sabato 1 dicembre 2012

Attentato a sede di CasaPound: gip conferma carcere, non il terrorismo



Nella notte tra martedi' e mercoledi' tre catanzaresi hanno compiuto un attacco incendiario


 Una veduta esterna della sede di CasaPound a Bologna

BOLOGNA - I giovani responsabili dell' attentato incendiario alla sede bolognese di CasaPound, avvenuto nella notte tra martedi' e mercoledi', restano in carcere, ma decade per loro l'accusa di terrorismo. Lo ha deciso il Gip di Bologna Alberto Gamberini, convalidando l'arresto per i tre catanzaresi di 23, 25 e 26 anni.
Francesco De Medici, Alessandro Mancuso e Domenico Emanuele Plati' rimangono accusati di fabbricazione e detenzione di congegno esplosivo o incendiario, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Di quest'ultimo reato, che riguardava in un primo momento solo i primi due (in affitto nell'appartamento bolognese dove e' stata trovata la marijuana), si e' fatto carico pure Plati'.
Inizialmente i tre erano accusati anche di atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi. ''Chiaramente non siamo soddisfatti - dice l'avvocato Ennio Curcio, che assiste Plati', riferendo l'esito dell'udienza - comunque il fatto adesso prende una dimensione diversa''. Gli avvocati, Giuseppe Fonte e Caterina Salerno per De Medici e Mancuso, avevano chiesto la revoca della custodia cautelare e in subordine i domiciliari. Faranno ricorso al tribunale del Riesame.

(ANSA)

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