In un carcere brasiliano la produzione di energia elettrica, che si ottiene pedalando, riduce la pena
Scritto da Emanuela De Marchi il 19 settembre 2012 in Mondo
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pedali prima esci. È il nuovo progetto di sviluppo durevole previsto
per i detenuti della prigione di Santa Rita do Sapucaì nello Stato di
Minas Gerais in Brasile, secondo cui chi, pedalando produce energia, in
cambio ottiene una riduzione della pena. A rivelare la novità è stato il
portale di notizie brasiliano G1 Globo.
Ridurre la pena producendo elettricità.
Nato da un’idea del giudice Josè Henrique Mallmann, il progetto è stato
inizialmente accolto con diffidenza prima di ottenere l’entusiastica
adesione dei 130 detenuti che ogni sei ore di pedalata guadagnano un
giorno di riduzione della pena. Per il momento però, possono partecipare
solamente i carcerati che hanno commesso reati minori.
Illuminando la città.
L’elettricità ottenuta viene immagazzinata in alcune batterie ed
utilizzata per illuminare le vie della città rendendole così più sicure.
Attualmente, il numero di bici presenti nel centro penitenziario
permettono l’ alimentazione di sei lampioni. Non appena la struttura di
detenzione riuscirà a dotarsi di almeno dieci bici collegate ad un
generatore, sarà possibile illuminare un intero viale della città.
Sentirsi utili per la comunità.
I detenuti possono liberamente scegliere se partecipare o meno
all’originale iniziativa che rappresenta non solo un sistema per ridurre
la pena ma anche un modo per intrattenersi e mantenersi in forma.
Questo progetto favorisce inoltre un importante aspetto psicologico:
“pedalando si sentono utili” come sottolinea il direttore del carcere
Gilson Rafael Silva. Questo fattore ha permesso di creare – spiegano i
responsabili – un’atmosfera decisamente migliore e più rilassata
all’interno del centro di detenzione.
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