giovedì 25 ottobre 2012

Giu' i prezzi delle case, -1,7% sull'anno



Pesa il ribasso segnato dagli immobili esistenti


 ROMA - Nel secondo trimestre di quest'anno l'indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie scende dello 0,4% in termini congiunturali e dell'1,7% su base annua. Sul calo tendenziale pesa il ribasso segnato dalle case già esistenti (-3,6%), mentre le nuove sono in rialzo (+2,8%). Lo rileva l'Istat.

Insomma arriva la certificazione che per il mattone è 'tempo di 'saldì, sconti che sono contemporanei a una caduta delle compravendite e dei mutui. E', infatti, la prima vota che l'Istituto di statistica pubblica l'indice dei prezzi delle abitazioni, con riferimento alle case acquistate dalle famiglie sia a fini abitativi sia per investimento. Con i dati, ancora provvisori, l'Istituto rende nota anche una breve serie storica (con inizio dal 2010) che dimostra come si tratti della flessione più forte su base annua, la seconda consecutiva (-0,2% nel primo trimestre del 2012 e -1,7% nel secondo). Quindi c'é un'accelerazione della discesa dei prezzi. Nel dettaglio, i prezzi delle abitazioni esistenti, che rappresentano la tipologia più rilevante, a livello congiunturale sono scesi dello 0,8%, mentre quelli delle case nuove sono saliti dello 0,5%, probabilmente a causa dei costi relativi alla realizzazione, tra cui i materiali. Guardando al primo semestre dell'anno, la tendenza resta la stessa: complessivamente su base annua l'Istat registra un ribasso del 0,9%, risultano di un -2,7% per le case non più di 'prima mano' e del +3,1% per le nuove. L'Istat, avviando l'uscita della nuova statistica, spiega che la pubblicazione avviene nell'ambito di un progetto europeo mirato alla produzione di indici dei prezzi degli immobili residenziali (come previsto da un Regolamento europeo in arrivo). A riguardo l'Istat precisa che "la produzione di indici ufficiali dei prezzi delle abitazioni è frutto di un'intensa attività di sperimentazione resasi possibile grazie alla collaborazione della Direzione Centrale Osservatorio del Mercato immobiliare e Servizi Estimativi (Omise) dell'Agenzia del Territorio che ha consentito di mettere a punto l'attuale procedura di produzione degli indici. Gli indici diffusi sono stati elaborati sulla base dei dati degli atti notarili di compravendita immobiliare di cui sono titolari l'Agenzia del Territorio e l'Agenzia delle Entrate".

(ANSA)
  

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