martedì 25 dicembre 2012

E’ Ovvio Che Il Direttore Di Pontifex, Non Dice Sul Serio, Altrimenti Potrebbe Persino Incorrere Nel Reato Di Istigazione A Delinquere




“In realtà ci sarebbe un’altra soluzione: educare le donne sin da piccolissime a stare sottomesse agli uomini, se non vogliono essere ammazzate, a non contrariarli mai, ad uscire da casa solo accompagnate dai padroni, a tenere sempre gli occhi bassi”. Chiudevo con queste parole un breve articolo pubblicato da Affaritaliani il 9 marzo 2012, intitolato «Soluzioni per una crisi di civiltà»”. Ovviamente, nessuno prese sul serio le mie parole, e tutti capirono che volevo semplicemente dire agli uomini: “Questo volete dalle vostre madri, sorelle, compagne”? Se fosse stato altrimenti, se non avessi voluto fare dell’ironia, sarei stato un pazzo, oppure un ignorante, oppure anche un potenziale delinquente. Ora, poiché escludo nella maniera più assoluta che il direttore di Pontifex, Bruno Volpe, possa essere un pazzo, oppure un ignorante, o anche un potenziale delinquente, è sin troppo ovvio che nel suo articolo «Le donne e il femminicidio. Facciano sana autocritica. Quante volte provocano?», vuole fare dell’ironia. Quando scrive: “Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi…”, è sin troppo ovvio che vuol dire agli uomini: “Pensate che il compito di allevare i bambini, di pulire la casa, di cucinare, sia solo delle donne e non anche vostro? Pensate che le donne siano le vostre serve?”. Quando scrive: “Quante volte vediamo ragazze e anche signore mature circolare per la strada in vestiti provocanti e succinti?”, è sin troppo ovvio che vuol dire agli uomini: “Pensate d’essere voi a decidere come le donne debbano vestirsi?”. Del resto il buon Bruno Volpe, scrive cose talmente ridicole che è impossibile prenderle alla lettera. Come non ridere a crepapelle, quando scrive: “Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre, nei cinema, eccetera? Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti peggiori e se poi si arriva alla violenza o all’abuso sessuale…”. Prendere sul serio un uomo che dice queste cose, significa ritenerlo un mentecatto o un violento, ma che Bruno Volpe sia un mentecatto o un violento, è da escludere nella maniera più assoluta. Bruno Volpe è persona religiosissima, va a messa la domenica, si confessa e fa la comunione, come potrebbe scrivere seriamente cose così stupide e atroci ad un tempo? Impossibile. Come non ritenere una barzelletta il suggerimento: “Basterebbe, per esempio, proibire o limitare ai negozi di lingerie femminile di esporre la loro mercanzia per la via pubblica…per attutire certi impulsi”. Oppure la conclusione dell’articolo: “Ma questa società malata di pornografia ed esibizionismo, davanti al commercio, proprio non ne vuol sapere: così le donne diventano libertine e gli uomini, già esauriti, talvolta esagerano”. “Esagerano”, vuol dire uccidono le donne, vale a dire uccidono delle persone, sì, perché le donne sono persone. Solo un uomo disturbato può fare seriamente simili discorsi. E poiché è da escludere nella maniera più assoluta che l’autore sia persona disturbata, è sin troppo ovvio che non dice sul serio, altrimenti potrebbe persino incorrere nel reato di istigazione a delinquere.
Renato Pierri

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