giovedì 13 dicembre 2012

Europeanconsumers, Antiplagio e Antiebay su Punto Informatico‏


Per i pigri, riporto la notizia sotto 


Su eBay Italia si abbattera' una class action... (da far girare)
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2188565
Ciao a tutti, Giovanni


Su eBay Italia si abbatterà una class action
News
di Gaia Bottà
mercoledì 13 febbraio 2008



Roma - Fuoco e fiamme su eBay, gli utenti minacciano boicottaggi e class
action, reclamano i propri diritti. Non piace la stretta relazione che
intercorre tra eBay e PayPal, imposta agli utenti, non piace il fatto che le
transazioni PayPal sfuggano al controllo e si completino in maniera poco
trasparente, non piacciono le nuove regole che governano il mercato delle
aste.

È il momento di una class action: questa la minaccia che giunge da Telefono
Anti eBay divisione dedicata ad eBay di Telefono Antiplagio. Nel mirino dei
consumatori ci sono le pratiche commerciali di PayPal, nel mirino c'è il
comportamento di eBay, piattaforma attraverso la quale si perpetrano truffe
di cui all'azienda, poiché guadagna una commissione, le associazioni
attribuiscono una responsabilità. L'occasione per imbracciare le armi legali
è offerta dai ritardi denunciati da molti utenti PayPal: i trasferimenti di
denaro dal conto PayPal a PostePay stanno impiegando fino a trenta giorni.
PayPal si era giustificata con gli utenti via email, ora le rassicurazioni
su forum di eBay: il "disguido tecnico" che ha causato i ritardi nei
trasferimenti di fondi dal conto PayPal alla prepagata è stato risolto.

Ma Telefono Anti eBay coglie l'occasione per fare riferimento ad una
questione di natura strutturale: PayPal "nel 2007 ha gestito oltre 14
miliardi di dollari, contribuendo al bilancio di eBay per 563 milioni netti.
Ovviamente su ogni passaggio di denaro PayPal matura interessi, che
aumentano a dismisura soprattutto quando il denaro, anziché transitare, si
ferma: più la sosta è lunga, più soldi incamera PayPal. La conseguenza è che
trattenere somme per miliardi di euro o di dollari fa pensare a speculazioni
finanziarie, volte a compensare la crisi in atto e/o far crescere le
quotazioni in Borsa."
Ma non è tutto: eBay e la sua controllata PayPal, spiegano da Telefono Anti
eBay, non rendono conto ad alcuna autorità del denaro movimentato, in virtù
della natura stessa di PayPal. "PayPal in pratica è un circuito immateriale,
impalpabile che prende i soldi dalle carte di credito e li trasferisce ad
altri conti elettronici, senza che avvenga una reale movimentazione. Il
denaro da cartaceo viene trasformato in elettronico e, una volta che entra
in PayPal, rimane elettronico, non torna più in forma cartacea, se non al di
sopra di certe soglie. I soldi, quindi, si perdono nei circuiti automatici e
nessuno risponde a chi protesta, nessuno sa a chi bisogna appellarsi per
riottenerli."

Queste le motivazioni per cui Telefono Anti eBay insieme a
EuropeanConsumers.it si scaglierà contro PayPal. Ma non verrà risparmiata
nemmeno eBay: a loro dire vi si perpetrano abusi per i quali "eBay fa da
tramite, dietro compenso". eBay è già stata contattata da Punto Informatico
e contiamo di poter pubblicare nelle prossime ore un commento dell'azienda
su queste stesse pagine.

Il disappunto degli eBayers si muove anche su altri fronti: le recenti
modifiche al regolamento previste dall'azienda non convincono gli utenti,
che minacciano scioperi e boicottaggi. Al centro dell'attenzione dell'utenza
italiana c'è la rivoluzione nel sistema di attribuzione del feedback,
strumento di valutazione che a partire dal mese di maggio potrà essere
impugnato dai soli buyer.

A questo proposito è stata indetta una petizione nel quale si propone a eBay
una soluzione più equa ed efficace: il sistema di feedback bilaterale è lo
strumento che garantisce agli utenti di valutare l'affidabilità della
controparte e l'appetibilità di acquisti e vendite.

È vero che esiste un meccanismo di ricatti e di estorsioni di feedback, è
vero che il feedback è merce di scambio fra coloro che concludono un affare,
si ammette nel testo della petizione. Ma è a portata di mano una soluzione
che non snaturi il sistema di feedback a doppio binario: "L'utente partecipe
di una transazione, sia esso acquirente o venditore, deve poter rilasciare
un feeedback positivo, neutro o negativo non visibile alla controparte
fintantoché anch'essa non ha votato, oppure non siano scaduti i termini per
farlo".

La risposta di eBay sul fronte dello scontento per le più recenti modifiche
al regolamento? Una concessione che riguarderà esclusivamente alcune
categorie di seller americani, gli unici, per ora, investiti dal terremoto
delle tariffe: i prezzi per pubblicare delle inserzioni verranno dimezzati
per i venditori di musica, libri, film e videogame. Per quanto riguarda la
possibilità di giudicare gli utenti, nessun cedimento: l'unica merce di
scambio su eBay saranno prodotti e denari.

Gaia Bottà

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