lunedì 15 ottobre 2012

Thorpe e la depressione, pensato suicidio




In autobiografia ammette: ho fatto abuso alcol e non sono gay

Il campionissimo del nuoto australiano Ian Thorpe ha passato diversi anni a combattere la depressione che lo ha portato addirittura a pensare al suicidio. La rivelazione choc del cinque volte olimpionico è contenuta in una autobiografia della quale sono stati pubblicati oggi alcuni passaggi dove ammette di aver fatto abuso di alcolici e di non essere gay . Thorpe, 30 anni, parla anche delle sue abitudini sessuali a proposito di alcuni rumors nei suoi confronti: "ricordate che io non sono gay", e nel prossimo futuro "vorrei formare una famiglia". Une depressione "paurosa" che l'ha potato a volte a fare abuso di alcool e a pensare al suicidio: "Ho anche considerato - scrive nella sua autobiografia Thorpe - luoghi precisi per suicidarmi, ma ho sempre rifiutato di farlo rendendomi conto che era una cosa ridicola". 'Thorpedo', come era soprannominato, non è riuscito a qualificarsi per i Giochi di Londra questa estate: aveva deciso di tornare a gareggiare a febbraio 2011 dopo essersi ritirato nel novembre del 2006 a soli 24 anni, spiegando all'epoca di non avere più motivazioni. Bere "era il solo modo di trovare il sonno" aggiunge Thorpe precisando però di non aver mai mancato un allenamento a causa dell'alcol e di non essere riuscito a nascondere la verità ai suoi allenatori e psicologi. Commentatore apprezzato per la Bbc ai Giochi di Londra, l'australiano vuole continuare a nuotare e rapprésentare l'Australia ai Mondiali 2013. (ANSA)

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