martedì 11 dicembre 2012

Grillo: 'Basta attacchi interni. Fuori dalle palle'


ROMA -''Mi sto arrabbiando seriamente. Abbiamo una battaglia, una guerra da qui alle elezioni. Finchè la guerra me la fanno i nemici veri va bene, ma guerre dentro non ne voglio più. Se c'è qualcuno che reputa che io non sia democratico prende e va fuori dalle palle''. Lo dice Beppe Grillo in un video pubblicato sul suo blog.
Grillo, guardando alle 'parlamentarie' del Movimento 5 Stelle, sottolinea come siano state fatte "tre cose fondamentali. Una - spiega - è che abbiamo dato un voto libero e da questo voto libero è nata una cosa che voglio sottolineare: il voto alle donne. Se il voto fosse sempre stato libero, in Parlamento oggi avremmo molte più donne che uomini. La seconda cosa è il permettere di conoscere i candidati, che forse andranno in Parlamento, 3 mesi prima in modo che tu puoi andare lì, discutere, conoscerli, votarli o non votarli. Consigliarli o maledirli. E la terza cosa è che non abbiamo speso un euro. Tutto a costo zero".

"A chi dice che non c'è stata democrazia perché i voti sono stati pochi - aggiunge il comico genovese - io faccio una domanda: quanti voti ha preso ognuno dei mille parlamentari oggi in Parlamento? Chi ha deciso di quella gente lì? Ve lo dico io: 5 segretari di partito. Non venite a rompermi i coglioni (a me!) sulla democrazia. Io mi sto stufando. Mi sto arrabbiando. Mi sto arrabbiando seriamente. Abbiamo una battaglia, abbiamo una guerra da qui alle elezioni. Finché la guerra me la fanno i giornali, le televisioni, i nemici quelli veri va bene, ma guerre dentro non ne voglio più. Se c'è qualcuno che reputa che io non sia democratico, che Casaleggio si tenga i soldi, che io sia disonesto, allora prende e va fuori dalle palle. Se ne va. Se ne va dal MoVimento. E se ne andrà dal MoVimento".
"Noi - prosegue Grillo - dobbiamo avere una forza unita per arrivare a fare un risultato che mai potevamo aspettarci di avere. Abbiamo poco tempo e le nostre forze devono essere indirizzate su queste cose, sulle cose reali, sul Programma, su quello che porteremo avanti, sulla campagna che ci aspetta. All'ultimo sangue. Siamo in una guerra. Siamo con l'elmetto, così come siamo partiti. Chi è dentro il MoVimento e non condivide questi significati e fa domande su domande e si pone problemi della democrazia del MoVimento va fuori! Va fuori dal MoVimento. Non lo obbliga nessuno. E andranno fuori", promette.
BERSANI, FANTASTICO IL SUO METODO DEMOCRATICO - ''Fantastico!". Così Pier Luigi Bersani risponde ai giornalisti che gli chiedono una valutazione sul 'metodo democratico' di Beppe Grillo per il quale chi non è d'accordo con lui deve lasciare il M5S.
L'ESPULSO TAVOLAZZI, DEMOCRAZIA NON E' UN OPTIONAL - "Nel M5S la democrazia non è un optional. E non è negoziabile come contropartita del risultato elettorale". E' la replica a Beppe Grillo, affidata a Facebook, da Valentino Tavolazzi, l'espulso ferrarese che continua a lavorare dentro al Movimento e da qualche settimana è diventato punto di riferimento per le voci critiche verso i vertici. In un post, con tanto di foto di Crozza-Casaleggio, Tavolazzi sottolinea che "alla luce del Casaleggium e dei risultati di partecipazione alle Parlamentarie, Casaleggio ed il suo staff si sono dimostrati inadeguati, in rapporto alle aspettative del Movimento ed agli impegni assunti con i cittadini nel non statuto". Anche perché, prosegue, "il movimento è di chi per anni ci ha messo faccia, credibilità personale, impegno e di chi ha contribuito ai risultati di oggi. Il Movimento è la casa di chi l'ha costruita". E manda a dire al comico: "A Beppe Grillo vanno massima stima e riconoscenza, ma il Movimento non è solo suo. Nessuno può cacciare nessuno, senza confronto democratico e senza libere votazioni".

 (ANSA)

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