lunedì 3 dicembre 2012

CAMERA CARITATIS: ECCO LE CONFESSIONI INCONFESSABILI


16.08.2012 12:08 - peccafortiter ha scritto:Vietato cantare l'Ave Maria in Chiesa Cattolica
come riportato dal Corriere della Sera del 15 agosto perchè uno dei musicisti era protestante e l'editore era ebreo.
Queste le motivazioni di un arcivescovo cattolico pugliese.

Allora vietiamo anche la preghiera del Padre Nostro perchè l'autore era ebreo!

27.06.2012 21:06 - peccator ha scritto:allegato


Il Cardinale Koch ha risposto così all'invito delle chiese tedesche alle celebrazioni per il V centenario della Riforma: "non possiamo celebrare un peccato".
La reazione del Presidente del Pontificio Consiglio per la Unità dei Cristiani, l'organismo che con un pizzico di ironia nel nome, è delegato all'ecumenismo per la Chiesa Cattolica è stata estremamente chiara e inequivocabile.
Mi domando però, cosa abbia spinto le chiese evangeliche a invitare la chiesa cattolica alle celebrazioni dei 500 anni delle Riforma.
I bolscevichi sovietici invitavano forse i Romanoff ai festeggiamenti della rivoluzione di ottobre?
I repubblicani francesi si sognano forse di invitare i discendenti di Luigi XVI° alle celebrazione della presa della Bastiglia?
E se anche questi paradossi si fossero verificati, cosa avrebbero potuto rispondere le succitate teste coronate?
Un cortese "Grazie, ma ho già preso un impegno per quella giornata" oppure un "Volentieri, porto anche mia nonna che è in libera uscita dalla casa di riposo"? Il porporato vaticano mi sembra abbia risposto con sincerità e, come si diceva una volta, ha rimesso ognuno al posto suo.
Penso che sia chiaro a tutti, persino agli italiani, che la Riforma protestante abbia rappresentato una rottura con la tradizione cattolica, una cesura necessaria e dolorosa, l'unica soluzione possibile di fronte alla reazione di un apparato che non ha mai ritenuto di dover abdicare al proprio potere assolutistico per tentare la strada di un ritorno alla fedeltà evangelica. E così, nonostante lo scisma riformato, la chiesa di Roma è sopravvissuta, indenne anche al Concilio Vaticano II, sino ai giorni nostri.
Le comunità protestanti italiane lo hanno ben chiaro e partecipano all'ecumenismo con lo stesso entusiasmo con cui mio figlio si lavava i denti all'età di sei anni. Purtroppo sotto l'egemonia della curia e della gerarchia cattolica si muovono anche milioni di credenti che non hanno il coraggio di ammettere che una riforma della chiesa cattolica non è possibile senza scismi e rotture. E per questo, ambiguamente e a fatica, anche i vertici delle chiese riformate praticano l'ecumenismo. Ma spesso si lasciano coinvolgere troppo dalla routine dell'ambiente ecumenico internazionale e, come in questa occasione, si prendono le sberle che si meritano.
Gentile Cardinale Koch, la riforma non è un peccato, lei lo sa benissimo, ma non può dire qualcosa di diverso a meno di saltare il fosso anche lei.
Grazie per aver parlato con franchezza.


28.05.2012 22:05 - ricercari ha scritto:allegato


Il Vaticano si divide sul caso del Corvo


Il segretario di Benedetto XVI, Georg Genswein:

"Io sto con il Papa"





25.05.2012 21:05 - ricercari ha scritto:Identificato l'uomo che avrebbe trafugato documenti riservati in Vaticano: E' l'aiutante di camera della "famiglia pontificia"

Ci associamo al dolore del Papa per l'arresto del maggiordomo.

Già ci immaginiamo il santo padre costretto a cucinarsi due salti in padella e a rimboccarsi le coperte da solo.




29.04.2012 13:04 - Cat zu Felics ha scritto:allegato


Suppongo che Vatican Insider intendesse dire che quella Cattolica è la chiesa numericamente più consistente negli Stati Uniti, dato che i Protestanti sono suddivisi in diverse chiese e denominazioni.

12.03.2012 20:03 - peccafortiter ha scritto:Un paradosso talmente ridicolo che vogliamo affrontarlo seriamente...

Il voto della Curia alla morale dei professori di religione

Il voto in condotta ai docenti di religione


Il filosofo greco Zenone deve la celebrità all’aver inventato la dimostrazione per assurdo: partire da una premessa che non si condivide e mostrare che – se si arriva a conclusioni assurde - tale premessa era falsa. La vicenda della Curia arcivescovile di Palermo che, unica in Italia, chiede ai parroci un certificato di buona condotta per tutti i docenti di religione è un’interessante applicazione del metodo dialettico di Zenone. La premessa: lo Stato democratico deve farsi carico dell’educazione cattolica di tutti gli studenti di ogni ordine e grado (a meno che qualcuno non faccia esplicita richiesta di esonero). E’ una premessa logica, condivisibile? Pare che nessun ragionamento diretto riesca a dimostrarne l’insostenibilità: né la necessità di uno Stato sempre più laico a fronte di una società etnicamente e religiosamente sempre più pluralista né la necessità di concentrare le risorse finanziarie su insegnamenti di base destinati all’universalità degli alunni. L’alternativa a questo stato di cose irragionevole non sarebbe, ovviamente, l’eliminazione tout court delle tematiche religiose dai curricula scolastici. Si tratterebbe piuttosto di trasformare l’insegnamento della religione cattolica in insegnamento di storia delle religioni (al plurale) affidato a docenti che abbiano superato un concorso statale pubblico esattamente come i colleghi che insegnano storia della filosofia o matematica.
Ma se non è facile dimostrare direttamente l’insostenibilità della normativa attuale, la Curia palermitana si sta preoccupando di dare una mano preziosa, portandola alle estreme conseguenze logiche: sino a evidenziarne l’assurdità. Infatti non basta che l’insegnante di religione cattolica sia competente in teologia cattolica (pur ignorando, in ipotesi, le basi essenziali dell’islamismo o dell’induismo), deve essere anche praticamente in linea con le esigenze della morale ecclesiastica.
I colleghi di religione, in questi anni, mi hanno ripetutamente confidato l’elenco dei requisiti etici che vengono loro richiesti. Devono brillare per puntualità nel lavoro e per spirito di cooperazione? Devono essere esenti da favoritismi in sede di scrutini finali? Devono mostrare particolare attenzione agli alunni meno favoriti intellettualmente o socialmente? Devono esercitare senso critico nei riguardi delle eventuali malefatte di politici corrotti? Devono testimoniare netta distanza dalla mentalità e dalla prassi mafiosa? Devono manifestare in parole e opere la sobrietà nell’uso delle ricchezze e la bellezza della condivisione con gli sfruttati della società ? Niente di tutto questo. Né di altri principi tipicamente evangelici. Essi sinora sono stati ‘monitorati’ sulla base di altri criteri (più o meno opportuni ma che certamente non si trovano nel messaggio originario evangelico né nel solco della grande tradizione della santità cristiana): se si è eterosessuali o omosessuali; se si vive da sposati, separati, divorziati o conviventi; se si frequentano più o meno noiose attività parrocchiali; se si partecipa o meno a movimenti di riforma della chiesa cattolica; se si appartiene o meno a gruppi di ricerca religiosa di stampo orientale; se si esprimono pubblicamente, sulla fecondazione artificiale o sull’eutanasia, idee in contrasto con la dottrina del papa e dei vescovi… Il quadro complessivo è tre volte paradossale. Infatti porta ad avere insegnanti di religione allineati e coperti con le direttive di un organo istituzionale (la Chiesa) diverso da chi li stipendia (lo Stato). Quando qualche docente non si sente in sintonia con il magistero ufficiale - per esempio perché convive con un compagno dell’altro sesso o del proprio – deve imparare a camuffarsi e ad attivare strategie ipocrite di mascheramento. Qualora, infine, né si è sinceramente fedeli alle direttive vaticane né si accetta di vivere clandestinamente, si può fare tranquillamente outing: tanto, da alcuni anni in qua, chi perde l’autorizzazione ecclesiastica ad insegnare religione cattolica, purché abbia una laurea di riserva, ha diritto di restare nella scuola come titolare di altra cattedra. Niente male! Sino a due secoli fa la scomunica comportava il rogo in piazza: oggi si rischia soltanto la condanna di fare il professore a vita.

Augusto Cavadi. (da Repubblica palermo del 13 marzo 2012)

08.03.2012 22:03 - peccafortiter ha scritto:allegato


meno male che comincia il campionato...

07.03.2012 22:10 - oscard80 ha scritto:ma daiiiiii che delusione! volevo regalare a nonna l'inginocchiatoio...e invece!!! Bella fregatura... Comunque siete troppo fortiiiiii

03.03.2012 12:03 - peccafortiter ha scritto:VATICAN INSIDER,
come il giornalismo italiano mistifica la realtà.

Parlando di contraccezione e Governo USA,Vatican insider (lo spazio regalato da La Stampa alla propaganda del Vaticano con i soldi dei lettori, anche laici o diversamente credenti), utilizza la seguente espressione per "educare" il lettore italiano che non deve sapere...: "I cattolici rappresentano il gruppo religioso più numeroso negli Stati Uniti.".
Citiamo dalle statistiche ufficiali del Governo degli Stati Uniti d'America che nel 2008 i Cristiani erano 173.402.000, di cui i cattolici 57.199.000. I restanti 110 milioni di americani, appartenenti alle chiese protestanti sono, ovviamente, per i giornalisti della Stampa meno numerosi dei 57 milioni di cattolici!
Fonte U.S. Census Bureau (Ufficio statistico del Governo americano) www.census.gov

16.02.2012 19:02 - peccafortiter ha scritto:FESTIVAL DI SAN REMO. Celentano ha sbagliato a parlare male della Chiesa (Cattolica Romana) in una trasmissione dedicata ad un Santo.


http://www.peccato.org/index.php

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