Associazione
“Italiana Nomadi dell’Amore” (AINA) Associazione “Enzimi di Pace”
Associazione “Fiore del Deserto”
Cooperativa "Mescolando"
Con il Patrocinio di:
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COMUNE DI ROMA
Assessorato Politiche
Sociali IV Municipio V Municipio
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PROVINCIA DI ROMA assessorato alle politiche
culturali, della comunicazione e dei sistemi
informativi
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REGIONE
LAZIO assessorato alla
cultura, spettacolo, sport e
turismo
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Le associazioni promotrici vogliono realizzare un
meeting interculturale dedicato ai diritti dei ragazzi, che si svolgerà nel mese
di Luglio 2005.
Il meeting si svilupperà attraverso la
realizzazione di serate a tema in cui i partecipanti potranno gettare “uno
sguardo sul mondo…” attraverso la visione di filmati, la degustazione di piatti
delle diverse tradizioni culinarie, la partecipazione a laboratori didattici e a
dibattiti sui temi trattati.
Il tutto negli spazi all’aperto, in una dimensione
tra Città e Campagna, della casa-famiglia “Fiore del deserto”, al Km. 13,700
della via Nomentana. (Il sito si trova all'interno dell'area naturalistica
del Parco Urbano della Marcigliana)
I Diritti dei Ragazzi
h. 18.00: Animazione per bambini h. 20.00: Cena
etnica h. 21.00: Proiezione dei film.
A seguire dibattito e
musica dal Mondo
clicca sul giorno per vedere il programma della
giornata * Il programma degli incontri è in via di definizione e potrà subire
delle variazioni
Venerdì 1 Luglio - (Burkina
Faso) h. 18.00 –
Laboratorio di costruzione di giocattoli con materiali riciclati h.
20.00 - Cena africana h. 20.40 – Inaugurazione
della rassegna e incontro su usi e costumi locali
africani Partecipano:Raffaella Milano – Assessore Politiche
Sociali Comune di Roma Vincenzo Maria Vita – Assessore Cultura
Provincia di Roma Giulia Rodano – Assessore Cultura Regione
Lazio Victor Emeka Okeadu – Presidente Consulta Cittadina per la
Rappresentanza della Comunità Immigrate del Comune di Roma Benvenuto Salducco -
Presidente IV Municipio Ivano Caradonna - Presidente V
Municipio Giuseppe
Pungitore - Assessore
Politiche Sociali del V Municipio Carmine Farcomeni Assessore
Politiche promozione infanzia e della famiglia - Politiche per l'inclusione
sociale della popolazione detenuta e degli immigrati del V
Municipio Fataki Bowole – Presidente della Consulta Comunità Immigrate
del V Municipio La Consulta delle Comunità Immigrate V
Municipio Sissoko
Mamadou
- Ambasciatore del Burkina Faso in ItaliaVittoria
Quondamatteo – Presidente Associazione AINA e Il fiore del
deserto Italo Cassa – Curatore rassegna cinematografica “Enzimi di
Pace – Cinema e Diritti”
Introduzione alle attività
dell’Associazione AINA
h. 21,00 - Proiezione del film
Souko Le cinématographe en carton
(Burkina Faso) h. 21.50 - Proiezione del film Le neveu du peintre (Burkina
Faso) h. 22.40 - Incontro con gli invitati alla serata sui
temi trattati dal film e sulle tematiche della rassegna.
A finire musica e ritmi dall’Africa
Souko,
le cinematographe en carton Souko, il cinematografo di
cartone
Regia: Issiaka konaté Paese: Burkina Faso –
1998
Colore - 47 min - Versione originale
(bambara/francese) con sottotitoli in italiano
I bambini di Bobo
Dioulasso, affascinati dalle immagini del cinematografo, decidono di costruirne
uno in cartone e scoprono la magia delle immagini da loro stessi create. Ma
durante la proiezione, per magia, si materializza un meraviglioso cavallo
bianco. Affascinati dall'animale, i bambini lo seguono ovunque disertando anche
la scuola con preoccupazione degli adulti che cercano invano di catturarlo.
Le
neveu du peintre Il nipote del pittore
Regia: Moustapha
Dao Paese: Burkina Faso - 1989 Colore - 50 min - Versione originale
(dioula) con sottotitoli in italiano
Il piccolo Alì visita per la prima
volta la città di suo zio, imbianchino e pittore. Il ragazzino, però preferisce
sognare il suo villaggio lontano e, durante la notte, i personaggi delle fiabe
che gli raccontava la nonna, compaiono per farlo sentire meno solo.
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Sabato 2 Luglio -
(Senegal) h. 18.00 – Laboratorio
di costruzione di giocattoli con materiali riciclati h.
20.00 - Cena africana h. 21.00 - Proiezione del film La
petite vendeuse de soleil
A
finire musica e ritmi dall’Africa
La petite vendeuse de soleil La piccola
venditrice di sole
Regia: Djibril diop
mambéty Paese: Senegal - 1999 Colore - 45 min - Versione
originale (wolof) con sottotitoli in italiano
Sisi, una ragazza disabile
vive d'elemosina sui marciapiedi di Dakar. All'ennesima violenza subita dai
piccoli strilloni che vendono i quotidiani, Sisi decide di divenire anche lei
venditrice. Nonostante le stampelle e grazie all'aiuto di un Amico, la piccola
ce la fa ed inizia per lei una nuova vita.
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Domenica 3 Luglio -
(Medioriente)
h. 18.00 - Laboratorio di
costruzione e volo degli aquiloni della pace con materiali
riciclati h. 20.00 - Cena mediorientale h. 21.00
- Proiezione del film L’Uccello Verde h. 22.00 - Dibattito sulla
condizione dei bambini in Palestina Sono stati
invitati: Yousef
Salman
– Pediatra e Delegato Mezza Luna Rossa Palestinese Mirjam
Abusamra – Rappresentante Comunità
Palestinese di Roma Luisa Morgantini
- Europarlamentare, rappresentante Ass. "Le donne in nero"
A finire musica e ritmi mediorientali
L’uccello verde
Regia: Liana Badr Sceneggiatura:
Liana Badr Fotografia: Mounes Zahalka, Liana Badr Montaggio:
Philip Hazou Khalid el shaqra Musiche: Bashar Abd
Rabou Produzione: Dipartimento della donna e dell’infanzia - Ministero
palestinese dell’informazione Palestina 2002, 42’
Chi crederebbe che un
uccello possa uccidere il suo cacciatore? L’uccello vuole cantare, l’uccello
vuole volare. In questo racconto palestinese, l’uccello verde narra la propria
storia: catturato, ucciso e divorato dai suoi parenti più stretti, l’uccello
verde resuscita grazie all’amore della sorella che gli ricuce le piume
permettendogli di tornare a vivere. Come questo uccello, noi abbiamo imparato a
raccontare la nostra sofferenza e sappiamo che un giorno le nostre piume verdi
della speranza ci porteranno a volare ancora nel cielo. "Per realizzare questo
film non ho avuto bisogno di cercare lontano. Incontro questi bambini tutti i
giorni nella mia strada, nel mio quartiere. Al di là delle sofferenze
quotidiane, della paura, al di là degli attacchi degli occupanti che mettono in
pericolo la loro stessa vita, ho voluto rivelare quello spazio, fatto di sogni e
di speranze, che ciascuno di essi è riuscito a ritagliarsi. Con l’immaginazione,
con i loro colori e i loro aquiloni, questi bambini lottano contro lo sterminio
che incombe sul loro popolo". "Ogni bambino è diverso, ciascuno con la
propria speciale storia, ma tutti condividono la stessa speranza: una speranza
fatta di libertà e di giustizia. Una speranza che viene fecondata nelle loro
canzoni, nei loro giochi, nei simboli della loro vita quotidiana e che sfida
coraggiosamente l’illegale rampante colonizzazione israeliana usurpatrice delle
loro terre".
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Martedì 5 Luglio -
(Medioriente)
h. 18.00 – Laboratorio
dell’incontro, attraverso la poesia, la scrittura, la musica e la
comunicazione non verbale h. 20.00 - Cena
mediorientale h. 21.00 - Proiezione del film Promesse h.
22.40 – Dibattito: Amicizia e Amore senza Frontiere Sono stati
invitati: Franca
Coen
– Consigliere delegato del Sindaco di Roma per le Politiche della
Multietnicità Victor Magiar – rappresentante del gruppo Martin Buber -
ebrei per le pace Mirjam Abusamra – Rappresentante Comunità
Palestinese di Roma Giulio Ligozzi – Giudice onorario al Tribunale dei
Minori di Roma Sono stati invitati i giornalisti: Khaled Fouad
Allam - La Repubblica Stefano Chiarini e Giuliana Sgrena -
Il Manifesto
A finire musiche e ritmi mediorientali
PROMESSE (PROMISES)
Regia: B. Z. Goldberg, Justine Shapiro, Carlos
Bolado Paese: USA/Palestina/Israele 2001 Durata: 100 min.
Quali sono le "promesse" a cui
il titolo allude? Quelle di avviare trattative di pace per trovare finalmente
una soluzione alla questione ebraico-palestinese, quelle che i grandi della
Terra fingono sempre di fare agli stati piccoli per controllarne le
rivendicazioni, oppure quelle riposte nelle speranze di chi vede ancora il mondo
con gli occhi innocenti dell'infanzia? L'intento dei registi, tutti e tre ebrei
americani, sembra optare per quest'ultima prospettiva, che li spinge a
privilegiare e a mescolare - in montaggio alternato - lo sguardo di alcuni
bambini, apparentemente dall'infanzia "normale", per quanto quest'aggettivo in
Medio Oriente si intrecci inevitabilmente con la guerra, la violenza e quindi
con la morte, presenza costante, con la quale "fare i conti" tutti i giorni, sia
tenendo a mente il numero degli amici e dei parenti deceduti, sia imparando a
convivere con la precarietà e la paura di incontrarla, salendo su un autobus per
andare a scuola o semplicemente uscendo di casa. I protagonisti del film sono
sette bambini, palestinesi e israeliani, laici e ortodossi, incontrati a
Gerusalemme e nei dintorni, che abitano a venti minuti di distanza l'uno
dall'altro, ma vivono in mondi completamente diversi. Ad accompagnarli nel
racconto delle loro giornate e nel disvelamento progressivo di sogni e
aspettative per il futuro è una figura adulta, uno dei registi, giornalista
ebreo che ha vissuto e studiato a Gerusalemme per poi trasferirsi in America.
Tornato al suo Paese per seguire da vicino il conflitto e le innumerevoli e
irrisolte trattative di pace, decide di indagare proprio l'universo infantile,
quello che si evita sempre di interrogare, per scoprire cosa ne pensano i
bambini della guerra e soprattutto del processo di pace. |
Mercoledì 6 Luglio -
(Iran) h. 18.00 – Laboratorio di animazione: “Un
palloncino colorato…” h. 20.00 - Cena araba h.
21.00 - Proiezione del film Il Palloncino Bianco
A finire musiche e ritmi dal
mondo
Il Palloncino BiancoRegia: Jafar
PanahiPaese: Iran 1995Durata: 85 min.
A Teheran il 21
marzo, durante il capodanno islamico, la piccola Razied, convinta che i pesci
rossi di casa non valgono quelli, molto più belli e grossi, del mercato, dopo
varie suppliche convince la madre a donarle l'ultima banconota per acquistarne
uno. Si reca al mercato accompagnata dal fratello Ali: sfiora il crocicchio che
si assiepa intorno ad un incantatore di serpenti ma malauguratamente la
banconota le cade nella cantina di un negozio, il cui proprietario è
momentaneamente irreperibile. Invano i due bimbi supplicano alcune persone (una
donna che passa, un uomo con un'asta, il sarto che ha il negozio attiguo) ad
aiutarli. Mentre Ali si reca all'indirizzo del proprietario della bottega, un
soldato attacca discorso con la bambina vincendone la diffidenza: le parla del
suo villaggio, delle sue sorelle, e le rivela che il padrone della cantina sta
da sua cognata. Ali ha trovato il padrone, ma questi sta facendo, come il padre
dei bambini, la doccia. Arriva infine un ragazzo con tre palloncini e Ali
preleva un'asta per tentare di agganciare la banconota. I due litigano, ma poi
il ragazzo si fa parte del dramma e tenta anche lui di estrarre i soldi. Ma ci
vorrebbe qualcosa di appiccicoso come una gomma americana: Ali, senza denaro,
non osa sottrarla ad un povero cieco, e torna a mani vuote. Ma il ragazzo ha
venduto due palloncini e ha preso tre gomme. I tre ragazzini provano e
riprovano, ed infine Razied recupera la banconota proprio mentre il padrone
della cantina appare. La bambina ed il fratello corrono a comprare il pesciolino
per tornare a casa. |
Giovedì 7 Luglio -
(India)
h. 18.00 – Laboratorio: “Danze indiane per i
bambini” a cura di Cristina D'Onofrio h. 20.00 - Cena
asiatica h. 21.00 - Proiezione del film Salaam Bombay
A
finire musiche ritmi dall’India
SALAAM BOMBAY!
Regia: Mira NairPaese: India –
1998Durata: 113 min.
Il decenne Krishna, abbandonato
dal circo ambulante presso cui fa l'inserviente, si reca clandestinamente a
Bombay sperando di poter guadagnare cinquecento rupie e tornare poi al paese
dalla madre. Giunto in città, Krishna si trova a contatto con un mondo
assordante e convulso dove tutti, e soprattutto tanti ragazzi, lottano
disperatamente per la sopravvivenza. Divenuto "chaipau", portatore di tè,
Krishna impara a conoscere la strada ed i suoi abitanti: vagabondi, delinquenti
minorili, prostitute, protettori, spacciatori di droga, ladri. Fa amicizia con
Chillum, un tossicodipendente che salva dal suicidio; si affeziona a Manju, la
piccola figlia di Rekha, una prostituta sfruttata ignobilmente da Baba; tenta di
aiutare Solassal, una ragazza avviata alla prostituzione. |
Venerdì 8 Luglio -
(Taiwan)
h. 18.00 – Laboratorio di Tai Chi Chuan
per grandi e piccoli, a cura di Paolo
D’Annibale h. 20.00 - Cena cinese h. 21.00
- Proiezione del film My American Grandson
A finire musiche dal mondo
My american grandson Il nipotino
americanoRegia: Ann Hui Paese: Taiwan -
1991 Colore - 104 min. - Versione in italiano La vita tranquilla
di Ku, un anziano musicista di Shanghai, viene rivoluzionata dall’arrivo del
nipotino dagli Stati Uniti. I due instaurano inizialmente un buon rapporto che
tuttavia, col trascorrere dei giorni, diventa sempre più conflittuale per la
difficoltà nel comprendere reciprocamente gli usi e i costumi dell’altro. Le
continue incomprensioni con il nonno spingono il ragazzo a fuggire di casa. La
fuga si conclude con un lieto fine insegnando ad entrambi la positività e la
ricchezza dell’interscambio.
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Sabato 9 Luglio - (Cina)
h. 18.00
– Laboratorio ludico di scrittura cinese per bambini, a cura di
Laura Ciminelli dell'Istituto Superiore di Medicina Tradizionale Cinese
"Villa Giada" h. 20.00 - Cena cinese h. 21.00 -
Proiezione del film Yi ge dou bu neng shao - Non uno di
meno
A
finire musiche dal Mondo
Yi ge dou bu neng shao
- Non uno di meno
Regia: Zhang
YimouPaese: CinaAnno: 1999Durata: 102
min.
Il maestro Gao della scuola
elementare Shuiquan deve assentarsi per un mese per assistere la madre
malata. Il capovillaggio, passa al setaccio l'intera zona rurale, per trovare
qualcuno disposto a supplire il maestro. La sua scelta ricade sulla
giovanissima Wei Minzhi, di soli tredici anni, a cui viene affidato il compito
di sorvegliare la classe e scrivere ogni giorno un testo alla lavagna (badando a
non sciupare i pochi e preziosi gessetti), che gli allievi dovranno ricopiare
sul proprio quaderno. Prima di andarsene il maestro Gao ammonisce la
maestrina: "Nessun allievo si dovrà ritirare dalla scuola durante la mia
assenza: la classe era composta all'inizio dell'anno da quaranta alunni, ma
presto il numero è sceso a ventotto. Se riuscirai in questo compito, oltre a 50
Yuan che ti darà il capovillaggio, te ne darò io altri 10". Ogni giorno
WEI MINZHI fa diligentemente l'appello, tracopia il testo alla lavagna, ma non
si preoccupa che gli allievi imparino qualcosa, tanto che trascorre il suo
tempo a fare la guardia seduta sui gradini della porta dell'aula. Un giorno
lo scolaro ZHANG HUIKE, un bambino intelligente, ma dispettoso, che le aveva già
fatto perdere la pazienza in diverse occasioni, non si presenta a scuola, in
quanto costretto dalla famiglia, gravemente indebitata, ad andare in città per
cercare un lavoro. Con le parole del maestro che le risuonano in testa e
senza una vaga idea di dove potrebbe trovarsi il piccolo Zhang, Minzhi si mette
in marcia per la città, disposta a trovare il bambino a tutti i costi.
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Martedì 12 Luglio - (Tibet) h. 18.00 – Laboratorio di animazione per
bambini h. 20.00 - Cena tibetana e cinese h.
21.00 - Proiezione del film
Piccolo Buddha
A seguire serata Tibet Sono state invitate le associazioni Samantabhadra e
Dharma Tibet di Roma (programma in via di definizione)
Piccolo Buddha Una delegazione di monaci buddisti arriva a
Seattle con la convinzione che il giovane Jessie, figlio di un ingegnere e di
un'insegnante, sia la reincarnazione di un grande Lama e chiede ai genitori di
poterlo condurre nel Tibet. I genitori del ragazzo dapprima sono scettici, ma in
seguito Dean, il padre, decide di accompagnare Jessie nel regno di Bhutan in
Tibet. Qui il ragazzo dovrà confrontarsi con altri giovani, ritenuti anch'essi
la probabile reincarnazione del Lama. Nella storia si alterna la leggenda del
Siddharta che, rifuggendo dalla sua vita dorata, scopre la sofferenza del mondo,
prova compassione per gli esseri viventi, e diventa il Buddha.
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Mercoledì 13 Luglio -
(Brasile)h. 18.00 – Laboratorio di
animazione per bambini h. 20.00 - Cena
sudamericana h. 21.00 - Proiezione del film Central Do
Brasil A seguire incontro sulla condizione dei bambini di strada in
Brasile (programma in via di
definizione)
A
finire musiche e ritmi sudamericani
Central do BrasilRegia:
Walter
SallesPaese: BrasileDurata: 115 min.
Dora (Fernanda Montenegro), ex insegnante, si è
inventata un nuovo lavoro: scrive lettere per conto dei tanti analfabeti che si
riversano ogni giorno nella principale stazione di Rio de Janeiro. Tra i clienti
capitano la giovane Ana e suo figlio Josuè di nove anni. Ana vuol far incontrare
il figlio con il padre, che non ha mai conosciuto e che vive in una zona
sperduta del Brasile nord-orientale. Quando esce dalla stazione, Ana viene
investita da un autobus e muore. Josuè rimane solo, Dora lo avvicina e pensa di
trarne profitto, vendendolo ad un mercante d'infanzia. Ma poi capisce l'errore,
torna a riprenderlo e, a quel punto, decide di accompagnarlo al paese del
padre... |
Giovedì 14 Luglio -
(Francia)h. 18.00 – Laboratorio di animazione per bambini h. 20.00 - Cena europea e
mediterranea h. 21.00 - Proiezione del film La guerra dei
Bottoni A
finire musiche e ritmi dal Mondo
La
guerra dei bottoni
Regia:
Yves RobertPaese: FranciaDurata: 90
min. Come ogni
anno, la riapertura delle scuole dà il via a una guerra tra i ragazzi di due
paesotti. Sulla scia dei Ragazzi della via Paal, ma nella campagna francese
prima della guerra 1914-18. Ritmo svelto, dialoghi scattanti con parolacce,
interpreti credibili, fremiti anarchici e risvolti reazionari. Ebbe un grande
successo nel paese di origine. Tratto da un romanzo di Louis Pergaud.
Premio
Jean Vigo.
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Venerdì 15 Luglio - (Francia)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per bambini
h. 20.00 - Cena europea e mediterranea h. 21.00
- Proiezione del film di F. Truffaut I quattrocento colpi h. 22.30
- dibattito con esperti sui diritti
dell’infanzia (carcere - programma in via di
definizione)
A finire musica e ritmi dal mondo
I
quattrocento colpi
Regia: F. Truffaut Paese:
Francia Durata:90 min.
Piccolo parigino, trascurato dai genitori,
scappa di casa due volte, ruba, è chiuso in un riformatorio da dove fugge per
arrivare al mare che non aveva mai visto. Straordinario 1? lungometraggio di F.
Truffaut che, premiato per la regia a Cannes, contribuì al lancio della Nouvelle
Vague francese. Primo film della serie Antoine Doinel che caso unico nella
storia del cinema segue un personaggio dall'adolescenza alla maturità. Uno dei
film più teneri e lucidi sull'infanzia incompresa, tema che attraversa tutta
l'opera del regista. Cinepresa mobilissima, fotografia in scope e bianconero di
Henri Decae.
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Sabato 16 Luglio - (Francia)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per bambini
h. 20.00 - Cena europea e mediterranea h. 21.00
- Proiezione del film di F. Truffaut L’argent de poche - Gli anni in
tasca h. 22.45 - dibattito con esperti sui diritti
dell’infanzia (programma in via di definizione -
disagio giovanile)
A
finire musica e ritmi dal mondo
L’argent de poche - Gli anni in
tascaRegia: F.
TruffautPaese: FranciaDurata: 104 min.
A
Thiers, villaggio dell'Alvernia, quando l'anno scolastico è già oltre la sua
metà, il Direttore della scuola media inferiore affida a una insegnante Julien
Leclou, misterioso gitano, che nasconde la sua situazione domestica persino a
Patrick, il ragazzetto che per primo l'avvicina. Il tredicenne Patrick, del
resto, annaspa nei primi fervori sentimentali: si innamora della mamma di un
compagno; riceve lezioni di gallismo da un ragazzo più grande e non ne sa
approfittare; finisce per dare un maldestro bacio a una ragazzina quando si
trova nella colonia mista d'estate. Altri bambini e bambine vivono i loro
piccoli drammi: Grégory che cade dalla finestra e rimane incolume; Sylvie che si
fa castigare per un capriccio e chiede aiuto al caseggiato; i fratelli Deluca
che, decisi a guadagnarsi qualche spicciolo, rapano maldestramente un
compagnetto. Il caso di Julien viene alla ribalta quando una dottoressa,
incaricata di visitare gli alunni della scuola, scopre che il fanciullo viene
abitualmente seviziato dalla madre e dalla nonna che finiscono in carcere mentre
il Leclou viene affidato alla pubblica assistenza.
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Domenica 17 Luglio - (Francia)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per
bambinih. 20.00 - Cena europea e
mediterranea h. 21.00 - Proiezione del film di F. Truffaut Il
ragazzo selvaggio h.
22.30 - dibattito con esperti sui
diritti dell’infanzia (programma in via di definizione -
disagio giovanile)
A finire musica e ritmi dal
mondo
L’enfant sauvage - Il ragazzo selvaggio
Regia: F.
TruffautPaese: FranciaDurata: 90 min.
Una contadina che
raccoglie
funghi nella foresta dell’Aveyron, in un giorno dell’estate 1793, scopre un
ragazzo selvaggio e dà l’allarme. I cacciatori stanano il ragazzo con i cani e
lo catturano. I giornali, parlano di lui: dalla gendarmeria di Rodez, viene
trasferito a Parigi, all’Istituto Nazionale Sordomuti. Qui viene esaminato dai
dottori Pinel e Itard, che tentano di ricostruire, la sua esistenza: si pensa
che abbia circa 12 anni e che sia vissuto per sette o otto nella foresta, dove
ha imparato a vivere e a muoversi come un animale. Il suo corpo è coperto di
cicatrici: una, più profonda, sotto il mento, fa pensare ad una ferita da arma
da taglio. Le unghie sono artigli, si esprime solo con grugniti e non risparmia
morsi ai curiosi visitatori. La convivenza con i piccoli sordomuti si rivela
impossibile e Pinel ritiene inutile occuparsi di lui, consigliando di
rinchiuderlo a Bicêtre. Itard si oppone e ottiene di condurre il ragazzo nella
sua casa di Batignolles, un villaggio alla periferia di Parigi. Là, coadiuvato
da M.me Guérin, sua governante, intraprende l’educazione del ragazzo selvaggio,
al quale sarà dato il nome di Victor. Il film ricostruisce, con fedeltà
documentaristica, le difficoltà e gli alterni risultati degli esperimenti ai
quali Itard sottopone Victor, nel tentativo di restituire al ragazzo l’uso del
linguaggio. Victor sembra reagire positivamente agli
sforzi
del dottore; ma una notte, fugge. L’estremo tentativo di resistenza di Victor si
risolve comunque con il suo ritorno alla casa di Itard. Poi, riprendono gli
esperimenti.
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Martedì 19 Luglio - (Germania)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per
bambinih. 20.00 - Cena europea e
mediterranea h. 21.00 - Proiezione del film di R. Rossellini
Germania Anno Zero
A finire musica e ritmi dal
mondo
Germania anno zeroRegia:
Roberto RosselliniPaese:
Italia/GermaniaDurata: Vincitore al Festival di Locarno del 1948,
"Germania anno zero" fu dedicato da Rossellini al figlio Romano, morto
nell’agosto del 1946. Ancora una volta Rossellini punta l’attenzione sulla
sofferenza umana e sui perdenti, sconfitti da una vita che li costringe a
scontare colpe altrui; con un finale disperato ed una visione della vita tragica
e priva di speranza, il regista chiude idealmente la trilogia iniziata con "Roma
città aperta" e proseguita con "Paisà". Ambientato a Berlino, città fantasma,
subito dopo la caduta del Terzo Reich, il film narra la storia di Edmund Koeler,
ragazzino di appena tredici anni, che vive di espedienti. Come molti altri
abitanti della città, ridotta ad un silenzioso cumulo di macerie, Edmund si
aggira per i palazzi distrutti in cerca di cibo per sostentare la famiglia,
ammassata in una sola stanza, di proprietà altrui. Il padre di Edmund è
costretto a letto da una grave invalidità, il fratello ha disertato durante la
guerra ed ora è ricercato come ex nazista, non possiede la tessera alimentare e
grava interamente su Edmund; non potendosi mostrare in giro, sua sorella invece
si guadagna favori e regali prostituendosi con i soldati delle truppe alleate.
Giorno dopo giorno la vita sembra sempre più inutile e triste, finché Edmund
ritrova un suo vecchio maestro di scuola: un uomo ambiguo e cinico, che gli
instilla un'insana teoria secondo la quale i deboli sono costretti a soccombere
per far posto ai più forti. Edmund, ispirato dalle parole dell'uomo, avvelena il
padre. Dopo il gesto disperato, il maestro si rifiuta di alleviare la sua pena
con qualche parola di conforto; distrutto dal senso di colpa, Edmund vaga per
Berlino, entra in una chiesa, sale sul campanile e - dopo aver visto il carro
funebre che porta il corpo del padre - si getta nel vuoto.
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Mercoledì 20 Luglio - (Europa)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per
bambinih. 20.00 - Cena europea e
mediterranea h. 21.00 - Proiezione del film di R. Faenza
Jona che visse nella balena h. 22.40 - Dibattito "I ragazzi e
la guerra" Partecipano: Victor Magiar Assessore alla Cultura
della Comunità ebraica di Roma (programma in via di
definizione)
A finire
musiche dal Mondo
Jona che visse nella
balenaRegia: Roberto
FaenzaPaese: Francia/Italia 1993Durata: 96
min. Tratto
dall'autobiografia di Jona Oberski, noto scienziato di origine ebrea, il film
narra la sua infanzia,trascorsa da un campo di raccolta a un altro,in attesa di
essere scambiato con prigionieri tedeschi. Roberto Faenza, con linguaggio
essenziale e nitido, costruisce un racconto valido sul piano drammaturgico e
utile su quello educativo, testimonianza su fatti che si fanno sempre più
lontani e purtroppo, dimenticati.
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Giovedì 21 Luglio - (Russia)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per bambini
h. 20.00 - Cena europea e mediterranea h. 21.00
- Proiezione del film di A. Tarkovskij L’infanzia di Ivan
A seguire musiche e ritmi dal Mondo
L'infanzia di Ivan Il film descrive la fanciullezza di Ivan,
bruscamente troncata dagli eventi bellici della seconda guerra mondiale, il cui
desiderio di vendetta diventa capace di trasformarlo in una cieca macchina da
guerra. Ivan è un dodicenne che la guerra ha reso orfano, ponendo crudelmente
fine ai suoi giochi, al suo sorriso ed anche al suo primo innocentissimo
idillio. Risentito ed offeso (sul muro di una cella illumina con una torcia
l'appello lanciato da un gruppo di giovani russi condannati a morte:
"Vendicateci!", avrà una repentina evoluzione, dominata dall'ossessione di
riscattare i suoi morti, i bambini massacrati, le vittime della furia
nazista. Per condurre la propria battaglia decide di seguire le truppe
dell'armata rossa al fronte, diventando un esploratore ed un informatore di un
reggimento di prima linea: una sorta di staffetta preziosa, in quanto capace di
attraversare a nuoto il fiume che separa le linee nemiche, intrufolandosi nei
pertugi o attraverso il filo spinato. Benvoluto dai soldati, che
rappresentano la sua nuova famiglia e che invano cercano di convincerlo a
tornarsene a scuola (ci provano, ma lui fugge), fermo nei suoi propositi,
precocemente maturo, ma al contempo bisognoso di affetto, Ivan scomparirà
durante una missione pericolosa, la sua ultima avventura, poi gli sarebbe stato
concesso di allontanarsi dal fronte. Solo a guerra finita, presso la sede
della polizia segreta di Berlino, la sua fotografia emergerà ufficialmente tra i
fascicoli dei morti civili: impiccato dai nazisti.
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Venerdì 22 Luglio - (Italia)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per
bambini h. 20.00 - Cena europea e mediterranea h.
21.00 - Proiezione del film di V. De Sica Ladri di Biciclette
A seguire musiche e canti
romaneschi
LADRI DI BICICLETTE
Roma, si è da poco conclusa la guerra ed un
padre di famiglia riesce ad ottenere finalmente un lavoro da attacchino, ma
qualcuno gli ruba la bicicletta, strumento fondamentale per il lavoro. Tenta di
rifarsi rubandone una allo stadio...
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Sabato 23 Luglio - (Italia)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per bambini
h. 20.00 - Cena europea e mediterranea h. 21.00 -
Proiezione del film di M. Risi Mary per Sempre h. 22.30 - dibattito
sulla condizione carceraria dei minori (programma in via di
definizione)
A seguire Musica
dall’Italia
Mery
per sempre La
vita all'interno del carcere Malaspina, si trascina senza speranza per i giovani
detenuti. Solo un professore crede ancora nel recupero umano e culturale di quei
ragazzi, ma prima di conquistare la loro fiducia, dovrà subire una serie di
umiliazioni durante le sue lezioni..
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Domenica 24 Luglio - (Italia)
h.
18.00 – Laboratorio di animazione per
bambinih. 20.00 - Cena europea e mediterranea h.
21.00 - Proiezione del film di F. Archibugi Il grande cocomero h.
22.30 - Dibattito sulla neuropsichiatria infantile
(programma
in via di definizione)
A finire cocomero per tutti e musica
dall’Italia
Il grande
cocomero A Roma, Valentina, una dodicenne
soprannominata Pippi, figlia di Cinthya e Marcello Diotallevi, popolani
arricchiti ma senza ideali, in seguito a un attacco di epilessia viene
ricoverata nel reparto di neuropsichiatria infantile. Un giovane psichiatra,
Arturo – appena uscito da una crisi coniugale che sta sforzandosi di esorcizzare
– sebbene convinto che il caso sia piuttosto di natura neurologica che
psichiatrica, accoglie la ragazzina nel suo reparto, preso da spontaneo
interesse per lei. Pippi rivela subito un carattere scontroso e provocatorio, e
risulta in difficile rapporto con i genitori, per cui Arturo si propone di
tentare con lei una terapia analitica, studiandone attentamente le reazioni al
fine di riportarla alla normalità. Nota così che nell'ambiente familiare,
superficiale e contraddittorio, perché contemporaneamente protettivo ma di
reciproca indifferenza, Pippi non trova né sicurezza né affetto, e viene
praticamente lasciata a se stessa, mentre nel reparto da lui diretto, malgrado
le carenze strutturali e organizzative e l'insufficienza di personale, la
ragazzina trova interessi e affetto, specie nel terapeuta – al quale piano piano
si apre con crescente fiducia – e in una bimba cerebrolesa cui dedica il proprio
tempo e le proprie attenzioni. Sarà proprio la morte della bimba – cui non è
forse estranea una terapia troppo intensiva – a scatenare il rifiuto di Pippi
nei confronti di Arturo e a indurla a una autocrisi epilettica di protesta, che
fornirà allo psichiatra la chiave di un appropriato intervento per condurre
Pippi alla guarigione.
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Info: www.enzimidipace.org e-mail: info@enzimidipace.org tel.:
340/0585167 - 338/8546244 - 06/41400011
Curatore della rassegna
cinematografica: Italo
Cassa
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