domenica 21 ottobre 2012

LA PACE SI COSTRUISCE CON LE DONNE, IN DIECI TAPPE


“Le donne sono uno strumento di pace formidabile” dice alla MISNA suor Cleonice Salvadeo. Insieme con le sue consorelle e con tante giovani, cristiane e musulmane, questa missionaria comboniana vuole convincere i murle, i nuer, i dinka e tutte le comunità del Sud Sudan a costruire un futuro insieme.
L’avventura è cominciata nel 2005, poco dopo la fine della guerra civile sudanese, quando il cammino verso la nascita di uno Stato del Sud indipendente era ancora incerto. È da allora che l’associazione interreligiosa Voice of Women for Peace and Faith ha cominciato a far parlare di sé. Ci sono stati incontri e dibattiti e, dopo la festa per l’indipendenza del luglio 2011, il tentativo di portare la voglia di pace in tutte e dieci le regioni del nuovo Stato.
All’inizio di ottobre l’associazione ha organizzato un seminario di due giorni a Bor, il capoluogo di Jonglei, la regione forse più colpita dalla lotta tra le comunità per il controllo del bestiame, dei pascoli e delle fonti d’acqua. “Le donne murle e nuer – racconta suor Cleonice – sono state le prime vittime del conflitto e ora possono fare molto per la pace: dobbiamo sostenerle e renderle più consapevoli del loro ruolo, affinché assumano impegni concreti nel quotidiano”.
Tra il dicembre e il marzo scorso, nella regione di Jonglei scontri e rappresaglie tra allevatori lou-nuer e murle provocarono almeno 900 vittime. Ma le tensioni sono forti anche in altre aree del Sud Sudan, ad esempio nella regione di Lakes. “Il seminario che si terrà nella città di Rumbek a inizio novembre – annuncia suor Cleonice – mira a favorire la convivenza tra le diverse tribù dinka”. L’obiettivo di Voice of Women for Peace and Faith è raggiungere più donne possibile, indipendentemente se siano cristiane o appartengano alle piccole minoranze musulmane. “Gireremo – assicura suor Cleonice – tutto il Sud Sudan”.
[VG]

Nessun commento:

Posta un commento