martedì 4 dicembre 2012

Ancora Michelstaedtler... polemiche: Campailla, Magris e una poesia di Don Juan


Il nostro iscritto Gianfranco Franchi ci scrive quanto segue...
Cari Poeti d'Azione,
era proprio necessario in calce alla poesia di Michelstaedtler il
commento
del Campailla, pessimo narratore e mediocre saggista?
Al di là della vacuità dell'opinione riportata, impressiona la
scaltrezza
con cui il docente siculo-ligure si è interessato di autori - quelli
giuliani - di norma considerati e discussi da autori mitteleuropei.
Considerate che una delle massime di quel signore, il Campailla, è che
"trieste è un nido di serpi". Si tenga stretta la sua isoletta e
taccia,
lasciando gli studi sul nostro grande letterato perduto a qualcuno
che saprà
meglio affrontarli: Magris. A differenza di quel signore, Magris è uno
scrittore e un critico di sicuro talento e vera ispirazione.
Saluti,
Franchi.
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Coommento.
In realtà Campailla non si è comportato bene nemmeno con noi Poeti
d'Azione. Speravamo che si sarebbe occupato di noi, di poterlo
coinvolgere in qualche iniziativa Azionista, ma mai ha risposto ai
nostri inviti e mai ci ha richiamati. Se fra noi ci fosse stato un
suicidio forse chissà... In verità riteniamo che egli rientri nella
vasta schiera dei tanti intellettuali medi italiani che si occupano
dei poeti "a tomba chiusa". Veri sciacalli che prosperano sulla
carcassa dell'arte del passato.
Vi siamo parsi un pò troppo cattivi?
Come si dice "quando ci vuole ci vuole"!
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Di seguito riportiamo una poesia inviataci da un nostro iscritto:
Don Juan.
Lamento elettronico
Lamento elettronico:
la civiltà piange
il fior de' suoi meschini anni
caduto
che fu bellezza.
Logica analogica
d'energei impulsi
t'ha turpato,
o Venere,
stuprato.
Al grido lacero
della cultura,
la Rivoluzione:
ultimo straziante
alito d'innovazione.
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