giovedì 18 ottobre 2012

DALEMA ALLE STRETTE


MI FAI UN BAFFINO! - STALIN E’ VIVO E LOTTA INSIEME AL MAGO DALEMIX: “SE VINCE BERSANI NON MI RICANDIDO MA SE VINCE RENZI CI SARÀ SCONTRO” - SPIAZZATO DA VELTRONI CHE S’È DATO ALLA MACCHIA, IL MAGO DALEMIX NON VUOLE APPARIRE ADESSO COME L’UNICO POLLO SPENNATO DA MATTEUCCIO E S’ARRAMPICA SULLE BARRICATE - E SUBITO LA ‘’VELINA ROSSA’’ DEL DALEMONE LAURITO DEFINISCE RENZI “UN PICCOLO FARINACCI”…


Alessandro Trocino per il "Corriere della Sera"
renzi d'alema e il camperRENZI D'ALEMA E IL CAMPERMASSIMO DALEMAMASSIMO DALEMA
«Se vince Bersani, non mi ricandido. Se vince Renzi, combatto». Massimo D'Alema sfodera tutto il suo carattere a «Otto e mezzo», fa una mezza autocritica ma parte al contrattacco e riscrive la storia della sua rottamazione, chiesta a gran voce da Matteo Renzi.
«Due mesi fa - racconta - andai da Bersani e gli dissi: è opportuno dare un segnale, potrei non candidarmi, prepariamo questa scelta, visto i tanti voti che prendo». Poi, è arrivato Renzi «a intimarlo». E a quel punto, «forse sbagliando, perché ognuno ha il suo carattere, non ho voluto dare l'impressione di cedere».
LE SAGOME DI MATTEO RENZI E PIERLUIGI BERSANI PER LE PRIMARIE jpegLE SAGOME DI MATTEO RENZI E PIERLUIGI BERSANI PER LE PRIMARIE MATTEO RENZI A PORTA A PORTA - SULLO SFONDO BERSANIMATTEO RENZI A PORTA A PORTA - SULLO SFONDO BERSANI
D'Alema non nasconde la sua amarezza: «Non è piacevole essere oggetto di aggressioni continue. Siamo arrivati all'immagine sgradevole di una figura con la mia foto sotto il camper di Renzi. Non è tollerabile questo modo di condurre la battaglia politica. Attacchi inaccettabili di chi recita vuoti slogan e cavalca l'antipolitica, tirando la volata a Grillo».
Quanto alla rottamazione: «Se l'immagina Obama che dice: se vinco, tolgo quello? Non scherziamo, decidono i cittadini. Berlusconi voleva rottamarmi nel 2001: è una grave caduta di stile sentirlo nel mio partito. Perché Renzi è uno che divide, non unisce. Se parti con l'idea di rompere tutto, alla fine qualcosa si rompe». D'Alema difende la Bindi: «Ha ragione a essere arrabbiata, se si chiede un avvicendamento lo si fa con garbo».
WALTER VELTRONI E MASSIMO DALEMA jpegWALTER VELTRONI E MASSIMO DALEMA 
Poi ammette che il passo indietro di Veltroni gli ha creato «qualche problema»: «Me l'aspettavo. Ma è scattata la caccia all'uomo. Abbiamo caratteri diversi. Lui ha scelto di tirarsi fuori e di dichiararsi neutrale. Io combatto per Bersani e voglio farlo senza che nessuno pensi che difenda posizioni personali». D'Alema non va in pensione: «Farò ancora più politica, non sono un cane morto. Se c'è una fase difficile, io mi mobilito».
RENZI MATTEORENZI MATTEO
Intanto, nel partito il clima si fa rovente. Renzi attacca Bersani: «Sulle regole non ha mantenuto la parola, non è stato leale. Fa il poliziotto buono, ma è un giochino che ha le gambe corte». Renzi definisce la rottamazione «un'espressione bieca, truce e volgare», ma necessaria. Si difende: «Spenderò più o meno 250 mila euro, molto meno dei 2 milioni calcolati da Sposetti. È disponibile il Pd a mettere online le fatture degli ultimi tre anni dei suoi dirigenti? Bersani e Vendola dimostrino di essere diversi da Fiorito». Replica di Bersani: «Metteremo tutto online. Lo faccia anche lui».
NICHI VENDOLA E PIERLUIGI BERSANINICHI VENDOLA E PIERLUIGI BERSANIROBERTO REGGIROBERTO REGGI
I bersaniani attaccano Reggi. Per Alessandra Moretti, «è il Casaleggio della sinistra». Replica: «Un accostamento offensivo. E poi ho i capelli più corti». La Velina Rossa di Pasquale Laurito definisce Renzi «un piccolo Farinacci». E Beppe Grillo: «Soffre di invidia penis». Replica del solitamente ingessato sito del Pd: foto di un Grillo in costume, non proprio in formissima, vicino a un atletico David di Michelangelo. Il titolo recita: «Invidioso a chi?».
Non soddisfatto, però, Grillo definisce Renzi «un ebetino inconsapevole, un succhiaruote della politica, un sindaco a zonzo, un aspirante dalemino, un vuoto con il buco intorno». Intanto, i bersaniani partono al contrattacco con lo sfottò sulla presunta «leggerezza di Renzi»: il sito farlocco «adessomatteorenzi» mostra il programma del sindaco di Firenze. Peccato che il banner «leggi», ogni volta che ci si avvicina con il mouse, sfugga al clic.
E se Nichi Vendola ha l'appoggio di diversi esponenti del cinema, al fianco di Bersani si schierano 48 intellettuali. Tra le firme: Miguel Gotor, Carlo Galli, Giuseppe Vacca, Paolo Prodi, Nadia Urbinati, Michela Marzano, Vittorio Gregotti, Carmine Donzelli e Giulio Ferroni.

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