giovedì 18 ottobre 2012

Imposte e tasse: negli Emirati Arabi si tassano solo i consumi



Mentre il dibattito italiano si avvita sugli effetti di un punto percentuale in più o in meno di Iva e di Irpef, nel mercato globale diventano realtà le forme più innovative di politica fiscale.
 
 
È il caso, ad esempio, degli Emirati Arabi Uniti, stato in parte petrolifero ed in parte turistico ed attivo nel trading mercantile, che hanno adottato una forma completa di tassazione in discussione da anni in Italia: zero tasse sulle persone, solo imposte sulle cose.
 
 
In pratica, hanno azzerato la nostra Irpef e deciso di finanziare lo Stato esclusivamente con le imposte sui consumi e sui beni registrati. Un modello sicuramente originale di tassazione che si ripromette anche di favorire la migrazione nello stato arabo dei cervelli e del capitale umano di qualità globale, così da poter avere una economia sempre meno dipendente dal petrolio.
 
 
Sognano una mini Silicon Valley ad Abu Dhabi e usano anche il fisco per realizzare questo sogno di sviluppo economico sostenibile nel contesto globalizzato di oggi. Per ora i numeri della finanza pubblica gli danno ragione. Nel 2012, per il secondo anno consecutivo, gli EAU chiuderanno il bilancio federale con un surplus pari al 6,4% del Pil e potranno decidere quali settori ulteriormente spingere per accelerare la strategia di politica economica finora seguita.
 
 
Anche concedendo più incentivi a chi decide di mettere il suo sapere a disposizione. Il caso degli Emirati segnala quanto, nel mondo di oggi, le discussioni prolungate per definire decisioni riformiste sia un lusso sempre meno praticabile, anche da parte di stati ed economie avanzate. I fattori della produzione, conoscenza specialistica e capitale, sono liberi di muoversi senza eccessive barriere e diversi poli innovativi pensati, anche fiscalmente, per attrarli sono all'opera senza soluzione di continuità.
 
 
Le politiche di consolidamento fiscale prolungato di tutto ciò dovrebbero tener conto, mentre invece nei modelli econometrici utilizzati l'effetto spiazzamento da EAU non è presente. Per questa ragione gli eccessi fiscali possono oggi impoverire un paese più rapidamente di quanto non si pensi.
 
 
E viste dalla stessa prospettiva le pluriennali inconcludenti discussioni sul superamento dello art. 18 di uno statuto pre-globalizzazione appaiono come l'esempio più palese della incapacità di parte della classe dirigente italiana di saper fare i conti con le sfide poste dalla globalizzazione.
 
 
Per approfondimenti:http://www.italiaoggi.it


http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=13890&#ixzz29STpyYAo

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