparsa. Si interessò con profondità di problemi di sicurezza nucleare e protezione sanitaria, nell’ambito del “Gruppo Reattori” dell’ISS: importante fu il suo contributo in occasione dell’evento Černobyl e della campagna di misure che ne conseguirono. Dello studio della radioattività ambientale fu un’antesignana in Italia con speciale riguardo alla radioattività “indoor” in strutture situate in ben definite località ed edificate con particolari materiali di costruzione: fu a tal proposito promotrice di una campagna nazionale radon, in collaborazione con l’ENEA e con le Regioni, e mise a punto tecniche specifiche per la misura di questo gas.
Membro di numerose commissioni nazionali e internazionali, fece fra l’altro parte dal 1978 al 1996 del Gruppo di Esperti ex art. 31 del trattato Euratom per la preparazione delle norme europee di radioprotezione: in questo ruolo fondamentale fu il suo contributo alla tutela delle donne esposte a radiazioni ionizzanti nel corso di attività lavorative.
Nella convinzione che la formazione di un ricercatore a svolgere con profitto compiti di controllo – come quelli assegnati a un Laboratorio dell’ISS – comporti anche impegno nella ricerca scientifica, va ricordata la partecipazione di Gloria all’esperimento di fisica nucleare alle energie intermedie (e, e’ p), nel gruppo coordinato da U. Amaldi e G. Cortellessa: tale esperimento, in cui venivano impiegati gli elettroni accelerati nell’elettrosincrotrone di Frascati, fu volto a studiare, a partire dal 1964 e per la prima volta nel mondo, la diffusione quasi elastica di elettroni cui corrispondeva l’emissione in coincidenza di protoni legati provenienti dai differenti strati di elementi diversi giungendo a determinare così l’energia di legame dei protoni stessi. Per l’esperimento (e, e’ p) Gloria progettò un rivelatore a scintillazione di originale conformazione che misurando le distribuzioni angolari dei protoni emessi permetteva di determinarne l’energia.
Associata alle ricerche dell’INFN, dopo il 1978 gli interessi di ricerca si indirizzarono prevalentemente su temi di radioattività ambientale.
Accanto alla ricerca, svolse con successo anche un’intensa attività didattica sia nell’ambito dell’ISS, sia presso l’Università di Perugia dove dal 1968 al 1983 tenne il Corso di Fisica 1 per Ingegneri, sia presso l’Università di Roma.
Documentano 50 anni di attività scientifica oltre 300 pubblicazioni nei campi della fisica nucleare, della radioprotezione, della radioattività ambientale e della didattica.
Paolo Salvadori
Università di Perugia

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