martedì 23 ottobre 2012

No agli spostamenti in auto ridicoli, ecco come incentivano l'utilizzo della bici in Svezia

da AlterEco


Vivere senza auto si può. Lo fanno in molti guadagnando in denaro, salute e spesso anche tempo. Si può andare a piedi quando il percorso è breve, usare la bici per coprire brevi e medie distanze velocemente, utilizzare i mezzi pubblici (treni, autobus, tram) per recarsi a lavoro in città ed in caso di tragitti più lunghi, tra una città e l’altra. Tanto più che quasi la metà degli spostamenti in auto è ridicola: si prende la macchina per coprire distanza inferiori ai cinque chilometri.
Lo rivela un sondaggio del 2003 condotto in Svezia sulle abitudini di spostamento in auto dei cittadini. I risultati sconvolsero gli amministratori della città di Malmö che aggiunse ai progetti di promozione dell’uso della bici già in corso, evidentemente troppo blandi, una campagna più incisiva e massiccia: No ridiculous car trips. (No agli spostamenti in auto ridicoli).

Sostanzialmente il messaggio veicolato dalla campagna è che in una città come Malmö (meno di 300 mila abitanti) non c’è affatto bisogno di spostarsi in auto. Se gli automobilisti avessero provato anche solo una volta l’ebbrezza di spostarsi in bici gratis, senza code, senza stress e velocemente, indipendentemente dagli altri, non sarebbero più tornati all’auto. I promotori della campagna ne erano più che certi. Da qui l’utilizzo del termine “ridicolo” per enfatizzare l’assurdità degli spostamenti in auto in città e far capire ai ragazzi che i genitori erano ridicoli quando usavano l’auto invece di fare due passi o inforcare la bici.
campagna spostamenti auto ridicoli
Niente carta per la campagna o almeno non soltanto volantini per far circolare il messaggio: trattandosi di bici, occorreva una bici come testimonial. Così, su una piattaforma al centro di una piazza di Malmö è stata installata una bici e un ciclista ha iniziato a pedalare. Inutile dire che ha attirato immediatamente l’attenzione. Successivamente, invece di limitarsi a dire che la bici era più veloce, i promotori della campagna lo hanno dimostrato, cronometrando con la complicità dei ciclisti alcuni percorsi cittadini.
bici città malmo svezia
Agli automobilisti è stato inoltre chiesto, proprio come in un confessionale, di rivelare il loro spostamento più ridicolo in auto. Soltanto dopo averlo ammesso, poteva iniziare infatti un processo di conversione alla bici. Lo spostamento più assurdo tra quelli confessati meritava la vittoria di una bici. La campagna è stata un successo: apprezzata dall’80% dei cittadini. Il numero dei ciclisti in città è aumentato a dismisura. Nessuno vuole sentirsi ridicolo.
Le campagne per la promozione dell’uso della bici spesso sono incisive ma troppo brevi: a Malmö l’iniziativa va avanti da oltre quattro anni. I ciclisti sono aumentati dell’1-2% all’anno, passando dal 20% del 1995 al 30%. Il successo non deve spingere ad abbassare la guardia e ancora oggi i promotori frequentano assiduamente i parcheggi per lasciare dei volantini sulle auto in sosta ed invitare al cambiamento gli automobilisti, spingendoli a partecipare al concorso per aggiudicarsi una bici. Inoltre, premiano chi la bici la prende già, fornendogli ad esempio vestiti asciutti quando piove, mettendo dei coprisella arancioni (è il colore usato per distinguere tutte le iniziative della campagna) sulle bici parcheggiate con su scritto: “Grazie per aver scelto la bici”. E ovviamente hanno costruito una pista ciclabile, consultando degli esperti ed ascoltando le esigenze dei ciclisti. Ci sono addirittura delle ringhiere ai semafori per non perdere l’equilibrio in attesa del verde.


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