sabato 22 dicembre 2012

Caracalla, ecco i sotterranei mai visti



Aprono per la prima volta al pubblico ambienti suggestivi













Chilometri e chilometri di larghe gallerie che correvano su tre livelli sotto la vasta area delle piscine, e dove giorno e notte si affollava il lavoro degli schiavi, impegnati ad ammassare e tagliare la legna per i forni e le caldaie, controllare il passaggio dell'acqua e il funzionamento delle tubature, portare il grano al mulino che poi forniva la farina alle numerose tabernae. Mai aperti al pubblico prima d'ora, svelano i loro misteri a Caracalla gli incredibili sotterranei delle Terme.
Consolidate le volte con un investimento che ha impegnato la soprintendenza per circa 300 mila euro (altre 140 mila euro, in parte sostenute dalla concessionaria Electa sono servite per i restauri), una piccola parte di quei suggestivi ambienti (alcune decine di metri di due gallerie parallele) accoglie ora, restaurati e contestualizzati, splendidi marmi, imponenti colonne e capitelli, preziosi fregi, di fatto un piccolo percorso museale che aiuta il visitatore ad immaginare la magnificenza che circondava ogni spazio del grandioso complesso voluto da Caracalla, dalla biblioteca con le snelle colonne e i capitelli corinzi che secoli dopo, depredati, sono finiti ad ornare la chiesa di Santa Maria in Trastevere, alle due palestre con i fregi storici che raccontano le vittorie dell'imperatore sulle popolazioni nordiche e orientali, fino all'olimpionica piscina all'aperto, la natatio come la chiamavano i romani, dove si nuotava circondati da decorazioni architettoniche di ogni tipo.
(ANSA)


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