martedì 11 settembre 2012

Gli Usa si fermano, Obama: ora più forti e sicuri


"Guerra contro al-Qaida, non contro l'Islam". Romney: uniti per libertà e pace

L'America ricorda

 

 

 

La bandiera americana sventola tra le macerie del World Trade Center a New York

NEW YORK - L'America si ferma per ricordare l'11 settembre 2001 e gli attacchi terroristici che sono costati la vita a oltre 3.000 persone. Le celebrazioni per gli 11 anni sono sobrie: come allora e' un martedi' e come allora il cielo e' limpido e trasparente. Dopo le imponenti cerimonie, l'anno scorso, per il decennale, da New York a Washington passando per la Pennsylvania gli occhi quest'anno sono puntati sulla gente, sulle vittime e sulle loro famiglie. Per loro si ferma anche la campagna elettorale. Il presidente americano Barack Obama osserva un minuto di silenzio alla Casa Bianca e poi si sposta, accompagnato dalla First Lady Michelle Obama, al Pentagono. ''Non importa quanti anni passeranno, non importa quante volte verremo insieme su questo terreno consacrato, ma sappiate questo: non sarete mai soli e i vostri cari non saranno mai dimenticati'', ha detto Obama. ''Con il loro sacrificio - ha continuato - ci hanno aiutato a diventare l'America che siamo oggi. Un'America piu' forte e piu' sicura'': ''la vera eredita' dell'11 settembre non sara' una di odio o divisione, ma sara' un mondo piu' sicuro, un paese piu' forte e un popolo piu' unito che mai''. Obama ha sottolineato che gli Usa hanno sferrato ''un colpo durissimo ad Al Qaida'', decapitandola e indebolendola. ''Osama bin Laden non ci minaccera' mai piu''': ''la nostra guerra e' contro Al Qaida e contro i suoi affiliati, non contro l'Islam o contro altre religioni''. Dopo il Pentagono Obama e la First Lady si sono recati al cimitero nazionale di Arlington per rendere omaggio alle tombe dei militari morti in Iraq e in Afghanistan. Il vice presidente Joe Biden si e' recato a Shanksville, in Pennsylvania, dove si e' schiantato il volo United 93.
''In questa giornata chi ci ha attaccato deve sapere che siamo uniti nella nostra determinazione a fermarli e a farci paladini della pace e della liberta' sia in casa sia nel mondo'' ha messo in evidenza il candidato repubblicano Mitt Romney.
A Ground Zero, dove come ogni anno si e' tenuta la lettura dei nomi delle tremila vittime della strage, per la prima volta nessun personaggio politico e' salito sul palco. E questo ha trasformato la ricorrenza in una cerimonia piu' umana, lasciando spazio alle storie dei familiari. Un padre ha ricordato gli occhi blu del figlio, lo stesso colore che aveva il cielo quel giorno, come oggi. ''A volte vorrei che papa' non fosse stato cosi' coraggioso'', ha detto invece Alexa Smagala, una bambina di dieci anni con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Non ha mai conosciuto il genitore. Sua madre, Dena, era incinta di cinque mesi quando il marito, il vigile del fuoco Stanley Smagala, e' rimasto sepolto sotto le macerie della Torre Sud. (ANSA)

  

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