giovedì 18 ottobre 2012

Bloccate 2,3 mln dosi vaccino



Ritirate da azienda prima della distribuzione 'ma nessun rischio'


Una ricercatrice in laboratorioUna ricercatrice in laboratorio
Una vaccinazione
Una ricercatrice al lavoro in laboratorio, foto archivio
Il ministero conferma: ritirati vaccini dal mercato
ROMA - Sono 2 milioni e 300mila le dosi di vaccino antinfluenzale bloccate dall'azienda olandese Crucell. Lo ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, a TgCom24. Problemi sono stati rilevati in due lotti di vaccino su 32.
I lotti, ha spiegato il ministro, non sono arrivati ai controlli delle autorità statali previsti poiché l'azienda li ha bloccati prima. Dunque, ha sottolineato Balduzzi, "nessuna dose di tali lotti è stata mai distribuita".
Il fabbisogno nazionale di vaccini antinfluenzali, pari a circa 12-14 milioni di dosi, sarà assicurato. Lo si apprende da fonti del ministero della Salute, impegnato in queste ore in un serie di incontri con l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e le altre aziende produttrici per l'Italia di vaccini antinfluenzali. Complessivamente, l'azienda Crucell avrebbe dovuto produrre per l'Italia 2,3 mln di dosi di vaccino antinfluenzale, quantitativo bloccato prima dell'inizio della distribuzione. Il fabbisogno nazionale di vaccini sarà però garantito e in queste ore il ministero sta incontrando, insieme all'Aifa, le altre aziende produttrici di vaccini, le quali interverranno per coprire la produzione delle dosi mancanti. Il costo di una dose di vaccino antinfluenzale è di 6-8 euro, ma per le categorie a rischio la vaccinazione è gratuita.
l blocco di tutti i lotti di vaccino "è stato predisposto cautelativamente dall'azienda stessa prima della loro distribuzione". Nessuna dose, afferma il ministero della Salute, "è stata mai messa in circolazione".
Il ministero della Salute precisa inoltre "che l'azienda produttrice dei vaccini in questione non è tra le prime che riforniscono il mercato. In queste ore al Ministero e all'Aifa si sta affrontando il problema. Altre aziende hanno assicurato la garanzia delle dosi necessarie in modo che non vi sia alcun problema per i cittadini".
La campagna vaccinale, appena partita, aveva già registrato ritardi nelle forniture. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera il vaccino Inflexal V della ditta Crucell, avrebbe registrato, secondo una lettera della stessa azienda, "risultati inattesi nei test".
Il ministero della Salute però tranquillizza."I vaccini sono estremamente controllati. I controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, che può accadere, perché comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l'intera produzione. E' una misura precauzionale - continua la nota del dicastero - che viene sempre adottata, quando si individua anche solo un minimo rischio. Il Ministero della Salute assicura che non vi sono rischi per la salute e che quello che si sta affrontando in queste ore è solo un problema organizzativo per reperire anche sul mercato estero da parte delle aziende produttrici tutte le dosi necessarie di vaccino antinfluenzale".
"Non c'è alcun problema di sicurezza per i cittadini", rassicura anche il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza. I lotti di vaccini in questione sono stati bloccati prima della loro distruzione, ha confermato Rezza, e gli "altri vaccini in distribuzione sono sicuri, grazie a un sistema di controllo molto rigido". "In alcune dosi dei vaccini antinfluenzali prodotti dall'azienda Crucell si è registrato un fallimento ai test di sterilità",  ha precisato Rezza. Problemi al test di sterilità, ha affermato, "si sono avuti solo per alcune dosi; il resto delle dosi è stato bloccato a scopo cautelativo". Il fallimento ai test di sterilità per alcuni dosi del vaccino antinfluenzale in questione, ha tuttavia sottolineato l'esperto dell'Iss, "non vuol dire che sia con ciò confermata la presenza nelle dosi esaminate di patogeni pericolosi". In un eventuale caso di contaminazione batterica di un vaccino, infatti, ha detto Rezza, "potrebbe anche trattarsi di batteri innocui".
  (ANSA)

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