domenica 14 ottobre 2012

Progetto per trasformare Beirut in una foresta cittadina per produrre ossigeno e prodotti agricoli

Beirut è una città dove padroneggia il cemento. La causa non sembra derivare però ne dal sistema politico paralizzato, ne da parte delle milizie armate e neppure da interferenze straniere, ma invece, si tratta di un problema all’interno della stessa popolazione, che ha dimostrato negli anni di essere poco collaborativa e sconsiderato verso la sua situazione, al punto da rifiutare la sola idea di sostituire il proprio fuoristrada con una macchina più piccola, o di pensare alla “bestemmia” di andare in bicicletta al lavoro.

D’altra parte, la situazione geografica e la condizione fisica di Beirut si presenta con una grande quantità di vincoli, dovuta principalmente al fatto che la forma costruita e che le “l’esplosione urbana” ha assunto su tutto il territorio all’interno della città, diffusasi anche all’esterno, verso le montagne. E ‘quasi impossibile pianificare nuovi spazi verdi, senza dover abbattere molti degli edifici esistenti (che è praticamente impossibile). Inoltre i pochi lotti rimasti vuoti sono molto costosi e né i proprietari né le agenzie immobiliari sono disposti a sacrificare le loro proprietà per il verde e il comune e le autorità giudiziarie non hanno né la volontà né il potere di attuare norme radicali. Pertanto, date le circostanze, la soluzione più pragmatica è quella di far crescere un pò di verde su ogni edificio. Niente di speciale, solo un paio di alberi in una pentola larga fissa su ogni tetto. Come incentivi alla popolazione urbana, il comune può offrire sgravi o benefici per gli edifici che hanno un giardino sul tetto ben mantenuto, offrendo sconti e sponsorizzazioni per il giardinaggio per le aziende. Ci sono molti tipi di alberi e arbusti che possono crescere nel clima di Beirut per 3-4 metri alto in un semplice vado di un metro, come ad esempio l’olivo e l’albero Citrus, la plumeria, il Benjemina Ficus, l’alloro e molti altri.

Per evitare che questi alberi possano cadere per il forte vento, potrebbero essere collegati da tre fili di acciaio. I vantaggi sarebbero molti. Il primo che viene subito in mente è ovviamente l’aumento di ossigeno nell’aria, ma gli alberi forniscono anche ombra e di conseguenza ammorbiscono il clima sempre più caldo e arido e a sua volta porterebbe ad un livello inferiore del consumo di energia. Inoltre, i semi spazi verdi pubblici saranno creati per i residenti rispettivamente per ogni edificio, aumentando ulteriormente la qualità della vita all’interno della città stessa. D’altra parte, a seconda della scelta di alberi e piante, questi giardini possono evolvere in una sorta di agricoltura urbana, producendo una piccola uscita di produzione agricola. In definitiva, se il piano funziona, il “tetto” di Beirut potrebbe divenire una meravigliosa foresta, trasformando l’intera città in un punto di riferimento.

http://www.globochannel.com/wordpress/2012/08/14/progetto-per-trasformare-beirut-in-una-foresta-cittadina-per-produrre-ossigeno-e-prodotti-agricoli-i-video/

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